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giovedì 9 dicembre 2021

Con il Cyberquad for Kids stavolta Elon Musk ha esagerato


Con il Cyberquad for Kids stavolta Elon Musk ha esagerato, vediamo perché e capiamo innanzitutto di che cosa si tratta. Quello che vedete nelle immagini e che costa ben 1.900 dollari, è un giocattolo per bambini, ma non troppo piccoli visto che l'età minima consigliata per guidarlo è di otto anni. Per sgombrare il campo da ogni equivoco, dunque, specifichiamo che non si tratta del quad elettrico che avevamo visto durante la chiacchierata presentazione del Cybertruck, quella in cui il vetro laterale del pick-up elettrico Tesla di ruppe durante un test. In quell'occasione (era il 2019) venne usato un quad per dimostrare la capacità di carico del cassone. Questo mezzo, però, non aveva nulla a che fare con Tesla visto che si trattava di un ATV Yamaha convertito in elettrico da Zero Motorcycle. Il Cyberquad for Kids, dunque, è una perfetta operazione commerciale che arriva con un grande tempismo per le vacanze di Natale e dunque per i regali, anche se la consegna entro il 25 dicembre non è garantita Attualmente, peraltro, risulta già indisponibile sul sito Tesla, quindi potrebbe essere già sold out. Insomma, molti bambini saranno contenti, ma saranno solo americani. Continua su GQ

martedì 7 dicembre 2021

Tesla Model Y, il lusso del comfort e dell'hi-tech


La Tesla Model Y è il quarto modello della gamma della Casa californiana e anche quello che potenzialmente potrebbe avere il maggiore successo sul mercato. Il motivo va cercato nel mix tra prezzo, dimensioni e tipologia di carrozzeria. Si tratta, infatti, di un SUV lungo 4,75 metri con un listino che parte poco oltre i 60.000 euro - attualmente 60.990 euro, ma i listini Tesla cambiano spesso - cioè circa 11.000 in più della berlina Model 3 (da cui deriva), ma molti di meno rispetto ai 114.990 della più grande e lussuosa Model X. Insomma, in attesa di vetture ancora più compatte, con la Model Y Elon Musk potrebbe fare un vero e proprio salto di qualità, chiudendo il 2021 con oltre 800.000 unità consegnate, rispetto alle quasi 500.000 del 2020. Ad ogni modo, le versioni tra cui si può scegliere della Tesla Model Y sono due: Long Range e Performance. La prima è quella che abbiamo provato ed è già disponibile, mentre per la seconda bisognerà aspettare i primi mesi del prossimo anno. La scheda tecnica è la medesima per entrambe: un motore elettrico per asse e la trazione integrale senza albero di trasmissione. La Long Range ha di 351 CV (440 di picco), passa da 0 a 100 km/h in 5 secondi e raggiunge i 217 km/h, la Performance arriva a 462 CV (513 di picco) e 241 km/h scendendo a 3,7 secondi nello scatto da fermo. Nell'autonomia omologata WLTP, invece, va meglio la meno potente: 507 km contro 480, cioè circa 100 in meno della più leggera e aerodinamica Model 3. Continua su GQ

mercoledì 3 novembre 2021

Tesla è l'auto più venduta in Europa, ecco perché


I 5 motivi per cui Tesla è l'auto più venduta in Europa derivano dalla somma di diversi fattori. Ma prima di vederli uno a uno, ecco quello che è successo nelle ultime settimane e che ha portato la Casa californiana al centro delle cronache in tutto il mondo, a livello economico ma non solo. La prima notizia degna di nota è arrivata all'inizio di ottobre, con la chiusura del terzo trimestre 2021 e la pubblicazione dei risultati industriali e finanziari. In questo periodo, infatti, Tesla ha consegnato 241.300 auto elettriche - prevalentemente Model 3 e Model Y - cioè il 19,8% in più rispetto al secondo trimestre 2021, che era già stato il migliore di sempre con 201.250 vetture. Questo vuol dire che nei primi nove mesi di quest'anno sono state consegnate 627.120 Tesla e che il 2021 si potrebbe chiudere ben oltre le 750.000 unità, che era l'obiettivo indicato da Elon Musk per il 2021. Pochi giorni dopo, un'altra notizia ha riportato l'attenzione su Tesla, ovvero un grosso ordine effettuato dal noleggiatore Hertz, che ha firmato un contratto per la fornitura di ben 100.000 Model 3 entro la fine del 2022, per un valore superiore ai 4 miliardi di dollari. L'accordo ha fatto schizzare in alto il valore delle azioni Tesla, che in poche ore hanno guadagnato il 13%, sfondando la soglia dei 1.000 dollari ad azione e portando la capitalizzazione dell'azienda oltre i 1.000 miliardi. Infine, ieri sono usciti i dati di vendita europei e nel mese di settembre, con 24.600 unità, la Model 3 è risultata l'auto più venduta in Europa, battendo la Dacia Sandero che peraltro costa tre volte di meno. Ma da dove nasce questo successo? Continua su GQ

