lunedì 28 novembre 2011

Porsche 911 Carrera e Cabriolet, la stirpe si rinnova

991 è il codice interno della nuova 911. Se la prima 911 radicalmente differente, la prima raffreddata a liquido, del 1998, si chiama 996 e la sua evoluzione è denominata 997, sembra che anche la numerazione voglia affermare il distacco del nuovo modello dai precedenti. Ovviamente non c'è nessun cambiamento radicale, il layout dell'auto resta quello di sempre e anche il design non lascia spazio a dubbi.
Tuttavia il lavoro degli ingegneri è stato volto a normalizzare la caratteristica più peculiare di tutte le 911, ovvero la dinamica fortemente influenzata dal motore posteriore a sbalzo, quella che teneva lontani dalle vecchie 911 tanti appassionati e che con il passare degli anni e delle versioni è stata sempre più mitigata. Nella 991 il passo guadagna 10cm e il propulsore si avvicina all' asse posteriore di 8cm, mentre la carreggiata anteriore aumenta fino a 6cm, tanto da costringere i designer agli straordinari per non far perdere importanza ai passaruota posteriori. L'evoluzione tecnica si manifesta anche nei motori, che mantengono le cilindrate di 3.4 e 3.8 litri e guadagnano rispettivamente 10CV e 20CV, consumando ed inquinando meno, ma soprattutto nelle trasmissioni - e qui bisogna fare un applauso a Porsche che va controcorrente e accontenta anche i cultori della guida duri e puri - visto che all' ormai indispensabile PDK va ad aggiugersi un nuovo cambio manuale a 7 marce! Si tratta di una soluzione del tutto inedita, ottenuta partendo proprio dal PDK a doppia frizione. Un meccanismo di protezione impedisce di inserire la 7a se non si è già in 5a o in 6a, essendo l'ultima marcia esclusivamente di riposo. La versione cabriolet non poteva mancare, visto che in alcuni importanti mercati costituisce il grosso delle vendite della 911. Anch' essa beneficia di importanti evoluzioni tecniche, prima su tutte la nuova capote con telaio in magnesio che ha permesso di replicare fedelmente la linea della versione coupè e di mantenere il Cx entro lo 0,30. Sia la 991 Carrera che la Cabrio saranno disponibili inizialmente nelle versioni base e S a due ruote motrici. Sono attese per i prossimi mesi le varianti a trazione integrale, turbo, targa e GT3...Di seguito i prezzi ufficiali. BRUUUM!!!

Porsche 911 Carrera 90.480€
Porsche 911 Carrera PDK 94.049€
Porsche 911 Carrera S 105.121€
Porsche 911 Carrera S PDK 108.690€



venerdì 25 novembre 2011

La nuova Fiat Panda e la brutta figura nel crash test EuroNCAP

Iniziamo dai fatti. La nuova Panda è stata sottoposta, come tutte le  nuove auto, al crash test dell' EuroNCAP e nella valutazione finale ha ottenuto solo quattro delle cinque stelle disponibili. Ecco il dettaglio dei voti:

Protezione adulti: 82% Protezione bambini: 63% Protezione pedoni: 49% Dotazione di sicurezza: 43%


Leggendo le motivazioni che hanno portato all'assegnazione di queste percentuali si scopre in che cosa la nuova piccola Fiat si è dimostrata deficitaria. Prima però occorre precisare che le vetture testate sono in allestimento base, quindi con la minima dotazione di serie garantita dalla casa madre. Sulla Panda l'ESP non è di serie su tutte le versioni, quindi il punteggio della dotazione di sicurezza è penalizzato; allo stesso modo non sono di serie gli airbag laterali per il torace. Anche il punteggio della protezione bambini è carente. Leggendo il rapporto sui risultati del test si scopre che la colpa è del seggiolino per i bambini fino a 3 anni che non trattiene adeguatamente la testa del piccolo. Queste sono le tre cause che non hanno fatto raggiungere le, ormai irrinunciabili, cinque stelle. Fiat si è subito difesa diramando un comunicato dove la colpa del risultato viene addossata alla mancanza di ESP sull' esemplare testato e dichiara che l'ESP sarà in disponibile su tutta la gamma a partire dal 2012 (cioè quando verrà commercializzata la vettura), in ossequio agli accordi tra tutte le case costruttrici che prevedono di dotare tutte le nuove auto in vendita dal 2012 di ESP di serie. A parte il fatto che c'è una bella differenza tra dire che una dotazione sarà "disponibile" oppure "di serie", si può tranquillamente tirare la giacchetta ai vertici Fiat per la cattiva gestione di tutta la faccenda. In primo luogo perchè il piccolo aggravio di costi comportato dall' ESP di serie sarebbe stato ampiamente ripagato in termini di immagine e di risultati, sia nel crash test che nelle vendite. In secondo luogo perchè il seggiolino è stato scelto tra quelli presenti nella linea accessori Fiat; trattandosi quindi di un prodotto esterno su cui Fiat ha solo messo il suo marchio, poteva essere scelto più cura (tra l'altro è lo stesso seggiolino che ha mal figurato nel crash test della Jeep Grand Cherokee...). A dirla tutta anche il comunicato stampa ambiguo lascia perplessi, considerando che la Panda è un modello di vitale importanza per Fiat e soprattutto che è l'auto da "trasporto bimbi" per eccellenza. Non vorrei essere nei panni di un venditore Fiat costretto ad arrampicarsi sugli specchi per spiegare alla mamma interessata alla Panda che le quattro stelle in realtà sono cinque perchè...BRUUUM!!!

