mercoledì 15 gennaio 2020

Ferrari Mondial, 40 anni da incompresa

La Ferrari Mondial è uno dei modelli meno amati di tutta la produzione del Cavallino Rampante. Presentata al Salone di Ginevra del 1980, era un'auto innovativa per gli standard dell'epoca di Maranello e, soprattutto, pensata per essere venduta in tutto il mondo. Il suo nome, che per esteso è Mondial 8, è stato scelto per celebrare la vittoria del Mondiale di Formula 1 dell'anno precedente, per mano del sudafricano Jody Schectker. Ma prima di scoprire la Ferrari Mondial nei dettagli, ricordiamo un paio di aneddoti. Il primo riguarda il film Profumo di donna del 1986, in cui il Tenente Colonnello Frank Slade, interpretato da Al Pacino, la fa sfrecciare per le strade di Brooklyn. Peccato che sia cieco. Il secondo, invece, afferisce alla visita che Giovanni Paolo II fece a Maranello del 1988, poco tempo prima della scomparsa di Enzo Ferrari, che infatti non poté incontrare di persona perché già malato. Papa Wojtyla, uscendo dal protocollo previsto, chiese un'auto per fare un giro sulla pista di Fiorano e salutare i fedeli. La vettura che gli fu prontamente fornita fu proprio una Mondial Cabriolet. Continua su GQ

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martedì 14 gennaio 2020

Bosch inventa l’aletta parasole 2.0: è trasparente ma fa ombra sugli occhi

È uno dei componenti che si è meno evoluto nel corso degli ultimi decenni, rimanendo praticamente uguale a sé stesso. Stiamo parlando dell'aletta parasole e, del resto, che cosa si potrebbe fare oltre ad aggiungere specchietti e lucine sempre più belli? La risposta viene da Bosch, che al Consumer Electronic Show di Las Vegas ha presentato il Virtual Visor, il cui scopo è aumentare la sicurezza e il comfort del guidatore. Benché sia una delle parti a cui normalmente si presta meno attenzione, l'aletta parasole è più importante di quanto si pensi: l’abbagliamento da luce solare, infatti, provoca una cecità temporanea che secondo il gruppo tedesco causa il doppio degli incidenti rispetto alle condizioni legate ai fenomeni atmosferici. Continua su La Stampa

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lunedì 13 gennaio 2020

Mazda RX-7, l’urlo rabbioso del Wankel

E’ dal 2012 che nessun motore Wankel viene più assemblato nelle linee produttive di Hiroshima, da quando Mazda ha messo fine alla produzione della RX-8. Chiunque sia appassionato di motori spera di tornare ad ascoltare presto un rotativo ruggire come solo lui sa fare, ma intanto consoliamoci ricordando un po’ di storia, quella della mitica Mazda RX-7, un’auto che ha attraversato quasi un quarto di secolo – 1978-2002 – in tre diverse generazioni. Se pensate che l’aggettivo “mitico” sia troppo, ricordate che la RX-7 è stata l’unica auto al mondo a usare il motore Wankel in modo efficace e affidabile. Ma prima di parlare della vettura, ricordiamoci per un attimo come funziona questo tipo di propulsore (qui il nostro approfondimento sul motore Wankel): il principio di base è che non ci sono pistoni singoli con un moto rettilineo, ma un solo pistone a tre lobi che si muove in modo rotatorio all’interno di una camera toroidale. Continua su Autoappassionati

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domenica 12 gennaio 2020

Toyota GR Yaris, un'auto da rally omologata per la circolazione su strada

La Toyota GR Yaris non ha nulla in comune con la Yaris che tutti conosciamo. Sì, forse qualche componente secondario, qualche comando elettrico e magari il sistema di infotainment. Ma per il resto non ha nulla a che fare con la citycar famosa per la sua versione ibrida. Questo perché la Toyota GR Yaris è praticamente un'auto da rally, omologata per la circolazione su strada. Così i paragoni si sprecano e, se è vero che la cCasa giapponese non produceva un'auto del genere dagli anni Novanta - la mitica Celica GT-Four - è altrettanto vero che la prima auto che viene in mente per assonanza è la mitica Lancia Delta Integrale. Non è una bestemmia, perché molti dei loro numeri sono assai simili, a partire dalle misure. La più cattiva delle Yaris, infatti, è lunga poco meno di 4 metri, ha una potenza massima di 261 CV e pesa 1.280 kg. Ma la vera domanda è: che senso ha un'auto del genere? Bé, ne ha due. Il primo è fare da base alla prossima Yaris WRC che correrà nel Mondiale, la seconda è riportare l'attenzione su una vettura dalle prestazioni pure, sia per chi ha la possibilità di acquistarle ed esperirle, sia per chi può solo sognarle. Continua su GQ

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Mazda MX-30, l’elettrica alternativa con 200 chilometri di autonomia


Duecento chilometri possono bastare. Di autonomia, ovviamente, quella della nuova MX-30, la prima Mazda 100% elettrica della storia. La Casa di Hiroshima l'ha appena presentata al Salone di Tokyo, dichiarano che è stata sviluppata per chi vuole acquistare un’auto elettrica ma senza sacrificare il piacere di guida. Continua su La Stampa.

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venerdì 10 gennaio 2020

Le auto più vendute in Italia nel 2019

Quali sono le auto più vendute in Italia nel 2019? Le regine del nostro mercato sono sempre due «piccole», in questo caso due best seller come la Fiat Panda e la Lancia Ypsilon, che nonostante l'età - sono in giro rispettivamente dal 2012 e dal 2011 - si mantengono ben salde in testa alla classifica, testimoniando che la maggiore parte degli italiani continuano a preferire auto piccole e dal prezzo contenuto. Il podio firmato FCA non si è concretizzato per poco più di mille automobili, un quantitativo che ha permesso alla Dacia Duster di issarsi al terzo posto, scavalcando la Fiat 500X. Dopodiché, dal quarto posto in giù, le sorprese diminuiscono, anche se fa un certo effetto non vedere nella top ten modelli come le Fiat 500 e 500L, le Volkswagen Polo e Golf, la Ford Fiesta e la Opel Corsa. Scopriamo, dunque, quali sono le auto più vendute in Italia nel 2019. Continua su GQ

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giovedì 9 gennaio 2020

Lamborghini Huracán Evo RWD, inno alla purezza

Ecco la Lamborghini Huracán Evo RWD (Rear Wheel Drive), cioè a trazione posteriore. In altre parole, una vera purosangue pensata per gli artisti del volante. Per quanto le quattro ruote motrici - che sono di serie su tutte le Huracán - rendano l'auto più facile e sicura, la vera guida sportiva è un'altra cosa e prevede che siano solo le ruote dietro a spingere. Così, come già accaduto in passato, anche per la Gallardo, ecco quindi una versione «pura» della berlinetta made in Sant'Agata Bolognese. Il 5.2 V10 ha perso 30 CV rispetto a quello della Evo 4WD, fermandosi a 610 a 8.000 giri, per una coppia di 560 Nm a 6500 giri. Tuttavia, la massa complessiva dell'auto è diminuita di 33 kg, proprio per la rinuncia alla trazione integrale e ai suoi componenti. Dunque il rapporto peso/potenza - ineffabile chiave di lettura di ogni vettura sportiva - è invariato e segna 2,28 kg/CV. Quanto alle prestazioni pure, la Lamborghini Huracán Evo RWD può raggiungere una velocità di 325 km/h, passare da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi e da 0 a 200 km/h in 9,3 secondi. Continua su GQ

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