lunedì 27 settembre 2021

Tesla Model Y, la prova - ancora più spazio a bordo e qualità in aumento


La Tesla Model Y arriva finalmente sul mercato italiano a quasi due anni e mezzo dalla presentazione. Si tratta del crossover più compatto della gamma, che corrisponde idealmente alla Model 3, mentre la Model X corrisponde alla Model S. È l'auto con cui Tesla aumenterà ancora i suoi volumi, dopo aver sfiorato le 500.000 unità prodotte nel 2020, potrebbe chiudere il 2021 nell'ordine delle 700.000/800.000. Ma quale sarà l'apporto preciso della Model Y al bilancio del costruttore californiano, lo sapremo solo tra qualche settimana. Quello che sappiamo per certo è che ormai le S/X rappresentano solo l'1% delle vendite globali di Tesla. Tornando alla Model Y, le versioni tra cui si può scegliere sono due: Long Range e Performance. La prima, quella protagonista della nostra prova, è già disponibile chi preferisce la seconda dovrà aspettare i primi mesi del 2022. Entrambe hanno un motore elettrico per asse e la trazione integrale senza albero di trasmissione. Continua su La Stampa

domenica 19 settembre 2021

La Tesla sottomarino che voleva essere la Lotus di 007


La Tesla sottomarino è una delle auto più stravaganti che si siano viste da parecchio tempo. Se state già pensando di comprarla, sappiate che non è possibile, perché si tratta di un modello speciale. Un esemplare di Model S Plaid preparato su misura per accontentare le richieste di un cliente piuttosto originale. A compiere l'impresa è stata la Gruber Motor Company di Phoenix, Arizona: un garage che si definisce come il «primo centro di assistenza Tesla indipendente che fornisce supporto aftermarket e preparazioni su misura». La Tesla sottomarino è una di queste e l'impresa è stata documentata nei particolari proprio dagli stessi autori del progetto: «Abbiamo ricevuto la richiesta di modifica di una Tesla più strana di sempre. Un cliente si è presentato con un nuovissima Tesla Model S plaid e ha chiesto di renderla impermeabile, come un sommergibile», raccontano i ragazzi della Gruber Motor Company. In pratica, questo estroso cliente intendeva dimostrare che una Tesla si potesse guidare sott'acqua, allo stesso modo di Wet Nellie, ovvero la Lotus Esprit che Roger Moore alias James Bond fa uscire sulla spiaggia di Capriccioli, in Costa Smeralda, nel film del 1977 La Spia che mi amava. Continua su GQ

lunedì 23 agosto 2021

Finalmente La Tesla Model Y arriva anche sul mercato italiano


A quasi due anni e mezzo dalla presentazione, avvenuta al Tesla Design Center di Hawthorne in California, la Tesla Model Y arriva sul mercato italiano. Da giovedì 19 agosto, infatti, la SUV più piccola della Casa californiana si può vedere dal vero nello store Tesla di Milano, in Piazza Gae Aulenti. Poi, nelle prossime settimana, arriverà anche negli altri store italiani: a Padova dal 20 agosto, a Roma dal 24 agosto, a Milano Linate dal 26 agosto, a Bologna dal 27 agosto, a Torino dal 28 agosto, a Brescia dal 30 agosto e a Bolzano dal 1 settembre. La Model Y arriva con un certo ritardo in Europa e ancora di più sul mercato italiano, visto che negli Stati Uniti è in vendita già dall'inizio del 2020. Una scelta che lo scorso anno ha contribuito a portare Tesla alla soglia delle 500.000 auto vendute. La Tesla Model Y è disponibile in due versioni, la Long Range e la Performance. Continua su La Stampa

