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martedì 30 giugno 2020

“Le grand Rendez-Vouz”, il nuovo cortometraggio di Lelouch ha per protagonisti Leclerc e la Ferrari SF90 Stradale

Per tutti gli appassionati cinema e motori, “C'était un rendez-vous” di Claude Lelouch girato nel 1976 è un cortometraggio semplicemente mitico. Vale sempre la pena rivederlo: un'auto sfreccia all'alba in una Parigi estiva e quasi deserta. La scusa della folle corsa è quella di raggiungere una misteriosa donna per un appuntamento. Continua su La Stampa

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giovedì 28 maggio 2020

La Ferrari e Charles Leclerc protagonisti de «Le grand rendez vous»


La Ferrari e Charles Leclerc sono i protagonisti de Le grand rendez vous, il cortometraggio ispirato al mitico C'était un rendez vous che Claude Lelouch filmò nel 1976. Per chi non sapesse di che cosa si tratta... immaginate una Parigi quasi deserta, d'estate, all'alba, nella metà degli anni Settanta; aggiungete la folle corsa di una supercar dell'epoca, girata in presa diretta, senza chiedere alcun permesso o chiudere le strade. Immaginate di fare tutto questo per il puro gusto della cinematografia, con la semplicissima trama di un uomo che corre guidando all'impazzata per incontrare una donna. Il risultato è incredibile e anche se Lelouch fu arrestato - non ha mai rivelato chi fosse il pilota - ne valse sicuramente la pena. L'auto non si vede mai, perché la cinepresa è montata sul cofano. Il rumore è quello di una Ferrari 275 GTB, ma sembra che sia stato aggiunto dopo e che l'auto effettivamente usata per le riprese fosse una Mercedes 450 SEL 6.9. Il motivo è presto detto: la coupé di Maranello aveva le sospensioni troppo dure e l'immagine ne soffriva, mentre l'ammiraglia di Stoccarda con i suoi ammortizzatori pneumatici vibrava molto di meno. Ora, 44 anni dopo, il quasi ottantatreenne Lelouch ha deciso di fare il bis e così la Ferrari e Charles Leclerc sono i protagonisti di Le grand rendez vous. Continua su GQ

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martedì 21 aprile 2020

Jerrari, lo strano incrocio fra Jeep e Ferrari nato in America negli Anni 70

Certe cose possono nascere solo in America. Come Las Vegas e la Jerrari. La prima è nota per essere la città del peccato, la seconda...be’, come definireste una strana crasi tra una Jeep Wagoneer e una Ferrari 365 GT?  Ma facciamo un passo indietro. Siamo sulla West Coast, alla fine degli anni Sessanta, e Las Vegas sta per diventare quella che abbiamo imparato a conoscere nei film di Hollywood, il centro di attrazione e di intrattenimento dove agli americani è concesso tutto quello che è proibito altrove. Continua su La Stampa

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sabato 28 marzo 2020

Ferrari Pinin, il sogno realizzato

La Ferrari Pinin ha una storia praticamente unica nel grande universo dell'automobile. Inizia nel 1980, anno in cui viene presentata come prototipo al Salone di Torino. Doveva celebrare i cinquanta anni dell'attività della Pininfarina - storica carrozzeria torinese che ha legato più di tutti il suo nome a quello della Ferrari - rendendo omaggio al fondatore Battista, detto Pinin. Ma in tutta la sua storia, la Ferrari non ha mai prodotto una vettura a quattro porte e in quegli anni le berline sportive si contavano sulle dita di una mano. Proprio per questo, gli uomini della Pininfarina avevano pensato che avrebbe potuto avere un grande successo commerciale. E in effetti fu subito apprezzata dal pubblico e dalla stampa, ma quando fu sottoposta a Enzo Ferrari e ai massimi dirigenti dell'epoca, la risposta fu negativa. L'azienda di Maranello in quegli anni non era attrezzata per produrre un'auto del genere: la Ferrari Pinin era una limousine lunga 4,8 che avrebbe dovuto avere caratteristiche di comfort lontane da quelle delle auto sportive, anche se sotto il cofano aveva comunque un motore da 365 CV, il 5 litri V12 della 512BB. Continua su GQ

