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venerdì 11 settembre 2015

Salone di Francoforte 2015, la nuova Opel Astra è anche familiare Sports Tourer

Con una mossa a sorpresa, la Opel ha annunciato la presentazione al Salone di Francoforte della variante station wagon della nuova Astra. Numeri e forme della berlina erano stati diffusi già all’inizio di giugno, ma stamane sono arrivati anche quelli della Sports Tourer. Evidentemente a Russelsheim hanno deciso di giocarsi subito tutte le carte migliori, massimizzando l’attenzione sul loro stand. La formula dell’Astra familiare è la stessa della generazione precedente, da cui riprende anche le dimensioni generose, tra le maggiori del segmento. Con 4,70 metri di lunghezza, 1,87 m di larghezza e 1,50 m di altezza è praticamente una segmento D e anche i contenuti sarebbero adeguati alla classe. Sono i motori a ricordare che questa Astra, in realtà, è una segmento C. Le cilindrate, infatti, sono comprese tra 1.0 e 1.6 litri, mentre le potenze spaziano da 95 a 200 CV, valori più che sufficienti visto il dimagrimento rispetto al vecchio modello, tra 136 e 200 kg in meno a seconda della versione, il cui merito va diviso tra la nuova scocca con una maggiore quota di acciai alto-resistenziali e alcuni componenti come i telaietti ausiliari e le sospensioni. Ma le novità più importanti della Astra Sports Tourer sono nelle dotazioni di bordo, a partire dall’infotainment Intellilink 4.0 con servizio di connettività e assistenza Opel OnStar, che è collegato con un call center attivo h24 che si occupa delle esigenze di sicurezza e di quelle personali. La tecnologia 4G LTE, poi, crea un hot-spot Wi-Fi a cui collegare fino a sette dispositivi e c’è la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay.

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lunedì 4 maggio 2015

Opel Corsa OPC, feroce tra le curve ma docile all'occorrenza


BILBAO – Opel Performance Center, più semplicemente OPC, è la sigla magica che trasforma la Corsa in un'auto sportiva affamata di asfalto. Molte delle piccole di segmento B offrono versioni 'pepate', ma il risultato degli sforzi dei tecnici tedeschi va oltre quanto offerto dalla concorrenza. Non ci sono dubbi, la Corsa OPC è quanto di più corsaiolo si possa avere rimanendo nei quattro metri di lunghezza e senza superare i 25.000 euro. L'assegno da lasciare al concessionario – già nei prossimi giorni, con le prime consegne previste a giugno – è da 21.900 euro, ma sarebbe un vero peccato non aggiungerne altri 2.500 per il Performance Pack, cioè quello che la differenzia sul serio da tutte le altre. Consta di quattro componenti fondamentali per il piacere di guida: i freni Brembo anteriori con dischi da 330 mm (da 308 mm quelli standard), i cerchi da 18 pollici necessari per ospitarli, le molle più rigide, gli pneumatici Michelin e il differenziale autobloccante meccanico Drexler, cioè quello che fa realmente la differenza. Certo, si potrebbero spendere altri 1.500 euro per il rivestimento in pelle dei sedili sportivi Recaro, ma quelli in tessuto sono già ottimi e comunque gli ammortizzatori Koni FSD (Frequency Selective Damping) sono di serie e i loro benefici durante la guida sono assolutamente percepibili

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lunedì 30 luglio 2012

Quale futuro per l'auto in Europa?


