lunedì 29 febbraio 2016

Salone di Ginevra 2016, guida pratica: date, orari, prezzi, biglietti e percorsi


Giovedì 3 marzo apre al pubblico il Salone di Ginevra numero 86, cioè il più importante appuntamento annuale dell’industria automobilistica. I giorni dedicati a giornalisti e operatori, invece, quelli in cui si susseguono le conferenze stampa e fioccano le anteprime mondiali sono l’1 e il 2 marzo, ma i giochi si apriranno già nel tardo pomeriggio del 29 febbraio con l’assegnazione del premio Auto dell’Anno. All’edizione 2016 saranno presenti circa duecento espositori provenienti da trenta Paesi che occuperanno 77.323 metri quadrati di superficie espositiva nei sette padiglioni del Palexpo. I visitatori attesi negli undici giorni di apertura sono tra i 650.000 e i 700.000 e potranno gustarsi 120 anteprime tra mondiali ed europee. Circa il 4% del totale, poi, verranno dall’Italia, visto che Ginevra si raggiunge facilmente e che le dimensioni raccolte del Salone permettono di visitarlo tutto in una giornata.

continua su Il Fatto Quotidiano

venerdì 26 febbraio 2016

Alfa Romeo Giulietta 2016, ritocchi al sapore di Giulia


Lo stand dell’Alfa Romeo agli ultimi Saloni di Ginevra è stato sempre caratterizzato dalla presenza della sportiva 4C, prima sotto forma di prototipo, poi la berlinetta e in fine la spider. Quest’anno, invece, ci sarà il grande debutto della Giulia, anche nelle versioni per i “comuni mortali” secondo Automotive News. Ma non è tutto, perché alla kermesse svizzera ci sarà anche la Giulietta aggiornata, che è davvero difficile definire come restyling. Semmai ci si potrebbe giocare a “trova le differenze” con il modello attuale. L’estetica infatti cambia in maniera davvero minima, con la cornice dello scudetto leggermente più grande, senza listelli ma con una trama a nido d’ape piuttosto ampia e con una nuova griglia che circonda i fendinebbia. Il resto delle modifiche stilistiche si limitano alla scritta sul baule posteriore con lo stesso carattere della Giulia, all’adozione di alcune tinte di carrozzeria di quest’ultima e alla disponibilità di cerchi in lega dal nuovo disegno. Non molto per un’auto che sta per compiere sei anni e che dovrebbe essere prossima alla pensione.

continua su Il Fatto Quotidiano

giovedì 25 febbraio 2016

Jaguar F-Type SVR, 575 CV "Made in England"


Debutta al Salone di Ginevra la Jaguar F-Type più potente e veloce di sempre, ma se bruciate dalla voglia di possederla e avete almeno 141.500 euro da spendere (146.000 per la Convertibile), potete già ordinarla e aspettarla a partire dalla prossima estate. Contraddistinta dalla sigla SVR, che è la stessa delle Land Rover, è stata sviluppata dal reparto Special Vehicle Operations, diventando più leggera, più potente e più affilata. La "cavalleria" del 5.0 V8 sovralimentato della Jaguar F-Type SVR è salita fino a 575 CV a 6.500 giri, mentre i newtonmetri di coppia sono 700, disponibili tra 3.500 e 5.000 giri; la trazione è integrale e il cambio automatico a 8 rapporti. Dati che definiscono un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e una velocità massima di 322 km/h (314 km/h la Convertibile). Per velocità simili, ovviamente, ci vuole un'aerodinamica curata e così sono stati modificati lo splitter anteriore, il sottoscocca (che è completamente piatto), l'estrattore posteriore e lo spoiler posteriore, che è attivo e realizzato in fibra di carbonio.

