C'è stato un tempo in cui la Fiat poteva permettersi di provare a battere i concorrenti premium sul loro stesso campo di gioco, quello delle auto grandi e lussuose. Era l'inizio degli anni Sessanta, l'Italia prosperava e i mercati nazionali erano molto chiusi in sé stessi. Nel nostro paese, tre nuove auto su quattro erano Fiat e di lì a poco sarebbe iniziato il piano espansionistico che avrebbe portato alla nascita del “Gruppo Fiat”, con l'acquisizione di Lancia e di Ferrari nel 1969. Insomma, in quel periodo le casse erano piene e non si vedevano crisi all'orizzonte, dunque si poteva anche tentare l'azzardo di entrare in un segmento praticamente ignoto. Continua su Motor1
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giovedì 31 ottobre 2019
mercoledì 30 ottobre 2019
Chi era Carroll Shelby, l'uomo che sconfisse Enzo Ferrari
Il 14 novembre nei cinema italiani arriverà Le Mans 66 – La Grande Sfida, il film che racconta il duello Ferrari-Ford degli anni Sessanta. Ma chi era Carroll Shelby?
Cioè l'imprenditore americano interpretato da Matt Damon, che insieme a
Ken Miles - il pilota impersonato da Christian Bale - portò la Ford al
successo nella 24 Ore di Le Mans? Intanto era un appassionato, anzi, un
malato di automobili .«Sono stato innamorato delle auto fin da quando ne
ho memoria. Mio padre faceva il corriere nell'East Texas su una Jeep
Willys, io avevo quattro anni e amavo andare con lui. Gli dicevo sempre
di andare più veloce», ha sempre raccontato Shelby nei suoi libri e
nelle sue interviste. «A quei tempi in Texas si poteva prendere la
patente a 14 anni e il giorno dopo chiesi a mio padre di fare un giro
nel quartiere su una vecchia Dodge. Mi fermarono subito perché andavo a
80 miglia orarie (130 km/h) su una specie di rottame». Da giovane Shelby
è stato anche un pilota di successo e, prima di ritirarsi nel 1960 per
problemi al cuore, ha anche vinto la 24 Ore di Le Mans, nel 1959 con una
Aston Martin. Continua su GQ
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martedì 29 ottobre 2019
Volkswagen Golf GTI mk1, alle origini del mito, laddove tutto ebbe inizio
“La Golf GTI mk1 non ha un solo “papà”, ma è figlia di un gruppo di persone che la pensavano tutte allo stesso modo, che l’hanno sviluppata senza dire niente a nessuno e che l’hanno mostrata ai capi solo quando era pronta per essere prodotta” è questa la genesi di uno dei modelli più importanti della storia dell’auto, raccontata dalla voce di Anton Konrad, che negli anni Settanta era il capo della comunicazione della Volkswagen. Da quel 1975 sono passati più di quaranta anni, ma ancora oggi la sottile linea rossa sulla griglia anteriore identifica tutti i modelli GTI provenienti da Wolfsburg. “Molti ingegneri pensavano che allestire una versione sportiva della Golf fosse un’ottima idea, ma a quei tempi non era semplice comunicare con i piani alti dell’azienda. Inoltre Volkswagen non aveva mai prodotto un modello sportivo di massa e la paura di esporsi alle critiche era alta, non tanto per la qualità del prodotto, ma ci avrebbero potuto dire che incoraggiavamo una guida poco responsabile” prosegue Konrad.
