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lunedì 31 gennaio 2022

Jaguar F-Pace, viaggiare ovunque in prima classe


La Jaguar F-Pace è il SUV più grande della gamma della Casa britannica e si posiziona leggermente più in alto rispetto alla E-Pace, che è più corta di 35 cm e costa circa 15.000 euro in meno. Con 4,75 metri lunghezza non è l'auto più adatta ai contesti urbani, anche se è molto maneggevole e ha un'ottima visibilità. Certamente è una prima auto, per tutta la famiglia, ma può anche essere una vettura di rappresentanza; la comodità, in ogni caso, non manca e i viaggi sono sempre un piacere. Il design riprende quello della sportiva F-Type, a cui si aggiungono i dettagli dei proiettori simili alle berline XE e XF, così come la grande bocca frontale. Globalmente le forme sono molto pulite e non fanno mai sembrare massiccia unauto che è larga quasi 2 metri. Dal posto guida della Jaguar F-Pace si apprezza la strumentazione è completamente digitale e lo schermo dell'infotainment al centro della plancia da 12,3 pollici; il software è ricco di funzionalità ma per gestirle bene tutte ci vuole un po' di abitudine. Parlando invece di spazio, i sedili anteriori sono ben distanziati, comodi e ampiamente regolabili; anche al posteriore la volumetria è generosa, tanto che pure l'eventuale terzo passeggero centrale sta comodo. Il bagagliaio ha una capienza di 650 litri, una forma molto regolare e il pavimento basso e a filo con la soglia, tra l'altro illuminata coi led. Continua su GQ

sabato 18 dicembre 2021

La Jaguar E-Type di Diabolik è un mito senza tempo


La Jaguar E-Type di Diabolik è tornata sulla cresta dell'onda negli ultimi giorni, grazie alla sua presenza da protagonista nell'omonimo film dei Manetti bros. che proprio in questi giorni ha debuttato nei cinema. La coupé britannica fece il suo debutto nel lontano marzo 1961 al Salone di Ginevra, scrivendo una pagina di storia dell'automobile. Con linee uniche e una progettazione all'avanguardia, era il capolavoro di Malcom Sayer e di Sir William Lyons, che la resero una delle vetture più belle mai realizzate, secondo Enzo Ferrari «L’auto più bella mai costruita». Prodotta fino al 1975 in oltre 70.000 esemplari, è stata considerata un’opera d’arte e anche esposta al Museo MOMA di New York. Nell’immaginario collettivo, la Jaguar E-type è anche la macchina del Re del Terrore che ha fatto la storia del fumetto grazie alla sofisticata penna delle Sorelle Giussani. Quando Diabolik è in fuga, la sua alleata più preziosa è proprio la E-Type, con tutti i suoi trucchi che l'hanno resa un cult nel suo genere. Quest’anno, a 60 anni da anni dal debutto, Jaguar ne ha celebrato l’anniversario anche con una edizione limitata, la E-type 60 Collection. Inoltre, Jaguar Italia è partner del film di Diabolik. Continua su GQ

domenica 22 agosto 2021

Jaguar XF, una vera nobile britannica: la nostra prova


La Jaguar XF appartiene a una quelle categorie di auto che si stanno estinguendo lentamente. Il predatore ha sempre lo stesso nome, una sigla di tre lettere che anno dopo anno continua a scalare le preferenze degli automobilisti. Così, anche nel tradizionale segmento delle grandi berline di rappresentanza, i Suv diventano sempre più popolari. È un vero peccato, perché vetture come la XF offrono qualità che nessuno sport utility vehicle potrà mai eguagliare, prima di tutto lo stile. La berlina britannica, con i suoi quasi 5 metri di lunghezza, può sfoggiare una linea bassa, filante ed assai elegante, oltre che aerodinamica (il Cx è di 0,25). Anche la posizione di guida, allungata e vicina a terra, risulta molto più riposante e appagante, sia nei lunghi trasferimenti autostradali che negli scenari quotidiani. Senza contare, poi, la precisione dinamica che l'auto più sfoggiare quando è impegnata tra le curve. Il rovescio della medaglia sta in una minore versatilità e in uno spazio a bordo leggermente ridotto, soprattutto in termini di altezza. Ma l'abitacolo della Jaguar XF è così accogliente che non ci si fa caso. Continua su GQ

giovedì 19 agosto 2021

La Jaguar E-Type compie 60 anni. Per Enzo Ferrari era “l'auto più bella mai realizzata”