continua su Omniauto

mercoledì 24 febbraio 2016

Seat Leon Cupra 290, l'erede di 20 anni di sportive spagnole


BARCELLONA - Il mondo ha una prospettiva strana percorrendo la curva parabolica dello storico circuito di Terramar, in Spagna. La Seat Leon Cupra 290 guidata da Jordi Gené, il collaudatore numero uno della Casa spagnola, la affronta a oltre 140 km/h, lottando per rimanere attaccata a un fondo stradale in lastroni di cemento che non ha subito interventi di manutenzione dagli anni Cinquanta.
E' in questo luogo suggestivo e ricco di storia che Seat ha deciso di presentare la nuova e più prestazionale versione della sua compatta. Una scelta motivata anche dal fatto che nel 2016 ricorrono i venti anni dall'arrivo sul mercato della prima Cupra. Era il 1996, infatti, quando la prima Ibiza battezzata con la sigla 'CUP-RAcing' debuttava nel segmento delle piccole sportive. Da allora la Casa di Martorell ha fatto molta strada e la Leon Cupra originale del 2000 è lì a ricordarlo. Motorizzata con lo storico 2.8 VR6 da 204 CV del Gruppo Volkswagen, ha una linea attuale ancora oggi e guidandola sulle sopraelevate di Terramar - sempre seguendo Genè con la nuova Leon - si apprezza completamente il mix tra carattere latino e precisione tedesca. Nonostante i 16 anni di età non c'è nessuno scricchiolio e l'auto sembra appena uscita dal concessionario. La nuova Leon Cupra 290, invece, si può trovare tranquillamente in tutti gli autosaloni Seat e se può sorgere qualche dubbio nella scelta della carrozzeria - berlina cinque porte, coupé a tre porte o station wagon - non è certo per il prezzo, che è fissato a 35.000 euro per tutte e tre.

continua su ANSA Motori

martedì 23 febbraio 2016

Peugeot 2008, con il restyling al debutto a Ginevra va a caccia della Captur


A tre anni esatti dal lancio e dopo più di 515.000 unità vendute, la Peugeot 2008 si rinnova per mantenere la sua posizione sul podio del mercato europeo dei piccoli Suv dal quale non è mai scesa. La crossover francese, tuttavia, non ha mai nemmeno raggiunto la prima posizione, superata prima dalla Nissan Juke e poi dalla Opel Mokka, mentre al primo posto, nell’ultimo triennio, è rimasta stabile la Renault Captur. Quindi, visto che il primo motivo di acquisto per i clienti europei è sempre il design, è in questo campo che i designer Peugeot sono intervenuti maggiormente, per rendere la 2008 più appetibile. Lo stile ora appare più “maschio” e si adegua al family feeling del frontale inaugurato con la nuova 308. È totalmente cambiata la griglia anteriore, ma ci sono anche nuove protezioni plastiche nella parte bassa e inediti gruppi ottici tridimensionali, ma anche un nuovo spoiler posteriore e una gamma colori arricchita di nuove tinte. Sempre parlando di estetica, sulla 2008 restyling debutta (come già accaduto su altri modelli Peugeot) un nuovo allestimento chiamato GT Line, che va ad aggiungersi ai precedenti Access, Active e Allure, portando una caratterizzazione più “sportiva” dell’auto.

continua su Il Fatto Quotidiano

lunedì 22 febbraio 2016

Fiat 124 Spider, ecco tutti gli allestimenti. Dalla versione base a quella più “ricca"

Ballano 5.500 euro tra la versione base della Fiat 124 Spider e la Anniversary, con la Lusso che si posiziona nel mezzo, a 2.400 euro di distanza dalla prima e a 3.100 euro dalla seconda. Questo vuol dire che la 124 Spider costa 27.500 euro, mentre le due versioni superiori salgono rispettivamente a 29.900 e a 33.000 euro. Ma che cosa cambia tra le tre e vale davvero la pena di spendere di più per quella top? Se siete dei collezionisti o comunque ci tenete a distinguervi si, perché di Anniversary ne faranno solo 124 e saranno pure contraddistinte da una targhetta numerata. Peccato che questi esemplari unici, messi in vendita sul web, siano già tutti esauriti: la scelta, dunque, si limita alle versioni base e Lusso. Vale comunque la pena ricordare che non è solo la placca personalizzata a distinguere la versione celebrativa, che infatti ha di serie anche il Pack Visibility (fari a LED con lavafari e sensore pioggia), il Pack Radio (touchscreen da 7 pollici e manopola di comando) e il Pack Premium (navigatore, accesso keyless e retrocamera), ma anche i sedili riscaldabili, l’impianto Bose con altoparlanti integrati negli appoggiatesta, il colore Rosso Passione e le calotte degli specchietti colorate in argento.

