sabato 31 ottobre 2020

«Suburra», le auto sono dure come Aureliano e Spadino


Le auto di Suburra sono parte integrante della definizione dei personaggi e del loro carattere. Alessandro Borghi, alias Aureliano Adami, e Giacomo Ferrara, alias Alberto Spadino Anacleti, guidano vetture con caratteristiche ben precise. Il primo non si prepara mai dalla sua fuoristrada, mentre il secondo cambia auto spesso ma comunque si tratta sempre di supercar. Le auto di Suburra della prima e seconda stagione sono sostanzialmente queste, ma vediamo se la terza stagione ci regalerà qualche sorpresa. Continua su GQ

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venerdì 30 ottobre 2020

Hyundai i20 N, arriva la piccola “hot hatch” derivata dai rally


Dopo la i30 N, Hyundai presenta un'altra hot hatch ad alte prestazioni, più compatta ma altrettanto cattiva, la i20 N. Una piccola del segmento B che si presenta sul mercato europeo con 204 CV e 1.190 kg di massa. Un modello con cui i coreani dimostrano di credere in un mercato che ha perso attrici illustri, sacrificate sull'altare della redditività a favore di SUV e crossover vari. Hyundai, invece, vuole sfruttare la fama creata con la vittoria del campionato mondiale rally nel 2019 con la i20 Coupé WRC e stuzzicare quella nicchia di appassionati rimasta orfana, che negli ultimi anni ha avuto sempre meno scelta.“Il nostro brand N ha avuto un grande successo dal lancio di i30 N nel 2017. Con la i20 N stiamo ampliando la nostra gamma ad alte prestazioni, per attrarre ancora più clienti che vogliono vivere l’emozione della pista nelle loro vite di tutti i giorni” ha spiegato Thomas Schemera, Responsabile della Product Division di Hyundai. Continua su La Stampa

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giovedì 29 ottobre 2020

La SSC Tuatara è l'auto più veloce del mondo


La SSC Tuatara è ufficialmente l'auto più veloce del mondo, dopo aver raggiunto l'incredibile velocità di 532,7 km/h, togliendo il record alla Bugatti Chiron Sport che solo un anno fa aveva raggiunto i 490 km/h. Tuttavia, questa velocità non può essere omologata come record per un vizio di procedura, perché per farlo bisogna raggiungere la stessa velocità in due passaggi in senso opposto e poi fare la media, ma nel percorso di ritorno la Tuatara si è fermata (per modo di dire) a 508,7 km/h. In ogni caso si tratta solo di tempo, preparazione e attenzione ai dettagli perché la hypercar americana ha dimostrato di poter superare i 500 km/h senza particolari difficoltà. Il pilota che l'ha guidata, il britannico Oliver Webb, ha detto: «L'auto ha guadagnato gli ultimi 30 km/h in meno di cinque secondi, vuol dire che non era ancora al suo limite, ma il vento trasversale non mi ha permesso di spingere ancora». Continua su GQ

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mercoledì 28 ottobre 2020

Auto e Moto d’Epoca di Padova, edizione 2020 al via


Inizia il 22 ottobre e va avanti fino a domenica 25 ottobre Auto e Moto d’Epoca 2020, che come da tradizione si tiene a Padova. Uno dei Saloni dedicati alle vetture classiche più importanti d'Europa, che quest'anno include tre mostre che faranno battere il cuore degli appassionati: il genio italiano delle auto speciali del dopoguerra, le moto che hanno fatto la storia dello sport e i bolidi Porsche che trionfarono a Daytona e Le Mans: ecco il biglietto da visita per il 22-25 ottobre alla Fiera di Padova. Vista la situazione internazionale, questa edizione non era affatto scontata, ma tutto è stato organizzato nel rispetto delle regole. Quindi ci sarà il settore di punta, ovvero il mercato delle auto - classiche, da sogno e instant classic – a cui, come sempre, si affiancano i ricambi e automobilia, i tanti club presenti, le Case automobilistiche, le migliori aziende dedicate alla manutenzione e conservazione delle auto e gli oggetti e l'abbigliamento vintage. Continua su La Stampa

