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lunedì 31 gennaio 2022

Jaguar F-Pace, viaggiare ovunque in prima classe


La Jaguar F-Pace è il SUV più grande della gamma della Casa britannica e si posiziona leggermente più in alto rispetto alla E-Pace, che è più corta di 35 cm e costa circa 15.000 euro in meno. Con 4,75 metri lunghezza non è l'auto più adatta ai contesti urbani, anche se è molto maneggevole e ha un'ottima visibilità. Certamente è una prima auto, per tutta la famiglia, ma può anche essere una vettura di rappresentanza; la comodità, in ogni caso, non manca e i viaggi sono sempre un piacere. Il design riprende quello della sportiva F-Type, a cui si aggiungono i dettagli dei proiettori simili alle berline XE e XF, così come la grande bocca frontale. Globalmente le forme sono molto pulite e non fanno mai sembrare massiccia unauto che è larga quasi 2 metri. Dal posto guida della Jaguar F-Pace si apprezza la strumentazione è completamente digitale e lo schermo dell'infotainment al centro della plancia da 12,3 pollici; il software è ricco di funzionalità ma per gestirle bene tutte ci vuole un po' di abitudine. Parlando invece di spazio, i sedili anteriori sono ben distanziati, comodi e ampiamente regolabili; anche al posteriore la volumetria è generosa, tanto che pure l'eventuale terzo passeggero centrale sta comodo. Il bagagliaio ha una capienza di 650 litri, una forma molto regolare e il pavimento basso e a filo con la soglia, tra l'altro illuminata coi led. Continua su GQ

venerdì 12 novembre 2021

SUV elettrico, ecco i migliori modelli del 2021


Scegliere un SUV elettrico? Ecco i migliori modelli del 2021, un anno che sta diventando sempre più interessante per le vetture 100% elettriche. Nello scorso mese di settembre, infatti, hanno segnato un record, raggiungendo le 8.492 unità vendute con una quota sul totale dell'8%. Così il cumulato dall'inizio dell'anno è salito a 47.242 veicoli, che sono quasi il triplo rispetto allo stesso periodo del 2020 Gli italiani sembrano essersi accorti delle automobili a batteria, anche grazie agli incentivi statali che sono appena stati rifinanziati con 100 milioni di euro, di cui 65 dedicati alle vetture che emettono da 0 a 60 g di CO2, quindi anche alle elettriche. Il parco circolante attuale - 101.945 auto - rimane una goccia nel mare dei quasi 40 milioni di vetture che girano in tutto il Paese. Di tutte le elettriche italiane, poi, quasi due terzi sono concentrate al nord, un quarto al centro e meno di un decimo al sud e nelle isole, disegnando uno scenario in cui il concetto di "due velocità" potrebbe diventare esiziale nella corsa dell'Europa alla decarbonizzazione. L'industria automotive, in ogni caso, sta facendo del suo meglio per proporre sempre più modelli alla portata di tutte le tasche e la top ten delle elettriche più vendute parla chiaro: nella nostra penisola le auto preferite sono sempre le più piccole. La Fiat 500 e la Smart Fortwo occupano i primi due posti nel cumulato gennaio-settembre, ma la Dacia Spring - attualmente settima - ha iniziato uno sprint di recupero che potrebbe vederla sul podio entro fine anno. Al terzo posto c'è la Tesla Model 3, mentre al quarto e al quinto troviamo l'accoppiata delle piccole Renault, Twingo e Zoe, seguite al sesto dalla Volkswagen ID.3. La classifica delle dieci BEV - Battery Electric Vehicle - più amate dagli italiani è chiusa dal trio firmato Stellantis, Peugeot 208, 2008 e Opel Corsa. Continua su GQ

