Visualizzazione post con etichetta Porsche. Mostra tutti i post
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sabato 20 novembre 2021

La Porsche 718 Cayman GT4 RS è una supercar da guidare senza compromessi


La Porsche 718 Cayman GT4 RS è l'espressione più alta delle prestazioni su un'auto a motore centrale firmata Porsche - la 911 ha il motore posteriore a sbalzo - nonché il modello di punta della serie 718. La sua carta di identità parla chiaro a partire dai numeri più importanti, cioè 500 CV e 1.415 kg di peso con serbatoio pieno e in assenza del guidatore. In altre parole, la Porsche 718 Cayman GT4 RS è una supercar da guidare senza compromessi, grazie alla sua leggerezza, al telaio estremamente versatile, all'aerodinamica sofisticata e al rombo unico dato dal motore aspirato. Il "flat six" è praticamente lo stesso della 911 GT3 e gira fino a 9.000 giri al minuto, mettendo a disposizione 450 Nm di coppia. Così non c'è da stupirsi se nel giro secco al Nürburgring, la RS ha migliorato di 23 secondi il crono della GT4 «liscia», con un tempo finale di 7:04.511. Tra le caratteristiche che spiccano della Cayman GT4 RS ci sono le prese dell'aria dinamiche poste dietro i finestrini del guidatore e del passeggero che migliorano le capacità di aspirazione del sei cilindri. Come ogni moderno modello RS, la 718 GT4 RS è disponibile esclusivamente con il cambio a doppia frizione a sette marce, che si comanda sia tramite le palette dietro al volante che con la classica leva sul tunnel. Grazie anche alla sua rapidità, questa Cayman scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e raggiunge i 315 km/h. Continua su GQ

venerdì 19 novembre 2021

L'innovazione secondo Porsche, dai processi aziendali fino alla guida autonoma


L'innovazione è sempre stata centrale nella storia di Porsche, che nei suoi oltre 70 anni di storia ha saputo reinventarsi più volte. Il cambiamento più recente è quello che riguarda la mobilità elettrica, ma a Zuffenhausen innovare è la regola e l'ad Oliver Blume lo aveva già spiegato diversi anni fa dicendo che "Un programma di innovazione non investe in brevetti o invenzioni. Investe nelle persone". In altre parole vuol dire puntare sulle idee più innovative, a prescindere dalla loro provenienza. Così negli uffici della Casa tedesca si favorisce la collaborazione tra ruoli e reparti, per permettere ai dipendenti di lavorare in modo creativo, lasciando germogliare i pensieri più avanguardisti. E lo schema funziona, perché ogni anno arrivano idee da un centinaio di reparti e singoli dipendenti, tenendo conto che per essere considerata innovativa, un'idea deve soddisfare tre requisiti fondamentali: essere inedita e unica, economicamente attuabile e comportare un vantaggio rilevante per i clienti. Continua su La Stampa

domenica 3 ottobre 2021

Porsche 911 Carrera 4 GTS, la prova: alla ricerca dell’equilibrio perfetto


Una delle tante abilità che Porsche mostra nel gestire la gamma della sua auto più famosa - non la più venduta ormai da molti anni a causa dell'avanzata dei SUV - è quella di portare sul mercato le diverse declinazioni della 911 con un tempismo perfetto. Considerato che le combinazioni di motore, trazione e carrozzeria portano a più di venti le 911 disponibili, è quasi incredibile come ognuna sia differenziata e differente dall'altra, ma anche come i modelli precedenti mantengano il loro valore, giacché gli aggiornamenti ai nuovi non sono mai eccessivi. È una specie di lenta ma costante evoluzione continua, dove la prossima sportiva Porsche è migliore della precedente, ma non troppo, e in grado di accontentare ancora più clienti, anche nelle sfumature. Così eccoci a provare la nuova gamma GTS, che arriva a due anni e mezzo dal lancio dell'ultima generazione (992) ed è disponibile in cinque varianti: coupé e cabriolet sia a trazione posteriore che integrale, Targa solo a quattro ruote motrici. Continua su La Stampa

