martedì 25 ottobre 2011

Ciao Sic...

Ieri mattina, poco dopo le 10, un pugno fortissimo nello stomaco mi ha levato il fiato; solo ora riprendo poco a poco a respirare, e trovo la forza di scrivere qualcosa. Ieri mattina ho rivissuto le stesse sensazioni di un'altra domenica maledetta, quella del 1 maggio 1994, quella della dipartita del grande Ayrton Senna. Ieri mattina Marco Simoncelli se ne è andato, anche lui assurdamente e inspiegabilmente. Ieri mattina ci siamo ricordati che in moto si muore e che questa vita non è proprio così logica e giusta. Oggi rimane solo un enorme vuoto e una sensazione di mancanza; la parte allegra e giocosa che è in ognuno di noi, quella parte che nel Sic la faceva da padrona, è stata privata di punto di riferimento e di un esempio da imitare. Marco Simoncelli era un grande pilota ma anche un gran mattacchione, o un "patacca", come avrebbe detto lui. Ed è per questo che ci mancherà così tanto, perchè era una di quelle persone speciali che sanno portare il sorriso anche sui volti più rabbuiati.
Ci mancherai Sic, ci mancherai un casino, ma ogni volta che penseremo a te, proveremo anche noi a dire una "pataccata" e a far ridere qualcuno, come facevi te.
Ciao Marco, sarai sempre nei nostri cuori.

venerdì 21 ottobre 2011

Nuova Lancia Thema, l'alternativa.

Alternativa a che cosa? 
Alle solite berline tedesche (Audi A6, BMW serie 5, Mercedes-Benz Classe-E) che da decenni si dividono la quasi totalità del segmento E del mercato europeo.Sgombriamo subito il campo da eventuali equivoci. La nuova Lancia Thema non è esattamente una Lancia. È figlia del matrimonio Fiat-Chrysler, ma parla molto più americano che italiano. In buona sostanza si tratta di una Chrysler 300C, nome con il quale continuerà a essere venduta nei paesi anglofoni, riveduta e corretta sfruttando le nuove sinergie del Gruppo. Ecco quindi gli ottimi motori diesel italiani (della controllata VM di Cento), nuove sospensioni che le conferiscono un assetto meno "galleggiante", lussuosi allestimenti in pelle nostrana e tutta la tecnologia multimediale americana. Il risultato è una vettura che in strada si fa notare, con la sua presenza muscolosa ma elegante, che accoglie elegantemente chi siede al suo interno e che risulta piacevole e rilassante da guidare. Un'auto di rappresentanza perfetta, pronta a divorare chilometri in autostrada. Chi sceglierà di distinguersi spenderà meno rispetto alla concorrenza di matrice germanica e potrà contare su un equipaggiamento di serie più che completo, senza vedere lievitare il costo finale per l'aggiunta di optional considerati irrinunciabili. Di seguito i prezzi per il mercato italiano. BRUUUM!!!

Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 190 CV Gold: 41.400 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 190 CV Platinum: 43.900 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 239 CV Platinum: 46.900 euro
Lancia Thema 3.0 V6 Multijet 239 CV Executive: 50.900 euro
Lancia Thema 3.6 V6 Pentastar 286 CV Platinum: 46.900 euro

giovedì 20 ottobre 2011

Allagamenti, nubifragi e guadi. Come comportarsi?

Non è una novità. Le condizioni disastrate delle nostre strade e dei nostri impianti fognari fanno si che, non appena piove un po' troppo, molte città vadano completamente in tilt. È di oggi la notizia del nubifragio di Roma e degli immensi disagi che sta causando alla popolazione, senza contare i danni materiali acora incalcolabili. In situazioni come questa gli automobilisti vanno incontro a tantissimi problemi, anche molto gravi. Se una strada bloccata o un ingorgo chilometrico sono sopportabili, vedere la propia auto sommersa lo è molto meno. Mentre è del tutto intollerabile che si possa ancora morire affogati dentro un sottopassaggio.
Il primo consiglio è quindi di essere molto lucidi, di valutare ogni possibile rischio o situazione evitando di andare a cacciarsi in luoghi senza via di uscita. Se trovandoci di fronte ad una strada allagata e dovendo decidere se passare o meno, il nostro istinto ci suggerisce di non farlo, è meglio dargli ascolto. Se proprio volessimo decidere di passare, allora dovremo comportarci come se fossimo di fronte ad un vero e proprio guado. Meglio quindi scendere dall'auto e verificare di persona quanto è profondo il livello dell'acqua, aiutandoci magari con l'ombrello, se sono più di trenta centimetri è meglio desistere. Controlliamo anche che non ci siano buche profonde o che il manto stradale non stia cedendo. Se il guado ci sembra fattibile è il momento di pensare all'auto che stiamo guidando. La prima cosa da sapere o controllare è il posizionamento dell'aspirazione dell'aria. In molte auto è piuttosto bassa ed è facile che vi penetri dell'acqua, danneggiando inesorabilmente il motore. Guardiamo poi il tubo di scappamento; se pensiamo che l'acqua lo possa sommergere, è meglio lasciare stare. È sufficiente diminuire i giri del motore per far risalire l'acqua dallo scarico fino alle camere di scoppio. Se decidiamo comunque di passare, apriamo completamente i finestrini per guardare meglio fuori, ma soprattutto perchè una portiera chiusa e spinta dalla pressione dell'acqua, potrebbe non aprirsi...A questo punto è bene affrontare il guado in prima marcia e senza incertezze, a bassa velocità ovviamente, ma non a passo d'uomo, sia per non rischiare di spegnere l'auto che per completare la manovra nel minor tempo possibile.
Questa è la miglior procedura per cavarsela quando si è alle prese con un guado cittadino. Ma in situazioni come queste il consiglio migliore che posso darvi è di lasciare la macchina a casa, ovviamente essendo sicuri che la strada o peggio il garage non abbia possibilità di allagarsi...BRUUUM!

lunedì 17 ottobre 2011

Pneumatici invernali, si o no?

L'autunno si fa sentire, le temperature sono in calo e in molte zone d' Italia iniziano a scendere verso lo zero. Freddo, pioggia, ghiaccio e brina ci aspettano insidiosi sulle strade. Per chi già dispone di un treno di pneumatici invernali è questo il momento di fare il cambio. Per chi non li ha è questo il momento di fare una scelta. Innanzitutto, che cosa sono i penumatici invernali, altrimenti detti gomme termiche? Non vanno confusi con i pneumatici da neve che sono tutta un'altra cosa. Gli invernali si differenziano dai "quattro stagioni" sostanzialmente per la mescola, ovvero il tipo di gomma con cui sono realizzati. Sono pneumatici studiati per dare il meglio a contatto con le basse temperature; si scaldano facilmente riuscendo a fare presa sull'asfalto freddo e anche sulla neve, infatti secondo il codice della strada sono equivalenti alle catene.
Vale la pena affrontare la spesa e montarli? Dipende da una serie di fattori, in primo luogo, ovviamente, la zona dove si vive e il tipo di strade che si percorrono. Bisogna poi muoversi per tempo, prenotando i modelli più convenienti; chi si sveglia all'ultimo minuto deve accontentarsi delle ultime disponibilità, che coincidono sempre con i prodotti più cari. È necessario scegliere se utilizzare sempre gli stessi cerchioni oppure se procurarsi un secondo set di cerchi. E da ultimo è bene considerare che, montando le invernali, si risparmiano le quattro stagioni, che ritorneranno buone da marzo in poi.
Che li montiate o no la cosa più importante è non risparmiare troppo, diffidate dai prezzi troppo bassi e dai marchi di dubbia provenienza. Ricordate che anche l'auto migliore diventa insicura con gomme scadenti. BRUUUM!

martedì 11 ottobre 2011

Vygor Opera, ennesima bufala?