lunedì 1 novembre 2021

Lexux NX, la prova: Full Hybrid o plug-in, è un concentrato di tecnologia


La NX è la Lexus più venduta in Europa - 175.000 esemplari dal 2014 - e anche uno dei modelli più importanti a livello globale. Così la seconda generazione è stata completamente riprogettata partendo dalla piattaforma GA-K, che per la prima volta porta in dote anche l'ibrido plug-in. Sulla nuova NX, in attesa della versione 100% elettrica prevista per il 2023 - si può scegliere tra questo e il full hybrid Toyota versione 4.0 già visto sulla RAV4, disponibile sia a due che a quattro ruote motrici. La NX 350h ha 242 CV, accelera da 0 a 100 km/h in 7,7 secondi e consuma 5,6 l/100 km con emissioni di CO2 di 127 g/km. La NX 450h+ sale a 306 CV e scende a 6,3 secondi nello scatto da fermo, con consumi omologati di 0,9 l/100 km e 20 g/km di CO2. Dati ottenuti con la batteria agli ioni di litio da 18,1 kWh completamente carica, grazie a cui la SUV giapponese può percorrere anche 76 km (98 km in città) senza mai accendere il motore termico e raggiungendo comunque i 135 km/h. Continua su La Stampa

sabato 23 ottobre 2021

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, una supercar travestita da SUV


Definire l'Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio un SUV sportivo non è esattamente appropriato. È meglio parlare di una supercar travestita da SUV e non tanto per i numeri delle sue prestazioni, tanto per le sensazioni che sa regalare alla guida. Ma andiamo con ordine: il cuore della Stelvio Q è il 2.9 V6 Bi-Turbo di derivazione Ferrari che, con i suoi 510 CV e 600 Nm di coppia la spinge fino a 283 km/h e da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi. Un tempo ragguardevole ottenuto anche grazie alle quattro ruote motrici e alla trasmissione è automatica a 8 rapporti con tempi di cambiata di soli 150 millisecondi. A proposito di tempi, nel 2017 l'Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio aveva fermato i cronometri del Nurburgring a 7 minuti, 51 secondi e 7 decimi. Un crono poi migliorato da altri SUV ad alte prestazioni che però costano almeno il doppio rispetto alla Stelvio Q che parte da 102.000 euro. Tornando alle sensazioni, basta salire a bordo e guidarla per qualche chilometro per capire di che pasta è fatta. Inizia tutto con lo sterzo che oltre a essere molto diretto, ha un feeling unico. Riesce a trasmettere così tante informazioni, che è come se le vostre mani si trovassero sugli splendidi cerchi da 19 pollici. Poi viene il telaio rigido che permette alle sospensioni attive di lavoro in modo assai preciso. Continua su GQ

mercoledì 29 settembre 2021

Mazda CX-5, arriva il model year 2022 con tre nuove versioni speciali


In attesa dell'uscita della nuova generazione - l'attuale è sul mercato dal 2017 - Mazda ha aggiornato la CX-5, ovvero il proprio modello di maggiore successo che in Europa rappresenta il 21% delle vendite attuali del brand. Se invece si considera anche la prima generazione, finora ne sono state vendute oltre tre milioni in tutto il mondo. La nuova versione, model year 2022, arriverà nelle concessionarie italiane a gennaio 2022 ma si può già ordinare. Le novità toccano diversi aspetti dell'auto: la gestione della dinamica di guida, il comportamento su strada, lo stile, gli allestimenti, la vita a bordo e le dotazioni di sicurezza. Entrando nello specifico, sulla CX-5 2022 debutta il selettore di guida Mi-Drive (Mazda intelligent Drive), con cui scegliere tra diverse modalità modificando la risposta di alcuni componenti chiave. Continua su La Stampa

lunedì 27 settembre 2021

Tesla Model Y, la prova - ancora più spazio a bordo e qualità in aumento


La Tesla Model Y arriva finalmente sul mercato italiano a quasi due anni e mezzo dalla presentazione. Si tratta del crossover più compatto della gamma, che corrisponde idealmente alla Model 3, mentre la Model X corrisponde alla Model S. È l'auto con cui Tesla aumenterà ancora i suoi volumi, dopo aver sfiorato le 500.000 unità prodotte nel 2020, potrebbe chiudere il 2021 nell'ordine delle 700.000/800.000. Ma quale sarà l'apporto preciso della Model Y al bilancio del costruttore californiano, lo sapremo solo tra qualche settimana. Quello che sappiamo per certo è che ormai le S/X rappresentano solo l'1% delle vendite globali di Tesla. Tornando alla Model Y, le versioni tra cui si può scegliere sono due: Long Range e Performance. La prima, quella protagonista della nostra prova, è già disponibile chi preferisce la seconda dovrà aspettare i primi mesi del 2022. Entrambe hanno un motore elettrico per asse e la trazione integrale senza albero di trasmissione. Continua su La Stampa