sabato 25 settembre 2021

Tom Cruise, la sua Porsche 928 è stata venduta a un prezzo record


La Porsche 928 di Tom Cruise è stata venduta all'asta per quasi 2 milioni di dollari nella vendita organizzata in Texas da Barrett-Jackson. La cifra precisa è 1.980.000 dollari ed è ancora più assurda se si pensa che la 928 è una delle Porsche attualmente meno apprezzate sul mercato e che si può trovare tranquillamente a meno di 20.000 dollari negli Stati Uniti. Ma il valore di quest'auto è dato dal suo essere apparsa sul set di Risky Business, il film che nel 1983 rese noto Tom Cruise al grande pubblico e anche il primo in cui ottenne il ruolo di protagonista. Di lì a poco, infatti, ottenne la parte principale in Top Gun che nel 1986 fu un successo travolgente e fece diventare l'attore originario di Syracuse una vera star. Tornando alla Porsche 928 di Tom Cruise, è un modello del 1979 che è stata di recente battuta all'asta in Texas per la cifra esatta di 1.980.000 dollari. La Porsche 928 di Tom Cruise è una delle tre utilizzate durante le riprese ed è quella che compare più tempo nel film, oltre a essere stata utilizzata durante la scena dell'inseguimento dove Joe Goodson, dopo essere scampato al pericolo, pronuncia lo slogan dell'epoca del brand di Zuffenhausen, cioè «Porsche, there is no substitute». Chissà se la produzione ha ricevuto qualcosa in cambio da Porsche per questo, del resto in quell'epoca non era uso dichiarare l'inserimento di prodotti a scopo pubblicitario. Continua su GQ

giovedì 5 agosto 2021

Porsche Cayenne Turbo GT, la prova: la pista è casa sua

A volte l'orgoglio conta più della razionalità, che nell'automotive deriva sempre dai numeri: quelli dei bilanci, delle omologazioni e delle ricerche di mercato. Come nel caso della Cayenne Turbo GT, sviluppata con il preciso scopo di conquistare il record sul giro al Nürburgring, il tracciato di fama mondiale dove tutti i costruttori mettono alla prova le loro auto, sportive e non. Record che nella categoria SUV apparteneva da oltre tre anni e mezzo alla Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, la quale a sua volta lo aveva strappato proprio alla generazione precedente della Cayenne. Così, con un crono di 7:38,9 il primato è ritornato a Zuffenhausen, dove hanno lavorato alacremente per definire questa versione speciale della Cayenne. La base di partenza è quella della Turbo, ma i cambiamenti sono tanti e determinanti. Quello più evidente riguarda il motore, un 4.0 V8 "vecchia scuola" senza l'ombra di elettrificazione, che è stato modificato per salire da 550 a 640 CV, con la coppia massima che tocca gli 850 Nm. Continua su La Stampa

lunedì 26 aprile 2021

La nuova Porsche 911 GT3 è sempre più veloce


La nuova Porsche 911 GT3 alza ancora di più l'asticella delle prestazioni e, come di consueto, non lo fa aumentando a dismisura la potenza del motore, ma preferisce intervenire sul telaio e sulla dinamica di guida, per curvare sempre più forte e frenare ancora più tardi. La nuova Porsche 911 GT3 si basa sulla generazione 992 e, in attesa della radicale versione RS, è attualmente la 911 più estrema in commercio. Con oltre venti anni di tradizione alle spalle e di frequentazioni (vincenti) dei circuiti di tutto il mondo, Porsche Motorsport ha forgiato il carattere di questa nuova GT3 usando soluzioni provenienti dal mondo racing, come mai prima d'ora. La più importante è senza dubbio costituita dalle inedite sospensioni anteriori a doppio braccio oscillante, che finora erano state una prerogativa delle 911 RSR costruite e omologate per le competizioni. Il motore, invece, è sempre il flat six aspirato da 4 litri di cilindrata che ama girare fino a 9.000 giri ed eroga la bellezza di 510 CV e 470 Nm, sparando un urlo che è in grado di spaventare un branco di leoni inferociti. In un'auto così affilata i numeri assoluti passano in secondo piano, ma sappiate che la velocità massima è di 320 km/h o di 318 km/h, a seconda che si scelga il cambio manuale a 6 rapporti oppure il doppia frizione PDK a 7 marce. In entrambi i casi, l'accelerazione da 0 a 100 km/h richiede solo 3,4 secondi. Continua su GQ

