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sabato 20 febbraio 2021

Hyundai Tucson Hybrid, la prova - rivoluzione totale


Il segmento di mercato più combattuto a livello globale è senza dubbio quello dei SUV medi, intorno ai quattro metri e mezzo. Praticamente ogni brand ne ha uno in gamma e di generazione in generazione cerca di emergere tra i concorrenti, esaltando qualche caratteristica saliente. Hyundai ha sempre fatto un ottimo lavoro con la Tucson, che dal 2004 a oggi è stata venduta in 7 milioni di esemplari, di cui 1,4 in Europa. Quella che abbiamo provato nel traffico capitolino che, nonostante le varie limitazioni e chiusure non lascia scampo, è la quarta serie e rispetto alla precedente ha compiuto un vero e proprio salto di qualità. Già lo stile è spiazzante, molto originale e futuristico, cattura gli sguardi anche dei passanti più distratti che si soffermano a osservare le luci segmentate e incastonate nella griglia centrale. Anche la fiancata non passa inosservata, con le superfici concave e convesse che formano una sorta di scultura muscolosa. Il posteriore è la zona più convenzionale, anche se lo stemma posizionato sul lunotto e il disegno delle luci sono comunque peculiari. Continua su La Stampa

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martedì 26 gennaio 2021

Range Rover Velar, più tecnologica e anche ibrida plug-in


La Range Rover Velar si aggiorna e diventa ibrida plug-in. Il SUV britannico, che nella gamma si posizione tra la Evoque e la Range Rover Sport utilizza il powertrain P400e, composto da un 2 litri 4 cilindri a benzina e da un motore elettrico. I 404 CV generati dal sistema sono il frutto dei 300 del propulsore termico e dei 143 di quello a elettroni e sono sufficienti per spingere la Velar da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Sotto il portabagagli, invece, si trova il pacco batterie agli ioni di litio da 17,1 kWh, che bastano per percorrere fino a 53 km in modalità completamente elettrica. Collegando l'auto a una wallbox da 7 kW, basta un'ora e quaranta minuti per fare il pieno, mentre con una stazione rapida si ricarica l'80% in mezz'ora. Sulla Range Rover Velar, inoltre, debuttano le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico (di serie su tutta la gamma) una nuova famiglia di sei cilindri in linea da 3 litri, sia benzina che Diesel, tutti dotati della tecnologia mild hybrid bastata su un impianto elettrico a 48 Volt. È un sistema che utilizza un generatore-alternatore a cinghia (collegato con il motore), che recupera l'energia normalmente persa in decelerazione per immagazzinarla in una batteria agli ioni di litio da 48 Volt situata sotto il bagagliaio. Energia che viene messa a disposizione per supportare il motore in accelerazione e rendere il sistema start/stop più efficiente. Continua su GQ

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domenica 6 dicembre 2020

Mercedes GLA 45 S 4Matic+ AMG, la prova - una supercar in incognito


Negli ultimi anni Mercedes ha avuto il merito di riportare l'attenzione sui motori ad alte prestazioni. In un'epoca in cui i temi principali sono l'abbattimento delle emissioni, la mobilità elettrica e connessa, e la guida autonoma, a Stoccarda hanno ricordato a tutto il mondo automobilistico che i cavalli possono scalpitare ancora e in modo più selvaggio che mai. Così, chi pensa che la Formula 1 attuale sia staccata dalla realtà e che le sue tecnologie non abbiano nulla a che vedere con le auto di serie, dovrebbe affondare il pedale del gas collegato al 2 litri benzina, ovviamente turbo, sviluppato da Mercedes-AMG, ovvero il reparto sportivo della Stella che ha sede ad Affartelbach. La spinta poderosa dei suoi 421 CV e 550 Nm, gli farebbero sorgere più di un dubbio. Sono cifre che su queste cilindrate solitamente appartengono all'universo del tuning, dove le remore circa l'affidabilità e il rispetto delle omologazioni sono priorità (per così dire) secondarie. Continua su La Stampa