La crisi che attanaglia l'Europa è dura e inflessibile come non si vedeva da parecchio tempo. I disoccupati e le tasse aumentano, i consumi e gli stipendi diminuiscono. A farne le spese sono praticamente tutti i settori, ma uno in modo particolare, sia per il grande numero di occupati che coinvolge, che per il valore immaginifico che ha nella nostra cultura. Il mercato dell'auto è in crisi nera, tutta l'Europa è coinvolta. Anche se il dato globale non è così allarmante grazie alla Germania che tira ancora, le situazioni dei singoli Paesi sono davvero critiche. In Italia, per esempio, a fine 2012 si arriverà, forse, a 1.400.000 auto immatricolate. Vi sembrano tante? Solo cinque anni fa, a causa del doping degli incentivi statali, se ne vendevano 2.400.000. Ho scritto "a causa" e non "grazie" proprio per entrare nel cuore del problema: la cronica sovracapacità delle fabbriche sparse in tutta Europa e dei vari trucchi con i quali è stata tenuta nascosta per tanto, troppo tempo.
Negli ultimi 30 anni abbiamo convissuto, e anche sposato, l'idea che fosse giusto e necessario cambiare auto ogni pochi anni, spinti dal fascino dell'effimero (l'efficienza energetica di un'auto moderna è di poco migliore  di quella dei modelli anni 60) progresso tecnologico o costretti dalle norme antinquinamento che si inasprivano ogni due anni. Ma la verità è che un'auto può durare una vita, come si può vedere nei Paesi poco sviluppati o in posti come Cuba, dove l'embargo ha obbligato a conservare in vita le vetture degli anni 50. La situazione attuale ci dice che il mercato Europeo è saturo e che molte case automobilistiche rischiano il collasso. Non è un mistero che General Motors stia pensando di sopprimere il marchio Opel e che Ford valuti se abbandonare l'Europa. Per non parlare del futuro dei marchi francesi che sono appesi a un filo, anzi a un cordone ombelicale che li lega al mercato domestico, visto che fuori dalla Francia non brillano particolarmente e nel resto del mondo sono praticamente assenti.
Tolto il Gruppo Volkswagen, che prosegue nel cammino verso la vetta del mercato mondiale, resta il nostro Gruppo Fiat, che resiste grazie alla leadership in un mercato importante come quello brasiliano ma soprattutto grazie all'ossigeno che arriva dall'altra sponda dell'Atlantico. Gli Stati Uniti appaiono come l'unico salvagente per FGA, sempre che si riescano a esportare auto di indubbia qualità. E l'Europa che fine farà? Difficile dirlo, ma le abitudini d'acquisto sono destinate a cambiare per sempre. 

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mercoledì 8 febbraio 2012

Opel alla riscossa, ecco la Junior

Alla Opel se la sono vista brutta. Dopo aver rischiato il fallimento nel 2009 e aver ricevuto nuova fiducia dalla casa madre GM, si sono rimboccati le maniche e hanno concentrato le energie sui prodotti. Da allora la musica è cambiata, il marchio Opel è tornato al terzo posto nelle vendite europee, così come in Italia. Merito soprattutto di auto ben riuscite e vendute a prezzi onesti. La Astra e la Insigna, rispettivamente nei segmenti C e D, offrono un rapporto qualità prezzo difficilmente eguagliabile, unito ad un design accattivante. L'inossidabile Corsa, anche grazie a politiche commerciali aggressive, garantisce sempre buoni numeri, mentre la nuova Meriva è già un successo.
Il 2012 sarà ricco di novità. Verranno commercializzate la nuova Zafira Tourer e il Suv middle-size Mokka, arriverà la versione OPC della Astra GTC e forse una variante coupè della Insigna, che potrebbe riportare in vita il nome Calibra. Ma non è finita. La novità più succulenta, che però non vedrà l'asfalto prima del 2013 è una nuova segmento A lunga non più di 3,70 metri. La "Junior" (non è il nome definitivo) avrà un prezzo allineato a quello della nuova Panda e della Up!, ma non sarà una versione low-cost della Corsa, bensì una piccola trendy in grado di concorrere anche con la 500.
Opel entra quindi in una fascia di mercato mai presidiata prima, dove la competizione è serratissima. Secondo i vertici di Rüsselsheim, nei prossimi due anni questo tipo di auto sarà quello che attirerà maggiormente giovani, grazie ai prezzi contenuti e ai bassi costi di gestione. Il nome dell'auto verrà svelato al Salone di Ginevra; dopo le reazioni suscitate da "Mokka", speriamo che il prossimo battesimo sia più felice...BRUUUM!!!

