Che in Italia si vendano sempre meno auto non è una novità. Gli addetti ai lavori si aspettavano ampiamente i tristi numeri del 2011. La perdurante crisi economica fa la sua parte e le scelte del Governo di certo non aiutano. Possedere e mantenere un'auto è sempre più dispendioso, figurarsi comprarne una nuova. Se in questi dieci mesi del 2011 il mercato è sceso del 10,8%, le vendite ai privati sono crollate a -17,9%. Il segmento che soffre di più è quello delle piccole auto, che perde quasi un quarto delle immatricolazioni. È un dato preoccupante, perchè i segmenti A e B sono quelli dei grandi numeri e dei bassi costi, di tutte quelle persone e quelle famiglie che mettono in conto una spesa nell'intorno dei 10.000€ per la prima e unica auto. Un altro quarto di immatricolazioni è stato perso al sud, dove il reddito medio pro-capite è più basso rispetto alla media nazionale. Chi invece può spendere continua a farlo, vuole differenziarsi ed è sensibile alle mode: le immatricolazioni dei crossover crescono del 60%, mentre calano drasticamente quelle delle classiche berline (-17.8%) e quelle delle monovolume compatte (-11.9%). Osservando, infine, i dati di vendita per tipo di alimentazione si possono fare delle riflessioni interessanti. Finiti gli eco-incentivi è finita anche la moda del GPL (-82,5%) e del metano (-46%); a trarne vantaggio è il diesel, ch risale prepotentemente al 55,5% del mercato. Evidentemente il downsizing sui motori a benzina deve essere ancora digerito (vai a spiegare all'automobilista medio che un turbobenzina consuma poco...), i pregiudizi sulle alimentazioni alternative sono duri a morire e i bassi consumi dei motori diesel ammaliano...salvo poi essere maledetti quando ci si scontra con i costi di gestione e con i filtri antiparticolato intasati dal traffico cittadino...BRUUUM!!!
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mercoledì 9 novembre 2011
venerdì 26 agosto 2011
Chi vuole l'auto nuova?
Eccoci qua, ultimo venerdì di Agosto. Si avvicina il contro-esodo e si prospettano i soliti interminabili intasamenti nella rete autostradale. Anche se ben altre sono le preoccupazioni degli italiani, tanto che molti di più rispetto alla scorsa estate in vacanza non ci sono proprio andati; ma anche molti di quelli che ci sono andati hanno passato le ferie a chiedersi se la prossima estate se le potranno ancora permettere. È stato un agosto anomalo questo: poco gossip, poco calciomercato, pochi divertimenti – a proposito chi mi sa dire quale è la canzone tormentone dell’estate? – il tema centrale di quello che dovrebbe essere un mese spensierato e votato al meritato riposo è stato la crisi economica, che peraltro ha assunto connotati catastrofici nel giro di poche settimane. Evidentemente c’è qualcosa che non quadra. Per tre anni ci è stato detto che era tutto in ordine e poi di colpo, nientepopodimenoche il Presidente della Repubblica in persona, ci dice che la crisi è stata sottovalutata e che ora sono guai per tutti?

Le case automobilistiche si chiedono se vale ancora la pena, per un cittadino medio, affrontare tutte queste spese e queste rogne? In Italia abbiamo 44milioni di vetture circolanti, per 60 milioni di abitanti. Tolti i minorenni e chi non ha la patente, c’è almeno un’auto a testa.
Se Mario Rossi, retribuito con 1200€ mensili e con un mutuo da pagare, ha la sua brava auto decennale, che ancora va benissimo, che può riparare e mantenere in buono stato con cifre ragionevoli, che può parcheggiare tranquillamente per strada perché tanto non la rubano e se le fanno una riga pazienza; perché Mario, che magari ha anche un figlio a carico, dovrebbe indebitarsi e stare in ansia, per avere un auto che rispetto alla sua è solo un po’ più confortevole, più accessoriata e con prestazioni analoghe (poiché anche se più potente, è più pesante)?