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domenica 29 novembre 2020

DS 7 Crossback, la prova - il lusso francese incontra l’ibrido plug-in


Quando si parla di auto, "premium" è una parola da con attenzione, perché porta con sé aspettative, oneri e onori. Tre aspetti per niente facili da maneggiare, soprattutto se ci si presenta sul mercato con una immagine tutta da costruire. Il brand DS, che si è staccato da Citroën nel 2014, può contare sul retaggio del mitico "Squalo", ma gli anni Settanta sono finiti da un pezzo e per conquistare il mercato ci vuole il prodotto giusto al momento giusto. La DS 7 Crossback potrebbe esserlo, in particolare modo in questa versione E-Tense, nome con cui francesi più chic hanno definito l'ibrido plug-in. Questa è una tecnologia che spariglia le carte in tavola, perché non richiede una tradizione tecnica specifica e tutti i costruttori possono accedervi abbastanza facilmente. In uno scenario incerto e affamato di novità elettrificate, chi prima arriva meglio alloggia. Continua su La Stampa

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domenica 22 novembre 2020

La Lexus RX 450h è una di quelle auto da cui fai fatica a scendere


La Lexus RX 450h è una di quelle auto da cui fai fatica a scendere. È un SUV di lusso lungo quasi 5 metri - 489 cm per la precisione - e, come da tradizione del brand giapponese, utilizza un powetrain ibrido. Ed è proprio quest'ultimo a caratterizzare l'esperienza di guida, che sa essere rilassante in maniera unica. Nessuna concorrente con un motore Diesel o benzina può fare la stessa cosa. Questo accade perché le caratteristiche intrinseche del sistema a tre motori invitano a guidare in modo fluido, senza strappi, sfruttando l'energia nel migliore dei modi. Bisogna accelerare con delicatezza e togliere il piede dal gas appena possibile, dando modo al sistema di recuperare l'energia cinetica e convertirla in elettricità da riutilizzare all'accelerazione successiva. In questo modo, oltre a scorrere nel traffico minimizzando lo stress, si raggiungono consumi record per un'auto che pesa 2,3 tonnellate. Continua su GQ

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giovedì 19 novembre 2020

Suzuki Across, la prova - la gemella “alla spina” della RAV4


Nella storia dell'industria automobilistica i rebadge, tranne rarissimi casi, non hanno mai scritto capitoli di successo. Del resto perché qualcuno dovrebbe voler comprare la copia carbone di un'altra auto? Suzuki tenta di dare una risposta positiva con la Across, un SUV che con i suoi 4,63 metri di lunghezza si inserisce nel segmento D - quello della Stelvio per intenderci - e lo fa con un powertrain ibrido plug-in da 306 CV, le quattro ruote motrici e ben 75 km di autonomia a zero emissioni (omologati WLTP) che diventano 98 in città. Una carta di identità molto interessante, uguale identica a quella della Toyota RAV4 plug-in hybrid, che però non è ancora in vendita. La Across, invece, è già disponibile a 47.900 euro, incentivi inclusi. Le due auto sono uguali in tutto tranne che nel disegno del frontale - più garbato sulla Suzuki - e così si ritorna alla questione iniziale: perché vendere due auto uguali con marchi diversi? Continua su La Stampa

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giovedì 5 novembre 2020

Ford Explorer, la prova - l'ibrido plug-in made in U.S.A.


Chi ha dimestichezza con il film americani avrà già riconosciuto nella Ford Explorer uno dei SUV più comuni nella storia del cinema a stelle e strisce, anche grazie alle cattivissime versioni “Police Interceptor” protagoniste di innumerevoli inseguimenti. Ma quella cinematografica è il riflesso di una popolarità reale, fatta di otto milioni di esemplari venduti attraverso sei generazioni. Dal 1991 in poi, infatti, gli automobilisti statunitensi hanno iniziato ad abbandonare le station wagon proprio in favore degli Sport Utility Vehicles e la Explorer è stata uno dei primi modelli a favorire questo cambiamento. Nel frattempo siamo arrivati alla settima generazione, che oltreoceano è disponibile con una vasta gamma di allestimenti e motorizzazioni, mentre in Europa e in Italia si può avere in una sola versione full optional e con un powertrain ibrido plug-in. Continua su La Stampa

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domenica 11 ottobre 2020

Aston Martin DBX, la prova - prestazioni ed eleganza in stile british


Di mattina presto l'autobahn che costeggia il circuito nel Nurburgring è deserta. È il momento migliore per provare la velocità massima di un'auto, perché c'è poco traffico e l'aria fresca è carica di ossigeno. Il tachimetro indica 297 km/h e i due turbo soffiano da sotto il cofano come due draghi nelle fiabe medievali. Siamo al volante della Aston Martin DBX e abbiamo già superato la punta massima dichiarata di 5 km/h, anche se ovviamente lo strumento è leggermente ottimista. Ma quello che impressiona di più, non è la velocità - i 550 CV del 4 litri V8 bi-turbo fanno il loro lavoro - ma la facilità con cui la SUV di Gaydon si conduce, anche a un andatura prossima ai 300 orari. Non ci sono dubbi che il comportamento su strada sia nel podio dei pregi di quest'auto. Ma prima di scoprire gli altri due vale la pena di ricordare che la DBX è una delle auto più attese sul mercato e ora finalmente è arrivata. I motivi di questa trepidazione sono molteplici: Aston Martin ha diffuso le prime foto quasi due anni fa, ma nel frattempo, la sua situazione finanziaria è peggiorata e la proprietà ha vissuto diverse vicende. Continua su La Stampa

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sabato 10 ottobre 2020

Arturo Vidal, il suo SUV fa tremare anche i palazzi


Il SUV di Arturo Vidal è un mezzo molto particolare, cioè una Brabus 800 Widestar che ha un prezzo di partenza di 350.000 euro. Se le sue forme vi ricordano qualche altra auto, non vi state sbagliando, perché sono quelle della Mercedes Classe G. È tutto normale, perché Brabus è l'azienda di tuning più grande al mondo e si dedica in maniera esclusiva alle auto di Stoccarda sin dal giorno della sua fondazione, nel 1977. In tutti questi anni la G è stata reinterpretata molte volte e questa 800 Widestar è una delle più recenti. La ricetta del tuning firmato Brabus è semplice: ottenere le massime performance, abbinate a una dotazione d’eccellenza. Tutto ciò ha costi altissimi, ma il motto dell'azienda tedesca è sempre stato «se devi chiedere quanto costa, vuol dire che non te lo puoi permettere». Evidentemente il nuovo centrocampista dell'Inter non ha di questi problemi. Continua su GQ

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giovedì 8 ottobre 2020

Leo Messi, con il suo SUV non si passa certo inosservati


Il SUV di Leo Messi è uno dei più potenti e prestazionali in circolazione. Si tratta di una Mercedes GLE 63 S AMG, un bestione che misura quasi 5 metri di lunghezza, poco oltre 2 di larghezza e uno stile da SUV-coupé a 4 porte; insomma, non proprio l'auto adatta per passare inosservati. I concorrenti del SUV di Leo Messi non sono molti: si chiamano Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, Aston Martin DBX, Audi RS Q8, Bentley Bentayga, BMW X6 M, Lamborghini Urus, Maserati Levante Trofeo e Porsche Cayenne. Come le sue sfidanti, anche questa Mercedes AMG può contare su una mandria di cavalli scalpitanti, nello specifico 612 erogati dal propulsore 4 litri V8 bi-turbo che dispone di 850 Nm di coppia, grazie anche al boost di un piccolo motore elettrico. Con la trazione integrale permanente, che ha la distribuzione attiva della coppia al retrotreno, attraverso due singole frizioni sui semiassi e il cambio automatico a 8 rapporti, questa GLE scatta da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e poi vola fino a 280 km/h. Davvero niente male considerando che pesa oltre 2,3 tonnellate e in effetti è meglio non parlare dei consumi, che difficilmente superano i 4/5 chilometri con un litro, guidando con attenzione. Continua su GQ

