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mercoledì 26 gennaio 2022

L'auto che ha percorso più chilometri al mondo è una splendida Volvo degli anni Sessanta


La splendida Volvo P1800S del 1966 detiene un record da Guinness dei Primati: è l'auto che ha percorso più strada in assoluto. Il suo contachilometri, infatti, segna ben 5,2 milioni di km, una cifra semplicemente incredibile. Tutta questa strada è stata fatta con al volante un unico proprietario, l'americano Irvin Gordon che il 30 giugno del 1966, all'età di 25 anni, la comprò da nuova spendendo 4.150 dollari. Una cifra che equivaleva a un intero stipendio e che riuscì ad ammortizzare ogni oltre previsione, visto che per diversi anni percorse circa 150.000 km ogni anno. Il viaggio più lungo? Ben 45 ore da New York a Vancouver, in Canada. Dopo la scomparsa di Irvin Gordon, il 17 novembre 2018, l'auto che ha fatto più chilometri al mondo venne acquistata dalla stessa Volvo, che da allora la usa in alcuni eventi come grande esempio di affidabilità e tecnologia duratura. Tutti questi chilometri, infatti, sono stati percorsi con il motore, il cambio e i semiassi originali. Ma che auto era la Volvo P1800S? Continua su GQ

martedì 9 novembre 2021

Volvo Recharge, ecco la prima stazione di ricarica ultra-fast di Milano


La prima stazione di ricarica ultra-fast nell'area metropolitana di Milano è firmata Volvo ed è stata realizzata da Coima, la società di investimenti immobiliare che ha gestito la riqualificazione del quartiere Porta Nuova. È proprio qui che si trova la stazione Volvo Recharge, a due passi dal Volvo Studio - dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione - e dalla sede di Coima, nell'area dei grattacieli più moderni del Capoluogo lombardo. La nuova colonnina Delta UFC200, dove si possono ricaricare contemporaneamente due vetture a una potenza massima di 150 kW è già attiva, sebbene in una prima fase di test che durerà fino alla fine del mese, poi entrerà a pieno regime e si potrà usare attraverso tutti i maggiori servizi e le app di ricarica. L'energia erogata permette di recuperare 100 km di autonomia in 10 minuti (con una elettrica di ultima generazione) ed è prodotta dalle centrali idroelettriche di Dolomiti Energia ed è quindi rinnovabile e sostenibile. In questa prima fase si può ricaricare solo con un account Plugsurfing o Duferco. Continua su La Stampa

martedì 6 luglio 2021

Volvo XC40 Recharge, la nostra prova della prima elettrica svedese

Con la XC40 Recharge Volvo entra nel mercato delle auto a zero emissioni e lo fa con la versione 100% elettrica del suo modello più diffuso in Italia. Il nome che porta è quello delle Volvo del futuro, sia ibride plug-in che BEV (Battery Electric Vehicle), con cui la Casa svedese vuole portare al 50% la quota di vetture elettriche sul totale di vendite globali entro il 2025, con la restante parte costituita da veicoli ibridi alla spina. Questi ultimi, però, avranno vita breve visto che l'obiettivo per il 2030 è ancora più ambizioso, cioè abbandonare completamente i motori termici in favore di quelli elettrici. Un cambiamento consentito dall'appartenenza al gruppo cinese Geely, che significa piattaforme e tecnologie condivise. Nel frattempo questa XC40, con i suoi 56.300 euro in versione base, si pone come un prodotto top di gamma, in attesa di una variante di ingresso meno potente e meno costosa, realizzata sulla stessa piattaforma modulare. Volvo XC40 Recharge, la prova - la prima elettrica svedese punta sull'hi-tech. Con i suoi 4,42 metri la Volvo XC40 si pone nel cuore del segmento C-SUV, mentre il peso di 2.150 kg è il rovescio della medaglia di avere installata una batteria piuttosto capiente, cioè da 78 kWh di cui 75 effettivi. In questo modo, però, l'autonomia omologata WLTP raggiunge i 418 km e la tecnologia degli accumulatori consente di ricaricare fino a 150 kW di potenza in corrente continua e 11 kW in corrente alternata. Vuol dire che il pacco batterie può essere ricaricato all'80% della sua massima capacità in soli 40 minuti, ovviamente disponendo di una colonnina in grado di erogare tale quantità di corrente. Parlando invece di prestazioni, la XC40 Recharge può contare su due motori elettrici, posizionati uno per ogni asse in modo da configurare una trazione integrale senza albero di trasmissione, per una potenza complessiva di 408 CV e una coppia di 660 Nm. Così la crossover elettrica svedese accelera da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 180 km/h, come del resto avviene già da qualche anno su tutta la produzione Volvo. Continua su La Stampa