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lunedì 28 ottobre 2019
Fiat Panda Trussardi, pop chic
La Fiat Panda diventa chic, seguendo le orme della 500, con una nuova versione speciale chiamata Fiat Panda Trussardi, nata dalla collaborazione tra due marchi che hanno fatto la storia nei rispettivi settori, portando il meglio del Made in Italy nel mondo. La Fiat Panda Trussardi è dunque la prima operazione di co-branding che coinvolge Fiat e una casa di moda. La citycar torinese mantiene così la sua vocazione funzionale, aggiungendo un carattere cool. «La Panda vanta 39 anni di successi. È l'auto più venduta in Italia da sei anni e la city car più venduta in Europa dal 2003. Sette milioni e mezzo di unità vendute, di cui cinque milioni ancora in circolazione - ha detto il numero uno di Fiat Olivier François - e, allo stesso tempo, è l'auto dei record: è stata la prima city car a quattro ruote motrici, il primo SUV urbano e la prima auto a scalare l'Everest». E Tommaso Trussard aggiunge: «Siamo stati il primo brand italiano a portare la moda al grande pubblico, sfilando nelle piazze e nei luoghi più vicini alle persone. Da sempre creiamo prodotti dal design unico e la nostra visione di brand è inclusiva e poliedrica. Per questo Fiat Panda indossa lo stile Trussardi e si trasforma in un'automobile contemporanea, funzionale e curata in ogni dettaglio». Continua su GQ
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domenica 27 ottobre 2019
Nissan Juke, la seconda vita dell’auto che ha inventato il crossover compatto
A quasi dieci anni dal lancio dal modello originale e dopo quasi un milione di esemplari venduti, la Nissan Juke si rinnova radicalmente. E non potrebbe essere altrimenti, visto il tempo trascorso tra le due generazioni, dilatatosi ben oltre i canonici sei anni del ciclo di vita medio contemporaneo. Evidentemente in Nissan ci hanno pensato molto bene prima tornare all'attacco di un segmento che avevano praticamente inventato, in cui la concorrenza è passata da zero a decine di modelli “B-Suv”, cioè Suv cittadini sui quattro metri di lunghezza. Continua su La Stampa
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sabato 26 ottobre 2019
Come tenere in ordine l'auto
«Ah, serviva l'olio?», mi disse una persona dopo aver visto esplodere il motore della sua auto. Uomo o donna non importa, tutti sbagliano su come tenere in ordine l'auto. Anche se l'automobile non è un elettrodomestico, troppo spesso ci comportiamo come se lo fosse, trascurando anche la manutenzione più semplice e ricordandoci solo del carburante. Questo succede perché le auto nuove hanno intervalli di intervento molto lunghi, ma non vuol dire che non necessitino di piccole attenzioni, come il controllo periodico dei liquidi, degli pneumatici e dei tergicristalli, tanto per citare solo il minimo indispensabile in fatto di sicurezza. Perché un motore esploso, tanto per tornare al racconto, può facilmente voler dire uscire di strada, allo stesso modo delle gomme lisce o sgonfie. Non consigliamo a nessuno, infine, di trovarsi dentro un temporale con i tergicristalli che non funzionano. Vediamo, quindi, come tenere in ordine l'auto, in pochi minuti e con solo qualche piccolo gesto. Continua su GQ
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venerdì 25 ottobre 2019
Fiat 131 Abarth Rally, sognando gli anni Settanta
Mettiamo subito in chiaro una cosa. Se la Fiat 131 Abarth Rally, per qualche oscuro motivo, non vi piace, non leggete questo articolo. Perché le parole che troverete tra poco sono di amore puro, che in quanto tale è cieco e sordo. Totale devozione, senza se e senza ma. Solitamente non parlo molto dell’estetica delle auto, che trovo un argomento quasi totalmente soggettivo. Ma in questo caso non si può non fare un’eccezione. Perché? Mettiamola così: la 131 Abarth Rally è l’esempio perfetto di come si prende una vettura che più popolare non si può e si trasforma in qualcosa in grado di far sognare a occhi aperti. La carrozzeria è squadratamente anni Settanta, con quelle proporzioni talmente tipiche da essere riconoscibili a occhi chiusi. Su queste forme così banali, vengono apportate una serie di modifiche: il nolder anteriore che si congiunge con i passaruota maggiorati è pura poesia, mentre la presa d’aria sul cofano è cattiva come quelle davanti alle ruote posteriori. Continua su Autoappassionati