continua su Il Fatto Quotidiano

venerdì 19 febbraio 2016

Lexus LC 500h, l'ibrida sportiva della “scuola” giapponese


Un'auto ibrida può anche essere sportiva e negli ultimi anni lo hanno dimostrato tanti modelli diversi. Se però ci fosse bisogno di un ulteriore esempio, quello portato dalla nuova Lexus LC 500h che debutta a Ginevra è praticamente perfetto. Con un'accelerazione da 0 a 100 km/h completata in meno di 5 secondi, un inedito cambio automatico a 4 rapporti e un powertrain ibrido da 354 CV, la coupé giapponese ha prestazioni di assoluto livello, abbinate a uno stile che sicuramente non passa inosservato. Il motore e la trasmissione, tuttavia, meritano un approfondimento ulteriore, anche perché questa è la prima Lexus dotata della modalità M – dove M sta per Manual e non per Motorsport – ovvero un settaggio pensato per il massimo coinvolgimento nella guida, che permette anche la selezione manuale delle marce. In attesa di conoscere i dati ufficiali sui consumi e le emissioni, si può comunque constatare che il gap di potenza con il V8 aspirato da 5 litri e 467 CV non è terribile, soprattutto tenendo a mente il plus di coppia motrice portato dall'unità elettrica.

continua su Omniauto

giovedì 18 febbraio 2016

Alpine Vision, Renault torna alle sportive con il marchio divenuto famoso nei rally


Non moriremo “suvvisti”, almeno non tutti e non fin quando anche una casa generalista come la Renault penserà di far resuscitare un marchio squisitamente sportivo come Alpine. Sul mercato europeo, dove i SUV continuano a mangiare quote di mercato  e dove il concetto di “piacere di guida” è sempre più legato alla coppia dei turbodiesel, i francesi tentano un’altra strada.
Intendiamoci, la Alpine Vision che per ora è solo un prototipo – quella definitiva arriverà alla fine dell’anno al Salone di Parigi – sarà solo un piccolo esperimento quanto a numeri di vendita, ma la sua importanza a livello concettuale è ben maggiore. Questa berlinetta due posti, infatti, andrà a inserirsi in un mini-segmento che fino a tre anni fa era costituito solo dalla Lotus Elise.

continua su Il Fatto Quotidiano

mercoledì 17 febbraio 2016

Lotus Elise Cup 250, va a caccia di 4C


A volte i numeri contano e definiscono il valore complessivo di un oggetto. E' il caso della Lotus Elise Cup 250, che con i suoi 3,9 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h si auto-proclama come la Elise stradale più scattante di sempre. Disponibile a partire da aprile 2016 (non negli Stati Uniti dove ha problemi di omologazione) sia con la capote di tela che con quella rigida, la piccola sportiva britannica ha perso 21 kg (931 in totale) e guadagnato 26 CV, rispetto alla attuale Cup 220, arrivando alla soglia dei 246. Per metterla a dieta, i tecnici Lotus hanno limato tutto il possibile, ma 10 kg sono da ascrivere solo alla batteria agli ioni di litio. Poi ci sono i sedili in fibra di carbonio, che ne hanno fatti guadagnare altri 6 e dei cerchi in lega ultra-leggeri in alluminio forgiato, che hanno fatto risparmiare circa 1,5 kg per ruota.

continua su Omniauto

martedì 16 febbraio 2016

Accessori, il monitoraggio dell'angolo cieco è il più desiderato


Climatizzatore, impianto audio “connesso”, specchietti elettrici... sono alcuni degli accessori a cui probabilmente quasi nessun automobilista è più disposto a rinunciare e di conseguenza si aspetta di trovarli nella propria auto. Ma, dando uno sguardo al futuro, quali sono i gadget di cui non potremmo mai fare a meno sulla nostra vettura di domani? La domanda, oltre che curiosa, è cruciale per l'industria automobilistica e così gli analisti di J.D. Power hanno affrontato la questione in modo serio, preparando il “Tech Choice Study”, ovvero un'indagine sull'auto e la tecnologia. La ricerca è avvenuta negli Stati Uniti, intervistando 5.300 persone dal profilo “sensibile” e bisogna quindi tenere conto le differenze che esistono tra quel mercato e il nostro (una su tutte il prezzo della benzina), ma si possono comunque trarre alcune indicazioni.

