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giovedì 24 dicembre 2020

Aldo, Giovanni e Giacomo ritornano sulla mitica Subaru "Baracca"


Aldo, Giovanni e Giacomo e Subaru hanno una lunga storia. È iniziata negli anni Novanta, quando Giacomo e Giovanni diventarono Subaristi e iniziarono a conoscere il marchio giapponese, fino a quando è arrivata sul palcoscenico, in uno degli sketch dello spettacolo teatrale Tel chi el telùn, che si chiamava originariamente "Il viaggio", ma che poi è diventato famoso come "Subaru Baracca". Ventuno minuti intramontabili che hanno visto protagonista la Subaru SV, l’avveniristica concept car con cui il trio attraversava l’Italia. A distanza di oltre vent’anni il video della loro performance sulla mitica quattro porte a tre posti continua a essere visto e condiviso (oltre 21 milioni di visualizzazioni solo sul canale ufficiale di Youtube) fino a trasformarsi in molteplici meme, gif e contenuti virali sui social. Una storia proseguita durante il The best of Aldo, Giovanni e Giacomo - Live 2016, il tour teatrale con cui hanno festeggiato 25 anni di carriera con 37 repliche sold out. Giovanni, inoltre, è sempre rimasto fedele alle Subaru tanto da andare fino a Rovaniemi, nel cuore della Lapponia, pur di provare tutti i modelli in occasione dello Snow Drive Event del brand nipponico. Continua su GQ

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giovedì 16 aprile 2015

Subaru Forester Lineartronic, finalmente il CVT diventa piacevole


Parlare del marchio Subaru mi risulta sempre difficile, perché da un lato mi è molto simpatico e non riesco a capire al 100% le ragioni della sua presenza marginale tanto in Europa che in Italia, ma dall'altro non comprendo fino in fondo nemmeno alcune scelte prese dalla Casa madre a cui la filiale italiana si trova, giocoforza, a dover sottostare. Ma andiamo con ordine. Oggi mi trovo in Emilia, per provare il model year 2015 della Forester, in particolare con il nuovo powertrain composto dal 2.0 boxer turbodiesel e dal cambio automatico CVT Lineartronic. La sigla che identifica la trasmissione a variazione continua non è certo popolare dalle nostre parti, abituati come siamo ad associarla agli scooter o, al massimo alle Toyota ibride. Tra i costruttori europei, infatti, solo Audi aveva provato l'esperimento Multitronic, ma con scarso successo. Ma, come dicevo le Subaru mi sono simpatiche e sono convinto che in Giappone abbiano lavorato sodo per trarre il massimo da questa soluzione tecnica.

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domenica 15 luglio 2012

l'autocritico di traverso con la Toyota GT 86


Il 24 giugno, sul circuito laziale dell'ISAM, in occasione dell'Elaborare Day ho avuto il piacere e l'onore di portare in pista per due giri tutti coloro che ne avevano fatto richiesta fin dalle prime ore del mattino. L'auto era una splendida Toyota GT 86 che si è dimostrata facile, veloce e molto giocherellona, come hanno avuto modo di constatare tutti gli appassionati che si sono accomodati sul sedile del passeggero.  

Per quanto mi riguarda non posso che ringraziare Toyota e Subaru (la GT 86 è un progetto condiviso) per aver creato una driver's car che non costa un occhio della testa, che non consuma come una portaerei, che diverte anche a velocità umane e che è capace di mettere il sorriso sulle labbra già dopo pochi chilometri!





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lunedì 19 dicembre 2011

Subaru BRZ e Toyota GT 86, sportive vecchia scuola!!


Bisogna ringraziare i giapponesi. Non è necessario che lo facciano tutti, ma quelli che si ritengono appassionati di auto e, soprattutto, della bella guida, dovrebbero assolutamente farlo. In un periodo in cui la presenza di vetture sportive nei listini si è ridotta al lumicino ed è limitata a pochi marchi specialistici, che producono modelli dai prezzi spesso inavvicinabili, Toyota e Subaru vanno controcorrente. Grazie al loro accordo, giacché lo sviluppo di un'auto di nicchia totalmente nuova è molto costoso, si sono divisi equamente i compiti. Subaru ha sviluppato il comparto motore/trasmissione, Toyota si è occupata di telaio e carrozzeria. Ecco quindi uno splendido e sonoro 4 cilindri boxer aspirato, da 200CV a 7000giri/min, abbinato ad una semplice trazione posteriore, servita da una trasmissione a 6 rapporti, che può essere manuale o automatica a doppia frizione, dotata di differenziale autobloccante. Avendo rinunciato del tutto all'integrale, il posizionamento del propulsore è sceso di ben 14cm rispetto alle altre Subaru, abbassando così drasticamente il baricentro dell'auto, che è anche molto bassa di suo, l'altezza massima è infatti di 1,3 metri. Anche i tecnici Toyota si sono dati da fare, riuscendo a mantenere il peso entro il 1200kg e montando sospensioni raffinate: quadrilateri al posteriore e MacPherson (interamente di alluminio) all'anteriore. Completano il quadro un allestimento interno essenziale ma funzionale, con un posto guida incentrato sul pilota, volante verticale e leva del cambio corta e ottimamente posizionata. I prezzi ufficiali non sono ancora noti, ma dovrebbero partire da circa 30.000€. Che cosa manca? I nomi delle auto! Ero talmente preso dalle caratteristiche tecniche che quasi li dimenticavo..signore e signori, sono lieto di presentarvi la Subaru BRZ e la Toyota GT 86! BRUUUM!!!