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giovedì 24 ottobre 2019
Mercedes GLE Coupé, a Francoforte arriva la nuova
Con quasi cinque metri di lunghezza, poco oltre due di larghezza e lo stile da SUV-coupé a 4 porte, la Mercedes GLE Coupé non passa di certo inosservata al Salone di Franoforte. Nata nel 2015 per scontarsi nella parte più alta del settore premium con la BMW X6, la GLE Coupé si rinnova profondamente. Si aggiornano stile e contenuti sulla nuova piattaforma SUV della Casa, seguendo la stessa ricetta della GLE normale, che dopo 11 anni di onorata carriera (prima del restyling del 2015 si chiamava ML) ha visto, nel corso dello scorso anno, la sua seconda generazione. Continua su Motor1
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mercoledì 23 ottobre 2019
Promozioni auto ottobre 2019, le offerte più interessanti
Con l'inizio dell'autunno il mercato dell'auto si prepara ad affrontare il gran finale degli ultimi mesi dell'anno. Ecco dunque le promozioni auto ottobre 2019. Le offerte sono interessanti, nonostante non raggiungano i picchi di sconti registrati nei mesi scorsi. Questo perché per i ribassi più aggressivi le concessionarie attendono la fine dell'anno, quando devono massimizzare i numeri dei nuovi modelli venduti per raggiungere gli obiettivi. Per tutto il mese, dunque, ci sono diverse promozioni, alcune dedicate a modelli premium che normalmente sono scontati poco o niente. Nello specifico facciamo riferimento a un paio di vetture che, pur essendo arrivate verso la fine del loro ciclo di vita, meritano molta attenzione. A queste si aggiungono diverse auto di volume che vediamo ciclicamente in promozione, soprattutto appartenenti ai segmenti inferiori. Ecco dunque le dieci offerte più interessanti di ottobre 2019. Continua su GQ
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Land Rover Defender, al Salone di Francoforte la versione moderna del grande classico
Stare lontani dall'asfalto. Osservando la nuova Land Rover Defender, che debutta oggi al Salone di Francoforte, è questo che viene in mente. Le fuoristrada dure e pure sono rimaste in poche in un mondo dominato dai Suv e la nuova off-road britannica fa di tutto per rimarcare questa rarità, già dal suo aspetto. E pensare che proprio lo stile ha fatto slittare il suo arrivo, che sembrava imminente già all'inizio di questa decade. Invece gli inglesi hanno voluto pensarci bene, anche perché sostituire un'auto che è un'icona mondiale, che è stata prodotta ininterrottamente e con pochi aggiornamenti per quasi 70 anni, non è missione che si possa fallire. Il responso, come al solito, lo darà il mercato ma intanto questa Defender sembra avere le carte in regola per provarci, a partire dal look che come dice Gerry McGovern, responsabile del design Land Rover “rispetta il passato ma non ne è prigioniero”. Continua su La Stampa
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martedì 22 ottobre 2019
Come rendere "immortale" l'auto? Basta una connessione
Over the air o OTA è un'espressione che gli appassionati di informatica e soprattutto di smartphone conoscono bene. Vuol dire che un dispositivo è in grado di aggiornarsi senza essere collegato fisicamente a un computer o a qualsiasi altro apparato elettronico. Il device in questione avverte l'utente che è disponibile un nuovo aggiornamento, un pacchetto dati, e chiede l'autorizzazione per scaricarlo e poi per installarlo. Una procedura che gli utenti Android e iPhone conosco bene, allo stesso dei proprietari Tesla. Le elettriche di Elon Musk, infatti, fin dagli inizi hanno fatto degli aggiornamenti over the air un loro marchio di fabbrica e permettono di scegliere se acquistare in seguito (con sovrapprezzo) tecnologie importanti come l'Autopilot. Questo perché l'hardware necessario (telecamere, radar e sensori) è già presente su tutte le versioni. Si tratta quindi di aggiornamenti che riguardano qualsiasi aspetto della vettura, non solo le mappe del navigatore. Continua su Motor1
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lunedì 21 ottobre 2019
Audi RS 6 Avant, la regina è tornata
Se si parla di station wagon ad alte prestazioni, c'è un modello che più di ogni altro ne incarna il paradigma: la Audi RS 6 Avant. La Casa di Ingolstadt ha appena presentato l'ultima versione, spostando piuttosto in alto l'asticella del look. Un'Audi così cattiva non si vedeva dai tempi della RS2, la capostipite di tutte le RennSport che proprio nel 2019 ha compiuto 25 anni. La nuova RS 6 ha un frontale talmente aggressivo che sembra uscito dal sogno di un sedicenne e il posteriore non è da meno. «La RS 6 Avant negli anni ha conquistato lo status di icona e ha una community di fan a livello mondiale. Per questo, per la prima volta la venderemo anche in Nord America», ha spiegato Oliver Hoffmann, il numero uno del reparto Audi Sport, che ha curato direttamente lo sviluppo di questa supercar travestita da station wagon. E, del resto solo le porte anteriori, il tetto e il portellone sono gli stessi delle altre A6, senza contare che le carreggiate sono più larghe di ben 8 cm, come dimostrano i passaruota maggiorati. Continua su GQ
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domenica 20 ottobre 2019
Fiat Punto GT, l’ultimo turbo “vecchia scuola”
Si dice che il posto dove nasciamo influenza tutta la nostra vita, nel bene e nel male, e che noi non possiamo farci niente. Non ce ne vogliano, dunque, le altre piccole “arrabbiate” degli anni Novanta, se la Fiat Punto GT è la nostra preferita. Probabilmente i francesi potrebbero dire lo stesso per la Renault Clio RS (o della più “antica” 5 GT Turbo), i tedeschi potrebbero esaltare la Polo GTI e via dicendo. Bene, benissimo. A ognuno i propri sogni di ragazzo. E chi è troppo giovane per aver vissuto al 100% l’epopea della Uno Turbo, non può che amare la Fiat Punto GT e il suo 1.4 turbo da 136 CV a 5.750 giri. Una potenza che è solo teorica, visto che è più difficile trovare una GT originale piuttosto che una elaborata, anche perché il piccolo motore Fiat accettava di buon grado pressioni di sovralimentazioni barbare, grazie alla cara vecchia ghisa con cui è stato costruito. Pochi lo sanno, ma questo propulsore non appartiene alla serie Fire, ma deriva ancora dal 4 cilindri nato con la 128 tanto che non ha nemmeno la distribuzione a 4 valvole per cilindro. Continua su Autoappassionati
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sabato 19 ottobre 2019
Brembo in MotoGP, una storia di successo
Dopo la pausa estiva di quasi un mese, il prossimo weekend riprende il Campionato di MotoGP, con il weekend di gara di Brno in Repubblica Ceca. Riprenderà così la caccia alla Honda di Marc Marquez, braccato soprattutto dalle due Ducati degli italiani Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci. Le loro motociclette hanno una cosa in comune, condivisa anche con tutte le altre che corrono nella classe regina: l'impianto frenante che è integralmente fornito dall'italiana Brembo che è presente in 500-MotoGP da più di 40 anni: era il 20 agosto 1978 quando Virginio Ferrari, in sella ad una Suzuki RG500 del team Gallina equipaggiata con pinze a 2 pistoni, pompa assiale e dischi in ghisa, conquistava il successo nella classe 500 al GP Germania Ovest sul mitico circuito da 22,835 km del Nürburgring. A fine anni 80 iniziano ad essere utilizzati i dischi in carbonio, ad inizio anni 90 le pinze monoblocco, mentre la pinza monoblocco ad attacco radiale fa il suo esordio con il team Aprilia nel campionato 250, nel 1998 a Suzuka e quella sarà una stagione trionfale per Aprilia: dodici gran premi vinti e le prime tre posizioni nel mondiale 250 firmate Capirossi, Rossi e Harada. Continua su GQ
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venerdì 18 ottobre 2019
Alfa Romeo 6C 3000 CM Superflow IV, cenni di “Duetto”
Di solito il numero di concept car, ma in questo caso sarebbe meglio dire prototipi vista l'età della vettura in questione, realizzate da una Casa automobilistica è direttamente proporzionale alla longevità, ma anche al fascino del marchio. Così, non c'è da stupirsi che l'Alfa Romeo sia specializzata in questa particolare classifica, anche se purtroppo il Biscione è tristemente famoso per non avere dato un seguito produttivo a molti affascinanti prototipi del passato. Ad ogni modo, quello di cui parliamo oggi è un modello un po' meno famoso dei soliti pilastri della produzione di Arese. Il suo nome è Alfa Romeo 6C 3000 CM Superflow IV e, come in tutte le Alfa di quell'epoca, la prima sigla indica il numero dei cilindri, la seconda la cilindrata e la terza sta per “Competizione” Maggiorata”. Il nome “Superflow”, invece, descrive l'intento della carrozzeria, ovvero quello di essere il più aerodinamica possibile. Il numero romano, infine, indica la quarta edizione della vettura. Tutte le Superflow, infatti, sono esemplari unici. Continua su Motor1
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giovedì 17 ottobre 2019
DS 7 Crossback, lusso e comfort alla francese
“Premium” è una di quelle parole da prendere con le pinze. Nel mondo dell'auto impone aspettative, oneri e onori, ma bilanciare questi tre aspetti non è per niente facile, soprattutto se ci si presenta sul mercato con una immagine tutta da costruire. E' il caso del brand DS che nel 2014 si è stattacato da Citroen con l'ambizione di trovare un posizionamento più altro e il supporto di una storia che rimanda direttamente a quella della mitica “Dea” degli anni Cinquanta. Peccato che questa sia uscita di produzione nel 1975 e che le persone che entrano nei concessionari non vivano di ricordi. Così occorre la sostanza e, dopo alcuni modelli interlocutori ancora legati all'esperienza Citroen, il neonato marchio francese ha iniziato a vivere di vita propria con la DS 7 Crossback. Con i suoi 4,6 metri di lunghezza e un listino prezzi che va da circa 33.000 fin quasi a 55.000 euro, si collloca a cavallo dei segmenti C e D, con un leggero sbilanciamento verso il secondo. Continua su GQ
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mercoledì 16 ottobre 2019
Porsche 911 Carrera, l'origine della stirpe
Ci sono voluti circa nove mesi per vedere le versioni base della ottava generazione della Porsche 911, ma ora eccole qui. La Casa di Zuffenhausen ha presentato ufficialmente la 911 Carrera e Cabriolet, senza la “S”, mentre queste ultime erano state svelate lo scorso anno a novembre al Salone di Los Angeles. Il motore sei cilindri boxer biturbo da 3 litri è parente stretto di quello delle “S” ma ha turbocompressori più piccoli e un sistema di raffreddamenteo dalla portata inferiore. Questo vuol dire 385 CV anziché 450 ma anche una settantina di chili in meno sulla bilancia. La trasmissione di potenza viene gestita mediante il nuovo cambio a doppia frizionePDK a otto marce, consentendo alla 911 Carrera di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi e di raggiungere una velocità massima di 293 km/h. Il pacchetto opzionale Sport Chrono riduce di altri 0,2 secondi il tempo di accelerazione. Continua su GQ
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martedì 15 ottobre 2019
Bosch presenta il primo display 3D per auto
Sempre più grandi, scenografici, personalizzabili e pieni di funzioni, i display digitali sono i veri protagonisti dei cruscotti di tutte le auto nuove. Tanto il guidatore quanto i passeggeri sono sempre più abituati ad avere schermi a disposizione su cui continuare le attività che svolgono sui propri smartphone. E magari da aggiornare con un semplice click. Il prossimo passo è aumentare ancora l'interazione tra conducente e veicolo attraverso gli schermi e lo strumento per farlo è il nuovo display 3D sviluppato da Bosch. Un dispositivo capace di generare un realistico effetto tridimensionale che permette di fornire informazioni visuali più velocemente rispetto alla visione bidimensionale. Continua su Motor1
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lunedì 14 ottobre 2019
Alfa Romeo Alfetta GTV, la gran turismo a 4 posti veloce e spaziosa
La Alfa Romeo Alfetta GTV è sicuramente una delle vetture del Biscione dell’era moderna riuscite meglio, anche apprezzata sul mercato internazionale. Lo dicono i numeri: oltre 137.000 esemplari venduti tra il 1974 e il 1987, senza dimenticare la soddisfazione di essere comparsa come “bond car” in uno dei film di 007, per la precisione Octopussy del 1983 dove è anche protagonista – il modello è una GTV6 – di uno spettacolare inseguimento con le rivali di sempre, ovvero le BMW. Ruoli cinematografici a parte, la Alfa Romeo Alfetta GTV è stata una vera icona degli anni Settanta e Ottanta, un periodo in cui le coupé a quattro posti (anche con un bagagliaio piuttosto capiente) erano merce davvero rara. La base meccanica è la stessa dell’Alfetta berlina, rispetto alla quale nasce due anni dopo. Motore anteriore longitudinale, quindi, trazione posteriore con cambio spostato al retrotreno, secondo il proverbiale schema transaxle, sospensioni anteriori a quadrilateri e posteriori con ponte De Dion. La linea è firmata dalla Italdesign di Giorgetto Giugiaro, ma anche il Centro Stile di Arese ci mette del suo. Continua su Autoappassionati
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domenica 13 ottobre 2019
Militem hero, non chiamatela Renegade
Finora Militem, il piccolo brand italiano specializzato in SUV esclusivi e realizzati in piccola serie, si era dedicato a prodotti di nicchia, come la Militem JIII che abbiamo provato qualche tempo fa e che è basata sulla penultima generazione della Wrangler. Con la Hero, invece, Militem debutta in un settore più popolare, reinterpretando con il proprio gusto la Jeep Renegade. Un gusto definito come “american tech-italian made”, una filosofia che parte dai prodotti dei marchi Jeep e RAM e li rende più lussuosi e adatti a un contesto urbano. Il cliente è al centro dello sviluppo, visto che può scegliere tra una gamma completa con diversi allestimenti e molteplici possibilità di colori e finiture, utilizzando materiali pregiati, con il tocco e l’artigianalità tipici della manifattura d’eccellenza italiana. Così la nuova Militem Hero si presenta esternamente nelle vesti di “muscle car”, più alto da terra e con interventi estetici che riguardano tutto il frontale e i passaruota, per dare la sensazione di un’auto più grande, più grintosa e di forte impatto visivo. Di conseguenza, sotto la carrozzeria, sono state necessarie importanti modifiche alle sospensioni. Continua su GQ
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sabato 12 ottobre 2019
Kia Stinger GT420, un esemplare unico per la pista
Solitamente più le auto sono folli e più riescono a conquistare il cuore degli appassionati, perché c'è qualcosa di profondamente gioioso nel realizzare un'automobile senza seguire i dettami del mercato, ma solo quelli del "Mr. Hyde" che c'è dentro ognuno di noi. In questo caso il Dott. Jekyll è la Kia Stinger, l'ammiraglia del marchio coreano, una berlina a cavallo tra il segmento D e quello E lunga 4,83 metri. Insomma, non l'auto più canonica da portare in pista, anche se la GT con il suo 3.3 V6 sovralimentato da 366 CV è un oggetto molto interessante. Tuttavia i 19 quintali di massa e i 270 km/h orari di velocità massima la collocano più su un autobahn tedesca che tra i cordoli di un trackday. Ma questo non è importato alla filiale inglese del marchio coreano, che ha deciso di creare un esemplare unico espressamente pensato per la guida tra i cordoli. Continua su Motor1
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venerdì 11 ottobre 2019
Audi A1 Citycarver, esploratrice urbana
È arrivata la nuova Audi A1. Se una volta per rendere più cool una piccola auto se ne allestiva una versione sportiva, oggi è più redditizio derivarne una versione SUV, o almeno «SUV wanna-be». Che condividiate o meno questo cambiamento poco importa, perché è il mercato a comandare. Dunque ecco la nuova Audi A1 Citycarver, che è lunga 4,04 metri ed è basata sul medesimo pianale della A1 Sportback, rispetto a cui ha un look più grintoso e un assetto completamente rivisto. L'altezza da terra è aumentata di 4 cm, le sospensioni hanno un'escursione più ampia di 3,5 cm e i pneumatici una spalla più generosa. Niente con cui affrontare il fuoristrada, intendiamoci, ma sicuramente un pacchetto migliore per affrontare la giungla urbana fatta di buche, dossi, sconnessioni e chi più ne ha più ne metta. Pochi centimetri in più che vogliono dire anche una nuova prospettiva per il guidatore, la famosa «guida rialzata» che infonde senso di sicurezza e di controllo. Continua su GQ
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giovedì 10 ottobre 2019
Auto più vendute al mondo, il primo semestre dice ancora Toyota Corolla
Quando si parla di mercato automobilistico, a volte si fa fatica ad ampliare lo sguardo e a pensare che c'è qualcosa oltre la Fiat Panda. D'accordo che l'utilitaria torinese è da tempo immemore l'auto più venduta in Italia, ma bisogna anche ricordarsi che le quasi due milioni di unità vendute ogni anno nella nostra penisola sono solo una piccolissima parte degli oltre 90 milioni di automobili nuove che ogni anno arrivano sulle strade di tutto il mondo. Un panorama davvero vasto, con nazioni che assorbono gran parte della produzione mondiale e che hanno le loro regole peculiari, come la Cina e gli Stati Uniti. Ma, particolarismi a parte, quali sono le auto più vendute nel mondo? Nella top ten ci sono ben cinque giapponesi, quasi equamente divise tra Honda e Toyota, poi due americane e tre tedesche. Continua su Motor1