continua su Omniauto

lunedì 15 febbraio 2016

Volvo V90, ritorna la grande tradizione della station wagon alla svedese


Nell’iconografia che rappresenta il mondo dell’automobile la Volvo, ancora prima che per la sicurezza, è stata famosa per le station wagon. Se la Duett degli anni cinquanta e sessanta è nota soprattutto ai lettori dei polizieschi svedesi, la 240 degli anni Settanta era un’auto da hippy chic, quelli che aspiravano a un modello di vita nordico. Ma è stato con le 740 e 760 Polar degli anni ottanta che Volvo è diventata celebre, grazie a grandi, comode e affidabili station wagon che erano amate dagli agenti di commercio e dagli yuppies. La 850 degli anni Novanta, poi, è assurta anche a icona di sportività, con le versioni turbocompresse T5 che aveano prestazioni di livello assoluto. Da ultimo, la saga delle grandi station wagon è finita con la 960 a trazione posteriore, ribattezzata V90 nel 1996 e prodotta fino al 1998.

venerdì 12 febbraio 2016

Seat Ateca, il primo sport utility spagnolo debutta a Ginevra


Il marchio è spagnolo, ma la precisione è tedesca, come del resto hanno sempre dichiarato con orgoglio anche i lavoratori del gruppo Volkswagen. Lo scorso anno, al Salone di Ginevra, Seat aveva annunciato l’arrivo del nuovo suv compatto, dando appuntamento di nuovo in Svizzera per il 2016. La promessa è stata mantenuta, e con un paio di settimane di anticipo rispetto all’apertura della kermesse svizzera, in programma dal 3 al 13 marzo, è stata svelata la Ateca: il primo suv prodotto da Seat (ma costruito in Repubblica Ceca, a Kvasiny, in uno stabilimento Skoda). Si tratta di un’auto fondamentale per le sorti della Casa di Martorell, perché vuole diventare il terzo pilastro della gamma – dopo Ibiza e Leon – ma soprattutto perché il mercato è affamato di questo tipo di auto e la Ateca sembra avere tutte le caratteristiche per non deluderlo. Il nome, nel caso ve lo foste chiesti, riprende quello di un piccolo comune dell’Aragona e la tecnologia è made in Germany.
continua su Il Fatto Quotidiano

giovedì 11 febbraio 2016

Ecco l’auto che si ricarica come un telefonino. La nuova frontiera del noleggio a lungo termine


Se il possesso non fa per voi, così come l’auto di proprietà, da oggi c’è una nuova soluzione che si aggiunge alle tante già disponibili. Si chiama Ricaricar ed è un noleggio a lungo termine “evoluto” o al limite una sorta di car sharing a tempo determinato. Con il secondo, a dire il vero, condivide solo parte del concetto di “pay per use”, che viene realizzato con un schema di ricariche innovativo, che però è anche ciò che lo differenzia dai noleggi a lungo termine classici. Ma siccome un esempio vale più di mille parole, basta fare due conti per capire il reale funzionamento. Innanzitutto il contratto è di 36 mesi e include praticamente tutto, tranne la benzina (che nel car sharing è inclusa); il cliente non si deve preoccupare di nulla se non, appunto, di fare rifornimento. Tutte le incombenze burocratiche e di manutenzione sono a carico di ALD Automotive – la società che ha creato Ricaricar – e al guidatore resta solo da controllare i chilometri che percorre.

continua su Il Fatto Quotidiano

mercoledì 10 febbraio 2016

Il V10 della Viper nasceva da un pick-up


Le auto particolari, strane, a volte anche un po' folli, sono sempre esistite, sin dalla fine dell'Ottocento, quando le prime carrozze perdevano i cavalli (quelli a quattro zampe e con la coda) in favore di motori di ogni tipo. Ogni epoca ha avuto le sue, coerenti con le mode del momento, ma poi ci sono le “perle”, cioè quelle automobili che nascono senza alcun motivo preciso o reale connessione con la realtà, confrontandosi solo con sé stesse e sapendo che saranno poi le altre concorrenti a misurarsi con loro. Una di queste è, senza ombra di dubbio, la Dodge Viper (qui la sua ultima versione), che nella sua versione originale del 1989 era una specie di follia ingegneristica su quattro ruote.

continua su Omniauto

martedì 9 febbraio 2016

Ferrari GTC4Lusso, torna la quattro posti a quattro ruote motrici (e sterzanti)