La Jaguar E-Type compie 60 anni e si conferma come una delle auto sportive più importanti della storia, non soltanto per il suo design mozzafiato. Linee così belle e vicine alla perfezioni che anche Enzo Ferrari, solitamente avaro di complimenti verso gli altri costruttori - la definì “l’auto più bella mai realizzata”. La prima apparizione in pubblico della E-Type avvenne al Salone di Ginevra, il 16 marzo del 1961. Subito catturò l'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. Il giorno precedente, in realtà, fu presentata alla stampa mondiale e l'entusiasmo fu tale che il fondatore di Jaguar, Sir William Lyons, chiese al capo-collaudatore Norman Dewis di partire immediatamente da Coventry per portare in Svizzera un secondo esemplare da far provare. Tecnicamente era un'auto all'avanguardia: aveva il telaio monoscocca, le sospensioni posteriori indipendenti e quattro freni a disco. Continua su La Stampa

lunedì 1 marzo 2021

Jaguar C-type Continuation, dopo 70 anni la storia ritorna


La Jaguar C-type Continuation celebra una leggenda dell'automobilismo britannico. La C-Type originale, infatti, ha vinto due volte la 24 Ore di Le Mans, nel 1951 e nel 1953. In tutto ne furono prodotte 53 e oggi il valore delle vetture superstiti si misura in milioni di euro. Così, per celebrare i settanta anni di questa splendida barchetta, Jaguar Classic ha annunciato una produzione rigorosamente limitata di una piccola serie, che sarà costruita a mano nello lo stabilimento Jaguar Land Rover Classic Works di Coventry. Il programma Jaguar C-type Continuation permetterà agli appassionati delle competizioni di auto storiche, di poter acquistare per la prima volta un esemplare nuovo di fabbrica identico alla vettura del 1953, che sarà equipaggiata con freni a disco “originali”. La C-type, originariamente prodotta tra il 1951 e il 1953, era famosa per la sua forma eccezionalmente fluida sviluppata da Malcom Sayer. Al suo debutto nel 1951 vinse quella che allora era la corsa più famosa e prestigiosa al mondo, facendo registrare la prima delle sette vittorie assolute di Jaguar. Dal 1952, la C-type è stata la vera pioniera nell’adozione dei freni a disco nelle competizioni motoristiche. Continua su GQ

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venerdì 1 gennaio 2021

Diabolik , la sua Jaguar è «l'auto più bella mai realizzata»


La Jaguar E-Type di Diabolik è da sempre considerata come una delle più belle vetture di tutti i tempi. Addirittura, un certo Enzo Ferrari - di norma avaro di complimenti verso gli altri costruttori - la definì «l’auto più bella mai realizzata». La sua storia iniziò al salone di Ginevra nel lontano 16 marzo del 1961, quando fu presentata al pubblico che ne rimase immediatamente impressionato. Per quell'epoca la coupé Jaguar era un'auto all'avanguardia, con quattro freni a disco, telaio monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti. Tutto questo senza contare la sinuosa carrozzeria a cui tutt'oggi è impossibile rimanere indifferenti. Bellissima e aerodinamica, tanto che già la prima versione raggiungeva i 240 km/h. Fu subito disponibile in due varianti di carrozzeria, convertibile (detta OTS - Open Two Seater) e coupè (detta FHC - Fixed Head Coupe).Continua su GQ

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mercoledì 13 maggio 2020

Tech e Auto Il design Jaguar, perfezione e purezza

Il design Jaguar ha un nuovo boss. Si chiama Julian Thomson e dopo diciannove anni con la Casa di Conventry, lo scorso anno è stato nominato Design Director. Una grande responsabilità ma anche un grande onore, visto che tutte le Jaguar dei prossimi anni porteranno la sua firma. Lo abbiamo intervistato per capire come si sta evolvendo il mondo dell'auto e che cosa possiamo aspettarci dalle auto di Coventry di domani. «Il mondo cambia velocemente. Prima del virus avevamo una serie di input. I clienti più giovani avevano visioni diverse rispetto a quelli più vecchi. Avevamo la guida autonoma. Ma dopo questa crisi dovremo ripensare un pò tutto. Jaguar ha sempre fatto auto bellissime e continueranno a esserlo, ma dobbiamo tenere contro del nuovo scenario» racconta Thomson che poi prosegue parlando della nuova XJ, ovvero l'ammiraglia Jaguar che per la prima volta sarà 100% elettrica. «Il Coronavirus ha spostato molto l'attenzione sulla salute e anche sull'inquinamento. Noi crediamo che l'elettrico sia la soluzione per migliorare la qualità dell'aria e credo che il design della XJ, soprattutto negli interni, sia molto rilassante e dia un senso di pace». Continua su GQ

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venerdì 6 marzo 2020

Jaguar E-Pace, il giaguaro urbano

La Jaguar E-Pace è la seconda SUV nella storia del marchio di Coventry. Le sue linee sono inconfondibili e diametralmente opposte rispetto a quelle della «cugina» Evoque, con cui però condivide buona parte della meccanica. Vista la sua natura di crossover, la Jaguar E-Pace è perfetta praticamente per tutti gli utilizzi e le esigenze. Quattro metri e quaranta di lunghezza non sono troppi per parcheggiarla in città, anche se bisogna stare attenti ai quasi due metri di larghezza. Lo spazio a bordo non manca. Guidatore, passeggeri e bagagli sono tutti tenuti in grande considerazione: la posizione di guida è ottima, lo spazio per chi siede sul divano posteriore abbondante e quello per i bagagli addirittura da record, considerati i 577 litri di capacità minima. L'accesso ai sedili posteriori, però, non è dei più agevoli, perché la forma degradante del padiglione costringe a chinarsi un po' con la testa, ma è il prezzo da pagare per avere uno stile così affilato. Una volta seduti, però, non ci sono limitazioni, anzi la E-Pace si rivela comoda e spaziosa anche per le persone alte. Il posto guida, invece, è spettacolare. Il corpo assume una posizione allungata che fa quasi dimenticare di essere su un SUV, anche grazie al volante piuttosto verticale. La strumentazione è una via di mezzo tra tradizione e innovazione, con i due grandi strumenti circolari e il display in mezzo, mentre al centro della plancia troneggia il touchscreen del sistema di infotainment, che è molto intuitivo nell'utilizzo. Continua su GQ

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martedì 25 febbraio 2020

Jaguar Mk 2 secondo Rankin

La Jaguar Mk 2, una delle più famose auto britanniche di tutti i tempi, quest’anno festeggia il suo 60° anniversario e per celebrarlo degnamente è sceso in campo Rankin. Il celebre fotografo l'ha immortalata su un set appositamente creato, battezzato «Period Drama» una white room caratterizzata da una trama a pois neri. Inoltre, ha ripetuto l'operazione con le discendenti moderne della Mk2, le berline XE ed XF, all'interno del progetto Rooms by Rankin. Continua su GQ

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martedì 21 gennaio 2020

Jaguar inventa i sedili che attivano i muscoli

Jaguar ha inventato i sedili per fare ginnastica, una soluzione che guarda direttamente al futuro, capace di adattare la propria forma per ridurre i rischi per la salute che derivano dal rimanere seduti troppo a lungo. Il sedile Morphable, sperimentato dalla divisione Body Interiors Research di Jaguar Land Rover, incorpora nell'imbottitura una serie di attuatori che, con costanti microregolazioni, trasmettono al cervello la sensazione della camminata; tali regolazioni possono anche essere personalizzate individualmente. Continua su GQ

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mercoledì 13 novembre 2019

Jaguar Vision Gran Turismo Coupé, il “Giaguaro” per la Play Station

Jaguar era uno dei pochi brand a non avere ancora creato una vettura virtuale per il popolarissimo videogame Gran Turismo Sport. Ora, con la nuova Vision Gran Turismo Coupé ha colmato il distacco, andandosi ad aggiungere a un lunghissimo elenco di marchi che va da dai generalisti ai più blasonati. E' stata progettata guardando alle competizioni sportive del passato, traendo ispirazione, in particolare, dalla C-Type e dalla D-Type, entrambe vincitrici della 24 Ore di Le Mans. Continua su La Stampa

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giovedì 19 settembre 2019

Jaguar I-Pace, la prima Jaguar completamente elettrica

Pur essendo molto più sviluppato di qualche anno fa, il mercato delle auto elettriche è ancora una goccia rispetto al mare dei modelli tradizionali. In questo scenario la Jaguar I-Pace rappresenta una scelta di eccellenza. I suoi 4,68 metri di lunghezza la inquadrano nel segmento D dei SUV – quello dell'Alfa Romeo Stelvio, della BMW X3 e della Porsche Macan – mai il suo prezzo che parte da 82.000 rende la Jaguar I-Pace unica all'interno di questa categoria. È un conto salato, ma in linea con le prestazioni e con le quotazioni delle concorrenti, che si chiamano Audi e-tron, Mercedes EQC e Tesla Model X. Di tutte queste, la crossover britannica è quella che ha un'indole più sportiva, unita a uno stile piuttosto originale. Ha due motori elettrici, uno all'avantreno e uno al retrotreno, che configurano la trazione integrale e hanno una potenza totale di 400 CV e 696 Nm. Sono alimentati da un pacco batterie agli ioni di litio che è in grado di immagazzinare fino a 90 kWh di elettricità. Per questo l'autonomia della Jaguar I-Pace è di 480 km (omologati nel ciclo WLTP), un dato che però viene molto influenzato dal percorso e dallo stile di guida, come del resto con tutte le auto elettriche. Continua su GQ

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sabato 10 agosto 2019

Jaguar XE SV Project 8, la berlina più veloce del mondo

A volte non ci sono avversari da battere, se non te stesso. È il caso della Jaguar XE SV Project 8, una berlina molto speciale, che già due anni fa aveva stabilito il record sul giro nella sua categoria al leggendario circuito del Nurburgring, fermando i cronometri a poco più di 7 minuti e 20 secondi. È un tempo incredibile, che solo supercar estreme sono in grado di abbassare. Ma la Jaguar ci è riuscita. Grazie al costante lavoro di affinamento del reparto Jaguar Special Vehicle Operations, ha dimostrato nuovamente le sue impressionanti prestazioni stabilendo il nuovo record all'Inferno Verde per una vettura di serie quattro porte, fermando la lancetta a 7 minuti e 18,361 secondi, un valore di 7 secondi più basso rispetto a qualsiasi altra concorrente. Rispetto alla vettura del record precedente, questo esemplare montava il Track Pack, che prevede anche l'eliminazione dei sedili posteriori per guadagnare peso. Continua su GQ

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martedì 9 luglio 2019

BMW e Jaguar Land Rover insieme per l'auto elettrica


Nel mondo degli affari non c'è posto per i sentimenti e l'industria dell'auto non fa eccezione. BMW e Jaguar Land Rover hanno annunciato un matrimonio di interesse focalizzato sulla mobilità elettrica e il fatto i brand britannici fossero stati di proprietà tedesca dal 1994 al 2000 è solo un ricordo sbiadito e lontano. Evidentemente, le ruggini del passato - se mai ce ne siano state - sono state messe da parte in nome del profitto. La rivoluzione che sta investendo il settore automotive, infatti, non è cosa da poco e nessun soggetto può permettersi di farsi trovare impreparato. Non si tratta solo delle zero emissioni, ma anche dell'auto connessa e autonoma. Sono i tre pilastri su cui si poggerà la mobilità del futuro, che di conseguenza se ne porteranno dietro anche un quarto, ovvero lo sharing di cui ora stiamo solo assaggiando le possibilità. Continua su GQ

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sabato 6 luglio 2019

Ian Callum lascia la Jaguar dopo 20 anni. E dopo averne rivoluzionato il design

Ritirarsi da campioni è sempre una buona idea e, anche se nell'industria automobilistica non si assegnano tre punti per la vittoria e non c'è nessun tabellone a cui arrivare in fondo, Ian Callum può senza ombra di dubbio meritarsi questo titolo. Negli ultimi venti anni è stato a capo del design Jaguar ed è riuscito in quella che forse è l'impresa più ardua che si possa immaginare in questo settore: creare un nuovo linguaggio stilistico per un brand di lusso  saldamente ancorato nella tradizione. Dal 1999, anno di insediamento di Callum, a oggi, il Giaguaro si è trasformato ed è tornato a graffiare. Ci sono voluti alcuni anni di rodaggio per arrivare al prodotto della svolta, cioè la XF del 2008. Prima di lei a Coventry erano ancora prigionieri del passato, con la S-Type e la X-Type che cercavano di riproporre in chiave moderna i canoni storici. Del resto, anche Ian Callum appena adolescente rimaneva a bocca aperta osservando una XJ attraverso la vetrina di una concessionaria e promettendo a sé stesso che sarebbe stato quello il lavoro della sua vita: disegnare automobili. Continua su La Stampa

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venerdì 7 dicembre 2018

Jaguar, la F-Type si dà ai rally

Solitamente Jaguar non è uno di quei marchi che si associano immediatamente al rally. Tuttavia, nella storia della Casa di Coventry, le corse su strada e terra sono ben presenti, già dai tempi della leggendaria XK 120 che, registrata con il nome di “NUB 120”, portò a termine tre Alpine Rally consecutivi senza incorrere in un solo punto di penalità, vincendo poi il RAC e il Tulip – rispettivamente i rally nazionali inglese e tedesco – con al volante Ian Appleyard. Così, nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni delle sue auto sportive, la cui storia iniziò nel 1948 proprio con il lancio della XK120, Jaguar ha realizzato due F-Type Convertibili da rally che riprendono alcuni tratti stilistici della F-Type Chequered Flag Limited Edition. Sotto il cofano c’è il 4 cilindri 2 litri turbobenzina da 300 CV. Con la supervisione dei reparti Design e Engineering, entrambe le vetture sono state costruite secondo le specifiche tecniche della FIA. Continua su GQ

