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martedì 7 settembre 2021

Kia Rio, la nostra prova: dimensioni da piccola, ma contenuti da grande


La Kia Rio è una di quelle auto che hanno la rara capacità di unire un ottimo rapporto qualità/prezzo a uno stile originale e condirle con prestazioni brillanti. In un mercato che anche nei segmenti più piccoli è sempre più orientato verso i SUV e i crossover, la Rio rappresenta quasi una scelta conservativa. Ma, in realtà, considerata la lunghezza che sfiora i 4,10 mt e il bagagliaio da 325 litri, la Kia Rio può essere un'ottima prima auto, visto che lo spazio a bordo è buono anche per quattro persone. Il modello attuale è la quarta generazione della piccola coreana, è stata presentata lo scorso anno e a livello di contenuti tecnici si pone allo stesso livello delle migliori concorrenti. Noi abbiamo provato la versione top di gamma, spinta dal 1.0 3 cilindri turbo benzina che eroga 120 CV e 200 Nm e che integra un sistema mild hybrid con impianto elettrico a 48 Volt. È abbinato a un cambio a doppia frizione a 7 rapporti, che con il suo funzionamento sempre dolce e puntuale eleva le qualità di guida della Rio, quasi da segmento superiore. La velocità massima di 190 km/h consente di affrontare anche le autostrade con un certo piglio, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h completato in 10,3 secondi non spiega del tutto la reattività del motore, che invece è ottima. Il sistema ibrido “leggero”, poi, consente di diminuire i consumi recuperando parte dell'energia cinetica durante le decelerazioni e mettendola a disposizione nelle accelerazioni. Continua su GQ

mercoledì 18 agosto 2021

Kia EV6, l'auto elettrica che traccia la strada del futuro


La Kia EV6 è la prima auto 100% elettrica del nuovo corso della Casa coreana. Sarà il primo modello del brand coreano costruito sulla piattaforma di nuova generazione E-GMP - Electric-Global Modular Platform - sviluppata specificamente per i modelli elettrici da Hyundai Motor Group, di cui Kia fa parte. La EV6 inaugurerà anche il nuovo linguaggio stilistico del marchio e sarà la prima Kia a portare il nuovo sulla carrozzeria. «La EV6 è stata progettata per fare di ogni singolo viaggio un motivo di ispirazione, migliorando la vita quotidiana dei nostri clienti e fornendogli il massimo di un’esperienza unica nella sua semplicità», ha spiegato Karim Habib, Responsabile del design Kia. Con i suoi 4,68 metri di lunghezza e un passo di ben 2,9 metri, la EV6 promette un grande spazio a bordo e un bagagliaio da 520 litri. Le forme della carrozzeria sono quelle dei crossover e, nel caso vi foste innamorati a prima vista, sappiate che si può già preordinare, con le consegne che inizieranno nella seconda metà dell'anno. Continua su GQ

lunedì 5 aprile 2021

Kia Sorento Plug-in Hybrid la prova - addio Diesel, benvenuto litio


Il destino dei grandi SUV - quelli oltre i 4,7 metri di lunghezza - appare ormai segnato: il Diesel sta diventando un ricordo. Il tema non è banale, perché era solo grazie a quel tipo di propulsore che "bestioni" da sette posti e almeno due tonnellate, avevano consumi accettabili. Ma nel futuro c'è sempre meno gasolio e dunque l'alternativa è l'ibrido, che può essere di diversi tipi. La scelta operata da Kia è piuttosto democratica, visto che con l'arrivo della versione plug-in, le Sorento ibride in gamma diventano due. La motorizzazione full hybrid, infatti, aveva già debuttato qualche mese fa e ora è il momento di quella alla spina, che costa 8.500 euro di più ma anche un maggiore numero di frecce al suo arco. Inoltre, il raddoppio dell'offerta elettrificata di Kia sul suo SUV top di gamma si inserisce nel processo di trasformazione intrapreso dal brand coreano che vuole evolversi dal ruolo di costruttore tradizionale a fornitore di nuove soluzioni di mobilità sostenibile. Più concretamente, entro il 2030 Kia intende vendere 1,6 milioni di veicoli elettrificati ogni anno, che dovranno rappresentare il 40% delle proprie vendite totali. E vale la pena sottolineare che in questo computo non sono inclusi i mild hybrid, che dell'elettrificazione hanno solo le premesse. Passando dalla teoria alla pratica, sotto il cofano della Sorento c'è un powertrain ibrido composto da un 1.6 turbobenzina (180 CV e 265 Nm) e da un motore elettrico (66,9 KW e 304 Nm) che è alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13,8 kWh. La potenza combinata è di 265 CV e 350 Nm, con un'autonomia in modalità elettrica - misurata secondo il ciclo WLTP - di 57 km che in città diventano 70. Tutto questo a fronte di emissioni omologate di 38 g/km di CO2. Quanto ai consumi, il dato ufficiale di questa Sorento - così come quelli di tutte le altre PHEV - va preso con le pinze, perché i test di omologazione vengono fatti con la batteria carica al 100%. Continua su La Stampa