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martedì 6 aprile 2021

Porsche, va all'asta una delle collezioni più incredibili di sempre


Delle Porsche all'asta stuzzicano sempre la fantasia degli appassionati, soprattutto se si tratta di modelli pazzeschi come la 918 Spyder, la Carrera GT e la 911 GT2 RS. Queste tre sportive made in Zuffenhausen, insieme ad altre quattro, andranno all'asta in un evento online organizzato da RM Sotheby's e in programma dal 19 al 28 febbraio. Questa collezione è stata soprannominata Swiss Porsche, perché proviene tutta un solo proprietario. Tutte le auto sono esemplari eccezionali, con pochi chilometri, colori personalizzati e diversi optional del catalogo Porsche Exclusive. Tra le due perle più rare della collezione c'è senza dubbio la Porsche 918 Spyder del 2014, l'hypercar ibrida sviluppata per competere con la Ferrari LaFerrari e la McLaren P1. Accelera da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi e arriva fino a 345 km/h. Questo esemplare è verniciato in Liquid Chrome Blue Metallic - un'opzione da 63.000 dollari - ha gli interni rivestiti in pelle Mocha Brown. I cerchi in lega sono quelli in magnesio del pacchetto Weissach e il contachilometri segna poco meno di 5.500 km. Il prezzo stimato è compreso tra 975.000 e 1.100.000 franchi svizzeri. La Carrera GT era la regina della gamma Porsche prima della 918 Spyder. Questo esemplare del 2004 è uno dei 644 prodotti per il mercato americano. Sotto il cofano posteriore c'è un V10 aspirato che Porsche aveva sviluppato originariamente per le competizioni e che poi è stato montato su questa vettura di serie, arrivando a erogare 612 CV a 8.000 giri. Da notare che questa barchetta ha il cambio manuale a 6 marce, i freni carboceramici e zero aiuti elettronici per la guida. Attualmente l'esemplare in vendita a un prezzo compreso tra 775.000 e 825.000 franchi svizzeri ha percorso 16.327 km ed è stato revisionato nel marzo 2020. Continua su GQ

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lunedì 15 febbraio 2021

Porsche, il 2021 sarà un anno innovativo


Porsche chiude il 2020 con ottimi risultati, nonostante un anno scandito da una pandemia che ha profondamente segnato il mondo intero, sia dal punto di vista sociale sia da quello economico. È la premessa cui Pietro Innocenti, ad di Porsche Italia ha commentato gli ultimi dodici mesi, partendo dagli interventi di carattere sociale con cui Porsche Italia ha sostenuto il territorio durante l’emergenza. A partire dagli aiuti alla Protezione Civile (155.000 euro nella prima fase del contagio) fino a «Uniti per Ripartire», l’iniziativa condotta con Caritas per supportare categorie più colpite dalla crisi. Per ogni vettura consegnata dall’1 giugno al 10 agosto, tutti i trenta Centri Porsche italiani hanno devoluto alla Caritas una somma che, a scelta del cliente, è stata destinata a combattere la povertà alimentare o quella educativa. Ogni importo è stato raddoppiato da Porsche Italia, per un totale di 1,3 milioni di euro raccolti, impiegati per aiutare 5.140 giovani in età scolare e a 31.500 famiglie in difficoltà. Dal punto di vista commerciale, invece Porsche ha contenuto gli effetti della pandemia consegnando globalmente 272.162 vetture, mantenendo stabili i risultati dello scorso anno (-3% rispetto al 2019). A livello nazionale, Porsche Italia ha chiuso l’anno con 5.815 consegne, il 13% in meno rispetto al record del 2019, ma facendo meglio di un mercato in forte flessione (-28%). Si conferma al primo posto della classifica dei modelli più venduti in Italia la Macan, con 2.195 vetture consegnate, seguita dalla Cayenne (1.391) e dalla 911 (1.213). Mentre la 718 e la Panamera totalizzano rispettivamente 371 e 273 consegne. Continua su GQ