giovedì 12 gennaio 2012

Audi A6 Allorad e Opel Insigna CrossFour, la famiglia va in campagna


Sono strane queste due auto. Potremmo forse definirle "anti-Suv". Bisogna proprio essere dei talebani del coefficiente di penetrazione aereodinamica (il Cx...), per comprare automobili come queste. Forse chi le acquista è spinto da un insopprimibile desiderio di distinzione, perché non si spiega altrimenti come un padre di famiglia in cerca di spazio,  di mobilità nel fuoristrada leggero e dal portafoglio gonfio (35.000€ la Opel) o straripante (55.000€ l'Audi), dovrebbe scegliere una cross wagon, anziché un ben più testosteronico e appariscente Suv, magari anche bianco, così gli altri, dallo specchietto, potrebbero scambiarlo per un'ambulanza e dare finalmente strada! Si, non c'è dubbio, auto del genere sono una scelta fortemente alternativa, dal sapore di understatement; di classe però!
E di classe ne hanno da vendere, non c'è dubbio. Del resto le vetture da cui derivano hanno qualità e blasone. La caratterizzazione estetica, poi, non è troppo vistosa; ci vuole un occhio attento per distinguerle dalle rispettive versioni "base". Se per Audi le Allroad sono una tradizione consolidata, per Opel questa CrossFour è una novità assoluta. Per la sua realizzazione è stato coinvolto il tuner ufficiale Imrscher, che ha puntato su due propulsori diesel, entrambi di 2.0 litri da 160CV (turbina singola, cambio manuale) e 195CV (doppia turbina, cambio automatico). I dettagli del sistema a trazione integrale non sono ancora noti, ma probabilmente verrà usato quello della versione OPC, mentre saranno di serie le sospensioni elettroniche FlexRide.
La nuova A6 Allroad è la consueta fiera della più alta tecnologia di Ingolstadt. Motori tutti V6 benzina e diesel, con prestazioni al vertice (TFSI 310CV e 440Nm, TDI 204, 240 e 313CV, per 450, 580 e 650Nm di coppia), trasmissioni a 7 marce (S-Tronic) o 8 marce (TipTronic), sospensioni pneumatiche di serie e torque vectoring (la distribuzione selettiva della potenza alle ruote di un singolo asse). Tutta questa tecnica sublime viene gestita dal nuovo sistema Audi Drive Select, che permette di cucirsi addosso l'auto settandone ogni singolo particolare. I consumi si riducono fino al 20% rispetto al modello precedente, anche grazie all'ampio uso dell'alluminio, che ha fatto scendere il peso dell'auto di 70kg. Che cosa manca? Niente, tutti dentro e andiamo a sciare!!! BRUUUM!!!

lunedì 7 novembre 2011

Opel Astra GTC OPC, reggetevi forte...

A Rüsselsheim non soffrono di complessi di inferiorità. Avevano detto che anche l'Astra avrebbe avuto la sua versione performante e hanno mantenuto la parola. Nella sterminata galassia delle sigle automobilistiche OPC sta per Opel Performance Center, e la seconda parola dell'acronimo viene presa molto sul serio dai tecnici tedeschi. Ben consapevoli della forza delle rivali, che si chiamano Audi S3, Ford Focus RS,  Renault Megane RS ,VW Golf R e Scirocco R, hanno dotato l'auto di contenuti interessanti, iniziando da una buona dose di cavalli (280) e newtonmetri (400) garantiti da un 2 litri turbo-benzina a iniezione diretta. Tutta questa potenza viene scaricata sulle ruote anteriori da un cambio a 6 marce aiutato da un differenziale a slittamento limitato, mentre le sospensioni anteriori sono una variante del classico MacPherson, che permette di separare le funzioni di sterzatura e assorbimento. Al posteriore, invece, un parallelogramma di Watt da una mano all'onnipresente ponte torcente. Completano il quadro il sistema Flex Ride tarato sportivamente ( gestisce ammortizzatori, centralina motore e sterzo) e l'impianto frenante firmato Brembo.
Le credenziali sono ottime...presto il cronometro del Nurburgring ci dirà se saranno seguite dai fatti...BRUUUM!!!