martedì 22 novembre 2011

Peugeot 208, più bella e più snella


Uno dei modi per valutare il successo di un'auto è contare gli anni in cui è stata prodotta. La Peugeot 207 è in vendita dal 2006. Siamo a novembre 2011 e la sua erede, la 208, è già fatta e finita. Tanto per fare un confronto, la 206 è ancora in produzione, dal 1998, ed è stata la Peugeot più venduta di sempre. Questa 208 appare quindi cruciale per la Casa del Leone, visto che il segmento B è quello che vale più immatricolazioni nel mercato europeo. La concorrenza è agguerrita e differenziare il proprio prodotto, quando i margini sono bassi e il prezzo fa la differenza, non è facile. Con questa 208 Peugeot punta decisa su un design molto ricco e su finiture appariscenti, come il grande schermo touch-screen a centro plancia, ma anche sullo sviluppo tecnologico. La massa dell'auto scende mediamente di 110 kg, la lunghezza cala di 7 cm, ma non a discapito dell'abitabilità, e il CX è di 0,29. Saranno disponibili nuovi motori benzina (sembrerebbe turbo) 1.0 e 1.2 a tre cilindri e i diesel guadagneranno l' e-HDi, cioè lo start & stop di seconda generazione. Tutto ciò dovrebbe garantire consumi ed emissioni ridotti. La 208 verrà presentata ufficialmente nel marzo 2012 al Salone di Ginevra e sarà commercializzata poco dopo. BRUUUM!!!


lunedì 21 novembre 2011

Ford Escape, la Kuga che verrà

"One Ford" è il mantra coniato da Alan Mulally nel 2008, per riassumere la nuova strategia che il marchio avrebbe seguito. Mulally era stato nominato CEO di Ford nel 2006 e aveva l'arduo compito di risollevarne le sorti. Dopo aver venduto tutti i marchi di cui Ford era proprietaria, Aston Martin, Jaguar, Land Rover e Volvo, tutte le energie vennero concentrate sulle auto di Dearborn. Ma "One Ford" vuole anche dire una sola auto per ogni segmento di mercato in tutto il mondo. Sebbene sia molto difficile incontrare i gusti e soddisfare le necessità di un nordamericano, di un europeo e di un cinese, con la stessa automobile, i risultati sembrano dare ragione alla politica Ford, che è stata l'unica delle "Big Three" a non avere bisogno di prestiti statali. Ovviamente il merito è di prodotti riusciti, come la Fiesta, la Focus e anche la Mondeo, tutte figlie del programma "One Ford".
Anche la nuova Escape, appena presentata al Motor Show di Los Angeles, è figlia di questa filosofia. In Europa rimpiazzerà la Kuga (probabilmente mantenendone il nome), mentre in USA sostituirà la vecchia Escape. Osservando queste foto potrete valutare voi stessi le differenze nel design. Personalmente credo che la Kuga attuale abbia un design molto più originale e dinamico rispetto alla nuova, che si è un po' imborghesita (pur essendo molto più bella della Escape attuale). Anche se a prima vista sembrerebbe un passo indietro, bisogna considerare quanti SUV middle size si vendono in USA e quanti in Europa...BRUUUM!!!

mercoledì 16 novembre 2011

Chevrolet Camaro e Ford Mustang, nothing can beats cubic inches

"Nulla può battere i centimetri cubici". Questo è quello che pensano gli americani quando si tratta di automobili, in particolar modo sportive. Gli USA sono indubbiamente la patria dei grossi V8 con distribuzione ad aste e bilancieri, motori robusti, affidabili e dalla coppia generosa. Proprio in virtù del tipo di distribuzione, quando si vuole elaborare uno di questi motori le strade da percorrere sono solitamente due: l'aumento di cilindrata e la sovralimentazione. Negli anni 60 e 70 si chiamavano Muscle Car, avevano scocche coupè derivate dai modelli popolari e propulsori ipertrofici da cinque, sei e anche sette litri, ovviamente otto cilindri a V. Non sono mai state auto molto raffinate, prediligevano cimentarsi in gare di accelerazione o al massimo sugli ovali. I telai e le sospensioni non riuscivano a contenere le potenze esuberanti e le coppie mostruose. Il pubblico europeo le ha sempre snobbate e in effetti non sono mai state importate ufficialmente, anche viste le dimensioni sempre nell'intorno dei cinque metri e i consumi proibitivi.
Nel frattempo la tecnologia è andata avanti, ma gli americani sono attaccati alle tradizioni e le muscle car (grazie anche all'industria del cinema), stanno vivendo una seconda giovinezza. Proprio in questi giorni sono stati presentati i model year 2012 della Chevrolet Camaro e della Ford Mustang. Entrambe sono disponibili, più o meno ufficialmente, in Europa e non hanno molto da invidiare alle rivali del Vecchio Continente. Qui potete vedere le foto delle due versioni più arrabbiate, la Chevrolet Camaro ZL1 - 6.2 V8 con compressore volumetrico, 587CV e 784 Nm - e la Ford Mustang Shelby GT 500 - 5.8 V8 con compressore volumetrico 650CV e 813Nm. Vi state chiedendo che rumore possano fare? Bè, se non avete mai sentito un V8 made in USA, vi suggerisco di guardare il video qui sotto...BRUUUM!!! 