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martedì 27 ottobre 2020

La Tesla che si guida (quasi) da sola


Il Tesla Autopilot diventa Full-Self Driving, ovvero permette per la prima volta all'auto di guidare da sola senza alcun intervento del guidatore. È un passo importante per il brand elettrico californiano, ma non è tutto oro quel che luccica. Intanto questo nuovo aggiornamento del sistema di guida semi-autonoma delle Tesla è ancora sperimentale, nel senso che inizialmente verrà attivato un una ristretta cerchia di vetture. Sono gli Early Access, ovvero un gruppo selezionato di clienti che ha prestato il suo consenso per partecipare a questo programma, facendo quasi da collaudatori. Secondo quanto dichiarato da Tesla, il guidatore dovrà solo impostare la metà sul navigatore e l'elettronica si occuperà del resto; l'intervento umano non è richiesto, ma bisogna rimanere sempre attenti e pronti a intervenire in caso di pericolo. In altre parole, le mani devono rimanere sul volante. Lo stesso Elon Musk, in uno dei suoi tanti tweet, ha dichiarato che «il sistema FSD sarà estremamente lento e cauto, come deve essere». In ogni caso, non sono ancora state ufficializzate tutte le specifiche del sistema. Quello che sappiamo è che gli strumenti esterni - telecamere, radar, lidar e sensori a ultrasuoni - dovrebbero essere in grado di vedere l'ambiente esterno in 4D e non più in 2D. Questo dovrebbe consentire di rendere più efficienti ed estese le funzioni Traffic Light e Stop Sign Control, con cui il Tesla Autopilot può gestire le fermate a uno stop, a un semaforo oppure la svolta negli incroci, in maniera semi automatizzata. Continua su GQ

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lunedì 26 ottobre 2020

L’Hummer si converte all’elettrico e sfida il Tesla Cybertruck


L'Hummer rinasce, diventa elettrico e diventa subito il concorrente più accreditato del Cybertruck, in una battaglia, tra GMC e Tesla, che per ora è tutta teorica e americana. Per vederlo su strada negli Stati Uniti, infatti, ci vorrà almeno un anno e poi bisognerà spendere cifre considerevoli: 112.595 dollari per la versione di lancio, cosiddetta Edition 1, che comunque è andata esaurita nella prima ora di prenotazione. Poi nei tre anni successivi arriveranno altre versioni più economiche, fino a quella di ingresso da 79.995 dollari. Verrà prodotto nella Factory Zero di Detroit-Hamtramck, per la quale General Motors ha investito 2,2 miliardi di dollari, trasformandolo nel quartier generale della mobilità elettrica del gruppo. In comune con i vecchi H1, H2 e H3 ha in comune solo le misure extra-large: cinque metri e mezzo di lunghezza, due metri e passa sia per la larghezza che per l'altezza, con un passo lunghissimo di quasi tre metri e mezzo. Continua su La Stampa

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domenica 25 ottobre 2020

Little Bastard, la Porsche maledetta di James Dean


Little Bastard è il nome che James Dean aveva affettuosamente dato alla sua Porsche 550 Spyder, l'auto con cui ha perso la vita a causa di un fatale incidente stradale esattamente 65 anni fa, il 30 settembre 1955. Dean l'aveva acquistata per correrci nelle gare del circuito ufficiale americano e non per un capriccio da divo, visto che poco prima aveva già iniziato a gareggiare. Il 26 marzo del 1955 aveva vinto a Palm Springs - il sabato nella categoria dei debuttati e la domenica era arrivato secondo assoluto - il 1° maggio aveva concluso nono a Bakersfield, mentre il 29 maggio a Santa Barbara si era dovuto ritirare per un guasto al motore. L'auto era una Porsche 356, un modello sì sportivo ma orientato al gran turismo. Continua su GQ

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