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venerdì 24 settembre 2021

«Driverless», la web serie sulla guida autonoma firmata Bosch


Driverless è una nuova web serie, realizzata da Bosch, che ha per protagonisti gli studenti di ingegneria del team MoRe - Modena Racing Driverless - dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Il tema di Driverless è il futuro della mobilità, indagato attraverso la realizzazione di una monoposto a guida autonoma per gareggiare in Formula Sae. Si tratta di un evento educational organizzato in molti Paesi, a cui partecipano gli studenti delle facoltà di ingegneria di tutto il mondo: l'obiettivo è progettare e realizzare una monoposto, che poi viene valutata durante una serie di prove statiche e dinamiche. In sei episodi Driverless racconta le sfide e le fasi di sviluppo del prototipo a guida autonoma attraverso la testimonianza degli studenti e dei tre professori che li seguono. A queste voci si aggiungono quelle dei collaboratori Bosch e dei partner che hanno supportato l’iniziativa fornendo prodotti per il prototipo e l’officina, oltre alla formazione tecnica di base. Il progetto accademico, avviato prima della pandemia, è stato sviluppato in autonomia dagli studenti, anche attraverso nuove modalità di lavoro a distanza e condivisione dettate dalla situazione contingente. Al centro del racconto della web-serie non ci sono solo gli aspetti tecnici ma anche i valori del lavoro di squadra. Continua su GQ

lunedì 28 giugno 2021

Bosch Italia: nel 2020 fatturato giù dell'11%, ma il 2021 è iniziato bene


Il Gruppo Bosch ha totalizzo un volume d'affari di circa 2 miliardi di euro in Italia, con una riduzione del fatturato di quasi l’11% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nonostante l'incidenza della pandemia sul volume di ricavi, i risultati sono stati migliori delle previsioni iniziali, tenendo presente che sul territorio italiano il Gruppo Bosch è attivo con venuto società e quattro centri di ricerca, con un organico di circa seimila collaboratori. «Nonostante la pandemia, Bosch Italia ha superato meglio del previsto il 2020, grazie ad una strategia di diversificazione del business e al grande impegno, alla flessibilità e alla creatività di tutti i collaboratori. Sebbene il 2021 sia ancora un anno complicato, l’andamento del primo trimestre è senz’altro positivo. Questo ci permette di affrontare con ottimismo e determinazione il futuro» ha dichiarato Fabio Giuliani, General Manager del Gruppo Bosch in Italia. Nel 2020 il settore Mobility Solutions ha sofferto la forte contrazione del mercato automotive, crollato dagli 1,92 milioni di veicoli venduti nel 2019 agli 1,38 milioni del 2020, con un calo di quasi il 28%. Tuttavia, il business legato alle soluzioni di mobilità è andato meglio del mercato e Bosch ha intensificato le sinergie con le Case automobilistiche e motociclistiche italiane come Maserati e Ducati. Inoltre, sono proseguiti i progetti di fornitura di servizi innovativi per la mobilità, inclusi quelli volti a migliorare l'elettromobilità e la qualità dell’aria. Anche i componenti per eBike, prodotti nello stabilimento di Bari, hanno registrato un trend positivo. In Italia, del resto, le vendita di biciclette a pedalata assistita sono cresciute del 44% rispetto al 2019, totalizzando 280.000 unità, grazie anche al contributo degli incentivi. Parlando invece di sostenibilità, nella primavera del 2020 ha raggiunto un traguardo importante, quello della neutralità climatica delle sue oltre 400 sedi in tutto il mondo. Continua su La Stampa