sabato 18 settembre 2021

Dacia Duster, la prova: con il restyling arrivano un nuovo motore e il cambio doppia frizione


Con quasi 2 milioni di esemplari venduti dal 2010 a oggi la Dacia Duster è uno dei modelli di maggiore successo a livello europeo e gli italiani hanno sempre dimostrato di apprezzarla visto che in questi anni ne hanno acquistate 250.000. Durante questo periodo la SUV rumena si è evoluta, affrancandosi dalla sua natura originale di prodotto low cost, migliorando costantemente le meccanica, le finiture e gli equipaggiamenti. Il restyling della seconda generazione che abbiamo provato nelle campagne intorno a Parigi conferma questa evoluzione. Rispetto al modello che sostituisce le misure sono invariate e l'estetica cambia solo nei dettagli “una scelta precisa per preservare il valore delle vecchie Duster nel mercato dell'usato” ha spiegato Lionel Jaillet, Direttore del Prodotto di Dacia. Le modifiche riguardano soprattutto i gruppi ottici, aggiornati con il disegno a y dei Led proprio di tutte le nuove Dacia, e piccoli dettagli nelle plastiche della calandra e della parte bassa del paraurti. Continua su La Stampa

mercoledì 15 settembre 2021

La nuova Honda HR-V ibrida è protagonista alla Milano Design Week


La nuova Honda HR-V ibrida debutta in Italia durante Our Future, l’evento dei nostri cugini di Vanity Fair Italia su sostenibilità e design, di cui la filiale italiana della casa giapponese è stata main partner. Una tre giorni di talk e workshop - aperti al pubblico e fruibili anche in digitale - andati in scena a Frame, l’Experience Store di Condé Nast. In questa cornice è stata presentata la nuova Honda HR-V ibrida, il SUV coupé che estende la gamma ibrida e avvicina Honda alla completa elettrificazione di tutti i modelli europei entro il 2022. Il debutto della nuova HR-V e:HEV Full Hybrid è stata anche l'occasione per un interessante dibattito tra due protagonisti di livello assoluto: Mario Tozzi, primo ricercatore CNR e divulgatore scientifico, e Kota Hagiwara, direttore creativo del team di design europeo della Honda. Tanti gli argomenti trattati, dal design alla tecnologia per arrivare alla sostenibilità dei materiali e al riciclo, con lo sguardo sul domani ma con azioni da attuare oggi. Proprio di design ha parlato Hagiwara spiegando la filosofia Honda: «Non consideriamo il design e la tecnologia come opposti, i due elementi si completano a vicenda. I principi del design traducono l'essenza delle cose nella forma e Honda li ha sempre praticati con l'orientamento verso le persone. Un buon design non è solo esteticamente piacevole, ma trasmette anche sicurezza e comfort, elementi che lavorano in armonia per arricchire la vita degli utenti. Le persone non hanno bisogno di prodotti ma di oggetti che aggiungano qualcosa alla loro vita quotidiana o che forniscano un'esperienza». Continua su GQ