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lunedì 8 febbraio 2021

Kia entra nel futuro della mobilità


Kia fa un passo verso il futuro con una nuova strategia globale che la porterà ad evolversi dal ruolo di costruttore tradizionale a fornitore di nuove soluzioni di mobilità sostenibile. Il tutto sarà accompagnato dal nuovo logo appena svelato e dall'inedito slogan del marchio «Movement that inspires». Inoltre, la casa coreana ha anche cambiato nome rimuovendo la parola «Motors» dalla ragione sociale che recitava «Kia Motors Corporation». La teoria sarà seguita dalla pratica, con l'espansione in aree di business inedite ed emergenti, ideando e fornendo prodotti e servizi di mobilità innovativi per migliorare la vita quotidiana di tutti. «Crediamo che il trasporto, la mobilità e il movimento siano un diritto umano. La nostra visione è creare soluzioni di mobilità sostenibile per i consumatori, la comunità e la società a livello globale», ha dichiarato Ho Sung Song, Presidente e CEO di Kia Corporation. Così la nuova missione di Kia pone al centro «il movimento» che è alla base dello sviluppo umano, perché consente di scoprire luoghi, di incontrare persone diverse, di vivere nuove esperienze e quindi di arricchirsi. Questo intreccio è l'essenza della nuova filosofia di Kia: consentire il progresso fornendo spazi in auto innovativi, prodotti entusiasmanti, nonché servizi utili e convenienti, che soddisfino e ispirino i clienti permettendogli di avere più tempo da dedicare alle attività che amano di più. Continua su GQ

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sabato 12 ottobre 2019

Kia Stinger GT420, un esemplare unico per la pista

Solitamente più le auto sono folli e più riescono a conquistare il cuore degli appassionati, perché c'è qualcosa di profondamente gioioso nel realizzare un'automobile senza seguire i dettami del mercato, ma solo quelli del "Mr. Hyde" che c'è dentro ognuno di noi. In questo caso il Dott. Jekyll è la Kia Stinger, l'ammiraglia del marchio coreano, una berlina a cavallo tra il segmento D e quello E lunga 4,83 metri. Insomma, non l'auto più canonica da portare in pista, anche se la GT con il suo 3.3 V6 sovralimentato da 366 CV è un oggetto molto interessante. Tuttavia i 19 quintali di massa e i 270 km/h orari di velocità massima la collocano più su un autobahn tedesca che tra i cordoli di un trackday. Ma questo non è importato alla filiale inglese del marchio coreano, che ha deciso di creare un esemplare unico espressamente pensato per la guida tra i cordoli. Continua su Motor1

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sabato 19 gennaio 2019

Pannelli solari sul tetto delle auto, Hyundai e Kia li porteranno sul mercato nel 2019

Non accade molto spesso che Hyundai e Kia parlino di una qualche novità in modo congiunto. Solitamente i due marchi ci tengono molto alla loro indipendenza, anche se fanno parte dello stesso gruppo. Ma evidentemente stavolta i boss coreani hanno preferito così e dunque lo Hyundai Motor Group ha annunciato di voler introdurre i pannelli solari sul tetto di alcuni modelli. Per il momento non è stato specificato su quali, anche se è naturale pensare che le prime applicazioni arriveranno sulle vetture elettriche e ibride made in Korea. Quella di sfruttare il tetto dell'auto per ricavare energia elettrica dal sole non è un'idea innovativa in senso assoluto, anzi. Già nel 2012 la Toyota offriva questa opzione su alcune versioni della Prius e al momento la prevede la Prius plug-in hybrid commercializzata in Giappone, ma si tratta di un accessorio piuttosto marginale. Continua su La Stampa

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mercoledì 26 dicembre 2018

Kia Soul, sempre più stilosa e originale

Prendete la Kia Soul attuale e mettetela in mano a un tuner americano chiedendogli di ridisegnarla. Il risultato non sarebbe poi così dissimile da quello a cui sono arrivati i designer coreani. La Soul di terza generazione appena vista al Salone di Los Angeles alza notevolmente l’asticella dello stile. Il frontale è accigliato con uno “sguardo” sottile e tagliente, come se gli occhi dell’auto – cioè i fari – fossero socchiusi in un’espressione da film western. A questo fa da contraltare una “bocca” enorme e assai aggressiva, così come al posteriore c’è uno sportivissimo doppio scarico centrale con tanto di finto estrattore. Tutto questo senza contare i passaruota molto pronunciati e l’aspetto generale “anabolizzato”. Certamente lo stile è sempre stato un punto forte della Soul, che dal 2009 a oggi è stata prodotta in due generazioni, ma ora siamo arrivati a un livello sconosciuto alle concorrenti. Continua su GQ