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lunedì 24 febbraio 2020

F8 Spider e 812 GTS, le nuove Ferrari scoperte

Si chiamano 812 GTS e F8 Spider le due nuove Ferrari scoperte che hanno appena debuttato al Salone di Francoforte. L'unica cosa che hanno in comune, a parte il Cavallino Rampante sul cofano, è la guida a cielo aperto. Le due sportive, infatti, rappresentano due delle anime classiche di Maranello, per certi versi agli antipodi: la berlinetta a motore V8 centrale e la coupé con propulsore V12 anteriore, senza contare che il primo è turbo e il secondo aspirato, per chi bada ancora a questi tecnicismi. Per il resto le nuove Ferrari scoperte, 812 GTS e F8 Spider, sono assolutamente spettacolari ed entrambe derivano dalle rispettive versioni con il tetto chiuso. La prima ha il tettino rigido ripiegabile e con i suoi 800 CV è semplicemente la «cabrio» più potente sul mercato, edizioni speciali a parte (precisano in Ferrari). La seconda è la versione scoperta della F8 Tributo, ma è stata progettata in maniera indipendente e parallela, partendo dal tetto rigido ripiegabile come elemento cardine. Continua su GQ

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sabato 25 gennaio 2020

Ferrari, un bimbo di 6 anni alla guida con Leclerc

Un bimbo di 6 anni che guida in pista la Ferrari non si era mai visto, soprattutto se al suo fianco c'è Charles Leclerc, attuale pilota del team Ferrari in Formula 1. E non è che il piccolo si limiti a gironzolare per il tracciato, ma va davvero forte e mostra già una certa perizia di guida. Ma andiamo con ordine. Pensiamo, intanto, che tutti i piloti professionisti, come lo stesso Leclerc protagonista del video, iniziano ad andare in go-kart anche a 3 anni. Ovviamente il kart è un mezzo di tutt'altro genere, più leggero e più piccolo, ma anche molto veloce, poco filtrato nelle reazioni e con nessun aiuto elettronico. Per quanto paradossale possa apparire, una Ferrari 488 GTB come quella del video, con il cambio automatico e tutti gli aiuti elettronici del caso, è una supercar piuttosto facile da guidare. Ovviamente se si conoscono le basi della guida in pista e se non ci si spinge oltre il 70-80% del suo potenziale, come fa il piccolo Matis nel video. Poi, bisogna anche considerare un'altra cosa: che il bimbo di 6 anni che guida in pista la Ferrari con Leclerc è il figlio del proprietario della Exotics Racing di Las Vegas e quindi deve avere una certa dimestichezza con il circuito. Continua su GQ

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mercoledì 15 gennaio 2020

Ferrari Mondial, 40 anni da incompresa

La Ferrari Mondial è uno dei modelli meno amati di tutta la produzione del Cavallino Rampante. Presentata al Salone di Ginevra del 1980, era un'auto innovativa per gli standard dell'epoca di Maranello e, soprattutto, pensata per essere venduta in tutto il mondo. Il suo nome, che per esteso è Mondial 8, è stato scelto per celebrare la vittoria del Mondiale di Formula 1 dell'anno precedente, per mano del sudafricano Jody Schectker. Ma prima di scoprire la Ferrari Mondial nei dettagli, ricordiamo un paio di aneddoti. Il primo riguarda il film Profumo di donna del 1986, in cui il Tenente Colonnello Frank Slade, interpretato da Al Pacino, la fa sfrecciare per le strade di Brooklyn. Peccato che sia cieco. Il secondo, invece, afferisce alla visita che Giovanni Paolo II fece a Maranello del 1988, poco tempo prima della scomparsa di Enzo Ferrari, che infatti non poté incontrare di persona perché già malato. Papa Wojtyla, uscendo dal protocollo previsto, chiese un'auto per fare un giro sulla pista di Fiorano e salutare i fedeli. La vettura che gli fu prontamente fornita fu proprio una Mondial Cabriolet. Continua su GQ