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mercoledì 9 ottobre 2019
«Fast and Furious - Hobbs & Shaw»: le auto, i camion e le moto del film
L'8 agosto arriverà nelle sale cinematografiche italiane Fast & Furious - Hobbs e Shaw, il nuovo capitolo di una delle saghe più fortunate degli ultimi anni, in cui non vedremo gli storici protagonisti come Dominc Toretto, alias Vin Diesel. L'azione sarà invece concentrata su Luke Hobbs e Deckard Shaw, ovvero Dwayne Johnson e Jason Statham. Della trama e di tutte le altre caratteristiche di questo nuovo film di azione vi abbiamo già parlato. Oggi ci concentriamo sui mezzi protagonisti della pellicola, che come si capisce già dalla locandina, non sono affatto banali. Il merito è di Dennis McCarthy, che è stato responsabile dei veicoli che appaiono nella pellicola, così come Alex King. Entrambi hanno infarcito Fast & Furious - Hobbs e Shaw di una lunga serie di automobili, moto, pick-up e altri strani ibridi. Continua su GQ
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martedì 8 ottobre 2019
Honda e, gli specchietti digitali e l'intelligenza artificiale
Le auto elettriche rappresentano una grande possibilità di innovare, anche oltre gli aspetti legati alla mobilità e alle emissioni. Essendo considerati come “oggetti del futuro”, è lecito che chi li acquista si aspetti qualcosa di particolarmente all'avanguardia anche all'interno dell'abitacolo. Un concetto di cui Tesla è stata maestra e che Honda ha deciso di sviluppare, a modo suo, sulla nuova “e”. Dell'auto in sé vi abbiamo già raccontato e oggi ci soffermiamo sul suo sistema di infotainment. Nel progettarlo, i tecnici della Casa giapponese hanno voluto mantenere una continuità stilistica tra esterni ed interni. Il tema centrale su cui è stato definito l'abitacolo è quello del salotto domestico e da qui sono derivate le scelte delle venature di legno per i pannelli e della texture dei tessuti per i rivestimenti. Continua su Motor1
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lunedì 7 ottobre 2019
«Fast and Furious», le auto che guidano Dwayne Johnson e Jason Statham nella vita vera
Da oggi Fast and Furious - Hobbs e Shaw è in tutte le sale cinematografiche italiane. Per chi ancora non lo sapesse, si tratta del nuovo capitolo di quella che probabilmente è la saga globalmente più seguita degli ultimi anni. Così famosa che è stato possibile ricavarne uno spin-off, dove del cast originale praticamente non rimane più nessuno, a partire da Vin Diesel - Dominic Toretto. I protagonisti questa volta sono Dwayne Johnson e Jason Statham, con i loro personaggi Luke Hobbs e Deckard Shaw. Del film vi abbiamo già raccontato tutto e anche delle auto e degli altri mezzi che i due guidano nella pellicola. Ma quali sono, invece, le vetture della loro collezione? Continua su GQ
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domenica 6 ottobre 2019
Porsche Typ 64, l’unico esemplare va all’asta. Ma la vendita salta per un errore di pronuncia
A volte basta pronunciare male una parola per creare un pasticcio. E farlo durante un'asta milionaria può costare carissimo. L'incomprensione di cui stiamo parlando è avvenuta domenica scorsa a Pebble Beach, nell'evento organizzato da RM Sotheby's alla Monterey Car Week. L'auto protagonista è l'unica Porsche Typ 64 esistente al mondo, anche se chiamarla Porsche non è propriamente corretto, visto che è stata costruita ben prima della fondazione del marchio. Ad ogni modo, quando si è aperto l'incanto della preziosa vettura, valutata intorno ai 20 milioni di euro, banditore e assistenti hanno fatto confusione, secondo quanto riporta Bloomberg. Continua su La Stampa
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sabato 5 ottobre 2019
Lamborghini esclusive, ecco le due ultime nuove serie speciali
Ogni anno a Pebble Beach si raduna il massimo dell'esclusività. Principalmente si tratta di auto d'epoca ma sempre più Case automobilistiche sfruttano questo palcoscenico per accendere i riflettori su qualche supercar, meglio se in serie limitata. Tra queste c'è Lamborghini, che quest'anno ha presentato alla Monterey Car Week la Aventador SVJ 63 Roadster, un'edizione limitata che segue quella già realizzata con carrozzeria chiusa e sarà realizzata in soli 63 esemplari numerati per celebrare l’anno di fondazione della Casa del Toro, cioè il 1963. Continua su Motor1