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venerdì 2 ottobre 2020

Seat Ateca, squadra che vince non si cambia


La Seat Ateca è uno dei modelli più importanti per il brand spagnolo, sia a livello di numeri che di immagine, visto che è stata l'auto del debutto nel mercato dei SUV, ormai quattro anni fa. Dal 2016 a oggi, la Ateca ha conquistato oltre 300.000 clienti in tutta Europa e in Italia è capace di attrarre un pubblico particolarmente giovane. Nella sua categoria, infatti, gli acquirenti hanno in media 52 anni, ma nel suo caso l'età media scende di dieci anni. La ricetta di questo successo è composta da ingredienti come il design, il rapporto qualità prezzo, soprattutto in termini di tecnologia disponibile, e il carattere dinamico che il SUV spagnola può vantare. Così, nel definire il tradizionale restyling di mezza età della Ateca, i tecnici Seat non hanno modificato gli ingredienti, ma sono andati alla ricerca di quelli più freschi e di maggiore qualità. Le dimensioni non sono cambiate, a parte due centimetri scarsi in lunghezza, ma ora i fari anteriori sono full LED, i posteriori a LED e su alcuni allestimenti includono gli indicatori di direzione dinamici. Per il resto, gli interventi stilistici riguardano alcuni dettagli nei materiali plastici, oltre che il nuovo disegno del frontale che ora sfoggia la calandra simile a quella della nuova Leon. Le modifiche maggiori sulla Seat Ateca riguardano l'interno, partendo dalla strumentazione completamente digitale da 10,25 pollici che ora è di serie e si interfaccia con il sistema di infotainment, che può avere il display da 8,25 oppure 9,2 pollici. Continua su GQ

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domenica 30 agosto 2020

Sylvester Stallone, il suo mega SUV è in vendita

Il mega SUV di Sylvester Stallone è in vendita. Non si tratta di una limousine, ma di un SUV gigantesco. Il nome completo è Cadillac Escalade ESV, dove la sigla finale sta per Extended Stretch Vehicle. Vuol dire che è la versione con passo allungato, che misura ben 5,7 metri contro i 5,1 della Escalade normale. Ma siccome per Stallone questo non era sufficiente, si è rivolto alla Becker Automotive Design, un'azienda californiana specializzata da oltre venti nell'allestimento di SUV e minivan per le esigenze dei VIP, blindatura inclusa. Così, la Escalade ESV di Sly è stata allungata di un altro bel mezzo metro, allungando le porte posteriori e aggiungendo un pezzo di carrozzeria che è visibile alla fine delle porte anteriori. Anche il telaio è stato allungato e rinforzato, visto che deve sopportare un peso maggiore. In questo modo le proporzioni originali del veicolo sono state mantenute. Continua su GQ

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sabato 29 agosto 2020

Bentley Bentayga Speed, verso i 300 km/h e oltre

Se avete molti soldi da spendere e la sostenibilità ambientale non è in cima alle vostre priorità, la Bentley Bentayga Speed è il SUV che fa per voi. Qui non ci sono sistemi ibridi a diminuire le emissioni e pulire la coscienza. No, qui c'è solo un mastodontico motore W12 bi-turbo da 6 litri - costruito a mano nello stabilimento di Crewe ma progettato originariamente dalla Volkswagen - che con i suoi 635 CV e 900 Nm di coppia potrebbe spostare agevolmente un peschereccio. Posto sotto il cofano della Bentayga Speed, invece, riesce a farla scattare scattare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e a portarla fino a 306 km/h. Numeri completamente folli, se si considera che la SUV anglo-tedesca pesa 2.508 kg a secco e ha un coefficiente di penetrazione (Cx) di 0,34. Queste prestazioni, infatti, hanno un costo in termini di consumi e fa sorridere il fatto che Bentley dichiari solo quelli del vecchio ciclo NEDC e non quelli calcolati secondo il più aggiornato e veritiero WLTP. Continua su La Stampa