venerdì 11 novembre 2011

Alfa Romeo 4C, una opportunità da non sprecare



Quale è il marchio di auto più amato dagli italiani? State pensando alla Ferrari? Io penso invece all' Alfa Romeo... Attenzione, non voglio assolutamente sminuire il Cavallino, però penso che quello per la Ferrari sia un amore talmente nazional-popolare, da essere fin troppo facile da dichiarare e soprattutto troppo platonico, visto che possederne una è un privilegio di pochi e anche solo salirci una volta è un sogno di tanti. L' Alfa Romeo accende le passioni, evoca i ricordi, scuote gli animi; è un amore viscerale. Ed è un amore che tanti hanno potuto provare: in quale famiglia italiana non c'è mai stata un' Alfa? Chi non ricorda con commozione la Giulia del nonno, la Giulietta dello zio, l'Alfetta di un caro amico o magari la 75 con la quale ha imparato a fare i traversi...Non c'è niente da fare, al fascino del Biscione nessuno è immune e non serve citare Henry Ford e il suo cappello, basta ascoltare un ex-alfista che racconta la prontezza dei Weber doppio corpo o la melodia del V6 Busso. Ma parlare con un alfista vuole anche dire tuffarsi in un gorgo di delusioni, di disincanto e di rimpianti per le occasioni perse, per i modelli mai usciti o per il gap ormai incolmabile con i tedeschi. Tutto questo può finire, qualunque appassionato d'auto spera che finisca. Ecco perché la presentazione della 4C Concept ha suscitato scalpore, ammirazione e speranza. Tutti segnali che sono stati colti e soppesati dal management Fiat, visto che nel 2013 la 4C sarà il biglietto da visita per il ritorno dell' Alfa sul mercato nordamericano. Se l'auto di produzione manterrà quello che il prototipo promette, sarà sicuramente un successo e metterà seriamente in difficoltà anche un marchio blasonato come Porsche. Dite che sto esagerando? Motore centrale 1750 turbobenzina da circa 250CV, telaio in carbonio per meno di 900kg di peso, 2 posti secchi e linea da far girar la testa. Tutto ciò a un prezzo inferiore ai 50.000 euro...BRUUUM!!!


mercoledì 9 novembre 2011

Le nuove tendenze del mercato dell'auto

Che in Italia si vendano sempre meno auto non è una novità. Gli addetti ai lavori si aspettavano ampiamente i tristi numeri del 2011. La perdurante crisi economica fa la sua parte e le scelte del Governo di certo non aiutano. Possedere e mantenere un'auto è sempre più dispendioso, figurarsi comprarne una nuova. Se in questi dieci mesi del 2011 il mercato è sceso del 10,8%, le vendite ai privati sono crollate a -17,9%. Il segmento che soffre di più è quello delle piccole auto, che perde quasi un quarto delle immatricolazioni. È un dato preoccupante, perchè i segmenti A e B sono quelli dei grandi numeri e dei bassi costi, di tutte quelle persone e quelle famiglie che mettono in conto una spesa nell'intorno dei 10.000€ per la prima e unica auto. Un altro quarto di immatricolazioni è stato perso al sud, dove il reddito medio pro-capite è più basso rispetto alla media nazionale. Chi invece può spendere continua a farlo, vuole differenziarsi ed è sensibile alle mode: le immatricolazioni dei crossover crescono del 60%, mentre calano drasticamente quelle delle classiche berline (-17.8%) e quelle delle monovolume compatte (-11.9%). Osservando, infine, i dati di vendita per tipo di alimentazione si possono fare delle riflessioni interessanti. Finiti gli eco-incentivi è finita anche la moda del GPL (-82,5%) e del metano (-46%); a trarne vantaggio è il diesel, ch risale prepotentemente al 55,5% del mercato. Evidentemente il downsizing sui motori a benzina deve essere ancora digerito (vai a spiegare all'automobilista medio che un turbobenzina consuma poco...), i pregiudizi sulle alimentazioni alternative sono duri a morire e i bassi consumi dei motori diesel ammaliano...salvo poi essere maledetti quando ci si scontra con i costi di gestione e con i filtri antiparticolato intasati dal traffico cittadino...BRUUUM!!!