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venerdì 5 febbraio 2021

Porsche Boxster 25 Years, una versione speciale per celebrare l'anniversario


Si chiama Boxster 25 Years l'ultima versione in serie limitata della scoperta più piccola di casa Porsche. Come spiega bene il nome, questa edizione speciale celebra il quarto di secolo di vita del modello - attualmente alla quarta generazione e venduto in oltre 357.000 unità - e lo esprimendo il massimo delle sue possibilità. La versione di partenza, infatti, è la GTS 4.0 con il "flat six" aspirato capace di erogare ben 400 CV e girare fin quasi a 8.000 giri. Sono circa 100 cavalli in meno del boxer della GT3 RS, ma comunque ce n'è in abbondanza. Per la trasmissione c'è la doppia scelta tra il cambio manuale a 6 rapporti e il doppia frizione PDK a 7 marce. In entrambi i casi - grazie anche al pacchetto Sport Chrono di serie - questa Boxster raggiunge i 293 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 4 secondi. Continua su La Stampa

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domenica 25 ottobre 2020

Little Bastard, la Porsche maledetta di James Dean


Little Bastard è il nome che James Dean aveva affettuosamente dato alla sua Porsche 550 Spyder, l'auto con cui ha perso la vita a causa di un fatale incidente stradale esattamente 65 anni fa, il 30 settembre 1955. Dean l'aveva acquistata per correrci nelle gare del circuito ufficiale americano e non per un capriccio da divo, visto che poco prima aveva già iniziato a gareggiare. Il 26 marzo del 1955 aveva vinto a Palm Springs - il sabato nella categoria dei debuttati e la domenica era arrivato secondo assoluto - il 1° maggio aveva concluso nono a Bakersfield, mentre il 29 maggio a Santa Barbara si era dovuto ritirare per un guasto al motore. L'auto era una Porsche 356, un modello sì sportivo ma orientato al gran turismo. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

giovedì 10 settembre 2020

La nuova Porsche Panamera Turbo si prende il record del Nurburgring


Che sia una berlina, una coupé o una SUV, che sia con motore termico, ibrida o elettrica, una Porsche rimane sempre una Porsche e dunque deve misurarsi con il concetto di velocità. Nel mondo delle auto di serie questo vuole dire completare un giro della Nordschleife del Nurburgring nel minor tempo possibile. Sono i 20 km più famosi del mondo, dove tutte le Case auto ormai da anni portano le loro vetture sportive, per metterle alla prova con il cronometro. Continua su La Stampa

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martedì 25 agosto 2020

La nuova Porsche Panamera Turbo si prende il record del Nurburgring

Che sia una berlina, una coupé o una SUV, che sia con motore termico, ibrida o elettrica, una Porsche rimane sempre una Porsche e dunque deve misurarsi con il concetto di velocità. Nel mondo delle auto di serie questo vuole dire completare un giro della Nordschleife del Nurburgring nel minor tempo possibile. Sono i 20 km più famosi del mondo, dove tutte le Case auto ormai da anni portano le loro vetture sportive, per metterle alla prova con il cronometro. Continua su La Stampa