domenica 7 marzo 2021

Zlatan Ibrahimovic, tutte le auto più belle del suo garage


Le auto di Zlatan Ibrahimovic mostrano tutta la passione per i motori del campione svedese, capace di spostarsi dai campi da calcio al palco del Festival di Sanremo con una totale disinvoltura. L'attaccante del Milan, peraltro, ha ormeggiato proprio nel porto ligure il suo yacht da 20 milioni di euro, per trovare riparo quando non è impegnato sul palco dell'Ariston. La passione per i natanti, dunque, si accompagna a quella per le supercar e Ibra ne ha avute davvero tante durante la sua carriera ultra ventennale. Ibrahimovic, infatti, ha iniziato la sua carriera da professionista con il Malmo, nel 1999, per poi passare all'Ajax e iniziare la sua avventura in Italia, prima a Torino (sponda bianconera) e poi a Milano con l'Inter. Da qui Ibra si trasferì al Barcellona, prima di tornare in Lombardia per giocare col Milan e poi andare in Francia al Paris Saint-Germain. Dopo la parentesi francese Ibra ha giocato anche con il Manchester United e negli Stati Uniti con il Los Angeles Galaxy, prima di tornare ancora al Milan. Tutte queste avventure sono quasi sempre state caratterizzate dall'acquisto di una nuova supercar e del resto Ibra si è sempre spostato da una squadra all'altra per contratti milionari. Vediamo, quindi, quali sono le auto di Zlatan Ibrahimovic. Continua su GQ

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mercoledì 8 aprile 2020

La Volvo XC40 Recharge diventa anche ibrida plug-in

La Volvo XC40 Recharge diventa anche ibrida plug-in, ampliando una gamma che già si compone delle tradizionali varianti benzina e Diesel e della versione 100% elettrica. Il nome completo è Volvo XC40 Recharge T5 Plug-in Hybrid, ma al di là della nomenclatura quello che conta sono le possibilità che la crossover svedese offre. Sotto il cofano anteriore, infatti, c'è lo stesso 1.5 turbo benzina 3 cilindri delle T3, ma qui ha una potenza di 180 CV, a cui si aggiungono gli 82 forniti dal motore elettrico, per un picco massimo di 262 CV e 425 Nm. La batteria ha una capacità di 10,7 kWh, che sono sufficienti per percorrere fino a 45 km, quando l'auto viene utilizzata in modalità full electric. La peculiarità delle ibride plug-in, infatti, è quella di poter immagazzinare la riserva di energia necessaria per coprire la maggior parte dei tragitti urbani quotidiani. In tutte le altre occasioni, invece, il comportamento è quello di una normale ibrida, in cui propulsore termico ed elettrico coesistono per aumentare al massimo l'efficienza. La ciliegina sulla torta, infine, è quella di poter sfruttare anche il massimo delle prestazioni dovute all'azione combinata delle due unità: l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 7,3 secondi e la velocità massima - come in tutte le nuove Volvo - è limitata a 180 km/h. Continua su GQ

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martedì 28 gennaio 2020

Volvo XC40 Recharge P8, arriva la prima elettrica svedese

La Volvo XC40 Recharge P8 è pronta per debuttare sul mercato italiano e sarà la prima vettura 100% elettrica prodotta dalla Casa svedese a essere commercializzata. Il suo nome è quello che caratterizza le Volvo del futuro, sia ibride plug-in che a emissioni zero. «Ciò che i clienti vedono nella nostra gamma Recharge è molto chiaro - ha spiegato Björn Annwall, responsabile delle attività commerciali di Volvo - le nostre vetture Recharge rispecchiano tutto quello che i clienti si aspettano da una Volvo, con l’aggiunta di un avanzatissimo propulsore completamente elettrico o ibrido plug-in». Nel 2019, Volvo ha venduto circa 46.000 vetture ibride plug-in, vale a dire il 23% in più rispetto al 2018 e più del doppio rispetto al 2017. L'obiettivo a medio termine è quello di portare al 50% la quota di vetture solo elettriche sul totale di vendite globali entro il 2025, con la restante parte costituita da veicoli ibridi. La Volvo XC40 Recharge P8 è stata sviluppata sulla piattaforma modulare progettata insieme al Gruppo Geely. È lunga 4,4 metri, pesa 2.150 kg e ha una capacità minima del bagagliaio di 413 litri. Inoltre, rappresenta una vera e propria pietra miliare perché è anche la prima Volvo equipaggiata con un nuovissimo sistema di infotainment basato sul sistema operativo Android. Continua su GQ