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martedì 23 giugno 2020

Seat Ateca, esame di maturità

La Seat Ateca si aggiorna a quattro anni dal lancio, con un restyling imperniato un look nuovo e più emozionante sia all’interno sia all’esterno, una connettività completa, un livello più alto di sicurezza e comfort e una maggiore efficienza. “Oltre 300.000 esemplari venduti dal 2016 a oggi rendono la Ateca una delle auto più di successo di Seat. Questo restyling è un’evoluzione del modello originale che vuole confermare questi successi" ha dichiarato il boss di Seat, Carsten Isensee. A livello di dimensioni, la Ateca è cresciuta leggermente in lunghezza (+18 mm) arrivando a 4.381 mm, per effetto del nuovo design del frontale e del paraurti posteriore, ma ha mantenuto la stessa larghezza (1.841 mm) e altezza (1.615 mm) del modello precedente. Continua su GQ

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domenica 21 giugno 2020

Range Rover Fifty, mezzo secolo da regina

La Range Rover Fifty è una specie di oscar alla carriera, una serie speciale e numerata che verrà realizzata in 1.970 unità, per celebrare i 50 anni dell'auto che ha inventato il concetto di SUV di lusso. Il 17 giugno del 1970, infatti, la prima Range Rover faceva il suo grande debutto e da quel giorno a oggi ha conquistato primati, compiuto impressionanti imprese ed è stata venduta in oltre un milione di esemplari. La prima generazione di Range Rover (1970-1996) fu inizialmente disponibile, nel 1970, con due sole porte. Nei suoi 26 anni di vita la Classic si è evoluta con la versione a 4 porte, nel 1981, e con la trasmissione automatica, nel 1982. Il primo diesel arrivò nel 1986. È stato il primo SUV ad offrire la trazione integrale permanente e, nel 1989, è stata la prima 4x4 al mondo ad offrire un sistema antibloccaggio. Più tardi, nel 1992, è stata la prima 4x4 ad essere equipaggiata con il Controllo Elettronico della Trazione e sospensioni pneumatiche - assicurando così quella raffinatezza di viaggio, su strada e in off-road, che l'ha resa famosa. Nel 2012 la Range Rover di ultima generazione è stato il primo SUV al mondo con struttura leggera in alluminio, con un peso inferiore rispetto al modello precedente di ben 420 kg, che l'ha resa anche più robusta ed efficiente. Ha attraversato il famigerato Darien Gap, è stato il primo veicolo esposto al Louvre, ed ha anche vinto la Parigi-Dakar - due volte. Continua su GQ


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domenica 26 aprile 2020

Ford Kuga, ibrida e super tecnologica

La nuova Ford Kuga segna un cambio di passo per la casa americana che punta forte sull'elettrificazione con ben tre varianti ibride. Rispetto al modello che sostituisce, lo stile è molto diverso e riprende i canoni già visti con la Puma e con la nuova Focus, di cui utilizza la stessa piattaforma. La Ford Kuga, dunque, è un'auto inedita, che raccoglie tutte le sfide in termini di sostenibilità e sicurezza a cui è chiamato il mondo dell'auto. Per questo la scelta delle motorizzazioni è articolata come mai prima d'ora. Chi preferisce il Diesel può scegliere tra il 1.5 EcoBlue da 120 CV e il 2.0 EcoBlue da 190 CV (solo con trazione integrale), mentre chi vuole il benzina ha a disposizione il 1.5 EcoBoost da 150 CV. Poi ci sono gli ibridi. Si parte col più semplice "mild hybrid", cioè il 2.0 Diesel Ecoblue, che nella configurazione da 150 CV viene aiutato da generatore-alternatore collegato a una batteria agli ioni di litio di piccole dimensioni. È il cosiddetto ibrido leggero, che aiuta minimamente l'auto nello spunto iniziale e spegne il motore in decelerazione già sotto i 15 km/h. I consumi e le emissioni calano, non in modo così drastico, ma anche il prezzo non cresce troppo. Continua su GQ