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giovedì 21 maggio 2020

Porsche 911 Targa, unica e inimitabile

La nuova Porsche 911 Targa è pronta al debutto e con lei l'offerta di carrozzerie disponibili sulla coupé si Zuffenhausen sarà tripla. Ma prima di parlare della nuova arrivata vale la pena fare un piccolo passo in dietro. La carrozzeria Targa, infatti, è una prerogativa della 911 sin dal 1965, quando uscì la prima versione che la Casa stessa presentava come una «cabriolet sicura grazie al roll-bar». In effetti, con i materiali di quell'epoca le auto senza tetto non erano così rigide e protettive, men che mai in caso di ribaltamento. In ogni caso la soluzione piacque moltissimo, tanto che per lunghi anni fu l'unica alternativa per avere una 911 da guidare a cielo aperto. La prima Carrera Cabrio, infatti, arrivò sul mercato solo nel 1982. Nel frattempo le fortune delle 911 Targa continuarono fino al grande salto generazionale della 996 - quella con il motore raffreddato a liquido e i fari a forma di uovo al tegamino - con cui l'opzione Targa si trasformò solo in un tetto apribile panoramico. Fortuna che dalla serie 991 in poi i tedeschi hanno deciso di investire seriamente su questa opzione, inventando un nuovo meccanismo tanto bello quanto spettacolare, che è arrivato con le dovute evoluzioni anche sulla nuova Porsche 911 Targa. Continua su GQ

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lunedì 18 maggio 2020

Porsche, 70 anni fa il primo ritiro in fabbrica: per gli appassionati è diventato un rito

Per molte persone l'auto è un elettrodomestico o poco più, basta che funzioni. Ma per molti appassionati è  un oggetto di culto e più sale l'esclusività più l'automobile  si apre a scenari sconosciuti alle masse. Uno di questi è il ritiro dell'auto nuova direttamente in fabbrica, evitando tutta la trafila del trasporto e dei tempi di attesa in concessionaria. Da qualche anno è ormai un "must" per i brand più sportivi e lussuosi, ma c'è anche chi lo fa per dare lustro alla propria storia e al proprio nome, come Volkswagen. Continua su La Stampa

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sabato 14 marzo 2020

Porsche 911 Turbo S, 650 cavalli scatenati

La Porsche 911 Turbo S rinasce ancora, questa volta partendo dalla base della generazione 992, e come di consueto, innalza clamorosamente il livello delle prestazioni. Da qualche anno a questa parte, tutte le 911, anche le Carrera, hanno il motore sovralimentato e dunque la sigla Turbo trova il suo senso non più nella descrizione della tipologia di propulsore, ma nella dichiarazione di performance di alto livello. Con i 650 CV e gli 800 Nm del 3.8 flat six bi-turbo siamo pienamente in zona supercar e i numeri lo certificano: 330 km/h di velocità massima, una incredibile accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,7 secondi e da 0 a 200 km/h in 8,9 secondi. Parte del merito di quest'ultimo risultato è da ascrivere al cambio doppia frizione a 8 rapporti, velocissimo nel suo funzionamento, e alla trazione integrale, che trasferisce alle ruote anteriori fino a 500 Nm. Tutta questa velocità può essere gustata sia con la classica carrozzeria coupé che nella variante Cabriolet; in entrambi i vasi le dimensioni sono cresciute rispetto a quelle della Porsche 911 Turbo S precedente (generazione 991): la scocca è più larga di 45 mm all'anteriore e di 20 mm al posteriore, per permettere di aumentare le carreggiate rispettivamente di 42 e 10 mm. Continua su GQ

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giovedì 27 febbraio 2020

Personalizzare la Porsche 911 con le impronte digitali

Personalizzare la Porsche 911 con le impronte digitali. Non è uno scherzo, ma un optional che si può acquistare al momento dell'ordine della coupé di Zuffenhausen, alla modica cifra di 7.689 euro. Già è difficile trovare una 911 esattamente uguale a un’altra, ma d’ora in poi ci si potrà spingere ancora oltre grazie ad un innovativo metodo di stampa diretta con cui si possono stampare dettagli grafici in alta definizione direttamente sulla carrozzeria della propria vettura. Inizialmente, i clienti che acquisteranno una nuova 911 potranno richiedere la personalizzazione del cofano con una grafica basata sulla propria impronta digitale, ma successivamente saranno disponibili anche altri motivi grafici esclusivi. Per personalizzare la Porsche 911 con le impronte digitali, dunque, basta chiedere al Centro Porsche di riferimento, che invia la richiesta direttamente alla Exclusive Manufaktur al quartier generale in Germania. L’intero processo è seguito a fianco del cliente, dall'invio dell’impronta fino al completamento della vettura. Continua su GQ

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martedì 4 febbraio 2020

Ruf CTR Yellowbird, un sogno di tutti, una supercar per pochi

Facciamo un gioco. Pensiamo alla 911 raffreddata ad aria e leviamole il logo Porsche. Che cosa vi viene in mente? Le risposte possono essere due: Ruf oppure Singer, a seconda delle vostre preferenze. Oggi parliamo della prima e della mitica Ruf CTR Yellowbird che è nata nel 1987 e dopo trenta anni si è ripresentata al Salone di Ginevra. Andiamo, però, con ordine. La Ruf è nata nel 1939 dall’omonimo Sig. Alois Ruf, ma è solo nel 1975 che ha iniziato a concentrarsi sulle 911, debuttando con un bel tuning della 930 Turbo. La CTR Yellobird originale – CTR vuole dire “Gruppo C Turbo Ruf” – è arrivata qualche anno dopo e voleva sfidare proprio la Turbo originale ma partendo dalla base della Carrera 3.2. Continua su Autoappassionati

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venerdì 31 gennaio 2020

Porsche 911 Speedster, figlia del vento

Porsche 911 Speedster, una sigla storica per un modello altrettanto storico, tanto da tornare in auge in tempi più recenti con la sua erede moderna. Ecco la sua storia. Di tutte le forme in cui è stata declinata la Porsche 911 lungo la sua carriera lunga oltre il mezzo secolo, la più esotica è certamente la Speedster. Scoperta, leggera e minimalista, sono queste le tre caratteristiche che la sportiva più famosa di Zuffenhausen deve avere per meritarsi questo appellativo. Un nome nato con la 356, ovvero la prima auto di serie prodotta dalla Porsche. La Speedster è così particolare e di nicchia, che non è stata nemmeno sviluppata e prodotta in tutte le generazioni di 911. Evidentemente più di un dirigente, anche in epoche diverse, ha pensato che avesse poco senso realizzate una cabrio ancora più estrema, con il parabrezza rastremato e una piccola cappottina di emergenza. Continua su Autoappassionati

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sabato 16 novembre 2019

Porsche Taycan Turbo S, la prova - “Velocità warp” ed emissioni zero

Spendereste oltre 200.000 euro per una supercar elettrica? Alla fine, ogni pensiero sulla Porsche Taycan si riduce essenzialmente a questa domanda. Con i suoi quasi 5 metri di lunghezza potrebbe essere considerata una limousine, ma la ridotta altezza del tetto (1,37 metri), unita al pavimento rialzato per ospitare la batterie, configurano un abitacolo realmente comodo solo per chi sta davanti e una capacità di carico bagagli appena sufficiente (360 litri al posteriore e 81 all'anteriore). Quindi un uso di servizio e rappresentanza, per quanto di alto livello, sarebbe piuttosto limitato. Continua su La Stampa

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martedì 12 novembre 2019

Porsche 911 Carrera RS 2.7, la coda d’anatra più famosa del mondo

Quando un’auto sportiva è prodotta ininterrottamente per quasi 60 anni, quando diventa un’icona globale, quando ha un’infinità di declinazioni e quando primeggia nelle piste di tutto il mondo, è molto difficile scegliere quale sia la sua versione definitiva. Ovviamente stiamo parlando della Porsche 911, che per molti è semplicemente la regina delle auto sportive. Ma dal 1963 a oggi, quale è quella più iconica? E’ impossibile stabilirlo con certezza, ma se dicessimo la 911 Carrera RS 2.7, non sarebbero in tanti a essere in disaccordo con noi. Posto che le sue linee sono immortali e che non sono state intaccate dalla plastica o dalla modernità, come nelle successive 964 e 993, la RS 2.7 rappresenta l’essenza stessa della sportività. In lei le parole renn sport (da cui RS) che letteralmente vuol dire “da corsa” trovano pienamente significato. Basti pensare che con i suoi 6,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h, oggi un tempo che fa quasi sorridere per una sportiva di razza, è stata la 911 più scattante per diverso tempo, soprattutto grazie a una leggerezza intrinseca. Continua su Autoappassionati

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