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domenica 11 novembre 2018

Jaguar XJ220, una supercar velocissima che deluse le aspettative

A volte anche nell’industria automobilistica qualcuno fa il passo più lungo della gamba e la storia cambia di conseguenza. La vicenda della Jaguar XJ220 è proprio un perfetto esempio di aspettative non mantenute. È la fine degli anni Ottanta e nel panorama delle supercar sono sostanzialmente due le auto che comandano, la Ferrari F40 e la Porsche 959. Ci sarebbe anche la Lamborghini Countach che però ormai è giunta alla fine della sua lunga carriera. Dalla Gran Bretagna buio pesto. Ma qualcosa bolliva in pentola alla Jaguar, anche se non ufficialmente. Un gruppo di appassionati dipendenti, infatti, si riuniva il sabato per portare avanti progetti autonomi, uno dei quali sarebbe poi diventato la Jaguar XJ220, dopo essere stato deliberato ufficialmente nel 1987. Una berlinetta due posti a motore centrale capace di superare le 220 miglia orarie, ovvero andare oltre il 350 km/h. Continua su Autoappassionati

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domenica 28 ottobre 2018

5 auto d’epoca rarissime da comprare subito

Dopo il successo dell’edizione 2017, torna a Padova, nell’ambito del Salone Auto Moto d’Epoca, l’asta organizzata da Bonhams, con un’impressionante gamma di auto classiche e da collezione. La manifestazione a Padova Fiere inizia il 25 ottobre e terminerà il 28, ma il giorno della vendita all’incanto sarà il 27 ottobre. Tra i lotti che verranno contesti dai collezionisti di tutto il mondo ci sono alcuni modelli classici italiani, unici nel loro genere, roadster degli anni Cinquanta appartenuti alle celebrità, e macchine da corsa ultraleggere. Vediamo dunque quali sono cinque le automobili più interessanti che Bonhams metterà all’asta, ricordando che il ricavato della vendita di questo lotto verrà devoluto a Interplast-Germany eV, un’organizzazione benefica che fornisce assistenza a chi è ferito da guerre, incidenti e malattie in paesi in via di sviluppo come Afghanistan, Iraq e Myanmar. Continua su GQ

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giovedì 20 settembre 2018

Jaguar E-Type EV, anche Diabolik sceglie l’auto elettrica

Quando poco più di tre mesi fa il Principe Harry e Meghan si sono sposati, in molti si sono chiesti che auto fosse quella silenziosa E-Type spider con la guida a sinistra, con cui sono usciti dalla Frogmore House dopo il ricevimento nuziale. Si è poi scoperto che il silenzio era una caratteristica fondante della vettura, in quanto completamente elettrica. Ovviamente si tratta di un modello speciale, perché nessuna delle E-Type originali prodotte dal 1961 al 1975 aveva motori che non andassero a benzina. Si chiama Jaguar E-Type EV ed è stata sviluppata dal reparto Jaguar-Land Rover Classic Works. Il cuore del progetto è l’inserimento nel lungo cofano di un motore elettrico e del relativo pacco batterie per alimentarlo, ovviamente estirpando del tutto l’unità termica e gli organi della trasmissione. Il prototipo era stato già presentato un anno fa, ma ora a Coventry hanno deciso di metterlo in produzione, anche per far fronte alle tante richieste ricevute. Continua su GQ

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martedì 6 marzo 2018

Jaguar I-Pace, ecco l’anti Tesla Model X

Se Elon Musk cercava un avversario agguerrito per le sue auto elettriche, probabilmente ha trovato il primo. La Jaguar I-Pace che verrà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Ginevra non è ancora sul mercato, ma ha già sfidato la Model X nella drag-race che potete vedere qui sotto. Un video ufficiale al 100% e realizzato dalla stessa Jaguar che evidentemente confida molto nelle qualità del suo primo modello elettrico. Possiamo tranquillamente anticiparvi come finisce la sfida, perché ovviamente nessuna Casa automobilistica metterebbe in piedi una comparativa con il rischio di perderla. Ma la mossa astuta, quasi geniale, dei britannici, è stata quella di far gareggiare la I-Pace contro i due modelli meno potenti della gamma Model X, la 75D e la 100D, lasciando fuori la stratosferica P100D. Continua su Autoappassionati