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sabato 15 dicembre 2018

Pannelli solari sul tetto delle auto, Hyundai e Kia li porteranno sul mercato nel 2019

Non accade molto spesso che Hyundai e Kia parlino di una qualche novità in modo congiunto. Solitamente i due marchi ci tengono molto alla loro indipendenza, anche se fanno parte dello stesso gruppo. Ma evidentemente stavolta i boss coreani hanno preferito così e dunque lo Hyundai Motor Group ha annunciato di voler introdurre i pannelli solari sul tetto di alcuni modelli. Per il momento non è stato specificato su quali, anche se è naturale pensare che le prime applicazioni arriveranno sulle vetture elettriche e ibride made in Korea. Quella di sfruttare il tetto dell'auto per ricavare energia elettrica dal sole non è un'idea innovativa in senso assoluto, anzi. Già nel 2012 la Toyota offriva questa opzione su alcune versioni della Prius e al momento la prevede la Prius plug-in hybrid commercializzata in Giappone, ma si tratta di un accessorio piuttosto marginale. Continua su La Stampa

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lunedì 9 novembre 2015

Kia Picanto, il passepartout per la città


MILANO – Di tutti i modelli che compongono la gamma Kia, la Picanto é stata la più nota al pubblico per diverso tempo e solo nell'ultimo biennio è stata raggiunta da altre vetture di successo come la Rio e la Sportage. Per questo, l'arrivo della versione aggiornata – già disponibile sul mercato a partire da 10.500 euro che diventano 8.950 con la promozione di lancio – rappresenta un momento importante per Kia, considerato anche il mercato italiano in ripresa e il peso del segmento A (quello delle citycar) che, seppure in lieve calo, vale ancora circa il 18% delle vendite totali “Pensiamo di chiudere il 2015 vendendo 38.000 auto in Italia – ha commentato Paolo Bitti, ad di Kia Motors Italia, durante la presentazione stampa a Milano – che significa un miglioramento del 16% rispetto allo scorso anno e un'ulteriore tappa di avvicinamento al nostro obiettivo per il 2018, cioè il raggiungimento di una quota sul mercato italiano del 3%”. Il trend del marchio coreano in Italia quindi, segue quello positivo dell'Europa e del resto del mondo, visto che quest'anno Kia supererà per la prima volta i 3 milioni di esemplari venduti. La piccola Picanto, quindi, è chiamata a confermare il suo importante contributo, reso possibile anche dagli ottimi risultati della versione GPL, che nel 2014 è stata scelta da ben il 42% dei clienti che, in generale, ne hanno apprezzato soprattutto il design, seguito dal prezzo d'acquisto e, a pari merito, dai costi di manutenzione e dai consumi contenuti.

continua su ANSA Motori

giovedì 24 aprile 2014

Kia Pro Cee’d GT provata su strada


Ricordate le coupé degli anni Novanta? Quei modelli che facevano battere il cuore agli appassionati e girare la testa ai ragazzini fuori dai licei? Si chiamavano Alfa Romeo GTV, Fiat Coupé, Opel Calibra, Rover 220 Turbo, Toyota Celica e Volkswagen Corrado, più qualche modello esotico giapponese come la Honda Prelude o la Mitsubishi Eclipse. Sotto il cofano avevano tutte almeno un motore turbo da più di 200 CV e dichiaravano velocità massime superiori (anche di gran lunga) ai 200 km/h. Poi gradualmente e per tanti motivi si sono estinte, tanto che oggi le coupé in vendita in Italia si contano sulle dita di una mano. La Kia Pro Cee'd GT, pur essendo figlia della modernità, porta con sé una parte importante di quello spirito dei Novanta. La sua anima emerge soprattutto all'interno, quando ci si accomoda sui Recaro sportivi ad alto contenimento, con rivestimento misto alcantara e pelle, che già da soli sarebbero un buon motivo per acquistare l'auto. Poi ci si guarda intorno e si scopre una plancia con pochi fronzoli, ma tanta sostanza, una bella leva del cambio corta e un posto guida tutto dedicato al pilota, ma anche dettagli come la pedaliera in alluminio con l'acceleratore incernierato in basso, una primizia sempre più rara nella grande produzione. Infine, l'elettronica di ausilio alla guida è ridotta al minimo. Niente mappature del motore, niente servosterzo regolabile o differenziali autobloccanti simulati, nessun pulsantino "sport" che promette ma non mantiene e nemmeno lo Start/Stop. Se non è un tuffo negli anni Novanta questo, è meglio lasciare stare.