Se Mario Rossi, retribuito con 1200€ mensili e con un mutuo da pagare, ha la sua brava auto decennale, che ancora va benissimo, che può riparare e mantenere in buono stato con cifre ragionevoli, che può parcheggiare tranquillamente per strada perché tanto non la rubano e se le fanno una riga pazienza; perché Mario, che magari ha anche un figlio a carico, dovrebbe indebitarsi e stare in ansia, per avere un auto che rispetto alla sua è solo un po’ più confortevole, più accessoriata e con prestazioni analoghe (poiché anche se più potente, è più pesante)?
Perché ha 5 stelle EuroNCAP anziché 4? Perché è Euro 5 anziché Euro 3?
Evidentemente questi argomenti non sono così convincenti...BRUUUM!
martedì 5 luglio 2011
e io pago!
Meno male che c’è Totò a strapparci una risata, ché ci sarebbe ben poco da ridere...Negli ultimi giorni stiamo assistendo all’ennesimo balletto di dichiarazioni e proposte, più o meno sensate, intorno alla nuova finanziaria. Il tema è semplice quanto spinoso da affrontare, le casse dello Stato sono sempre più vuote, la ripresa stenta a decollare, l’Europa ci sorveglia preoccupata, perciò è necessario stringere la cinghia. La spesa pubblica deve diminuire e le entrate devono aumentare.
Fin qui nulla di strano. Ai già delicati conti economici italiani è stato inferto un altro colpo dalla crisi globale, quindi è tempo di risanare. La necessità è ineccepibile e basta leggere le pagine di cronaca estera per avere una raffigurazione di quali sarebbero gli scenari per un paese sull’orlo del fallimento…
Orbene, rimbocchiamoci tutti le maniche, rinunciamo al superfluo e cerchiamo di risparmiare qualcosa! Questo sarebbe un messaggio intelligente, concreto, facile da capire e potrebbe essere applicato da tutti gli italiani, ovviamente a secondo delle loro possibilità economiche, perché se già uno arriva a stento alla fine del mese, è evidente che ha ben poco su cui intervenire. Invece il messaggio che passa dalla somma dei nuovi provvedimenti economici previsti, è di natura leggermente differente…della serie i privilegiati manterranno i loro privilegi e i poveri cristi manterranno i loro guai.
Fin qui nulla di strano. Ai già delicati conti economici italiani è stato inferto un altro colpo dalla crisi globale, quindi è tempo di risanare. La necessità è ineccepibile e basta leggere le pagine di cronaca estera per avere una raffigurazione di quali sarebbero gli scenari per un paese sull’orlo del fallimento…
Orbene, rimbocchiamoci tutti le maniche, rinunciamo al superfluo e cerchiamo di risparmiare qualcosa! Questo sarebbe un messaggio intelligente, concreto, facile da capire e potrebbe essere applicato da tutti gli italiani, ovviamente a secondo delle loro possibilità economiche, perché se già uno arriva a stento alla fine del mese, è evidente che ha ben poco su cui intervenire. Invece il messaggio che passa dalla somma dei nuovi provvedimenti economici previsti, è di natura leggermente differente…della serie i privilegiati manterranno i loro privilegi e i poveri cristi manterranno i loro guai.