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martedì 13 novembre 2018

Volvo V60 Cross Country, un po’ station wagon e un po’ SUV

La V60 Cross Country è l’auto perfetta per gli indecisi, quelli che non sanno scegliere tra SUV e station wagon, o meglio che preferiscono avere una vettura che sintetizzi il meglio di due filosofie. Volvo l’ha progettata proprio con questa idea in testa: mettere insieme un ottimo comportamento stradale con buone capacità in fuoristrada. L’idea non è certo nuovissima, visto che la V60 CC attuale è l’ultima discendente di una stirpe nata nel 1997 e giunta ormai alla terza generazione. L’abbiamo scoperta al Volvo Studio Milano, pochi mesi dopo aver visto al Salone di Ginevra la V60 normale, rispetto a cui guadagna ben 7,5 cm di altezza da terra, grazie a un assetto più alto con sospensioni dalla corsa più lunga, che aumentano la mobilità in off-road. Nelle situazioni a bassa aderenza si può contare sulla trazione integrale del tipo on-demand e su una serie di aiuti elettronici, tra cui il sistema Hill Descent Control, che è in grado di gestire la velocità quando si percorre una discesa ripida e la modalità di guida Offroad. Continua su GQ

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mercoledì 31 ottobre 2018

Volvo V60 Cross Country, arriva a gennaio da 50.700 euro

Non un SUV, n'è una station wagon allo stato puro. La Volvo V60 Cross Country è nata con lo scopo di riunire in una sola auto il meglio di entrambi i mondi, quello stradale e quello off-road. E' l'erede di una famiglia di modelli nata nel 1997 e viene presentata a pochi mesi di distanza dalla V60 “liscia” che aveva debuttato a Ginevra nello scorso marzo. Michele Crisici, ad di Volvo Italia, ha così dichiarato in occasione della presentazione internazionale tenutasi presso il Volvo Studio di Milano: “Con la nuova V60 Cross Country portiamo la station wagon tipica della famiglia svedese da un habitat naturale a un altro. Abbiamo inventato la Cross Country più di 20 anni fa e con questa vettura andiamo a consolidare ulteriormente il nostro lungo curriculum di specialisti di auto per famiglie sicure, versatili e capaci.” Volvo Studio che accoglierà inoltre la conferenza stampa sui sistemi di sicurezza e di guida autonoma che potrete seguire alle 18:00 in diretta sulla nostra pagina Facebook. Continua su Motor1

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sabato 23 giugno 2018

Volvo V60 Polestar, la supercar che si crede station wagon

Dopo averle dato una rapida occhiata i più distratti vedono solo una Volvo station wagon, mentre chi ha un minimo di attenzione in più capisce che si tratta di una supercar travestita da familiare. È la V60 Polestar, l’unica auto di serie ad avere le sospensioni Ohlins regolabili manualmente. Anzi no, non è l’unica, perché condivide questo primato con un altro modello, la Lamborghini Aventador. Un dettaglio del genere potrebbe bastare per definire quest’auto, visto che non è un vezzo del marketing ma un set di componenti di altissimo livello pensati per la vera guida sportiva, anche in pista. Questa Polestar, del resto, è un’auto a sé, difficile da inquadrare e anche da mettere in concorrenza con altri modelli. Il motore, per esempio, è un 2 litri 4 cilindri a benzina, che non contento di avere il turbocompressore ha pure un compressore volumetrico, una soluzione inventata dalla Lancia negli anni Ottanta e ripresa una manciata di volte da altri costruttori nel corso degli anni. Continua su GQ

lunedì 16 aprile 2018

Volvo XC 40 T5 R-Design, la svedese veloce

Nelle concessionarie Volvo l'attività è frenetica come non mai. Non entrava così tanta gente dai tempi della 850 e i venditori quasi non credono dai loro occhi. Il merito è della XC40, il SUV più piccolo della gamma svedese che è anche quello destinato a fare i maggiori volumi di mercato. Così abbiamo deciso di metterci al volante della XC40 ancora una volta, anche per capire se la vittoria del premio di Auto dell'Anno è meritata fino in fondo. Stavolta però niente diesel. Abbiamo preso le chiavi della top di gamma col “duemila” turbobenzina da quasi 250 CV. Continua su Omniauto