La Ferrari presenterà un nuovo modello al Salone di Ginevra di inizio marzo e le notizie più interessanti sono sostanzialmente due: prosegue la politica del ritorno ai nomi “classici”, dopo le ultime fantasiose sigle dell’ultima era Montezemolo, e prosegue anche l’investimento sulla trazione integrale. La GTC4Lusso, infatti, altro non è che il corposo aggiornamento della FF (Ferrari Four), la “shooting brake” a quattro posti uscita nel 2011. La sigla che la definisce è un insieme di citazioni storiche di altri modelli, mentre la novità tecnica principale è l’adozione di un inedito sistema a quattro ruote sterzanti chiamato 4RM-S, che dovrebbe aumentare l’agilità alle basse velocità e la stabilità alle alte. Questo sistema lavora insieme alla trazione integrale aggiornato (4RM Evo), che permette di imbrigliare i 690 CV (30 in più rispetto alla FF) a 8.000 giri e i 697 Nm di coppia (10 in più della FF) a 5.750 giri del 6.3 V12 aspirato anche sulle superfici più scivolose. Intendiamoci, questa Ferrari non è certo adatta al fuoristrada, ma si può andare a sciare a Madonna di Campiglio (quasi) senza pensieri.

continua su Il Fatto Quotidiano

lunedì 8 febbraio 2016

“Con Suzuki non si pattina!”, parola di Carolina Kostner



“Con Suzuki non si pattina!”. E' questo lo slogan dello spot televisivo che rappresenta la partnership tra la Casa giapponese e la campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio Carolina Kostner. Dopo il rinnovo con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio per la stagione agonistica 2015/2016, Suzuki Italia ha infatti ampliato il suo impegno nello sport sostenendo l'atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. Questo perché l'atleta altoatesina e Suzuki condividono la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi, che sono rispettivamente il ritorno ai massimi livelli del pattinaggio (Carolina Kostner tornerà alle gare a settembre 2016) e la prosecuzione nei successi commerciali registrati in Europa, con le vendite che dovranno crescere del 50% nei prossimi quattro anni, fino a raggiungere la soglia dei 300.000 esemplari. Un risultato che sarà possibile grazie all’introduzione di almeno un nuovo modello all’anno fino al 2019 nei segmenti A, B e C, cioè quelli di maggiore sviluppo in Europa.

continua su Omniauto

venerdì 5 febbraio 2016

Opel Mokka X, al Salone di Ginevra arriva il restyling di mezza vita


La Opel Mokka è una di quelle auto che ogni Casa automobilistica vorrebbe avere, perché capace di fare buoni numeri di mercato anche in un periodo di crisi. La piccola Suv, infatti, ha “tirato la carretta” nel 2012 e nel 2013, cioè i due anni peggiori della storia moderna della Casa di Rüsselsheim, che poi ha iniziato a riprendersi dal 2014 con l’arrivo di nuovi modelli come la Adam, la Karl, la Corsa e infine la nuova Astra. A quattro anni dal debutto e dopo oltre 500.000 esemplari venduti, però, anche la Mokka ha bisogno di una rinfrescata e il prossimo Salone di Ginevra sarà l’occasione per dargliela, a partire dal nome. La Mokka, infatti, diventerà “X”, inaugurando una nuova nomenclatura che contraddistinguerà tutti i Suv Opel. Lo stile è diventato più elegante e più adulto, ricevendo alcuni stilemi della nuova Astra, dalla quale ci sarà anche un grande travaso tecnologico. Il sistema di infotainment Intellilink, i display touch da 7 o 8 pollici, i servizi connessi di assistenza OnStar e l’Opel Eye (con tutti i suoi dispositivi di assistenza alla guida) saranno le novità principali.
continua su Il Fatto Quotidiano

