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domenica 20 settembre 2020

Aprilia Tuono V4 X, figlia della MotoGP


La Aprilia Tuono V4 X è l'ultima nata di una stirpe molto speciale, quella delle hyper-naked. Alcuni anni fa, infatti, qualche ingegnere pazzo ha avuto l'idea di prendere una moto sportiva - la Aprilia RSV - toglierle le carene, montarle un manubrio più largo e trasformarla in una naked velocissima. Da lì in poi altri hanno seguito questa strada e nuovi ospiti si sono uniti alla combriccola. Così dalle parte di Noale hanno deciso di rimettere i puntini sulle i e di creare la hyper-naked più veloce, estrema e specialistica che esista. È una serie limitata, allestita seguendo gli stessi concetti usati con la RSV4 X, cioè usare i migliori componenti con un solo obiettivo: il massimo rendimento in pista. Infatti la Tuono V4 X è stata sviluppata da Aprilia Racing, che si occupa anche della produzione ed è stata messa a punto in pista da Lorenzo Savadori, che di mestiere corre in Superbike. “È la moto più divertente che abbia mai guidato. Il mix tra comodità e prestazioni è, secondo me, unico. Il motore pazzesco sa essere anche molto gestibile, sia per gli esperti sia per gli amatori, e il pacchetto aerodinamico dà una stabilità incredibile per essere una naked" ha detto Savadori e se non basta la sua parola, ecco quella di Aleix Espargaró, che per Aprilia corre in MotoGP “La Tuono V4 X è spaziale. Non avevo mai provato in pista una moto con manubrio alto e sono rimasto sorpreso dalla sensazione di stabilità. Il motore è pazzesco, ma la ciclistica non va in crisi, anzi: posizione di guida ed elettronica la rendono estremamente divertente. Puoi guidarla in modo pulito, ma anche di traverso. È una pura sportiva con un lato da teppista!". Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

venerdì 9 agosto 2019

Ducati Panigale V4 25 Anniversario 916, in memoria dell’icona di Borgo Panigale

A volte basta un solo prodotto, in questo caso una motocicletta, a cambiare le regole del gioco. Il suo nome è Ducati 916 e a venticinque anni di distanza dal suo arrivo sul mercato ha una linea ancora attualissima, oltre ad essere l'icona per antonomasia del brand di Borgo Panigale. Fin dalla sua prima apparizione, la 916 ha fatto innamorare gli appassionati per il suo design innovativo che l'ha resa unica, diversa da qualsiasi altra moto sportiva in commercio all’epoca. Considerate anche le versioni successive - 996 e 998 - rimaste rimaste in produzione fino al 2004 è stata prodotta in oltre 45.000 unità, un numero incredibile per un costruttore che produce circa 55.000 moto ogni anno. Ma la 916 non ha avuto solo grande successo commerciale,  è anche stata vincente in superbike, dove si è imposta fin dalla gara di esordio e negli anni successivi ha vinto 120 gare, 8 titoli Costruttori e 6 titoli piloti di cui 4 con l’inglese Carl Fogarty. Continua su La Stampa

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