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sabato 25 settembre 2021

Tom Cruise, la sua Porsche 928 è stata venduta a un prezzo record


La Porsche 928 di Tom Cruise è stata venduta all'asta per quasi 2 milioni di dollari nella vendita organizzata in Texas da Barrett-Jackson. La cifra precisa è 1.980.000 dollari ed è ancora più assurda se si pensa che la 928 è una delle Porsche attualmente meno apprezzate sul mercato e che si può trovare tranquillamente a meno di 20.000 dollari negli Stati Uniti. Ma il valore di quest'auto è dato dal suo essere apparsa sul set di Risky Business, il film che nel 1983 rese noto Tom Cruise al grande pubblico e anche il primo in cui ottenne il ruolo di protagonista. Di lì a poco, infatti, ottenne la parte principale in Top Gun che nel 1986 fu un successo travolgente e fece diventare l'attore originario di Syracuse una vera star. Tornando alla Porsche 928 di Tom Cruise, è un modello del 1979 che è stata di recente battuta all'asta in Texas per la cifra esatta di 1.980.000 dollari. La Porsche 928 di Tom Cruise è una delle tre utilizzate durante le riprese ed è quella che compare più tempo nel film, oltre a essere stata utilizzata durante la scena dell'inseguimento dove Joe Goodson, dopo essere scampato al pericolo, pronuncia lo slogan dell'epoca del brand di Zuffenhausen, cioè «Porsche, there is no substitute». Chissà se la produzione ha ricevuto qualcosa in cambio da Porsche per questo, del resto in quell'epoca non era uso dichiarare l'inserimento di prodotti a scopo pubblicitario. Continua su GQ

mercoledì 22 settembre 2021

È di Will Smith il camper più grande del mondo (da 2,5 milioni di dollari)


Will Smith ha un camper incredibile, una specie di casa su ruote gigantesca e lussuosa, che vale ben 2 milioni e mezzo di dollari. Non si tratta di un capriccio o di un oggetto acquistato solo per fare scena. Se consideriamo che la vita di un attore è piena di spostamenti e trasferte, lunghe anche diversi mesi e magari in posti lontano dalla propria casa o dalla propria famiglia, si capisce perché possa nascere il desiderio di avere comunque un punto di riferimento. Per quanto gli alberghi possano essere dei luoghi meravigliosi, pieni di lusso e comfort, non potranno mai dare le stesse sensazioni di un luogo che invece sia la tua casa, oppure una casa viaggiante. Insomma, Will Smith ha un camper incredibile, anche se in realtà non è esattamente un camper. Ma prima di entrare nei dettagli, vediamo chi lo ha realizzato: si tratta della Anderson Mobile Estates, un’azienda americana specializzata nella produzione di camper di lusso personalizzati. Quello di Will Smith si chiama The Heat, anche se prima aveva un altro nome, ovvero The Studio. Questo perché l'attore di Philadelfia ha comprato il camper di seconda mano, o meglio direttamente dalla famiglia Anderson che aveva appena iniziato questo business. Questo camper è dunque la loro opera prima, in seguito modificata e personalizzata proprio per Will Smith. Continua su GQ

lunedì 10 maggio 2021

Patrick Dempsey, tutte le auto più belle della sua collezione da sogno


Le auto di Patrick Dempsey sono una conseguenza diretta della sua smisurata passione per le corse e per i motori, in particolare per quelli delle Porsche. Ma prima di dare un'occhiata al suo garage, ripercorriamo la carriera automobilistica dell'attore americano di origini irlandesi. Le prime gare a cui ha partecipato sono datate 2004, quando aveva 38 anni, al volante di una Panoz nell'omonimo campionato monomarca. Da quell'anno in poi il suo impegno è diventato costante, sempre al volante di vetture GT - derivate dalla serie e a ruote coperte - fino alla prima partecipazione (2009) alla 24 Ore di Le Mans al volante di una Porsche nella classe GT2. Datata 2009 è anche la fondazione della sua scuderia, la Dempsey Racing, con cui ha intensificato l'impegno nelle corse di durata, fino a vincere la sua prima gara nel 2015, la 6 ore di Fuji, in Giappone. Ma il suo risultato più prestigioso è senza dubbio il secondo posto di classe (GTE Am) alla 24 Ore di Le Mans, sempre nella stagione 2015, al volante di una Porsche 911 RSR. Un impegno così grande e pressante che lo portò ad abbandonare la serie TV che aveva fatto la sua fortuna, ovvero Grey’s Anatomy, in cui impersonava il medico Derek Shepherd. «Mi piacerebbe fare del motorsport la mia priorità assoluta e concentrarmici a tempo pieno - dichiarava qualche anno fa Dempsey - se solo potessi lasciare la carriera di attore, penso che lo farei con estrema facilità e mi concentrerei semplicemente su quella di pilota. Mi piacerebbe più di qualunque altra cosa». Le auto di Patrick Dempsey, quelle a cui tiene di più, sono dunque quelle da gara. Continua su GQ

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domenica 21 febbraio 2021

David Hasselhoff ha venduto la sua K.I.T.T. originale di Supercar


David Hasselhoff ha venduto la sua K.I.T.T. originale, facendola mettere all'asta dagli specialisti di Live Auctioneers, che ne hanno ricavato ben 300.000 dollari. Questa Pontiac Firebird Trans-Am era quella personale dell'attore, in perfetto stato di conservazione perché mai utilizzata sul set di Supercar, la mitica serie televisiva andata in onda in Italia tra il 1982 e il 1986. Quattro stagioni di telefilm che hanno lasciato una traccia indelebile nell'immaginario di almeno due generazioni di giovani, anche considerando le infinite repliche trasmesse negli anni a venire. K.I.T.T. era in grado di compiere imprese impossibili e ha popolato i sogni di ogni bambino e ragazzo cresciuto negli anni Novanta. Ovviamente eravamo (abbastanza) consapevoli che le imprese della coupé nera e di Michael Knight fossero frutto della finzione cinematografica, ma andava bene così. «Michael, i miei sensori avvertono una presenza ostile», «Stai all’erta K.I.T.T.» e l’inquadratura si abbassa sul cofano nero, dove il mitico scanner - la striscia di luci rosse - emette il suo suono futuristico. Memorie di altri tempi, ma oggi David Hasselhoff ha venduto la sua K.I.T.T. originale, che si trova in ottime condizioni, con tutte le apparecchiature speciali funzionanti. Del resto, la Knight Industries Two Thousand faceva le cose per bene e oggi fa sorridere pensare che nel 1982, la Pontiac Firebird Trans-Am avesse solo 165 CV, peraltro ottenuti da un gigantesco motore V8 da 5 litri che sicuramente non brillava per efficienza. Continua su GQ

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domenica 13 dicembre 2020

Leonardo DiCaprio e la sua passione per le auto elettriche


Leonardo DiCaprio e le auto elettriche hanno una lunga storia che è iniziata ormai più di dieci anni fa, quando il divo di Hollywood dichiarò a tutto il mondo il proprio pensiero: «La mia auto è elettrica: una persona normale non percorre in auto più di 50 chilometri al giorno e per fare questo basta una presa di corrente». Un approccio pionieristico, che tuttavia per Leonardo DiCaprio - che l'11 novembre compie 46 anni - non è certo una novità, visto che già all'inizio del terzo millennio guidava una Toyota Prius, per di più nella versione plug-in ibrida, cioè dotata di presa di ricarica esterna e di un pacco batterie più grande di quello della ibrida normale. Un tipo di auto che il mercato sta imparando a conoscere e apprezzare solo negli ultimi mesi ma che venti anni fa era veramente avanguardista e controcorrente. Continua su GQ

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