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sabato 25 aprile 2020

Yaris Cross, il city Suv che alla Toyota mancava

Nella gamma Toyota mancava uno dei modelli al momento più strategici, ovvero il B-Suv. Un tipo di vettura sempre più richiesto sul mercato europeo e che permette buone marginalità, visto che può essere venduto a un prezzo sensibilmente più alto rispetto alla berlina di segmento B da cui solitamente deriva e con cui condivide moltissimo a livello meccanico. Così, con la nuova Yaris Cross Toyota copre questa mancanza anche se per vederla su strada bisognerà aspettare la metà del 2021. Continua su La Stampa

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martedì 21 aprile 2020

Jerrari, lo strano incrocio fra Jeep e Ferrari nato in America negli Anni 70

Certe cose possono nascere solo in America. Come Las Vegas e la Jerrari. La prima è nota per essere la città del peccato, la seconda...be’, come definireste una strana crasi tra una Jeep Wagoneer e una Ferrari 365 GT?  Ma facciamo un passo indietro. Siamo sulla West Coast, alla fine degli anni Sessanta, e Las Vegas sta per diventare quella che abbiamo imparato a conoscere nei film di Hollywood, il centro di attrazione e di intrattenimento dove agli americani è concesso tutto quello che è proibito altrove. Continua su La Stampa

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venerdì 6 marzo 2020

Jaguar E-Pace, il giaguaro urbano

La Jaguar E-Pace è la seconda SUV nella storia del marchio di Coventry. Le sue linee sono inconfondibili e diametralmente opposte rispetto a quelle della «cugina» Evoque, con cui però condivide buona parte della meccanica. Vista la sua natura di crossover, la Jaguar E-Pace è perfetta praticamente per tutti gli utilizzi e le esigenze. Quattro metri e quaranta di lunghezza non sono troppi per parcheggiarla in città, anche se bisogna stare attenti ai quasi due metri di larghezza. Lo spazio a bordo non manca. Guidatore, passeggeri e bagagli sono tutti tenuti in grande considerazione: la posizione di guida è ottima, lo spazio per chi siede sul divano posteriore abbondante e quello per i bagagli addirittura da record, considerati i 577 litri di capacità minima. L'accesso ai sedili posteriori, però, non è dei più agevoli, perché la forma degradante del padiglione costringe a chinarsi un po' con la testa, ma è il prezzo da pagare per avere uno stile così affilato. Una volta seduti, però, non ci sono limitazioni, anzi la E-Pace si rivela comoda e spaziosa anche per le persone alte. Il posto guida, invece, è spettacolare. Il corpo assume una posizione allungata che fa quasi dimenticare di essere su un SUV, anche grazie al volante piuttosto verticale. La strumentazione è una via di mezzo tra tradizione e innovazione, con i due grandi strumenti circolari e il display in mezzo, mentre al centro della plancia troneggia il touchscreen del sistema di infotainment, che è molto intuitivo nell'utilizzo. Continua su GQ

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sabato 29 febbraio 2020

Alfa Romeo Tonale, è in arrivo il nuovo SUV Alfa Romeo

Il nuovo SUV Alfa Romeo è in arrivo. L'Alfa Romeo Tonale, già vista allo scorso Salone di Ginevra sotto forma di concept car è quasi pronta per la produzione, che inizierà nel 2021 a Pomigliano d'Arco. Lo ha confermato Pietro Gorlier, il numero uno della regione EMEA di FCA, durante un evento organizzato per celebrare i 40 anni della Panda che dal 2011 è assemblata proprio nello stabilimento campano. La Tonale verrà costruita nei reparti da cui fino a qualche anno fa usciva la 147, dove già sono iniziati i lavori per installare le nuove linee produttive. Dunque l'Alfa Romeo Tonale è in arrivo e questo è quello che sappiamo finora. Si andrà a posizionare nel segmento dei SUV compatti che attualmente è quello più vivo del mercato. Continua su GQ

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