lunedì 15 febbraio 2016

Volvo V90, ritorna la grande tradizione della station wagon alla svedese


Nell’iconografia che rappresenta il mondo dell’automobile la Volvo, ancora prima che per la sicurezza, è stata famosa per le station wagon. Se la Duett degli anni cinquanta e sessanta è nota soprattutto ai lettori dei polizieschi svedesi, la 240 degli anni Settanta era un’auto da hippy chic, quelli che aspiravano a un modello di vita nordico. Ma è stato con le 740 e 760 Polar degli anni ottanta che Volvo è diventata celebre, grazie a grandi, comode e affidabili station wagon che erano amate dagli agenti di commercio e dagli yuppies. La 850 degli anni Novanta, poi, è assurta anche a icona di sportività, con le versioni turbocompresse T5 che aveano prestazioni di livello assoluto. Da ultimo, la saga delle grandi station wagon è finita con la 960 a trazione posteriore, ribattezzata V90 nel 1996 e prodotta fino al 1998.

martedì 12 gennaio 2016

Sfida a Detroit: Mercedes Classe E vs Volvo S90


Mercedes Classe E e Volvo S90, lo scontro al vertice del segmento delle ammiraglie si consuma al Salone di Detroit, dove entrambe le grandi berline vengono presentate al pubblico in anteprima mondiale. Tutte e due sfiorano i cinque metri (4,92 la tedesca e 4,96 la svedese), hanno motori prevalentemente a 4 cilindri in linea e, soprattutto, sono in grado di guidare da sole in alcune condizioni ben definite. Se fosse un duello potremmo parlare di una favorita, la Mercedes, e di una sfidante, la Volvo, che attualmente possono anche non curarsi delle altre sfidanti (Audi, BMW e Jaguar), che sono indietro di una generazione. La sfida è senza esclusione di colpi: la Classe E attacca con un Cx record di soli 0,23 e la S90 risponde con un comunque ottimo 0,28; la tedesca rilancia con il cambio automatico a 9 marce di serie su tutta la gamma e la svedese tiene botta con 8 rapporti.

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venerdì 16 ottobre 2015

Il futuro di Volvo, tanta elettricità e una nuova piattaforma


Tra i tanti effetti del Dieselgate Volkswagen c’è anche quello di aver drasticamente influenzato i piani industriali delle Case automobilistiche riguardanti il prossimo futuro. Dopo che lo stesso gruppo tedesco e che Toyota, suo concorrente principale, hanno detto che investiranno massicciamente sulla trazione elettrica, anche Volvo ha fatto lo stesso. Le novità principali, quindi, sono due: il progressivo ampliamento della gamma elettrificata, cioè delle ibride plug-in ma anche di una inedito modello a zero emissioni e la nascita di una nuova piattaforma modulare per le auto compatte, CMA – Compact Modular Architecture, che si affiancherà a quella esistente (SPA – Scalable Product Architecture) per le vetture più grandi. La prima Volvo a sfruttare la CMA, dunque, sarà lanciata nel 2017 e questa nuova piattaforma sarà fondamentale per arrivare all’obiettivo delle 800.000 auto vendute entro i prossimi 4 anni. L’evoluzione della Spa, invece, proseguirà con l’arrivo della S90, cioè la futura ammiraglia della gamma svedese che sarà l’alter-ego tradizionale della SUV XC 90. Ovviamente, le due piattaforme avranno molto in comune, a partire dai motori, dai sistemi di infotainment e da quelli di sicurezza che saranno fondamentali per raggiungere l’obiettivo degli “infortuni zero” su una nuova Volvo entro il 2020. Al centro di tutto, poi, c’è la riduzione dei costi come pure la possibilità di diffondere i powertrain ibridi plug-in su tutta la gamma.

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martedì 24 febbraio 2015

Tanta sicurezza e protocolli aeronautici: la ricetta di Volvo per la guida autonoma


Se Audi fa girare in pista una RS7 a guida autonoma e Mercedes stupisce con un prototipo che definire futuristico è poco, Volvo non è da meno e, sebbene con meno clamore, percorre velocemente la sua strada verso la “driverless car”. L’approccio è quello dellamassima sicurezza e considerando di che marchio si sta parlando non c’è da stupirsi. Per la Casa svedese, addirittura, l’auto che guida da sola è solo una tappa, perché il punto di arrivo è quello di avere zero incidenti mortali causati da una Volvo entro il 2020. Ambizioso, non c’è che dire, ma gli inventori della cintura di sicurezza a tre punti e degli airbag laterali meritano sicuramente credito, anche perché tra meno di due anni si sarà concluso il progetto Drive Me. L’obiettivo è quello di far circolare nell’area metropolitana di Göteborg 100 auto a guida autonoma, un’iniziativa pilota necessaria per raccogliere dati e accumulare esperienza, con l’intenzione di estendere poi la loro presenza in tutta la Svezia.

da Il Fatto Quotidiano

martedì 27 maggio 2014

Volvo S60 D4 Geartronic R-Design provata su strada


Quasi due miliardi di dollari. È il conto pagato dalla cinese Geely per comprare la divisione auto di Volvo da Ford, che a sua volta la aveva acquistata dal Gruppo Volvo (che si occupa anche di molti altri tipi di veicoli, tra cui i camion) nel 1999. Così, in Cina si registrava il più grande acquisto di un'azienda 'esterna' della storia e negli Stati Uniti si portava avanti la strategia 'One Ford' con cui la Casa dell'Ovale Blu concentrava tutte le sue risorse sul marchio principale. Questa premessa è necessaria per capire diverse cose, soprattutto riguardo a quello che si trova sotto la pelle della Volvo S60. Infatti alcuni suoi componenti fondamentali risentono ancora della 'parentela' americana. Parliamo della piattaforma e dei motori 1.6 turbobenzina. Per il resto Volvo ha preso la sua strada, differenziandosi e sviluppando una nuova famiglia di motori modulari turbocompressi da 2 litri di cilindrata, sia benzina che diesel. Rimane ancora disponibile anche il vecchio 2.4 5 cilindri in linea turbodiesel, che è l'ultima evoluzione di quel motore tutto in alluminio nato nel 2001 dal mitico turbobenzina della altrettanto mitica 850 T5. Sicuramente la prossima generazione di Volvo utilizzerà componenti del tutto inediti, sviluppati sotto l'egida della nuova proprietà cinese. Solo il tempo potrà giudicare i risultati, noi intanto ci concentriamo sulla nostra S60 D4 Geartronic, con il suo look total black e il pacchetto R-Design che la rende più cattiva.

SU STRADA - La Volvo S60 della nostra prova è una di quelle auto da cui non vorresti mai scendere. I sedili ti accolgono come un re, ma ti sostengono quasi come un pilota da rally. La posizione di guida è subito perfetta, con le gambe semidistese e il volante alla giusta distanza. Metti in moto e il 4 cilindri diesel (qui la prova della V40 con lo stesso motore) si sente appena, ma quando dai gas i 181 CV e i 400 Nm di coppia rispondono subito presente. Buona parte del merito di tanta solerzia va ascritta al cambio automatico Geartronic a 8 rapporti fornito da ZF. Lo abbiamo già provato su altre auto e la sua azione è ancora da riferimento della categoria. A questo proposito, è inutile salire all'ultimo step dei motori turbodiesel, ché il 5 cilindri da 2.4 litri, pur avendo qualche cosa in più sulla carta, alla prova dei fatti risulta più lento e più dispendioso del due litri. La colpa è del cambio automatico, che in quel caso è il vecchio 6 marce. Tornando alla nostra S60 è obbligatorio parlare delle sospensioni, che con il pacchetto R-Design possono risultare anche troppo estreme per il tipo di vettura. L'assetto è estremamente rigido, il rollio quasi assente e gli pneumatici 235/40 montati su cerchi da 19 pollici (optional), trasmettono qualsiasi imperfezione della strada. La risposta sulle buche, poi, è particolarmente secca. È il rovescio della medaglia dell'avere un'auto quasi 'pronto-pista'. Inoltre, la S60 e il suo sterzo preciso sono l'ennesima dimostrazione che anche le auto a trazione anteriore possono regalare piacere di guida. Ma Volvo vuol dire anche tanta attenzione per la sicurezza e infatti la nostra S60 sfoggia praticamente tutti i dispositivi per la sicurezza attiva disponibili oggi sul mercato, anche se molti sono optional. Nella guida autostradale si apprezza molto il cruise control adattivo, mentre in città fa sempre piacere sapere di avere un occhio in più che vigila insieme a te, anche se non deve diventare un motivo di distrazione.