mercoledì 26 maggio 2021

Bosch, i risultati del 2020 sono stati migliori delle previsioni


"Bosch ha superato bene il primo anno della pandemia di coronavirus. Siamo fra i vincitori nella transizione verso l'elettrificazione e stiamo significativamente espandendo la nostra attività software integrando l'intelligenza artificiale" con queste parole Volkmar Denner, ad di Bosch, ha aperto la presentazione del rapporto annuale 2020 della multinazionale tedesca. Nel prossimo futuro sarà fondamentale la combinazione tra l'Internet delle cose (IoT) ee l'intelligenza artificiale (IA), senza dimenticare la mobilità elettrica ed elettrificata che porterà nuove opportunità di business. L'elettromobilità è diventata rapidamente centrale nella tecnologia powetrain di Bosche e a questo proposito Denner ha riferito che l'azienda sta investendo molto in questo settore, con ulteriori 700 milioni di euro previsti per il 2021, che si aggiungono ai 5 miliardi di euro stanziati in precedenza. Per avere un'idea dei ritmi di crescita, basti pensare che attualmente il fatturato Bosch relativo ai componenti dei sistemi di propulsione elettrici sta registrando una crescita doppia rispetto al mercato, pari a quasi il 40%. Fatturato che crescerà ancora, di cinque volte, per un totale di circa cinque miliardi di euro entro il 2025. "Ormai da tempo l'elettromobilità ha smesso di essere una scommessa sul futuro. I nostri investimenti anticipati stanno iniziando a dare i loro frutti" ha commentato Denner. Guardando invece all'intero gruppo, nei primi tre mesi dell'anno il fatturato è salito al 17% rispetto all'anno precedente. Un trend che dovrebbe assestarsi nel corso del 2021, con un incremento del 6%, mentre il margine operativo dovrebbe registrare un lieve miglioramento assestandosi al 3% circa. Tuttavia, ci sono alcuni elementi di incertezza come quello legato alla crisi di disponibilità dei semiconduttori, difficile da valutare. Continua su La Stampa

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domenica 17 gennaio 2021

CES 2021, Bosch unisce l'Intelligenza Artificiale e l'Internet of Things


La novità principale che Bosch presenta al CES 2020 si chiama AioT, una sigla che unisce l'intelligenza artificiale (IA) con l'Internet of Things (IoT), cioè gli oggetti connessi. Quello che ne risulta è un nuovo modo di integrare le possibilità offerte da queste due tecnologie e dall'utilizzo dei dati, per creare soluzioni a vantaggio dell'uomo e dell'ambiente. Quello dell'automotive, infatti, è solo uno degli ambiti in cui opera la multinazionale tedesca, che sa anche come sfruttare le sue risorse in modo trasversale. Lo dimostra la partecipazione al programma Tipping Point della NASA, inBosch ha unito le forze con le aziende Astrobotic, WiBotic e con l'Università di Washington per sviluppare tecnologie per la navigazione intelligente e la ricarica wireless per mini robot che esplorano la superficie lunare. Tornando, invece a questioni più terrene, Bosch sta continuando a sviluppare la nuova generazione di computer di bordo, che controllano i sistemi di assistenza alla guida, la strumentazione e l'elettronica di gestione del veicolo. Continua su La Stampa

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venerdì 22 maggio 2020

La mobilità del futuro secondo Bosch

La mobilità del futuro, secondo Bosch, è una sfida tutta da affrontare. Secondo il Forum Internazionale dei Trasporti, la circolazione delle persone aumenterà di circa il 50% a livello globale, considerando il periodo tra il 2015 e il 2030. Entro il 2050 poi, oltre 6 miliardi di persone vivranno nelle megalopoli e il traffico, è destinato a triplicarsi. A questo va aggiunto l'aumento delle consegne dovute al commercio online che alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. In altre parole, più traffico e maggiore densità della popolazione comporteranno un peggioramento della qualità dell'aria. E proprio l'attenzione all'inquinamento è una priorità di Bosch, che ogni anno investe circa 400 milioni di euro nella mobilità a zero emissioni. «Il percorso che porterà a una mobilità priva di emissioni deve essere neutrale dal punto di vista tecnologico. È l’unico modo per rendere la mobilità sostenibile e accessibile al grande pubblico», è il pensiero di Volkmar Denner, CEO di Bosch. La mobilità del futuro secondo Bosch, dunque, è fatta da un mix di tecnologie: nel 2030, tre quarti dei nuovi veicoli saranno ancora dotati di motore tradizionale, alcuni supportati dal sistema a 48 volt o un ibrido plug-in. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

martedì 14 gennaio 2020

Bosch inventa l’aletta parasole 2.0: è trasparente ma fa ombra sugli occhi

È uno dei componenti che si è meno evoluto nel corso degli ultimi decenni, rimanendo praticamente uguale a sé stesso. Stiamo parlando dell'aletta parasole e, del resto, che cosa si potrebbe fare oltre ad aggiungere specchietti e lucine sempre più belli? La risposta viene da Bosch, che al Consumer Electronic Show di Las Vegas ha presentato il Virtual Visor, il cui scopo è aumentare la sicurezza e il comfort del guidatore. Benché sia una delle parti a cui normalmente si presta meno attenzione, l'aletta parasole è più importante di quanto si pensi: l’abbagliamento da luce solare, infatti, provoca una cecità temporanea che secondo il gruppo tedesco causa il doppio degli incidenti rispetto alle condizioni legate ai fenomeni atmosferici. Continua su La Stampa

