giovedì 24 aprile 2014

Kia Pro Cee’d GT provata su strada


Ricordate le coupé degli anni Novanta? Quei modelli che facevano battere il cuore agli appassionati e girare la testa ai ragazzini fuori dai licei? Si chiamavano Alfa Romeo GTV, Fiat Coupé, Opel Calibra, Rover 220 Turbo, Toyota Celica e Volkswagen Corrado, più qualche modello esotico giapponese come la Honda Prelude o la Mitsubishi Eclipse. Sotto il cofano avevano tutte almeno un motore turbo da più di 200 CV e dichiaravano velocità massime superiori (anche di gran lunga) ai 200 km/h. Poi gradualmente e per tanti motivi si sono estinte, tanto che oggi le coupé in vendita in Italia si contano sulle dita di una mano. La Kia Pro Cee'd GT, pur essendo figlia della modernità, porta con sé una parte importante di quello spirito dei Novanta. La sua anima emerge soprattutto all'interno, quando ci si accomoda sui Recaro sportivi ad alto contenimento, con rivestimento misto alcantara e pelle, che già da soli sarebbero un buon motivo per acquistare l'auto. Poi ci si guarda intorno e si scopre una plancia con pochi fronzoli, ma tanta sostanza, una bella leva del cambio corta e un posto guida tutto dedicato al pilota, ma anche dettagli come la pedaliera in alluminio con l'acceleratore incernierato in basso, una primizia sempre più rara nella grande produzione. Infine, l'elettronica di ausilio alla guida è ridotta al minimo. Niente mappature del motore, niente servosterzo regolabile o differenziali autobloccanti simulati, nessun pulsantino "sport" che promette ma non mantiene e nemmeno lo Start/Stop. Se non è un tuffo negli anni Novanta questo, è meglio lasciare stare.

SU STRADA - L'aspetto esteriore della Pro Cee'd GT non si può certo definire dimesso, così quando si mette in moto e si inserisce la prima le aspettative sono piuttosto alte. La prima nota positiva viene proprio dal cambio, gli innesti sono corti, secchi e precisi, come dovrebbero essere su qualsiasi auto sportiva che si rispetti. Percorrendo i primi chilometri si scopre un assetto ben rigido, da vera coupé, che in città fa sentire tutte le sconnessione. È il rovescio della medaglia. Il dritto si scopre non appena si infila una serie di curve. Kia ha dichiarato che la messa a punto dell'assetto ha richiesto 480 giri nella leggendaria pista del Nurburgring. Tuttavia sembra che se ne sia occupato direttamente un famoso tuner tedesco, sebbene non ci siano conferme in tal senso. Ad ogni moto l'auto quasi non conosce il rollio. L'inserimento in curva è preciso e rapido, grazie anche al volante abbastanza diretto e la linea impostata viene seguita in maniera fedele, con il retrotreno che si alleggerisce solo se stuzzicato appositamente. È una taratura che premia la stabilità, come si conviene a un'auto in grado di superare agevolmente (e di gran lunga) i 200 km/h. Questo può accadere grazie al 1.6 GDI Turbo a iniezione diretta, che esprime 204 CV a 6.000 giri e una coppia massima di 265 Nm che rimane costante tra i 1.750 e i 4.000 giri. Peccato che non si faccia sentire. Anche ai regimi più elevati non c'è verso di far arrivare nell'abitacolo il suono del quattro cilindri in linea, come non c'è modo di sentire qualche sbuffo del turbocompressore. La scelta dei tecnici Kia premia il confort, ma su un'auto del genere ci saremmo aspettati ben altro. In ogni caso, il motore convince. La sua spinta è presente e pastosa sin dai 2.000 giri, per poi crescere con vigore dopo i 3.500 giri. Anche a velocità autostradali, complice il buon Cx di 0.30, la Pro Cee'd GT scatta in avanti con una ottima verve, raggiungendo facilmente velocità proibite. Meglio impostare il cruise control e frenare i bollenti spiriti. Gli ultimi complimenti li riserviamo all'impianto frenante, che ha un'ottima potenza e risulta adeguato alle prestazioni dell'auto.

IN OFFICINA - La Pro Cee'd GT nasce sulla stesso pianale della berlina (qui la nostra prova), condivisa peraltro con la Hyundai i30: è un'evoluzione della precedente piattaforma di segmento C del Gruppo Hyundai e fa ampio uso di acciai altoresistenziali. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson mentre al posteriore c'è un raffinato schema multi-link costruito parzialmente in alluminio. L'impianto frenante prevede quattro dischi di cui gli anteriori autoventilanti.

da SicurAUTO.it http://www.sicurauto.it/test-drive/news/kia-pro-ceed-gt-prova-su-strada.html