IN OFFICINA - La Volvo S60 nasce sulla piattaforma Y20, la stessa della SUV compatta XC60, che in ultima analisi deriva dalla piattaforma Ford chiamata EUCD. Sostanzialmente si tratta di una versione accorciata di quella utilizzata sull'ammiraglia S80. Le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson, mentre le posteriori utilizzano uno schema multi-link. La versione R-Design ha gli ammortizzatori con taratura irrigidita del 15% e i posteriori sono monotubo, le boccole sono più rigide del 400% e l'assetto è ribassato di 10 mm. Il motore turbodiesel 2 litri fa parte della famiglia di propulsori modulari Volvo, che include anche le versioni a benzina.

da SicurAUTO.it http://www.sicurauto.it/test-drive/news/volvo-s60-d4-geartronic-r-design-prova-su-strada.html

martedì 13 marzo 2012

Volvo V40: immagini live e prezzi ufficiali

La Volvo ha ufficializzato i prezzi della nuova V40 presentata al Salone di Ginevra. L'allestimento base è già abbastanza completo e non necessita di aggiunte imprescindibili. Comprende anche il sistema City Safety (che frena l'auto automaticamente in presenza di ostacoli) e l'airbag per il pedone, oltre che l'impianto audio con schermo da 5 pollicie il climatizzatore manuale. Gli allestimenti successivi Kinetic, Momentum e Summum costano rispettivamente 1350€, 3100€ e 5400€ in più. 


Kinetic: cerchi in lega da 16", climatizzatore automatico, computer di bordo, volante e cambio in pelle, pacchetto luci
Momentum: rivestimenti di tessuto/T-tech Linné, bracciolo posteriore, sedile passeggero regolabile in altezza con schienale abbattibile, regolatore di velocità, sensore pioggia, comandi audio al volante, avviamento con pulsante, retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, indicatori di direzione a Led
Summum: rivestimenti di pelle, al bracciolo anteriore regolabile, ai fari bi-xeno attivi con lavafari, ai cerchi da 17 pollici, alle luci diurne a Led, pacchetto luci abitacolo


Benzina
T3 1.595 cm3 150 CV: 24.450 euro
T4 1.595 cm3 180 CV: 26.950 euro

Diesel
D2 1.560 cm3 115 CV: 24.950 euro
D3 1.984 cm3 150 CV: 27.250 euro
D3 Geartronic 1.984 cm3 150 CV: 29.245 euro
D4 Kinetic 1.984 cm3 177 CV: 29.950 euro
D4 Geartronic Kinetic 1.984 cm3 177 CV: 31.945 euro

BRUUUM!!!


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venerdì 24 febbraio 2012

Prime immagini della nuova Volvo V40

Quando si deve lanciare un'auto nuova, ogni stratagemma per attirare l'attenzione è lecito. Quella delle foto sfuggite prima della presentazione ufficiale sta quasi diventando una moda, tanto da sollevare più di un dubbio su chi siano realmente le talpe che pubblicano le immagini in rete. Ieri ho parlato della nuova Audi A3, che però per la casa madre è ancora top secret. Oggi è il turno della nuova Volvo V40, anche lei attesa a Ginevra e avvolta da una coltre di mistero, che tanto misterioso non è più visto che pure in questo caso un paio di foto sono sfuggite.
La nuova V40 sostituirà in un colpo solo la berlina S40, la station wagon V50 e la compatta C30, facendo entrare anche Volvo nel variegato segmento delle crossover. La linea a metà tra una due volumi e una wagon e la lunghezza prossima ai 4,50 metri la mettono in concorrenza diretta con auto come la A3 Sportback, la Lancia Delta e la M-B Classe B. Potrebbe rappresentare la soluzione perfetta per chi ha bisogno di spazio e non vuole rinunciare a una certa dinamicità, differenziandosi dai soliti marchi premium rispetto ai quali Volvo è sempre stata una valida alternativa. Questa V40 è uno degli ultimi progetti nati e cresciuti sotto la vecchia proprietà Ford. Si basa, infatti, sulla piattaforma C1, la stessa della Focus e di molti altri modelli. Per apprezzare i risultati della nuova gestione cinese (Geely), bisognerà attendere ancora qualche anno. A Goteborg stanno sviluppando una nuova piattaforma flessibile in grado di fare da base ai futuri modelli dal segmento C al segmento E; è anche in via di definizione una nuova famiglia di motori modulari a 4-5-6 cilindri, sia benzina che diesel. 
Intanto la nuova Volvo utilizza i super-collaudati propulsori di derivazione Ford che già equipaggiano le altre auto della casa svedese. La V40 sarà messa in vendita nel terzo quadrimestre del 2012 con un prezzo che dovrebbe partire da circa 26.000€. BRUUUM!!!

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