sabato 31 agosto 2019

La Fiat 500 elettrica arriverà nel 2020

Sta per arrivare la Fiat 500 elettrica. Gli anniversari hanno sempre il loro fascino e così, in un simbolico ponte tra passato e futuro, FCA ha festeggiato gli ottanta anni dello stabilimento di Mirafiori - un tempo polo di eccellenza della produzione automobilistica mondiale - presentando l'innovativo robot Comau che servirà a produrre la nuova Fiat 500 elettrica. La costruzione della linea dedicata alla citycar a zero emissioni è iniziata proprio in questi giorni. La produzione dei primi esemplari di pre serie è prevista entro la fine dell'anno e la capacità produttiva della linea sarà di 80.000 unità l'anno. La 500 a zero emissioni nascerà su una piattaforma inedita e specifica per le vetture elettriche, che poi sarà usata anche su altri modelli. Non è ancora chiaro, dunque, se questa 500 vivrà di vita propria rispetto a quella tradizionale che tutti conosciamo e che è sul mercato dal 2007, o se l'arrivo della versione «green» sarà l'occasione per rinnovare completamente tutta la gamma. Continua su GQ

Follow me on instagram

venerdì 30 agosto 2019

BMW Z1, una concept prodotta in serie

Quante auto che abbiano le porte a scomparsa nella carrozzeria vi vengono in mente? E non stiamo parlando di prototipi ma di modelli di serie. A noi solo la BMW Z1, forse la compatta più anticonformista mai costruita in tutta la storia del marchio bavarese, prodotta in poco più di 8.000 unità. Un’auto che nasce alla fine degli anni Ottanta per colmare il vuoto lasciato nel 1959 dalla 507. Z vuol dire Zukunft, cioè futuro, e 1 che si tratta del primo progetto che viene presentato in veste definitiva al Salone di Francoforte nel 1987. La produzione inizia nel giugno 1988 a un ritmo piuttosto blando, dovuto alla complessità tecnica: sei vetture al giorno. Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram

giovedì 29 agosto 2019

Le 5 berline con il motore più folle della storia

Che cosa accade prendendo una berlina di rappresentanza che al massimo tiene un'andatura sostenuta in autostrada e trapiantandole un motore dalle prestazioni completamente diverse rispetto a quelli che è abituata ad ospitare? La risposta ce la danno cinque automobili. Continua su Motor1

Follow me on instagram

mercoledì 28 agosto 2019

Audi RS2, 25 anni e non sentirli

Audi RS2 compie 25 anni. Nel 1994 le auto sportive erano fatte a forma di auto sportive, ovvero coupé o al massimo spider. Ovviamente c'era qualche eccezione, per esempio le berline ad alte prestazioni come la Lancia Thema Ferrari, la Opel omega Lotus o la BMW M5. Ma nessuno aveva ancora pensato di prendere una station wagon e trasformarla in una specie di supercar. Nessuno fin quando all'Audi hanno deciso di prendere la loro auto più venduta e trasformarla in una supercar. E siccome volevano fare le cose in grande, si sono fatti dare una mano dai «cugini» della Porsche. Questa è la storia della nascita della RS2, la prima Audi di serie che ha fatto sgranare gli occhi a tutti i «petrolhead» del mondo e non solo a loro. Sotto la carrozzeria della onesta 80 Avant, infatti, c'era una meccanica capace di farla andare forte come la 911 dell'epoca e infatti anche il prezzo di listino originale è piuttosto simile. Continua su GQ

Follow me on instagram

martedì 27 agosto 2019

Honda e, gli specchietti digitali e l'intelligenza artificiale

Le auto elettriche rappresentano una grande possibilità di innovare, anche oltre gli aspetti legati alla mobilità e alle emissioni. Essendo considerati come “oggetti del futuro”, è lecito che chi li acquista si aspetti qualcosa di particolarmente all'avanguardia anche all'interno dell'abitacolo. Un concetto di cui Tesla è stata maestra e che Honda ha deciso di sviluppare, a modo suo, sulla nuova “e”. Dell'auto in sé vi abbiamo già raccontato e oggi ci soffermiamo sul suo sistema di infotainment. Nel progettarlo, i tecnici della Casa giapponese hanno voluto mantenere una continuità stilistica tra esterni ed interni. Il tema centrale su cui è stato definito l'abitacolo è quello del salotto domestico e da qui sono derivate le scelte delle venature di legno per i pannelli e della texture dei tessuti per i rivestimenti. Continua su Motor1

Follow me on instagram

lunedì 26 agosto 2019

Benzina e diesel, anche l'Inghilterra li vuole vietare

In Gran Bretagna le auto benzina e diesel hanno gli anni contati, venti per la precisione. Il Governo britannico, infatti, ha deciso di vietarne totalmente la vendita a partire dal 2040. E il divieto riguarda tutte le vetture con il motore a scoppio. L'alternativa a benzina e diesel è dunque passare all'elettrico, una procedura obbligata che si inserisce in una visione più ampia, cioè quella di ridurre entro il 2050 le emissioni inquinanti dell'80% rispetto ai livelli del 1990. Ovviamente non basta fare proclami, ma c'è bisogno di una visione globale che includa anche le infrastrutture e l'approvvigionamento energetico, visto che le auto elettriche hanno bisogno di essere ricaricate e che non si può semplicemente usare una presa domestica. Da qui, per esempio, il provvedimento che rende obbligatorio installare le postazioni di ricarica in tutte le case di nuova costruzione. Continua su GQ

Follow me on instagram

domenica 25 agosto 2019

BMW M3 E30, l’unica M3 a quattro cilindri della storia

Quando si parla di BMW M3, di solito c’è una sigla magica che mette d’accordo tutti gli appassionati: E30. Questo codice di progetto identifica la prima generazione della berlina a sportiva di Monaco di Baviera e la seconda generazione della Serie 3 “normale”, nata nel 1972. La E30 è rimasta sul mercato per dodici anni, tra il 1982 e il 1994, un caso più unico che raro, mentre la M3 E30 è arrivata nel 1985. E’ cioè la capostipite di tutte le berline sportive di Monaco di Baviera firmate “Motorsport”, una lunga dinastia di modelli che arriva ancora fino ai giorni nostri. Di tutte le sue caratteristiche tecniche che all’epoca la rendevano una vera e propria rarità c’è il motore: a metà anni Ottanta, infatti, per un propulsore benzina intorno ai 2 litri era normale erogare circa 100-120 CV CV. Il 2.3 della M3 E30, invece, disponeva di ben 200 CV a 6.750 giri minuto. Il segreto di questo quattro cilindri in linea era la sua stretta derivazione da quello che equipaggiava le Formula 2 BMW a partire dal 1972. La sua storia è molto affascinante, perché le prime pagine sono state scritte all’inizio degli anni Sessanta. Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram