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mercoledì 23 dicembre 2020

Gli incentivi statali per le auto elettriche e ibride plug-in stanno per finire


Se state pensando di acquistare un'auto elettrica ma ancora non riuscite a decidervi, questo è il momento di affrettarsi, perché gli incentivi messi a disposizione prima con il Decreto Rilancio e poi con il Decreto Agosto stanno per esaurirsi. Nei due fondi, infatti, sono rimasti poco più di 4 milioni di euro, ma va anche detto che si potranno sfruttare solo fino al 31 dicembre 2020. Considerato che la media degli incentivi utilizzati, a partire dal 16 agosto, è stata di 2,7 milioni di euro a settimana, è probabile che i fondi si svuoteranno poco prima della loro scadenza naturale. L'ultima data utile, in ogni caso, è l'ultimo giorno dell'anno e fa fede il contratto con obbligo di immatricolazione entro 180 giorni dalla prenotazione del bonus. Poi, dal 1° gennaio 2021 rimarrà attivo solo l'Ecobonus, che mette a disposizione 6.000 euro in caso di rottamazione e 4.000 euro senza. Continua su La Stampa

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venerdì 11 dicembre 2015

Renault a COP21, sviluppo elettrico dipende dai Governi


PARIGI - "Lo sviluppo della mobilità elettrica non passa solo dalla creazione di nuovi modelli, ma da quanto i governi vogliono sostenerla" è questo l'aspetto che Eric Feunteun, Responsabile Veicoli Elettrici Renault, ritiene più importante rispetto al futuro della mobilità elettrica di cui ha parlato durante una tavola rotonda con la stampa internazionale, in occasione della COP21, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Parigi. L'Alleanza Renault-Nissan finora ha investito più di 4 miliardi di dollari nella produzione di sei veicoli elettrici (quattro Renault e due Nissan), vendendone circa 280.000; la priorità dell'Allenza per il futuro è quella di espandersi fuori dall'Europa.

- IL RUOLO DEI GOVERNI - "In Europa abbiamo nazioni, come la Norvegia, dove una nuova auto su due è elettrica e altre dove il mercato è così piccolo che quasi non esiste - ha spiegato Feunteun - ma la mobilità elettrica va considerata come un ecosistema, che necessita di sei fattori per crescere, tutti di uguale importanza: le automobili, le stazioni di ricarica privata, le stazioni di ricarica pubblica, gli incentivi, le agevolazioni su parcheggio e circolazione, il buon esempio delle istituzioni e delle grandi aziende". Secondo Feunteun, infatti, in Italia il mercato elettrico non decolla perché, non viene spinto sufficientemente dal Governo. - AUTONOMIA E STAZIONI DI RICARICA - "Il tema dell'autonomia è fondamentale per la mobilità elettrica - ha aggiunto, Philippe Schulz Responsabile Strategia e Sviluppo Veicoli Elettrici Renault, durante la stessa tavola rotonda - ci sono due modi per aumentarla, avere batterie con più capacità, che arriveranno entro il 2020 con prestazioni doppie rispetto a quelle attuali, oppure una rete di ricarica più capillare".

continua su ANSA Motori

sabato 29 marzo 2014

Il Governo mette all'asta le auto blu, ma è un affare per i consumatori?



151 modelli rimarranno in vendita fino al 16 di aprile, 86 sono italiani (Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati), ma il record del singolo modello più diffuso, grazie ai ministeri della giustizia e dell'interno, va alla BMW 525d, presente in ben 48 esemplari.

TANTI RISCHI PER IL CONSUMATORE - Della vendita delle auto blu e dei potenziali vantaggi o rischi per il consumatore abbiamo parlato con Raffaele Caracciolo dell'Unione Consumatori. "Si tratta per la maggior parte di auto blindate, per uso specifico. Per esempio sulla carta di circolazione sono riportati degli pneumatici speciali non reperibili direttamente dai gommisti. Alcune sono auto di servizio più normali, ma non è chiaro se, prima di essere vendute, verranno private degli equipaggiamenti speciali e reimmatricolate per uso civile" Poi c'è la questione giuridica "Anche qui alcune cose sono poco chiare - prosegue Caracciolo - perché lo Stato che vende è una figura giuridica ma i beni comprati all'asta sfuggono al Codice del Consumo. Si tratta di un'area grigia del Diritto, per questo spero in condizioni di asta molto chiare". Infine ci sono gli aspetti legati alle condizioni delle auto "Nella maggior parte dei casi - conclude Caracciolo - la manutenzione viene fatta a risparmio, mentre le auto sono usate in situazioni anomale e gravose. Il consiglio che do ai consumatori, intesi come privati cittadini, è di starne alla larga e di lasciare che se ne occupino gli operatori professionali del settore, i quali, quando vorranno rivendere le auto, dovranno rispettare gli stessi obblighi di tutte le altre".

Tuttavia, mentre da un lato si dà grande risalto alla vendita di queste 151 vetture, dall'altro lato è già stato emesso e chiuso il bando (qui il link diretto al sito CONSIP) per avere le sostitute, che saranno 210. Si tratta per la maggior parte di auto blindate, per le quali lo Stato ha previsto una spesa complessiva di 23.305.000 €, il che significa una media 110.976 € a per ogni vettura. A questo proposito il Vice-Presidente della Camera dei Deputati, Luigi di Maio (Movimento 5 Stelle), ha presentato un'interrogazione parlamentare rivolta al presidente del Consiglio e al ministro dell'Economia perché l'operazione "Avviene in deroga alle disposizioni introdotte dal governo Monti sulla razionalizzazione della spesa della pubblica amministrazione che indicano esplicitamente come fino al 31 dicembre 2015 non si possono acquistare autovetture. Unica deroga è quella per acquisti legati a esigenze dei vigili del fuoco, ordine e sicurezza pubblica, servizi sociali e sanitari per garantire livelli essenziali di assistenza. Si chiede, dunque, a Renzi e Padoan quale sia la reale destinazione delle 210 nuove auto blu e come si giustifica l'incoerenza logica fra quanto annunciato in pompa magna dal premier e l'acquisto delle nuove autovetture".