giovedì 7 aprile 2016

Tesla, Elon Musk vuole coprire tutta l’Italia con le colonnine Supercharger


Da quasi una settimana ormai non si parla d’altro: Elon Musk e la sua Tesla Model 3. Anche il gran capo del gruppo Renault-Nissan Carlos Ghosn ha salutato la nuova arrivata, parlando di “buona competizione”. Se è vero, tuttavia, che gli oltre 280.000 pre-ordini raccolti significano circa 280 milioni di dollari entrati nelle casse di Palo Alto, lo è altrettanto che i 1.000 dollari (o euro) di prenotazione effettuata sono totalmente rimborsabili. La nuova elettrica californiana non arriverà prima della fine del 2017. Ma il numero di richieste che ha ricevuto supera abbondantemente la produzione di tutta la storia di Tesla e anche il record di vendite dell’auto a zero emissioni più prolifica, la Nissan Leaf, che finora è stata acquistata in oltre 200.000 unità. Forse stiamo veramente per assistere alla “rivoluzione elettrica”, tuttavia è meglio essere cauti.

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mercoledì 6 aprile 2016

Steve Jobs ha posseduto una Fiat 850 Coupé con motore Abarth


Che Steve Jobs sia un personaggio fuori dagli schemi non è certo un mistero, così come non si può non essere d'accordo sul fatto che i prodotti della Apple abbiano cambiato il nostro modo di vivere, almeno dal punto di vista tecnologico. Chi ha letto la sua biografia sa quanto stravaganza e genialità vadano di pari passo, ma Jobs aveva anche un carattere molto particolare e per lunghi tratti assai scorbutico. In questo senso sono molto illuminanti i racconti dei dipendenti con cui ha litigato, ma basta anche leggere la storia del rapporto con la sua prima figlia, che per i primi otto anni della sua vita si è rifiutato di riconoscere. Venendo ad argomenti più vicini a noi, invece, è celebre il fatto che il fondatore della Apple fosse solito guidare una Mercedes SL 55 AMG che aveva una caratteristica unica: era priva di targa.

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martedì 5 aprile 2016

Incidenti stradali, nel 2015 in Europa sono costati 100 miliardi di euro


Le auto sono sempre più sicure ma i guidatori sono sempre più distratti, quasi sempre dagli smartphone. Per questo nel 2015 non ci sono state riduzioni significative di incidenti mortali sulle strade europee, come conferma il rapporto annuale diramato dalla Commissione EU. Certo, le strade del vecchio continente rimangono le più sicure del mondo, ma la riduzione del numero di vittime che causano ha subito un rallentamento. I 26.000 morti dello scorso anno sono ben 5.500 in meno rispetto al 2010, cento in più del 2014 e, se sommati ai 135.000 feriti gravemente, totalizzano un costo sociale di almeno 100 miliardi di euro. Insomma, per raggiungere l’obiettivo del 2020, cioè quello di dimezzare i decessi che avvengono su strada, bisogna fare molto di più. Da qui deriva l’invito che Violeta Bulc, Commissario responsabile per i Trasporti, ha rivolto agli Stati membri, esortandoli a “intensificare gli sforzi per l’applicazione della normativa stradale e per organizzare campagne di sensibilizzazione”.

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lunedì 4 aprile 2016

Pesce d’aprile! La Duster che vola, la Mini con le porte verticali e quella per gli hipster


Contrariamente a quello che si possa pensare, il pesce d’aprile o il “fool’s day” - come lo chiamano gli inglesi – ha una tradizione antica e internazionale, tanto che già nel 1392 Geoffrey Chaucer ne parla nei suoi Canterbury Tales. Così, non c’è da stupirsi se questo è uno dei pochi giorni dell’anno che unisce tutte le Case automobilistiche nel prodursi in scherzi di vario tipo. Vista la natura delle aziende, ovviamente, si tratta sempre di comunicati stampa che riportano qualcosa di non vero, a volte ai limiti del ridicolo ma più spesso abbastanza credibile, tanto da far sorgere più di qualche dubbio. Anzi, ogni anno, puntualmente, c’è qualcuno (qualche testata) che cade nel tranello e prende per buono il pesce d’aprile. A questo proposito, anche nel 2016 queste iniziative non potevano mancare e qui vi proponiamo una breve rassegna delle migliori. 