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martedì 19 novembre 2019

Henry Ford II, l'uomo che sfidò Enzo Ferrari

Chi era Henry Ford II, l'uomo che sfidò Enzo Ferrari e riuscì anche a batterlo? Pur non essendo uno dei protagonisti principali del film Le Mans '66 - La grande sfida, che esce oggi al cinema, è comunque un personaggio centrale. È lui che decide di provare a comprare il Cavallino Rampante, scontrandosi con Enzo Ferrari, è lui che dice: «Noi vendiamo milioni di auto ma quest'uomo è su tutti i giornali ogni lunedì solo perché vince qualche corsa». Ed è sempre lui che decide di stanziare fondi illimitati per sconfiggere la Ferrari proprio nel suo feudo, dopo il rifiuto a vendere del Drake. Henry Ford II era un capitano di industria come non ne esistono più, un uomo 100% made in USA e un convinto capitalista. Portava il nome del nonno, fondatore di una delle Case automobilistiche più importanti del mondo ed era figlio di Edsel Ford, morto a 50 anni per problemi di cuore. Una dipartita prematura che portò Henry II a capo dell'azienda di famiglia a soli 28 anni. Continua su GQ

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martedì 10 settembre 2019

F8 Spider e 812 GTS, le nuove Ferrari scoperte



Si chiamano 812 GTS e F8 Spider le due nuove Ferrari scoperte che hanno appena debuttato al Salone di Francoforte. L'unica cosa che hanno in comune, a parte il Cavallino Rampante sul cofano, è la guida a cielo aperto. Le due sportive, infatti, rappresentano due delle anime classiche di Maranello, per certi versi agli antipodi: la berlinetta a motore V8 centrale e la coupé con propulsore V12 anteriore, senza contare che il primo è turbo e il secondo aspirato, per chi bada ancora a questi tecnicismi. Per il resto le nuove Ferrari scoperte, 812 GTS e F8 Spider, sono assolutamente spettacolari ed entrambe derivano dalle rispettive versioni con il tetto chiuso. La prima ha il tettino rigido ripiegabile e con i suoi 800 CV è semplicemente la «cabrio» più potente sul mercato, edizioni speciali a parte (precisano in Ferrari). La seconda è la versione scoperta della F8 Tributo, ma è stata progettata in maniera indipendente e parallela, partendo dal tetto rigido ripiegabile come elemento cardine. Continua su GQ

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venerdì 5 luglio 2019

Ford GT40, l'americana che sconfisse le Ferrari

Ford vs Ferrari, una sfida eterna. Ci è bastato un trailer e già non vediamo l'ora che arrivi il prossimo 14 novembre, quando nelle sale cinematografiche italiane debutterà Le Mans 66 – La Grande Sfida, un film che racconta una delle vicende più affascinanti del motorsport mondiale, ovvero il duello tra Ferrari e Ford nella corsa più famosa del mondo. In attesa di accomodarci su una poltrona e di farci rapire dalla pellicola, vediamo perché questa vicenda è così speciale, partendo dall'auto che è diventata immortale, ovvero la Ford GT40 che era nata con un solo e unico scopo: andare più veloce di quella Ferrari che proprio la Ford stava per comprare per farne il suo reparto corse. A Maranello, però, alla fine preferirono la Fiat, la quale al contrario dell'azienda americana, avrebbe lasciato agli emiliani carta bianca nella gestione delle attività sportive e della produzione stradale. Continua su GQ 

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sabato 1 giugno 2019

Ferrari SF90 Stradale, la supercar ibrida da 1.000 cavalli

Era attesa da molto tempo e finalmente è arrivata. La nuova Ferrari SF90 Stradale, che è anche la prima auto ibrida plug-in nella storia di Maranello. Ovviamente la sua missione non è consumare poco, ma andare il più veloce possibile e per questo la quantità dei sui cavalli è un numero che rimane scolpito nella mente: mille. Ma non è l'unico numero incredibile della nuova hypercar del Cavallino Rampante, che può vantare un rapporto peso potenza di 1,57 kg/cv, un rapporto solitamente riservato alle auto da corsa. Ma è lo stesso nome della nuova Ferrari a sottolineare le sue prestazioni, visto che richiama la celebrazione dei 90 anni della Scuderia Ferrari, sottolineando allo stesso tempo lo stretto legame che è sempre esistito tra il mondo delle corse e le vetture stradali. Così la SF90 Stradale è la dimostrazione migliore di come le conoscenze acquisite attraverso le competizioni trovino applicazione su una vettura Ferrari di produzione. Continua su GQ