Prima di continuare con la mia critica, vorrei però riportare dei fatti oggettivi, così da rendere il mio discorso più comprensibile. Ecco a voi i nuovi rincari che stanno per arrivare:
- superbollo oltre i 225kw di potenza
- nuove accise di 5 euro cent per l’emergenza immigrati (già in vigore)
- nuova accisa di 3 euro cent per la cultura (non ancora in vigore)
- nuovi parametri per l’IPT
- rincaro del 3,5% delle tasse comunali sulle assicurazioni
La somma di questi rincari ci dice che possedere e mantenere un’auto diventerà sempre più oneroso, per tutti. L’eventuale nuovo superbollo colpirebbe le auto oltre i 300cv, cioè una minoranza; mentre le accise colpiscono tutti gli automobilisti, così come le tasse sulle assicurazioni e l’aumento dell’IPT. Verrebbe da pensare che si voglia scoraggiare l’uso dell’auto, peccato che in Italia il trasporto pubblico sia, per usare un eufemismo, inadeguato. E allora che cosa viene da pensare? Viene da pensare che quando c’è da fare cassa è molto facile colpire chi non ha alternative. Infatti, oltre gli automobilisti, i nuovi provvedimenti colpiscono anche la sanità pubblica e uno non è che può scegliere di non stare male, se sta male. Tra l’altro non si capisce perché debba pagare l’emergenza immigrati e la cultura, solo chi guida un auto, una moto o un motorino. Chi va a piedi, in bici, in pullman o in skateboard forse non è un cittadino come gli altri?
Ma la cosa che dà maggiormente fastidio è apprendere come sia difficile rinunciare a qualche privilegio per tutte quelle persone che ne hanno in abbondanza, come ad esempio il povero On. Rotondi che ci fa sapere come sia difficile vivere con QUATTROMILA euro al mese(http://letteraviola.it/2011/06/i-parlamentari-sono-alla-fame-rotondi-pdl-ci-restano-in-tasca-solo-4000-euro/), uno stipendio che la maggior parte degli italiani può solo sognarsi di notte. BRUUUM!!!
martedì 28 giugno 2011
Fix It Again Tony!


giovedì 19 maggio 2011
Fabbricare auto o raccontare storie?

Negli anni sessanta il marketing non era ancora entrato prepotentemente nelle case automobilistiche, erano tecnici e ingegneri a comandare. Tutte le risorse intellettuali erano impiegate sul prodotto. L’aspetto estetico di un’ auto era espressione della meccanica e della dinamica. La mission di costruttori come Ferrari o Jaguar era di creare l’auto sportiva più bella e veloce, e in un mercato in cui non esisteva la concorrenza spietata dei giorni nostri, era (relativamente) facile stupire il pubblico.

Il mercato degli anni duemila è ben diverso. Le case automobilistiche sono tante e vengono da ogni parte del mondo. Nel segmento delle piccole auto l’offerta è talmente vasta e i margini di guadagno sono così risicati che tutti i costruttori usano lo stesso schema meccanico e alcuni sviluppano telai e motori insieme per poi utilizzarli su vetture dal marchio differente, differenziandole con la linea della carrozzeria. Ma anche nel settore delle supercar, dove il prezzo conta relativamente e la tecnica è al centro della scena, la concorrenza è serrata. Sembra che creare l’auto più bella, leggera e potente non basti più. Con le moderne tecnologie di progettazione è molto più facile di un tempo raggiungere un alto livello. Così i marchi che possono contare su un’alta reputazione tentano di conservarla e di innalzarla ancora di più, mentre quelli meno nobili ribattono a suon di prestazioni formidabili. Pensate a quante sportive sopra i 500cv si possono comprare. Potenze che fino a pochi anni fa erano appannaggio di due o tre case automobilistiche, adesso sono disponibili anche su berline e station wagon. E quale è il modo per differenziare una supercar da una station wagon? Disseminare piccoli particolari e dati tecnici della vettura qualche mese prima del lancio, far comparire la foto di un faro o di un passaruota, dichiarare un tempo sul giro al Nürburgring o addirittura diffondere su internet una foto “rubata”, per far scatenare i siti e i forum di appassionati…insomma, raccontare la nascita di un auto come fosse una storia avvincente. Sarà questa la strada giusta? Staremo a vedere… BRUUUM!
giovedì 5 maggio 2011
Salve, mi fa il pieno? - Certo, paga a rate?
Spero di avervi strappato una risata con questo titolo ironico, visto che in realtà c’è ben poco da ridere. Se la prima frase di questo immaginario botta e risposta è forse una delle più comuni in una stazione di servizio, la seconda è solitamente appannaggio di esercizi commerciali dedicati a beni molto più costosi. Per quanto possa salire il prezzo alla pompa, difficilmente pagheremo i rabbocchi o i pieni a rate. Tuttavia, guardando all’andamento delle quotazioni del greggio e dei relativi costi dei diversi carburanti, è lecito fare qualche considerazione.