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domenica 15 dicembre 2019

Bosch inaugura la nuova fabbrica di chip e semiconduttori per le auto del futuro

I semiconduttori sono alla base di qualsiasi componente elettronico o digitale. Fino a qualche decennio fa, nelle auto non erano fondamentali, ma oggi si e in media ce ne sono più di 50 in ogni veicolo. Per questo la loro produzione continua a crescere e con la diffusione dell'elettrificazione diventerà sempre più cruciale. Bosch ha sviluppato nuovi microchip realizzati in carburo di silicio (SiC) che saranno alla base dell'elettronica di potenza - quella che ha a che fare con la dinamica dell'auto e non con le funzioni accessorie - dei modelli elettrificati. Rispetto ai chip in silicio utilizzati fino a oggi, i semiconduttori di nuova concezione hanno una migliore conduttività elettrica, che consente superiori frequenze di commutazione con meno dispersione di energia sotto forma di calore. Continua su La Stampa

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

martedì 15 ottobre 2019

Bosch presenta il primo display 3D per auto

Sempre più grandi, scenografici, personalizzabili e pieni di funzioni, i display digitali sono i veri protagonisti dei cruscotti di tutte le auto nuove. Tanto il guidatore quanto i passeggeri sono sempre più abituati ad avere schermi a disposizione su cui continuare le attività che svolgono sui propri smartphone. E magari da aggiornare con un semplice click. Il prossimo passo è aumentare ancora l'interazione tra conducente e veicolo attraverso gli schermi e lo strumento per farlo è il nuovo display 3D sviluppato da Bosch. Un dispositivo capace di generare un realistico effetto tridimensionale che permette di fornire informazioni visuali più velocemente rispetto alla visione bidimensionale. Continua su Motor1

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lunedì 12 agosto 2019

Diesel “puliti”, abbiamo provato il sistema Bosch che abbatte gli NOx

È passato poco più di un anno da quando abbiamo raccontato del diesel "pulito" messo a punto da Bosch. Un motore in grado di emettere solo 13 g/km di ossidi di azoto NOx durante la guida reale su strada, un valore ben inferiore a quello richiesto anche dalle norme che entreranno in vigore nel 2020. Il risultato, aveva spiegato all’epoca il colosso tedesco, è stato ottenuto senza particolari rivoluzioni, ma utilizzando al meglio i componenti già presenti sul mercato, con un software molto più evoluto. Oggi, torniamo sull'argomento poiché abbiamo potuto provare, in normalissimi percorsi aperti al traffico, due auto di serie che adottano questa tecnologia. E lo abbiamo fatto portandoci dietro (debitamente segnalata) la stessa apparecchiatura - Portable Emission Measuring Systems - con cui i laboratori autorizzati eseguono le prove del ciclo di omologazione Wltp, in particolare la parte legata all'Rde, ovvero le Real Driving Emission. Continua su La Stampa

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giovedì 27 giugno 2019

Guida autonoma, come funziona e quando arriverà davvero

Vi sarà sicuramente capitato di sentire parlare di guida autonoma. Un argomento complesso, su cui spesso le informazioni sono parziali e le idee sono confuse. Inoltre, a volte le dichiarazioni delle aziende non aiutano, perché fin troppo ottimistiche. Se fino a un paio di anni fa sembrava che presto il volante sarebbe stato solo un ricordo, negli ultimi tempi in molti sono tornati con i piedi per terra. Così, per fare chiarezza, abbiamo parlato con Dirk Hoheisel, che è il boss della Bosch per tutto quello che riguarda la guida autonoma. Sotto di lui lavorano circa 5.000 ingegneri che si occupano tutto il giorno di farci togliere la mani dal volante. Ma prima di entrare nel vivo, vale la pena spiegare più nel dettaglio che cosa voglia dire guidare autonomamente e quali sono i livelli di assistenza, internazionalmente riconosciuti. continua su GQ

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giovedì 20 giugno 2019

Per Bosch “l’Internet of things” è la chiave della mobilità del futuro

Sistemi di assistenza alla guida sempre più evoluti e una connettività tagliata su misura per le necessità degli utenti: sono due dei tre pilastri su cui si svilupperà la mobilità dei prossimi anni. Il terzo è l'elettrificazione, ma per una volta non è questo l'argomento in primo piano. Sotto i riflettori del Bosch Connected World, evento andato in scena a Berlino il 15 e il 16 maggio e aperto anche al pubblico, c’era l’Internet of Things, cioè quell'universo connesso di cui fanno parte non solo i dispositivi elettronici e i mezzi di trasporto, ma anche gli oggetti di uso comune. Un esempio perfetto è la soluzione integrata di ricarica e navigazione Convenience Charging di Bosch pensata per chi utilizza veicoli elettrici: sfruttando previsioni realistiche sull'utilizzo delle colonnine, pianifica il percorso determinando le soste in relazione all'autonomia residua. Continua su La Stampa