giovedì 5 agosto 2021

Porsche Cayenne Turbo GT, la prova: la pista è casa sua

A volte l'orgoglio conta più della razionalità, che nell'automotive deriva sempre dai numeri: quelli dei bilanci, delle omologazioni e delle ricerche di mercato. Come nel caso della Cayenne Turbo GT, sviluppata con il preciso scopo di conquistare il record sul giro al Nürburgring, il tracciato di fama mondiale dove tutti i costruttori mettono alla prova le loro auto, sportive e non. Record che nella categoria SUV apparteneva da oltre tre anni e mezzo alla Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, la quale a sua volta lo aveva strappato proprio alla generazione precedente della Cayenne. Così, con un crono di 7:38,9 il primato è ritornato a Zuffenhausen, dove hanno lavorato alacremente per definire questa versione speciale della Cayenne. La base di partenza è quella della Turbo, ma i cambiamenti sono tanti e determinanti. Quello più evidente riguarda il motore, un 4.0 V8 "vecchia scuola" senza l'ombra di elettrificazione, che è stato modificato per salire da 550 a 640 CV, con la coppia massima che tocca gli 850 Nm. Continua su La Stampa

mercoledì 21 luglio 2021

Audi Q4 e-tron, la prova - il SUV compatto 100% elettrico secondo Ingolstadt


Viaggiare a emissioni zero ma senza ansie da ricarica. Questo vuol dire mobilità premium sostenibile secondo Audi, che con la Q4 e-tron si posiziona nella parte più alta del segmento C-SUV e prova a trasformare la teoria in pratica. L'occasione è una gita fuori porta alpina, da Verona a Pinzolo. Circa 300 km, tra andata e ritorno, che si possono affrontare serenamente con un solo "pieno" senza dover ricaricare a tutti i costi. Una possibilità consentita dalla piattaforma modulare MEB - comune a tutto il Gruppo VW - che Audi ha utilizzato per la prima volta per debuttare nel segmento dei SUV medi. Una base tecnica nata per l'elettrico, con gli accumulatori in basso tra i due assi che libera spazio per l'abitacolo. Con 4,58 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza, 1,63 di altezza e 2,76 di passo, la nuova Audi si posiziona nella parte più alta del segmento C-SUV, dove la concorrenza è massima anche a livello globale. La volumetria interna è generosa, paragonabile a quella della ben più grande Q7, e c'è un bagagliaio da 535 litri. Continua su La Stampa

sabato 3 luglio 2021

Cadillac XT4, il Suv che porta in Italia il lusso della scuola americana


La Cadillac XT4 è una voce fuori dal coro nello sterminato universo dei SUV compatti. Con i suoi 4,59 metri di lunghezza offre un grande spazio a bordo, ma riesce a districarsi con agilità anche in contesti cittadini. I cinque posti sono piuttosto comodi, con la seduta posteriore che offre molto spazio per le gambe e le ginocchia dei passeggeri, risultando il più ampio della categoria, con ben 1.004 mm; il vano bagagli, con i suoi 637 litri di capacità, permette anche carichi eccezionali. Quella che abbiamo provato è la versione con il motore due litri turbo benzina, che si aggiunge alla versione spinta dal motore 2.0 turbodiesel, progettato a Torino, presso l’ex-GM Global Propulsion System. Così la Cadillac XT4, è un prodotto pensato in particolar modo per lo scenario europeo e un target di automobilisti esigenti, attento alla qualità e all’innovazione, che vuole distinguersi e fare una scelta alternativa. Il nuovo motore 2.0 turbo benzina ha una serie di sistemi per massimizzare l'efficienza, tra cui la fasatura variabile delle valvole, l'iniezione diretta e la disattivazione di un cilindro: eroga 230 CV a 5.000 giri e 350 Nm costanti tra 1.500 e 4.000 giri. Continua su GQ

martedì 22 giugno 2021

Audi Q5 Sportback, la prova - il gusto di un "finale" diverso


La Audi Q5 raddoppia e diventa Sportback, secondo la stessa ricetta già applicata alla più piccola Q3 e alla grande e-tron elettrica. Nella nutrita gamma di crossover con i quattro anelli sul cofano, ora sono tre i modelli ad avere la doppia silohuette, giacché la Q8 ha una sigla a sé stante, pur essendo una derivazione in stile coupé dalla Q7. Ora il SUV medio di Ingolstadt, che è Anche l'Audi più venduta nel mondo, si può scegliere in due carrozzerie che differiscono solo per 8 millimetri di lunghezza: una classica, l'altra con il tetto degradante, i montanti posteriori fortemente inclinati e lo spoiler appena accennato. Tutto questo non incide nella capacità di carico che rispetto alla Q5 è minore di soli 40 litri, scendendo da 550 a 510. Se vi state chiedendo il perché di questa strategia delle "coppie", pensate che in Italia un'Audi nuova su due è un SUV e che i segmenti centrali del mercato - B, C e D - sono quelli più agguerriti, dove anche le sfumature possono fare la differenza. Continua su La Stampa

