giovedì 8 marzo 2018

Ferrari Dino 206 GT, mezzo secolo di leggenda e di ricordi

A metà Anni 60 la Ferrari ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua storia. Il grande rifiuto alla Ford e le conseguenti ritorsioni che il gigante americano mise in atto nel mondo delle corse, unitamente a una situazione finanziaria da rafforzare, convinsero il Drake della necessità di trovare un alleato forte. Così nel 1969 la Casa di Maranello entrò ufficialmente nel gruppo Fiat ma le prove di questo matrimonio iniziarono già nel marzo del 1965, quando vennero ufficializzati i termini dell’accordo tra la Ferrari e la Fiat per la fornitura di 500 motori a sei cilindri da completare in un anno, per ottemperare ai regolamenti della Formula 2 che avrebbe debuttato nel 1967. Inizia così la storia del marchio Dino che deve il suo nome al figlio di Enzo Ferrari che prima di scomparire prematuramente aveva firmato proprio quel motore a 6 cilindri. Continua su La Stampa

mercoledì 7 marzo 2018

Jeep Grand Cherokee Trackhawk, suv da 700 CV made in USA

Al Salone di Ginevra Jeep si presenta con una certa mole di novità. La quarta generazione della Wrangler, la Cherokee restyling e l’aggiornamento della Renegade sono tutte vetture interessanti, ma ce n’è una che le batte di gran lunga e senza nemmeno troppo sforzo. E la Grand Cherokee Trackhawk che dopo aver debuttato lo scorso anno negli Stati Uniti arriva finalmente in Europa. È probabilmente una delle auto meno logiche ma più affascinanti mai partorite: un SUV con ottime doti fuoristradistiche che diventa quanto di più vicino possibile a una supercar. Le due tonnellate e mezzo di acciaio made in USA, infatti, sono spinte dalla versione sovralimentata del classico 6.2 V8 di provenienza Dodge, il che vuol dire avere a disposizione 700 CV e 868 Nm di coppia, da gestire attraverso la trazione integrale e un cambio automatico a 8 marce. Così la velocità massima raggiunge i 289 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3,7 secondi grazie anche alla ripartizione della coppia che nella modalità più sportiva è sbilanciata al 70% sul posteriore. Continua su GQ

martedì 6 marzo 2018

Jaguar I-Pace, ecco l’anti Tesla Model X

Se Elon Musk cercava un avversario agguerrito per le sue auto elettriche, probabilmente ha trovato il primo. La Jaguar I-Pace che verrà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra non è ancora sul mercato, ma ha già sfidato la Model X nella drag-race che potete vedere qui sotto. Un video ufficiale al 100% e realizzato dalla stessa Jaguar che evidentemente confida molto nelle qualità del suo primo modello elettrico. Possiamo tranquillamente anticiparvi come finisce la sfida, perché ovviamente nessuna Casa automobilistica metterebbe in piedi una comparativa con il rischio di perderla. Ma la mossa astuta, quasi geniale, dei britannici, è stata quella di far gareggiare la I-Pace contro i due modelli meno potenti della gamma Model X, la 75D e la 100D, lasciando fuori la stratosferica P100D. Continua su Autoappassionati

lunedì 5 marzo 2018

Salone di Ginevra 2018, le 5 novità auto più attese

Gli anni passano, i Saloni cambiano ma Ginevra resta. Il prossimo martedì 6 marzo, con la prima giornata dedicata alla stampa e agli operatori, inizierà l’edizione numero ottantotto del Salone di Ginevra che negli anni non ha mai perduto il suo ruolo di appuntamento più importante dell’anno. Qui nessuna Casa automobilistica si sogna di mancare (DS, Infiniti e Opel a parte), come magari fa da altre parti e camminando tra gli stand si possono capire i trend del prossimo futuro dell’industria automotive. Nei padiglioni del Palaexpo svizzero ci saranno ben 89 anteprime mondiali ma come accade ogni anno saranno solo pochi modelli a catturare l’attenzione. Ecco dunque le cinque novità più attese del Salone di Ginevra. Contnua su GQ

domenica 4 marzo 2018

Le 10 auto più vendute della storia

Vi siete mai chiesti quale sia l’auto più venduta del mondo? Non è facile rispondere a questa domanda: bisogna considerare un’auto che non sia mai cambiata, salvo magari lievi aggiornamenti, oppure si possono conteggiare anche quei modelli che sono stati prodotti per decenni con lo stesso nome, ma che ogni sei, sette o otto anni sono stati sostituiti da una generazione differente? Se la risposta giusta è la prima, allora non c’è nemmeno partita e il Volkswagen Maggiolino primeggia senza ombra di dubbio, con i suoi 21 milioni di esemplari prodotti in una storia iniziata nel 1938 e finita nel 2003. Se invece valgono anche le seconde, ecco la classifica delle dieci auto più vendute della storia. Continua su GQ

venerdì 2 marzo 2018

Yamaha MT-07, prova della naked tuttofare

Con 120.440 unità vendute dal 2014 a oggi, la MT-07 è una delle motociclette di maggiore successo nella storia della Yamaha. Un successo che riguarda anche la trasversalità del pubblico da cui viene acquistata, che ha un’età compresa tra i 20 e i 60 anni. Degli acquirenti, poi, quasi un quinto sono donne e un terzo scelgono una Yamaha per la prima volta. Si capisce dunque l’importanza di un prodotto come questo, anche perché due proprietari su tre la usano come mezzo quotidiano di spostamento. In poche parole, è una moto adatta ai principianti ma divertente anche per i piloti esperti e nel rinnovarla Yamaha ha cercato di affinarne le qualità senza stravolgere il progetto originale e lasciando invariato il prezzo che è di 6.790 euro. Continua su GQ

giovedì 1 marzo 2018

Porsche 911 GT3 RS, prestazioni senza filtri

Quando si parla di Porsche 911 le sigle che seguono i tre numeri magici sono assai importanti. In oltre cinquanta anni di storia – la prima 911 è del 1963 – ce ne sono state davvero tante, ma ce ne sono due che più di ogni altre fanno battere il cuore degli appassionati: “GT3” e “RS”. La prima identifica una categoria di omologazione sportiva internazionale e la seconda sta per “rennsport”, che in tedesco vuol dire semplicemente corsa. Quando si trovano insieme dopo il nome 911 vuol dire che l’auto in questione è il non plus ultra delle prestazioni con il motore aspirato, giacché esiste anche la GT2 RS che è tutta un’altra storia. È una tradizione iniziata nel 1973 con la leggendaria Carrera RS e rinnovata nel 1999 con la 996 GT3, seguita nel 2003 dalla GT3 RS. La tradizione, infatti, vuole che questo modello sia il canto del cigno di ogni serie della 911 e non è un mistero che l’attuale 991.2 sia al termine del suo ciclo di vita. Continua su GQ