SU STRADA - L'aspetto esteriore della Pro Cee'd GT non si può certo definire dimesso, così quando si mette in moto e si inserisce la prima le aspettative sono piuttosto alte. La prima nota positiva viene proprio dal cambio, gli innesti sono corti, secchi e precisi, come dovrebbero essere su qualsiasi auto sportiva che si rispetti. Percorrendo i primi chilometri si scopre un assetto ben rigido, da vera coupé, che in città fa sentire tutte le sconnessione. È il rovescio della medaglia. Il dritto si scopre non appena si infila una serie di curve. Kia ha dichiarato che la messa a punto dell'assetto ha richiesto 480 giri nella leggendaria pista del Nurburgring. Tuttavia sembra che se ne sia occupato direttamente un famoso tuner tedesco, sebbene non ci siano conferme in tal senso. Ad ogni moto l'auto quasi non conosce il rollio. L'inserimento in curva è preciso e rapido, grazie anche al volante abbastanza diretto e la linea impostata viene seguita in maniera fedele, con il retrotreno che si alleggerisce solo se stuzzicato appositamente. È una taratura che premia la stabilità, come si conviene a un'auto in grado di superare agevolmente (e di gran lunga) i 200 km/h. Questo può accadere grazie al 1.6 GDI Turbo a iniezione diretta, che esprime 204 CV a 6.000 giri e una coppia massima di 265 Nm che rimane costante tra i 1.750 e i 4.000 giri. Peccato che non si faccia sentire. Anche ai regimi più elevati non c'è verso di far arrivare nell'abitacolo il suono del quattro cilindri in linea, come non c'è modo di sentire qualche sbuffo del turbocompressore. La scelta dei tecnici Kia premia il confort, ma su un'auto del genere ci saremmo aspettati ben altro. In ogni caso, il motore convince. La sua spinta è presente e pastosa sin dai 2.000 giri, per poi crescere con vigore dopo i 3.500 giri. Anche a velocità autostradali, complice il buon Cx di 0.30, la Pro Cee'd GT scatta in avanti con una ottima verve, raggiungendo facilmente velocità proibite. Meglio impostare il cruise control e frenare i bollenti spiriti. Gli ultimi complimenti li riserviamo all'impianto frenante, che ha un'ottima potenza e risulta adeguato alle prestazioni dell'auto.

IN OFFICINA - La Pro Cee'd GT nasce sulla stesso pianale della berlina (qui la nostra prova), condivisa peraltro con la Hyundai i30: è un'evoluzione della precedente piattaforma di segmento C del Gruppo Hyundai e fa ampio uso di acciai altoresistenziali. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson mentre al posteriore c'è un raffinato schema multi-link costruito parzialmente in alluminio. L'impianto frenante prevede quattro dischi di cui gli anteriori autoventilanti.

da SicurAUTO.it http://www.sicurauto.it/test-drive/news/kia-pro-ceed-gt-prova-su-strada.html

lunedì 2 aprile 2012

Kia Cee'd, la media possibile

Del Gruppo Hyundai-Kia e delle sue imprese vi ho già narrato poco tempo fa. Oggi vi voglio parlare di un prodotto che a suo modo va controcorrente, la nuova Kia Cee'd. È la sorella della Hyundai i30 con la quale condivide il pianale e buona parte della meccanica, ma ha una personalità ben definita. La Cee'd è una compatta di segmento C che fa del rapporto qualità/prezzo il suo punto di forza ma senza lesinare sul design, tanto che si può permettere (come tutte le Kia) 7 anni di garanzia totale, quando la maggior parte delle case automobilistiche faticano ad aggiungere anche un anno ai due obbligatori per legge.
La Cee'd sarà disponibile a maggio in versione 5 porte e a settembre con carrozzeria station wagon; nel 2013 arriveranno la Pro Cee'd, ovvero la 3 porte sportiva e una crossover di cui ancora non si sa il nome. Kia diventa così uno dei pochi marchi a presidiare il segmento C con una offerta completa. Inoltre i coreani non sembrano troppo sensibili alle mode, si concentrano piuttosto a progettare un buon prodotto. La Cee'd non cede alla moda del downsizing e offre due ottimi propulsori benzina aspirati da 1.4 e 1.6 litri che erogano 100 e 135 CV. Nel reparto diesel può invece contare sul collaudato 1.6 da 110 e 128 CV, ma anche sul 1.4 da 90CV che promette consumi bassissimi.
I prezzi ufficiali non sono ancora stati diramati ma la concorrenza già trema, perché questa Cee'd ha fatto un vero salto di qualità e ora è una avversaria temibile. BRUUUM!!!