venerdì 11 giugno 2021

Skoda Enyaq iV, la prova - 100% elettrica, pragmatica e rilassante


Skoda entra dritta nel futuro della mobilità a zero emissioni con la Enyaq iV, ovvero la sua prima elettrica nativa, sviluppata sulla piattaforma MEB, cioè la base tecnica del Gruppo Volkswagen per tutte le vetture a zero emissioni di nuova generazione. Dopo aver rotto il ghiaccio con la piccola Citigo - anch'essa figlia di un progetto comune al Gruppo tedesco con le sorelle Seat Mii e Volkswagen Up! - ora il marchio boemo fa sul serio con la Enyaq iV, che come da tradizione Skoda, offre tanto a prezzi molto ragionevoli. La prima cosa che salta all'occhio è il grande spazio interno, visto che le batterie si trovano nella parte più centrale e bassa del veicolo e che il motore è così compatto da occupare lo spazio solitamente destinato alla ruota di scorta. Per ora il propulsore elettrico è solo al retrotreno, prossimamente pure all'avantreno per le versioni a quattro ruote motrici. La Enyaq iV integrale arriverà nei prossimi mesi, accompagnata dalla versione più prestazionale RS. Attualmente si può scegliere tra tre versioni a trazione posteriore con 148, 179 o 204 CV di potenza e batterie rispettivamente da 55 e 82 kWh, che supportano la ricarica in corrente continua fino a 125 kW e in alternata fino a 11 kW. Numeri che si traducono in autonomie (omologate WLTP) che vanno dai 350 ai 520 km, ovviamente a seconda delle condizioni di utilizzo. Parlando invece di dimensioni, l'elettrica Skoda è un SUV lungo 4,65 metri e vanta una grande volumetria interna come dimostra il bagagliaio da 585 litri. Il design utilizza il family feeling del resto della gamma, ma è leggermente più tagliente e ha un frontale di grande presenza. A questo proposito, in opzione si può avere la calandra Crystal Face, ovvero un'illuminazione animata (fatta da 130 led) della griglia che si attiva quando si sale o si scende dall'auto, in abbinamento ai fari full LED Matrix. L'abitacolo è molto confortevole, ben insonorizzato e rifinito con materiali naturali, lavorati in modo sostenibile e riciclati. Inoltre si può personalizzare con dieci pacchetti tematici. Continua su La Stampa

lunedì 7 giugno 2021

Range Rover Sport SVR, la prova - il ruggito del V8 da 575 CV


Le auto che si possono definire come un'istituzione della storia automobilistica e che sono ancora in produzione, sono sempre di meno. La Range Rover è una di queste, visto che ha inventato il concetto di SUV di lusso già nel 1970 e che per diversi anni è stata l'unica a definire questa nicchia di mercato. La variante Sport, con i suoi 488 cm di lunghezza, è quella mediana tra l'originale e la Velar. La generazione attuale è sul mercato già dal 2013 ma il suo design è invecchiato bene, cosa che accade spesso quando si privilegiano le proporzioni agli artifici stilistici: cofano a conchiglia, tetto sospeso, portellone suddiviso in due parti e prese d'aria sui parafanghi anteriori sono elementi ricorrenti di tutte le generazioni. Questa versione SVR, poi, è ancora più particolare, perché si tratta di una Bespoke Edition, ovvero una edizione limitata allestita dal reparto SVO - Special Vehicle Operation - che in questo caso ha scelto la colorazione speciale Forest Green e l'ha arricchita con alcuni equipaggiamenti particolari. Continua su La Stampa