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martedì 21 maggio 2019

Come sono fatte le gomme di una supercar

È solo quando si inizia ad andare veramente forte con un'auto, che si capisce l'importanza degli pneumatici. L'aderenza è un processo meccanico assai mutevole, influenzato da tanti fattori, e a sua volta determinante nel definire le prestazioni, soprattutto quando si parla di pista. Chi segue le gare di Formula 1 e MotoGP lo sa, ma anche chi frequenta i circuiti da appassionato, partecipando a qualche trackday. Quando si ricerca la massima velocità, gli pneumatici diventano fondamentali. Ricordare che sono l'unico punto di contatto tra l'automobile e il suolo è quasi banale, ma è un concetto imprescindibile e, di solito, chi è solito frequentare le piste lo sa bene. È proprio a questo genere di appassionati che si rivolge la nuova gamma di pneumatici Goodyear Eagle F1 Supersport, che abbiamo provato in Spagna nella splendida cornice del circuito Ascari. Continua su GQ

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lunedì 22 aprile 2019

Pechino-Parigi, per la prima volta una Ferrari al via. La 308 GT4 è preparata da fuoristrada

Oltre 14 mila chilometri da percorrere in poco più di un mese, dal 2 giugno al 7 luglio prossimi. Questa è la Pechino-Parigi, una delle gare automobilistiche più prestigiose di sempre, nata nel lontanissimo 1907. Nell'edizione che si terrà la prossima estate parteciperà per la prima volta una Ferrari, in particolare la 308 GT4 preparata da Rossocorsa pilotata da Giorgio Schon ed Enrico Guggiari. Nessuno aveva mai provato prima d’ora a portare una granturismo di Maranello, oltretutto d’epoca, in quest’avventura: quasi metà giro del mondo con medie orarie difficili addirittura per le auto moderne, su piste, tratturi, sterrati, asfalti di ogni genere e con condizioni che vanno dal secco del deserto alle piogge torrenziali, senza dimenticare le prove di velocità pura. Insomma, questa gara è la sfida di guida più lunga e più dura del panorama di gare per auto d'epoca e classiche. Continua su La Stampa

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mercoledì 27 marzo 2019

Ferrari P80/C, caratteristiche e foto di un modello unico

Se cento anni fa la Ford Model T si poteva avere di qualsiasi colore purché nera, oggi l'industria automobilistica tocca punti impensabili anche solo qualche lustro addietro. Dalla fine del concetto di proprietà espresso dal car sharing alla proprietà più esclusiva, quella di una vettura in esemplare unico, ballano diversi milioni di euro. Non sappiamo di preciso quanti ne abbia sborsati il facoltoso cliente che ha voluto una Ferrari che non ha e non avrà mai «sorelle» (è scritto nel contratto), ma alla fine nemmeno ci interessa. Continua su GQ

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martedì 19 marzo 2019

Ferrari Enzo, l’ultima supercar di Maranello della vecchia scuola

Non so come la pensiate voi, ma per me il nome di un’auto è molto importante. Pensate se la “Panda” si fosse chiamata “Nutria”…secondo voi avrebbe avuto lo stesso successo? Nel caso della Ferrari Enzo il discorso è diverso, perché le richieste furono talmente tante che la produzione venne aumentata da 349 a 399 esemplari, più uno speciale donato al Papa e poi messo all’asta per beneficenza e battuto alla stratosferica cifra di 6 milioni di dollari. No, qui il problema del nome è concettuale. Se chiami un’auto con il nome del fondatore della Casa che la produce, che cosa potrai mai fare dopo? Ecco, purtroppo in questo caso abbiamo anche la risposta. Questione di gusti, per carità, ma in molti avrebbero preferito una bella sigla che speriamo ritorni con la prossima hypercar. In ogni caso, nome a parte, la Enzo è un vero gioiello. Il suo V12 da 6 litri con le bancate a 65° eroga 660 CV (657 Nm di coppia) e urla a oltre 8.000 giri senza l’ausilio di turbocompressori o sistemi ibridi. Continua su Autoappassionati