Dopo i soliti teaser (che ormai accompagnano la nascita di qualunque auto), ecco finalmente le prime immagini ufficiali. Ladies and gentlemen ecco a voi la Vygor Opera!...qualche secondo per raccogliere le idee e la domanda nasce spontanea...Ma che cosa è? A leggere il sito ufficiale della Vygor sembra che sia nato un atelier esclusivo dove produrranno in serie questa supercar, così eccezionale e personalizzabile in tutto e per tutto, che non ce ne saranno due uguali. Vengono elencati anche alcuni dati tecnici, che francamente lasciano un poco perlplessi...passi il telaio tubolare fatto con acciai alto-resitenziali, ma il peso di 1500kg pare poco realistico per un'auto del genere. I motori non vengono dichiarati, si parla genericamente di potenze comprese tra 300CV e oltre 400CV. Visto che saranno prodotte solo 150 Opera, viene da pensare che il propulsore provenga da una qualche casa automobilistica. Al momento non sono disponibili altre informazioni e nemmeno certezze riguardo al futuro di quest' auto. Nei prossimi giorni scopriremo se si stratta di una bufala, di un'audace operazione di marketing o se questa automobile è reale. Spero vivamente che non si riveli un'altra operazione-patacca come quella della rinascita della De Tomaso ad opera di Rossignolo...

giovedì 6 ottobre 2011

Le auto elettriche non si vendono...

Pochi giorni fa leggevo sul sito di Quattroruote i tristi dati delle immatricolazioni di auto elettriche. In Italia nei primi sei mesi del 2011 ne sono state targate solo 103. Sarà colpa della nostra scarsa coscienza ecologica? Non direi, visto che anche in Europa i numeri sono simili. L'articolo tradiva un certo stupore. Chissà se anche i cervelloni delle case automobilistiche se lo aspettavano? Personalmente non vedo che cosa ci sia di stupefacente. Le auto elettriche hanno prezzi elevati, offrono una autonomia ridotta e dispongono di possibilità di rifornimenti estremamente limitati. Tre difetti non prorpio trascurabili.
Eppure la Nissan Leaf è stata auto dell'anno 2011, eppure tanti costruttori avevano puntato forte sulla mobilità elettrica, divulgando anche previsioni di vendita ottimistiche. Purtroppo la realtà è ben diversa e sembra quasi di essere tornati ai tempi della Fiat Panda Elettra..così tecnologica, così avveniristica ma anche così cara, visto che costava quaranta miloni di lire contro i dieci della Panda normale, offriva pochissima autonomia, due soli posti e non si sapeva dove ricaricarla. Sono passati oltre venti anni, che cosa è cambiato? BRUUUM!!!

lunedì 3 ottobre 2011

Volkswagen UP!, Seat Mii, Skoda Citigo. Fotocopie alla tedesca...

A Wolfsburg la sete di quote di mercato pare non finire mai. La leadership nel segmento C è sempre forte, la presenza in segmenti strategici come il B e il D è soddisfacente e anche buona parte delle nicchie di mercato sono coperte. Senza contare la cavalcata trionfale del marchio nobile di casa (Audi) che pare inarrestabile. È giunta quindi l'ora di attaccare anche il segmento A, lasciato sguarnito dai tempi della Lupo/Arosa, visto che il flop Fox non è nemmeno da considerarsi. Ecco allora la VW Up!, presentata in pompa magna al Salone di Francoforte, seguita a breve distanza dalla pubblicazione delle fotografie ufficiali delle sorelle Seat Mii e Skoda Citigo. Premesso che ancora non sono noti prezzi, allestimenti e motorizzazioni delle tre utilitarie, sorgono già dei dubbi. Se la Up! ha molto senso, dal momento che nessuna casa automobilistica può permettersi di lasciare sguarniti i settori del mercato dove si fanno i grandi numeri, ma dove si abbassa anche la media delle emissioni di CO2 dell'intero marchio (vero Aston Martin?), le sue omologhe Citigo e Mii lasciano quantomeno perplessi. Prima di tutto per il design, non esattamente da far girare le teste, e poi per il posizionamento sul mercato. In un segmento dove i margini sono ridottissimi, differenziare e posizionare sul mercato tre auto che sono praticamente la stessa, appare come una operazione ardita. Senza contare i problemi già noti dei due marchi "poveri" di VW, ovvero il rapporto qualità/prezzo di Skoda che è sempre meno conveniente e la brand image nebulosa di Seat, che non riesce a far decollare le vendite e rischia anche la soppressione del marchio. Vedremo che cosa si inventeranno all'ufficio marketing di Wolfsburg. BRUUUM!!!