domenica 25 aprile 2021

La Rolls-Royce Cullinan e l'accessorio per gli aperitivi più esclusivi del mondo


Tranne qualche rara eccezione, solitamente il bagagliaio di un'auto è una via di mezzo tra un magazzino e un ripostiglio, colmo di oggetti che rimangono lì per anni e di cui si scorda perfino l'esistenza. Questo per quanto riguarda i comuni mortali, perché per chi guida una La Rolls-Royce Cullinan lo scenario è assai diverso. Del resto, chi può spendere non meno di 350.000 euro per un SUV lungo 5,34 metri, ha sicuramente altri problemi di cui occuparsi. Uno di questi potrebbe essere come organizzare un aperitivo nel bel mezzo della sua tenuta di campagna, da raggiungere senza sforzo a bordo della propria Cullinan, evitando di rompere i preziosi bicchieri o la bottiglia di champagne a tre zeri. Ma qui viene in soccorso Rolls-Royce, che ha pensato anche a questo frangente, creando il Recreation module. Si tratta di uno scomparto attrezzato e motorizzato ,progettato per scomparire all'interno del pavimento del bagagliaio. Si spinge un pulsantino e il vano dedicato si apre scorrendo verso l'esterno, rivelando il prezioso contenuto, sulla cui natura ci si può sbizzarrire. I 48 litri che il Recreation module mette a disposizione, infatti, possono essere personalizzati con alloggiamenti su misura per ogni singolo oggetto, così da garantirne l'integrità anche nei sobbalzi del fuoristrada. Il box stesso può essere rimosso e conservato separatamente, ma se ne può richiedere anche più di uno per ogni diversa attività, dalle tradizionali caccia e pesca fino agli sport estremi più moderni. Tutto questo senza sottrarre spazio al vano bagagli, che mette a disposizione 526 oppure 600 litri a seconda della configurazione scelta per il posteriore tra divano per tre passeggeri o poltrone singole. Continua su La Stampa

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giovedì 22 aprile 2021

Audi Q4 e-tron, perché passare all'auto elettrica adesso è ancora più facile


Le Audi Q4 e-tron e Audi Q4 Sportback e-tron sono pronte a debuttare sul mercato italiano e accedere alla mobilità elettrica non è mai stato così facile. Alla versatilità tecnica, all’abitabilità di due categorie superiori e alle prestazioni della piattaforma modulare elettrica MEB del Gruppo Volkswagen, le Audi Q4 e-tron e Audi Q4 Sportback e-tron, abbinano la flessibilità e la personalizzazione di formule finanziare innovative. Per esempio, con Audi Value noleggio si può salire sulla Q4 40 e-tron - 204 CV e 520 chilometri di autonomia omologati WLTP - con un canone mensile di 499 euro. Questa formula include le soluzioni per la ricarica pubblica e domestica oltre che l’offerta Audi in materia di servizi post vendita, copertura assicurativa e assistenza. Inoltre, c'è la possibilità di rimodulare o uscire anticipatamente a condizioni agevolate dal contratto di locazione. Altro aspetto importante è quello del valore residuo, che nel caso della Audi Q4 e-tron è prossimo al 60% (dopo 3 anni e 45.000 chilometri), consentendo di contenere anticipo e canoni. Chi sceglie una Audi Q4 e-tron, non si occupa dell’infrastruttura di ricarica, grazie all’accesso gratuito per 12 mesi al servizio Audi e-tron Charging Service. Quest'ultimo può contare su oltre 213.000 stazioni di ricarica pubbliche in 26 Paesi, di cui oltre 15.000 in Italia, inclusa la rete HPC di Enel X. Poi ci sono un’unica card e un unico contratto, nonché di tariffe convenzionate per il network ad alta velocità Ionity. In ambito domestico, invece, la wallbox di Enel X è inclusa nell’offerta ed è gestita come un accessorio della vettura. Così l’ansia da ricarica viene risolta a monte, a casa propria – dove avvengono il 90% delle ricariche – sfruttando i momenti in cui l'auto è ferma, come la notte. Continua su GQ