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venerdì 3 maggio 2019

Tech e Auto Come guidare veloci e sicuri, 5 consigli

Le automobili moderne sono colme di elettronica e di sistemi di assistenza alla guida che aumentano la sicurezza e rendono più semplice la vita di chi sta al volante. Tuttavia, non bisogna dimenticare che guidare non è un'attività banale e che nella vita di tutti i giorni gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo. Inoltre è sempre bene ricordare che l'errore umano è sempre la prima causa di incidenti, e nello specifico è la distrazione la causa più frequente. Dando per scontato un certo livello di attenzione alla guida, ecco dunque cinque consigli per guidare veloci e sicuri, che abbiamo chiesto a Gian Maria Gabbiani che di mestiere fa il pilota professionista - quest'anno gareggerà nel Campionato Italiano TCR DSG Endurance - e che è il Responsabile del Corso di Guida Sicura Bosch TEC. Continua su GQ

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domenica 14 aprile 2019

Bosch: “Non c’è guida autonoma senza localizzazione ad alta precisione”

"La guida autonoma può essere sicura solo attraverso la combinazione di hardware, software e servizi" così Dirk Hoheisel durante il Salone di Ginevra ha sintetizzato la visione di Bosch riguardo alla guida autonoma. La multinazionale tedesca è impegnata in questo settore su diversi fronti, sia come fornitore di componenti che di software, ma anche di un ecosistema di servizi dedicati. Questo perché la guida autonoma non si realizza solo con i sensori, le centraline elettroniche e una grande potenza di calcolo, ma necessita di una infrastruttura specifica in cui inserire tutti i veicoli. Continua su La Stampa

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venerdì 11 gennaio 2019

Bosch, ecco lo shuttle del futuro

Un design leggero e minimalista, un guscio esterno futuristico fatto di display e vetro, infine interni spaziosi. Non stiamo parlando di un edificio all'avanguardia, ma di una tipologia di veicoli completamente inedita, che rappresentano la nuova frontiera della mobilità. Shuttle 100% elettrici senza guidatore che percorrono i centri delle città in modo silenzioso e perfettamente connessi con l’ambiente. Tra non molto tempo li vedremo nei centri urbani, utilizzati sia per il trasporto di merci sia per il trasporto persone. Bosch ha immaginato così il proprio veicolo autonomo ed elettrico, che racchiude in sé tutti i componenti e i sistemi che la multinazionale tedesca può fornire per questo genere di mezzi. Ovviamente tutto questo non sarà realizzabile senza i servizi di mobilità che Bosch offrirà nel prossimo futuro riunendoli in un ecosistema intelligente e perfettamente connesso. Questo comprenderà piattaforme di prenotazione, condivisione e networking, servizi di parcheggio e carica, oltre a software per la gestione e manutenzione dei veicoli. Continua su GQ

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lunedì 12 novembre 2018

Eicma 2018: la moto del futuro secondo Bosch

Le due ruote restano, insieme al telaio e agli altri elementi della ciclistica, ma tutto il resto cambia. La moto del futuro sarà simile a quella che conosciamo oggi nell’aspetto ma molto diversa per quanto riguarda la tecnologia. Ce lo ha spiegato all’Eicma Geoff Liersch, che alla Bosch dirige il settore “due ruote” e lavora praticamente con tutte le Case motociclistiche presenti sul mercato. La motocicletta della nuova generazione porterà con sé i sistemi di assistenza smart, le soluzioni di connettività e i motori più avanzati creando un “pacchetto” – come si dice nel motorsport – propedeutico a una mobilità senza stress, senza incidenti e con emissioni a impatto prossimo allo zero. Bosch sta lavorando in questa direzione e al Salone milanese della motocicletta ha presentato le ultime innovazioni pensate per la mobilità del futuro. Continua su GQ

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lunedì 22 ottobre 2018

Addio chiavi dell'auto, Bosch presenta l’accesso digitale attraverso lo smartphone

Vi è mai capitato di prestare la vostra auto a qualcuno e dimenticare la chiave in tasca? Con i moderni sistemi di accesso e di avviamento keyless succede molto più spesso di quanto non si immagini. A volte l'auto prova ad avvertire il guidatore tramite il display, ma questi è distratto e non se ne accorge. Altre volte non lo avverte proprio e la dimenticanza si scopre solo dopo aver spento il motore, perché con la chiave a qualche chilometro di distanza non si può né chiudere né riaccendere. È il rovescio della medaglia tecnologica. Ma questo non succederà più quando la chiave sarà sostituita da una app per lo smartphone. È impossibile che venga persa - ameno che non venga perso anche il cellulare - e non c’è bisogno di cercarla. Infatti, è archiviata al sicuro in un’app dello smartphone configurabile per ogni utente. Continua su La Stampa