Tra l’altro questo è uno dei pochissimi argomenti su cui le opinioni difficilmente si spaccano e diventano faziose… siamo tutti in collera allo stesso modo. Ma se la rabbia non ci fa difetto, forse manca una chiara visione della situazione, che ci permetta di rivolgerla a chi se la merita. Proviamo a fare luce.
Innanzitutto ricordiamoci che l’euro e mezzo al litro che paghiamo al distributore non è il costo reale del carburante ma è il risultato di un complesso meccanismo di tassazione, il quale raddoppia (e anche di più) il prezzo di partenza. Se la benzina fosse esentasse, spenderemmo circa 0,70€ per litro. Un sogno, vero? Infatti il brusco risveglio ce lo causano le famose “accise”, che non sono altro che imposte a valore fisso, motivate dalle cause più disparate; lo sapevate, per sempio, cha paghiamo 0,11€ per finanziare la guerra in Libano del 1983? Inoltre, per arrivare al prezzo al consumatore va sommato il valore dell’ IVA, che si calcola sul carburante già gravato dalle accise. Quindi abbiamo una tassa sulla tasse.
Questa è sicuramente una delle due principali ragioni che mandano il sangue al cervello agli automobilisti; la seconda è molto più semplice da spiegare, essendo legata all’andamento delle quotazioni del petrolio, però è più difficile da capire, o forse è fin troppo facile… Lo lascio giudicare a voi, dopo aver portato alla vostra attenzione una piccola comparazione:
estate 2008 - prezzo del petrolio al barile 147 dollari – prezzo della benzina alla pompa 1,50€
primavera 2011 – prezzo del petrolio al barile 110 dollari – prezzo della benzina alla pompa 1,60€
secondo me c’è qualcosa che non quadra... BRUUUM!!!
sabato 16 aprile 2011
...i SUV!!!!
Entriamo subito nel vivo con un argomento a tinte forti, uno di quelli che scatena subito opposte fazioni e commenti al vetriolo. Questo poi, in particolar modo...quando si parla di SUV, o di "Gipponi" (come molte persone sono soliti chiamarli) gli animi si scaldano sempre, e anche molto in fretta. I detrattori si esprimono con una ferocia che anche nella giungla sarebbe eccessiva, mentre i sotenitori e, ancora di più, i possessori, si affidano alle spiegazioni più diverse e cercano di convincere i primi della bontà delle loro scelte, ma questi, acceccati dall'odio, si inferociscono ancora di più!
Bene, io mi terrò fuori dalla sterile polemica e cercherò di affrontare la cosa con razionalità...anche se, in verità, anche io sono abbastanza fazioso su questo argomento...
Iniziamo col definire il concetto di SUV, visto che sono passati gli anni 80, quando qualche pioniere si presentava in città, magari in luoghi di ritrovo alla moda, con veri e propri fuoristrada che con poche modifiche sarebbero stati pronti per andarci sul serio nella giungla. Dalle gloriose Cherooke, Defender, Patrol, Pajero e Wrangler, ne è passata di acqua sotto i ponti.
Oggi come oggi, a orientarsi tra centinaia di modelli, viene il mal di testa! Per cui, definiamo il SUV come: un auto con una altezza minima da terra di almeno 18cm, con quattro ruote motrici (anche se ormai ce ne sono molti anche a due ruote motrici), con un peso a vuoto superiore a 1,5t e con un corpo vettura abbastanza alto, o comunque importante.