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martedì 20 aprile 2021

Maserati Levante Hybrid, l'efficienza incontra le prestazioni


La Maserati Levante Hybrid è il secondo modello ibrido del Tridente, dopo il debutto della Ghibli con cui condivide il powertrain. L'obiettivo della nuova versione elettrificata del SUV è quello di migliorare le prestazioni senza snaturare i valori del brand, puntando sia alle performance sia alla riduzione dei consumi, sottolineando la vocazione al piacere di guida e al lusso. Il cuore della Maserati Levante Hybrid è il motore 2 litri 4 cilindri turbo benzina, che integra un sistema ibrido basato su impianto elettrico a 48 Volt, sviluppato insieme a Bosch. Grazie all'alternatore-generatore, l'auto recuperare l’energia in decelerazione e in frenata, per poi restituirla in accelerazione, aumentando l'efficienza. Così questa Levante pesa di meno delle versioni a 6 cilindri e ha una migliore distribuzione dei pesi, grazie alla nuova collocazione della batteria agli ioni di litio, che si trova nella zona posteriore, ma senza compromettere la capacità di carico. La potenza del sistema ibrido è di 330 CV, con 450 Nm di coppia già disponibili a 2.250 giri. Anche grazie alla trazione integrale i 100 km/h si raggiungono da fermo in 6 secondi, mentre la velocità massima supera i 240 km/h. Ancora a proposito di tecnologia, anche sulla Levante Hybrid sono di serie i sistemi di assistenza alla guida firmati Bosch, come il cruise control adattivo, la frenata automatica di emergenza, il mantenimento di corsia e il monitoraggio dell'angolo cieco, senza dimenticare il Driving assist che regola velocità, accelerazione, frenata e sterzo del veicolo su ogni tipo di strada, visto che non ha bisogno del segnale GPS. Tutti questi dispositivi funzionano grazie all’azione combinata di componenti chiave come il sensore radar a lungo raggio, il sistema elettronico di stabilità e lo sterzo elettrico. Continua su GQ

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sabato 17 aprile 2021

Audi Q4 e-tron e Q4 e-tron Sportback, ecco le elettriche “popolari” di Ingolstadt


Le Audi Q4 e-tron erano attese da molto tempo e finalmente sono arrivate in veste definitiva. Le forme sono fedeli a quelle delle due concept presentate nel 2019 al Salone di Ginevra e poi a metà 2020. Le Q4 e-tron, dunque, nascono subito con due carrozzerie distinte, quella tradizionale - una volta si sarebbe detto due volumi - e quella Sportback, con il profilo del posteriore che degrada verso il basso, quasi come su una coupé. Ma al di là della doppia scelta, quello che veramente conta è che le Q4 e-tron sono le prime Audi 100% elettriche sviluppate sulla piattaforma MQB comune a tutto il Gruppo Volkswagen. Dopo che la e-tron quattro ha portato Audi al debutto nel mercato elettrico, ma nella fascia più alta, il compito delle nuove arrivate è quello di posizionarsi più in basso, dove i volumi iniziano a crescere. A questo proposito, in Italia, i prezzi partiranno da meno di 46.000 euro, incentivi esclusi, e le auto arriveranno nelle concessionarie a giugno. Con 4,58 metri di lunghezza, 1,86 di larghezza e 1,63 di altezza, la Audi Q4 e-tron si posizionano nella parte più alta del segmento C-SUV, dove la concorrenza è massima, anche a livello globale. Il passo di 2,76 metri configura un abitacolo generoso - Audi prende come riferimento le dimensioni esterne della Q3 e la volumetria della Q7 - e un bagagliaio da almeno 535 litri (520 per la Sportback). Ancora a proposito delle carrozzerie, il CX è ottimo per entrambe, cioè di 0,28 per la due volumi e di 0,26 per la Sportback. La penetrazione aerodinamica favorevole favorisce anche le autonomie, che sono comprese tra i 306 e i 520 km a seconda dei powetrain, delle batterie e della trazione posteriore o integrale. Le Q4 e-tron, infatti, saranno disponibili in tre step di potenza: 170, 204 e 299 CV, abbinati rispettivamente alle versioni "35", "40" e "45". L'accelerazione da 0 a 100 km/h parte da 9 secondi e scende fino a 6,2, con velocità massime (limitate) di 160 o 180 km/h. Continua su La Stampa