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giovedì 11 ottobre 2018

Consegne a domicilio in città, la rivoluzione di Bosch

Quanto è bello fare acquisti online, da qualsiasi luogo e trovando praticamente qualunque cosa, ricevendo il pacco a casa il giorno dopo o addirittura il giorno stesso? La risposta è ovvia, ma non bisogna dimenticare che c’è un sistema assai complesso di logistica che rende possibile tutto questo. E infatti le nostre città sono intasate di furgoni e furgoncini che sfrecciano a destra e a sinistra e non sanno mai dove fermarsi. Dunque il ricorso alla sosta in doppia fila è sistematico, con conseguenze sul traffico sulla rumorosità e sulle emissioni. E non sono solo i servizi di consegna ad essere interessati, ma anche i commercianti e le piccole aziende che effettuano consegne ai clienti per mezzo dei furgoni. Una soluzione a questa situazione caotica potrebbe essere quella sviluppata da Bosch, cioè il nuovo sistema di propulsione elettrica per veicoli commerciali leggeri che vedremo applicato da alcune aziende già il prossimo anno. Continua su GQ


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lunedì 28 maggio 2018

Bosch porta sulle moto i sistemi avanzati di assistenza alla guida

Quando un motociclista si trova coinvolto in un incidente, non ha protezioni che separano il suo corpo da ostacoli e asfalto, a parte l’abbigliamento tecnico e il casco. Per questo chi guida un mezzo a due ruote affronta un rischio di perdere la vita in un incidente fino a 20 volte superiore rispetto a quello degli automobilisti. A questo proposito la visione della Bosch è molto chiara: azzerare gli incidenti mortali per i motociclisti nel traffico stradale. Per perseguire questo intento l’azienda tedesca ha sviluppato un nuovo pacchetto di sicurezza per le moto, che include l’Adaptive cruise control (mantenimento della velocità di crociera e della distanza dagli altri veicoli), il Forward collision warning (l’avviso di rischio di collisione) e il Blind spot detection (monitoraggio degli angoli ciechi). I dispositivi si basano sulle stesse tecnologie del mercato automobilistico, con Ducati e KTM che saranno le prime case costruttrici a portarli nella produzione di serie in meno di due anni, già dal 2020. Continua su La Stampa

domenica 27 maggio 2018

La moto che non scivola mai

Non è certo un mistero che andare su due ruote sia più pericoloso che viaggiare su quattro. Le caratteristiche intrinseche delle motociclette – instabilità e totale assenza di protezione – non possono essere modificate. Quello che invece si può fare è aumentare il livello di prevenzione, anche attingendo in parte dal mondo dell’automobile. Bosch lavora in questa direzione sin dal 1984, anno della commercializzazione del primo ABS per motocicletta. Da quella data in poi il sistema di antibloccaggio delle ruote è diventato di serie anche sugli scooter più piccoli, aumentandone la sicurezza. Nel 2013, poi, è arrivato il Motorcycle Stability Control che monitora i parametri del veicolo, come l’angolo di inclinazione ed è in grado di regolare la frenata elettronica o intervenire sull’accelerazione in modo istantaneo per stabilizzare la moto. Continua su GQ

mercoledì 9 maggio 2018

Nuuk e Schwalbe, i due piccoli scooter elettrici motorizzati Bosch

La mobilità elettrica non riguarda solo le auto e in generale i veicoli a quattro ruote, ma anche i mezzi a due ruote, dove però argomenti come peso e prestazioni diventano centrali. Attualmente il settore delle moto elettriche è praticamente inesistente e sebbene Harley-Davidson abbia detto che saranno parte del suo futuro, è molto più facile trovare sul mercato degli scooter elettrici.  In questa categoria il piacere di guida è molto meno importante e la propulsione elettrica può portare vantaggi sostanziali anche in termini di accessibilità delle aree più centrali delle grandi città. Proprio per soddisfare le esigenze di questo genere di mercato, Bosch ha sviluppato un sistema integrato che fornisce la base di partenza a qualunque azienda voglia sviluppare una moto o uno scooter elettrico di dimensioni contenute. La Nuuk è una di queste e abbiamo avuto occasione di vederla a Renningen, sede del più grande centro ricerca e sviluppo di Bosch. Continua su La Stampa