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giovedì 7 marzo 2019

Ferrari F8 Tributo, pura velocità

Il Salone di Ginevra inizia tra pochi giorni - dal 7 al 17 marzo - ma una delle regine annunciate è già stata svelata, ovvero la nuova Ferrari F8 Tributo. È una berlinetta a motore centrale-posteriore che sostituisce la 488 GTB e rappresenta la massima espressione di questa tipologia di vettura del Cavallino Rampante. Con i suoi 720 CV a 8.000 giri/min (50 in più del modello che sostituisce) e la potenza specifica di 185 CV/l, il motore è il più prestazionale di sempre per una Ferrari non definita serie speciale e si posiziona come punto di riferimento non solo per i propulsori sovralimentati ma per i motopropulsori in senso assoluto. Continua su GQ


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Battuta all’asta per 5 milioni di euro una rarissima Ferrari F40 LM

Se è vero che la Lamborghini Miura ha inventato il concetto di supercar nel 1968, è altrettanto vero che la Ferrari F40 lo abbia riscritto nel 1987, con le sue prestazioni brutali e quella linea così perfetta ed evocativa che si è fissata nel tempo nell'istante stesso in cui l'auto è stata presentata. La prova dell'eterna giovinezza della F40 è nella sua scheda tecnica, perché è impossibile credere che sia un'auto di trenta anni fa. Continua su La Stampa

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martedì 30 ottobre 2018

Ferrari F40, come lei nessuna mai

Alcune auto hanno fatto la storia, altre invece sono la storia stessa, come la F40. È così famosa che per identificarla non bisogna nemmeno dire che è una Ferrari, dal momento che pure le pietre sanno che è nata a Maranello. È una delle auto del Cavallino Rampante più iconiche e a guardarla oggi si fa fatica a pensare che abbia già trentuno primavere alle sue spalle. La Ferrari F40 è nata in un periodo difficile per la Ferrari, che masticava amaro in Formula 1, subendo il dominio delle scuderie inglesi e mancando titoli per pochi punti. Anche nella produzione di serie non erano tutte rose e fiori. Il progetto 308 mostrava il segno degli anni e la Testarossa doveva vedersela con concorrenti agguerrite, italiane e non. Continua su Autoappassionati

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giovedì 4 ottobre 2018

Fascino Ferrari, il libro da 25mila euro con di foto e documenti inediti

Nell’era della comunicazione digitale, dove tutto (o quasi) passa attraverso un display e dura il tempo di qualche minuto, c’è ancora spazio per delle opere editoriali che restano. In questo caso hanno anche un alto valore, commerciale e collezionistico. Si tratta di un libro dedicato alla Ferrari e alla sua storia, iniziata nel 1947. Si intitola “Il Fascino Ferrari” e verrà stampato in sole 1.947 copie. Le prime 250 saranno accompagnate da una scultura in alluminio firmata da Marc Newson che, oltre a fungere da custodia per il libro, rappresenta le testate del classico V12 di Maranello, sostenute dai collettori di scarico. Questa “Art edition” costa 25.000 euro ed è evidentemente un pezzo da collezione. Dalla copia 251 alla 1.947 si può comprare la Collector’s edition, il cui prezzo scende a 5.000 euro; l’opera in alluminio che contiene il libro è più semplice, in quanto composta solamente dalle testate dipinte di rosso. Continua su GQ

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sabato 22 settembre 2018

Driven by Enzo e Passion and Legend, a Maranello due mostre dedicate al fondatore della Ferrari

Enzo Ferrari è uno di quei personaggi la cui fama è tale da superare i confini del mondo automobilistico, fino a diventare una vera e propria icona pop. Il Drake e la sua storia irripetibile rappresentano la summa dei migliori valori del made in Italy e di quegli uomini dalla volontà incrollabile che hanno ricostruito l’Italia nel Dopoguerra. Così nel 120° anniversario della nascita dell’uomo che ha inventato la leggenda del Cavallino Rampante, il Museo Ferrari gli rende omaggio con le mostre “Driven by Enzo” e “Passion and Legend”, che ripercorrono le tante evoluzioni di stile e tecnologia nella storia dell’azienda e che rimarranno aperte fino al maggio 2019. Continua su La Stampa

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