giovedì 4 febbraio 2016

Fiat Tipo hatchback, sfugge l'immagine del brevetto del posteriore


Al prossimo Salone di Ginevra Fiat presenterà la versione a 5 porte e 2 volumi della Tipo, cioè l'auto che rappresenta il ritorno del marchio del Lingotto nel segmento C più tradizionale, dopo l'abbandono della Bravo. Questo perché già la Tipo attuale, più per prezzo che per dimensioni, si posiziona già nel settore delle compatte, ma lo fa con una tipologia di carrozzeria che in Italia non è mai stata molto apprezzata, almeno non da 30 anni a questa parte. Ad ogni modo, della Tipo hatchback si sa praticamente tutto, le foto spia girano già da diverso tempo e, inoltre, noi di OmniAuto.it vi abbiamo già proposto il nostro rendering esclusivo. Oggi, invece, si aggiunge un ulteriore tassello al puzzle della nuova Tipo e si tratta del disegno di un brevetto che circola in rete.
continua su Omniauto

mercoledì 3 febbraio 2016

Ruota di scorta questa sconosciuta, ormai non la usa più nessuno


State guidando tranquillamente la vostra auto, magari in un raro momento privo (o quasi) di traffico, godendovi il paesaggio e ascoltando un po' di musica, quando all'improvviso qualche cosa interrompe l'idillio tra voi e il mezzo meccanico. Lo sterzo si fa pesante, il rumore di rotolamento aumenta e l'auto tira da una parte. Caspita! Come è successo al 60% degli automobilisti almeno una volta in quattro anni (dati Bridgestone), avete bucato e a meno che la vostra vettura non sia dotata di pneumatici “runflat” - in grado cioè di percorrere un certo numero di chilometri anche se bucati (ecco come funzionano i Driveguard di Bridgestone) – dovete accostare e fare qualcosa. Già, ma che cosa? Perché insieme al comando dell'aria, ai paraspruzzi e alla gommina per la messa a terra contro i fulmini, la ruota di scorta è un'altra di quelle cose che sono quasi scomparse dalle automobili, entrando di diritto a far pare della storia delle quattro ruote.

continua su Omniauto

martedì 2 febbraio 2016

Febbraio è il mese dei SUV e delle sportive, con due “intruse”


Il primo mese del 2016 è stato archiviato e con l'arrivo di febbraio sono attese al debutto sul mercato tante novità, equamente divise tra SUV e sportive, con la “intrusione” di una piccola come la DS3. Ma andiamo con ordine, perché se a gennaio la lista delle novità in arrivo era molto più eterogenea, in questo mese assistiamo a una certa polarizzazione. Partiamo, quindi, proprio con i SUV e con l'ingresso in listino di una coppia molto interessante, che si farà la “guerra” sul mercato ma che nasce dallo un progetto tecnico molto simile. Stiamo parlando delle due “sorelle” coreane, la Hyundai Santa Fe e la Kia Sportage. Nonostante la seconda sia ben più piccola della prima – che sarebbe più corretto confrontare con la Sorento – il listino dei prezzi è in alcuni casi sovrapponibile e quindi potrebbe esserci una certa concorrenza. La Hyundai, infatti, va da 37.300 a 45.800 euro e può montare sia un 2.0 che un 2.2 turbodiesel (da 150 o da 200 CV); la Kia, invece, parte dai 25.500 euro e arriva fino ai 35.250, nel suo caso i motori sono tre: il 1.6 GDI da 110 CV, il 1.7 diesel da 115 CV e il 2.0 diesel da 136 o 185 CV.

continua su Omniauto

lunedì 1 febbraio 2016

smart fortwo cabrio, l'anti-stress cittadino


Tritop non è il nome di un dinosauro di un cartone animato, ma quello della capote della nuova smart fortwto cabrio. Una parola che da sola basta a fare la differenza e che aggiunge un bel plus alle caratteristiche della citycar biposto tedesca. A poco più di un anno dal lancio della terza generazione della smart fortwo, infatti, è arrivata anche la versione scoperta che accompagna quella chiusa sin dalla nascita della prima smart e sempre con almeno un anno di scarto. Quella attuale si posiziona come top di gamma e altro non potrebbe fare, visto che i contenuti che va ad aggiungere sono certamente di natura emozionale piuttosto che razionale. Su un uso cittadino di 365 giorni l'anno – perché questa è e rimane la vocazione della smart fortwo, anche in versione cabrio – i giorni in cui i proprietari viaggeranno a cielo aperto non saranno poi così tanti, ma la sola possibilità di poterlo fare vale la spesa maggiore rispetto alla versione chiusa. E questo potenziale contribuisce anche a dare alla smart cabrio un tocco ulteriore di esclusività.

continua su Omniauto