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venerdì 17 dicembre 2021

Confindustria ANCMA e FMI si schierano contro i divieto generalizzato al fuoristrada


 Il mondo nel fuoristrada è finito nell'occhio del ciclone da qualche giorno a causa di un decreto legge pubblicato lo scorso 1 dicembre in Gazzetta Ufficiale - diventato effettivo oggi - relativo alla regolamentazione delle norme in materia di tutela delle risorse forestali e silvo-pastorali. Con questo documento è stata inasprita, ma non chiarita, una norma che esiste già dal 2018 - decreto legislativo n. 34 del 3 aprile 2018 - che ha inibito la viabilità forestale al traffico ordinario, riservando le strade di montagna a trattori, TIR e macchine operatrici. Nel concetto di traffico ordinario rientra qualsiasi oggetto preso in considerazione dal codice della strada, quindi non solo i mezzi a motore come le auto, le moto o i quad, ma anche le biciclette. Continua su La Stampa

martedì 8 settembre 2020

Con la targa prova non si può più circolare, se l'auto è già immatricolata


Lo scorso 25 agosto, la III Sezione Civile della Corte di Cassazione ha emesso una sentenza riguardante la cosiddetta targa prova, che potrebbe creare diversi problemi sia al mercato dell'usato che alle officine. È stato stabilito che l'uso della targa prova su un'auto già targata esula l'assicuratore della targa prova stessa da qualsiasi obbligo di risarcimento, che invece ricade pienamente sull'assicuratore del veicolo. Peccato che la targa prova venga usata proprio per far circolare auto che non hanno l'assicurazione. Continua su La Stampa

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venerdì 21 agosto 2020

Guidare in ciabatte? Si può, anche in moto, ma si rischia comunque

Il torrido caldo estivo porta con sé diverse abitudini, tra cui quelle relative all'abbigliamento e alle calzature, che diventano più leggeri, aperti e traspiranti. Ma come si concilia tutto questo con la guida? Il discorso è articolato, ma parte da due presupposti. Il primo è che il Codice della Strada non prevede nessun obbligo specifico, il secondo è che non fa distinzioni tra auto e moto (o scooter). In linea teorica, dunque, si può guidare con infradito, ciabatte, sandali e perfino a piedi nudi. Insomma, con qualsiasi tipo di scarpa addosso - paradossalmente anche gli scarponi da sci se fosse inverno - o addirittura senza. E questo si può fare sia con quattro che con due ruote, sebbene soprattutto nel secondo caso sia estremamente pericoloso. La situazione, però, non è così lineare. Continua su La Stampa

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lunedì 6 maggio 2019

Quando scappa scappa: è lecito fermarsi in corsia d’emergenza per i bisogni fisiologici

Nel 2013 sul Grande Raccordo Anulare di Roma avviene un incidente un po' particolare. Un taxi si ferma sulla corsia di emergenza, il guidatore scende, espleta un bisogno fisiologico e poi torna alla macchina per risalire. Proprio in questo momento sopraggiunge una motocicletta che lo urta. Il motociclista viene sbalzato via e perde la vita a causa dell'impatto. A questo punto inizia un iter giudiziario, con l'automobilista indagato per omicidio colposo. Nel 2017 la corte d’appello di Roma conferma la decisione del Giudice per l’udienza preliminare, assolvendo il guidatore dell'auto perché il fatto non costituisce reato. I parenti della vittima, però, presentano ricorso in Cassazione, perché secondo loro nella sentenza non è stato valutato un fatto rilevante, cioè che il tassista aveva fatto una telefonata prima di occuparsi dei propri bisogni. Continua su La Stampa

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venerdì 22 febbraio 2019

Limiti di velocità, l’Europa rallenta: dopo la Spagna, anche la Francia

Si prospettano tempi duri per gli amanti della guida veloce, visto che diverse nazioni europee stanno riducendo i limiti. Ieri, per esempio, la Spagna ha abbassato quello sulle strade extra-urbane principali e secondarie da 100 a 90 km/h. Una misura che ha comportato la sostituzione di 2.700 segnali stradali per un costo totale di oltre mezzo milione di euro. L’intento del governo spagnolo è quello di diminuire il numero degli incidenti, visto che negli ultimi cinque anni è proprio su questo tipo di strade che si è verificato l’80% degli incidenti mortali, 877 nel 2018. Di questi il 40% ha visto uno o più veicoli uscire dalla propria corsia, mentre nel 27% dei casi si è trattato di scontri frontali. La Spagna vuole entrare nel gruppo delle nazioni più sicure dell’Unione Europea, ovvero quelle che ogni anno contano meno di 30 morti per ogni milione di abitanti. Nel 2017, sono stati 39 per milione sul suolo spagnolo. Continua su La Stampa

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mercoledì 29 luglio 2015

Codice della strada, ora anche i sedicenni possono andare in due sul motorino


Tra le tante infrazioni che l’Italia compie nei confronti dell’Unione Europea, in particolare con il mancato adempimento degli obblighi che derivano dal farne parte, ci sono anche quelle relative al Codice della Strada. Ben quattordici procedure di infrazione già avviate e undici di pre-infrazione. Per questo giovedì scorso il Senato ha approvato in via definitiva la Legge europea 2014 – A.C. 2977 – passata con 123 voti a favore, 43 contrari e 41 astenuti che dovrebbe sistemarne almeno un paio. La novità più interessante è l’eliminazione del divieto per i minorenni patentati che conducono veicoli appartenenti alle categorie AM, A1 e B1 (ossia “cinquantini” a due e tre ruote, quadricicli leggeri, motocicli 125, tricicli e quadricicli di potenza inferiore ai 15 kW) di trasportare un passeggero: prima solo i maggiorenni potevano farlo, ora basta che il conducente abbia almeno 16 anni. Il posto per il passeggero, come sempre, deve essere espressamente indicato nel certificato di circolazione, e il passeggero deve avere almeno 5 anni d’età.

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