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venerdì 4 ottobre 2019
Serie A, le auto più belle dei calciatori
Mentre sta per ripartire la Serie A, ci siamo fatti un giro nei garage dei suoi protagonisti. Perché, si sa, molti campioni di calcio hanno la passione per le auto. Pensiamo per esempio a Mario Balotelli, acquistato da poco dal Brescia, che torna a casa, a Frank Ribery, comprato dalla Fiorentina, e a Romelu Lukaku che si è accasato all'Inter. Tutto questo senza dimenticare Mauro Icardi, Armando Izzo, Cristiano Ronaldo e Suso. Tutti giocatori di altissimo livello accomunati da questa grande passione per le due ruote, come vediamo sbirciando i loro profili Instagram. Continua su GQ
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giovedì 3 ottobre 2019
Peugeot VLV, la citycar elettrica della Seconda Guerra Mondiale
Se pensate che la mobilità elettrica sia un'idea della modernità, vi sbagliate di grosso. Le auto a batteria sono nate addirittura prima di quelle con il motore a scoppio e già nel 1899 riuscivano a raggiungere i 100 km/h. Poi la storia ha preso una piega diversa, con i motori a benzina e poi i Diesel che hanno conquistato la scena della mobilità globale. Ad ogni modo, quasi tutti i costruttori si sono cimentati nelle auto elettriche nel corso della loro storia e la Peugeot non fa eccezione. Continua su La Stampa
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mercoledì 2 ottobre 2019
Riattivazione Tutor, dove e come torna il controllo con il controesodo
Automobilisti dal piede pesante state attenti, perché i tutor sulle autostrade italiane sono in fase di riattivazione. La Corte di Cassazione, infatti, ha stabilito che Autostrade per l'Italia non ha violato alcun brevetto e quindi il sistema per il rilevamento della velocità media che era stato spento lo scorso 10 aprile 2018, a seguito della sentenza della Corte di Appello di Roma, può essere riacceso.
ASPI ha già iniziato la procedura di re-installazione del sistema, così da consentirne la messa a disposizione in tempi brevi alla Polizia Stradale, che da sempre lo gestisce al 100%. L'obiettivo è quello di poter attivare i "vecchi" Tutor su circa 1000 km di tratte entro i primi di settembre e di tornare ai 2.500 km originari (qui la mappa) entro la fine dell'anno. A oggi, infatti, erano rimasti attivi solo i nuovi impianti SICVe PM, gestiti direttamente dalla Polstrada. Continua su Motor1
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ASPI ha già iniziato la procedura di re-installazione del sistema, così da consentirne la messa a disposizione in tempi brevi alla Polizia Stradale, che da sempre lo gestisce al 100%. L'obiettivo è quello di poter attivare i "vecchi" Tutor su circa 1000 km di tratte entro i primi di settembre e di tornare ai 2.500 km originari (qui la mappa) entro la fine dell'anno. A oggi, infatti, erano rimasti attivi solo i nuovi impianti SICVe PM, gestiti direttamente dalla Polstrada. Continua su Motor1
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martedì 1 ottobre 2019
Le auto più vendute in Italia
Sapete quali sono le auto più vendute in Italia? La Fiat Panda è sempre la regina, ovviamente! Dopo avervi raccontato, qualche tempo fa, quali sono le auto più vendute nel mondo, oggi facciamo la stessa cosa con l'Italia. Negli ultimi due anni il mercato italiano delle auto nuove è tornato quasi ai livelli anteriori alla crisi, con quasi due milioni di auto immatricolate ogni anno che, secondo gli analisti, rappresentano il livello fisiologico di cui ha bisogno un Paese come il nostro. Tornando alla classifica, quale è il SUV più venduto sul mercato italiano nella prima parte del 2019? La Jeep Renegade, ma solo per 516 auto di vantaggio sulla Dacia Duster, conteggiate da gennaio a luglio. Pochissime se pensiamo che stiamo parlando di 28.540 unità, contro 28.514, conteggiate da gennaio a luglio. La italo-americana e la franco-rumena si piazzano rispettivamente al quarto e al quinto posto tra i modelli best seller nel Bel Paese. Ma leggendo la classifica delle dieci auto più vendute in Italia, si scoprono delle novità interessanti. Continua su GQ
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