Se ci pensate un po', vi renderete conto che di auto così iniziano a essercene davvero tante in giro...quindi queste auto avranno indubbiamente dei pregi, dico io! Vediamo un po'...consumano poco? No, visto il peso, le dimensioni poco aereodinamiche e la potenza dispersa dalla trazione integrale. Sono spaziosi? No, perchè la trazione integrale occupa una bella parte del sottoscocca dell'auto, quindi riduce lo spazio interno. Sono inarrestabili? No, perchè quasi sempre montano gomme, cerchi e assetti molto stradali (per non rinunciare al piacere di guida), quindi su fondi a bassa aderenza si piantano, nonostante il 4WD.
Uhm...tutti no...proviamo a cambiare genere di domanda. Sono sicuri? Nì, perchè il peso e il baricentro alto gli conferisce una dinamica di guida deficitaria, però ovviamente le dimensioni e il peso li rendono vincenti in urti con auto più piccole. Conferiscono al guidatore una sensazione di sicurezza? Si, perchè si sta seduti più in alto e quindi si domina meglio la strada; perchè si incute timore al prossimo.
Qui le risposte sono già migliorate...in un certo senso..ma veniamo alla domanda chiave, visto che è notorio che noi italiani siamo sempre attenti allo stile e al buon gusto: sono belle?
Ehm...oddio..si...ma...forse, diciamo che l'estetica è un gusto personale.
Per quanto mi riguarda, quando vedo un grosso SUV, magari bianco come suggerisce la moda attuale, mi viene da pensare che con un paio di sirene e quattro scritte, sarebbe una ottima ambulanza!!!BRUUUM!!
Bene, io mi terrò fuori dalla sterile polemica e cercherò di affrontare la cosa con razionalità...anche se, in verità, anche io sono abbastanza fazioso su questo argomento...
Iniziamo col definire il concetto di SUV, visto che sono passati gli anni 80, quando qualche pioniere si presentava in città, magari in luoghi di ritrovo alla moda, con veri e propri fuoristrada che con poche modifiche sarebbero stati pronti per andarci sul serio nella giungla. Dalle gloriose Cherooke, Defender, Patrol, Pajero e Wrangler, ne è passata di acqua sotto i ponti.
Oggi come oggi, a orientarsi tra centinaia di modelli, viene il mal di testa! Per cui, definiamo il SUV come: un auto con una altezza minima da terra di almeno 18cm, con quattro ruote motrici (anche se ormai ce ne sono molti anche a due ruote motrici), con un peso a vuoto superiore a 1,5t e con un corpo vettura abbastanza alto, o comunque importante.
Se ci pensate un po', vi renderete conto che di auto così iniziano a essercene davvero tante in giro...quindi queste auto avranno indubbiamente dei pregi, dico io! Vediamo un po'...consumano poco? No, visto il peso, le dimensioni poco aereodinamiche e la potenza dispersa dalla trazione integrale. Sono spaziosi? No, perchè la trazione integrale occupa una bella parte del sottoscocca dell'auto, quindi riduce lo spazio interno. Sono inarrestabili? No, perchè quasi sempre montano gomme, cerchi e assetti molto stradali (per non rinunciare al piacere di guida), quindi su fondi a bassa aderenza si piantano, nonostante il 4WD.
Uhm...tutti no...proviamo a cambiare genere di domanda. Sono sicuri? Nì, perchè il peso e il baricentro alto gli conferisce una dinamica di guida deficitaria, però ovviamente le dimensioni e il peso li rendono vincenti in urti con auto più piccole. Conferiscono al guidatore una sensazione di sicurezza? Si, perchè si sta seduti più in alto e quindi si domina meglio la strada; perchè si incute timore al prossimo.
Qui le risposte sono già migliorate...in un certo senso..ma veniamo alla domanda chiave, visto che è notorio che noi italiani siamo sempre attenti allo stile e al buon gusto: sono belle?
Ehm...oddio..si...ma...forse, diciamo che l'estetica è un gusto personale.
Per quanto mi riguarda, quando vedo un grosso SUV, magari bianco come suggerisce la moda attuale, mi viene da pensare che con un paio di sirene e quattro scritte, sarebbe una ottima ambulanza!!!BRUUUM!!
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