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venerdì 1 aprile 2016

Maserati Kubang, tra due anni il SUV “piccolo” del Tridente


Kubang è un nome che conosciamo bene, perché legato non a una ma a due concept car Maserati, datate 2003 e 2011, che hanno indicato la via che il Tridente avrebbe poi seguito nello sviluppo della Levante, il grande SUV che è stato da poco presentato al Salone di Ginevra e che si appresta ad arrivare sul mercato. Messo in soffitta per lasciare posto al nome del vento, potrebbe presto ritornare su una nuova Maserati, un'auto che non esiste nella gamma attuale e che porterebbe la Casa modenese in un segmento a lei ignoto. Non la vedremo su strada prima della fine del 2018, perché il via libera alla sua produzione è stato dato solo poche settimane fa. La base tecnica da cui partire esiste già, ma ci sono i tempi fisiologici di sviluppo, di procedure dei fornitori e di attivazione della linea di montaggio, che si troverà a Melfi, accanto alle due già esistenti da cui escono la Fiat 500X e la Jeep Renegade. Il motivo di questa scelta è dettato dalla logica industriale, perché la nuova Maserati sarà una SUV di segmento B. La decisione è stata presa in maniera repentina durante il Salone di Ginevra, dopo aver registrato e vagliato l'ottima accoglienza ricevuta dalla Levante e del resto il segmento B-SUV è quello che in Europa sta crescendo e crescerà di più nei prossimi anni. A questo proposito, ricordiamo anche una frase sibillina (ma non troppo) di Sergio Marchionne, che durante la conferenza stampa in Svizzera disse “Sto litigando con Alfredo” riferendosi ad Altavilla, cioè il boss di FCA Europe, e al futuro incerto di un'erede della Grande Punto. La segmento B marchiata Fiat, attualmente prodotta proprio a Melfi, lascerà spazio alla nuova Maserati Kubang, che è stata classificata come progetto ad altissima priorità e ad alta profittabilità.

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giovedì 31 marzo 2016

Tesla Model 3, l’attesa è quasi finita e nei concessionari si fa già la fila


Magari il signor Andreas Stephens di Sidney era solo in cerca del suo quarto d’ora di fama, oppure davvero Elon Musk sta riuscendo a dire qualcosa di diverso nel mondo dell’automobile. Quale che sia la verità, una coda (a cui partecipava anche il signor Stephens di cui sopra) iniziata con due giorni di anticipo per prenotare un’auto di cui non si sa ancora quasi nulla, non si era mai vista. Mancano ormai poche ore al lancio della Model 3 (31 marzo ore 8:30 p.m, fuso orario di Los Angeles) e in alcune parti del pianeta si sta assistendo a scene in stile iPhone, con la differenza che nel caso della Tesla si uscirà dall’autosalone con un foglio di carta in mano e un assegno da 1.000 dollari (o euro) in meno, ma non certo al volante dell’auto elettrica di Palo Alto. Le prime Model 3, infatti, verranno consegnate alla fine del 2017, iniziando ovviamente dalla West Coast e dalla California, per poi arrivare nel resto degli Stati Uniti, quindi in Europa, nell’area Asia-Pacifico e infine nei paesi con guida a destra.

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mercoledì 30 marzo 2016

Bugatti EB110, il record di velocità più breve della storia


La ricerca della massima velocità è stata sempre una passione dell'uomo, sin dall'inizio della storia dell'automobile, quando i veicoli a quattro ruote somigliavano più a carrozze che ad altro. Poi l'evoluzione è stata frenetica e i record assoluti di velocità su terra sono diventati appannaggio delle auto a reazione. Il mondo delle vetture di serie, però, è tutta un'altra storia e sebbene oggi sia normale che anche una compatta superi i 250 km/h, fino a pochi anni fa non era così. C'è stato un periodo, in particolare, a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, in cui la ricerca della massima velocità con un'auto di serie è stata frenetica. La Ferrari 288 GTO del 1984 (qui la storia) fu la prima a superare i 300 km/h (303 per la precisione), ma nel 1986 la Porsche 959 sfrecciava a 317 km/h. Solo un anno dopo, però, la F40 riportava il record a Maranello, con 326 km/h, per poi venire battuta di pochissimo dopo due anni da un'altra emiliana, la Lamborghini Diablo.

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