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lunedì 5 aprile 2021

Kia Sorento Plug-in Hybrid la prova - addio Diesel, benvenuto litio


Il destino dei grandi SUV - quelli oltre i 4,7 metri di lunghezza - appare ormai segnato: il Diesel sta diventando un ricordo. Il tema non è banale, perché era solo grazie a quel tipo di propulsore che "bestioni" da sette posti e almeno due tonnellate, avevano consumi accettabili. Ma nel futuro c'è sempre meno gasolio e dunque l'alternativa è l'ibrido, che può essere di diversi tipi. La scelta operata da Kia è piuttosto democratica, visto che con l'arrivo della versione plug-in, le Sorento ibride in gamma diventano due. La motorizzazione full hybrid, infatti, aveva già debuttato qualche mese fa e ora è il momento di quella alla spina, che costa 8.500 euro di più ma anche un maggiore numero di frecce al suo arco. Inoltre, il raddoppio dell'offerta elettrificata di Kia sul suo SUV top di gamma si inserisce nel processo di trasformazione intrapreso dal brand coreano che vuole evolversi dal ruolo di costruttore tradizionale a fornitore di nuove soluzioni di mobilità sostenibile. Più concretamente, entro il 2030 Kia intende vendere 1,6 milioni di veicoli elettrificati ogni anno, che dovranno rappresentare il 40% delle proprie vendite totali. E vale la pena sottolineare che in questo computo non sono inclusi i mild hybrid, che dell'elettrificazione hanno solo le premesse. Passando dalla teoria alla pratica, sotto il cofano della Sorento c'è un powertrain ibrido composto da un 1.6 turbobenzina (180 CV e 265 Nm) e da un motore elettrico (66,9 KW e 304 Nm) che è alimentato da un pacco batteria agli ioni di litio da 13,8 kWh. La potenza combinata è di 265 CV e 350 Nm, con un'autonomia in modalità elettrica - misurata secondo il ciclo WLTP - di 57 km che in città diventano 70. Tutto questo a fronte di emissioni omologate di 38 g/km di CO2. Quanto ai consumi, il dato ufficiale di questa Sorento - così come quelli di tutte le altre PHEV - va preso con le pinze, perché i test di omologazione vengono fatti con la batteria carica al 100%. Continua su La Stampa

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venerdì 26 febbraio 2021

Toyota Higlander, la prova - il maxi-SUV diventa ibrido


La Toyoya Highlander è un'auto molto particolare, che occupa una fetta di mercato che in Europa, e ancora di più in Italia, è soltanto una nicchia. Del resto con misure prossime ai cinque metri, la grande SUV giapponese è più adatta agli scenari statunitensi, per i quali è stata progettata fin dall'inizio, alla fine dello scorso millennio. Quella che abbiamo provato nell'hinterland romano, infatti, è la quarta generazione dell'Highlander, che per la prima volta viene importata in Italia. Con questo modello, inoltre, Toyota amplia la sua gamma di SUV andando a presidiare il segmento E. Gamma che peraltro verrà completata nei prossimi mesi dalla Yaris Cross che andrà a inserirsi nel segmento B, mentre nel C e nel D ci sono la CH-R e l'inossidabile RAV4. In questo modo Toyota avrà una line-up di SUV completamente full-hybrid, visto che la Highlander è proposta solo con un powertrain di questo tipo. Sotto l'imponente carrozzeria, infatti, c'è il sistema full-hybrid di quarta generazione, abbinato alla trazione integrale AWD-i. Continua su La Stampa

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