domenica 27 giugno 2021

Tesla Model S Plaid, la berlina elettrica veloce come una Formula 1


Della Tesla Model S Plaid si parla da quasi due anni e finalmente pochi giorni fa i primi 25 esemplari sono stati consegnati ai proprietari con un evento show trasmesso in streaming mondiale. Sul palco c'era Elon Musk in persona, a sottolineare l'importanza di quest'auto, che stabilisce una serie di record e alza l'asticella delle prestazioni a un livello che ora gli altri competitor dovranno seguire. Il tycoon di origine sudafricana si è presentato con una giacca di pelle dedicata, con stampata una grafica ispirata ai film sci-fi, visto che il nome Plaid è una citazione diretta del film Balle Spaziali, dove la velocità Plaid è l'unica più alta della Ludicrous (già vista come modalità di guida più estrema delle vecchie Model S). Musk ha subito parlato delle capacità di scatto della Tesla Model S Plaid: «Nessuna auto di produzione ha mai fatto uno 0-60 mph in meno di due secondi. È quello che chiamo limited physics engineering: la fisica è legge, mentre tutto il resto è solo una raccomandazione». Queste performance sono possibili grazie ai tre motori elettrici (primi al mondo con l'involucro esterno in fibra di carbonio) che forniscono una potenza complessiva i 1.020 CV, grazie a cui la Plaid vola fino a 320 km/h. Per quanto riguarda l'autonomia, invece, grazie alle batterie di nuova generazione il dato omologato è di 628 km, di cui 300 si possono recuperare in 15 minuti se l'auto è collegata ai nuovi Supercharger. Continua su GQ

sabato 22 maggio 2021

Perché Elon Musk non riesce a costruire le Tesla in Europa


Elon Musk non riesce a costruire le Tesla in Europa, più precisamente in Germania, per colpa della burocrazia. La prima Gigafactory europea che deve sorgere nella località di Grünheide - zona del Brandeburgo che si trova appena fuori da Berlino - è in fase di costruzione, ma ci sono molti più problemi del previsto e i lavori vanno a rilento. Qualche giorno fa il vulcanico imprenditore di origine sudafricana si è recato a visitare di persona il cantiere, che peraltro non dispone ancora di tutte le autorizzazioni necessarie da parte delle istituzioni tedesche, ma utilizza concessioni provvisorie, e ha proferito parole piuttosto critiche. «Ci dovrebbe essere un qualche processo attivo per la rimozione delle regole. Diversamente continueranno ad accumularsi nel tempo fin quando non si potrò fare più niente», ha detto Musk davanti ai cronisti tedeschi. Sembra che il fondatore della Tesla fosse arrivato a Berlino con un jet privato e che avesse poi raggiunto l'aera dei lavori. Alcuni mesi fa la Casa californiana aveva deciso di ampliare il progetto dell'impianto, aggiungendo un'area per la produzione delle batterie e la catena di montaggio avrebbe dovuto essere operativa dal prossimo luglio. Invece sembra che non lo sarà prima del marzo 2022, anche se Musk è determinato a iniziare entro la fine del 2021. «Non si possono fare ipotesi precise, perché per costruire una macchina bisogna avere tutti i pezzi. In ogni caso ce la dovremmo fare entro la fine dell'anno». Insomma, Elon Musk non riesce a costruire le Tesla in Europa, per ora. Continua su GQ

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mercoledì 24 marzo 2021

Tesla Model S e Model X, il nuovo volante sembra la cloche di un aereo


Tesla ha presentato gli aggiornamenti della Model S e della Model X - i modelli più vecchi della gamma - che cambiano soprattutto all'interno. L'abitacolo è stato praticamente rivoluzionato e il volante è diventato così scenografico che sembra la cloche di un aereo. Ma andiamo con ordine. Tesla ha iniziato il nuovo anno con il vento in poppa, visto che i risultati del 2020 sono stati positivi come non mai. Per la prima volta in 17 anni, infatti, la Casa californiana ha chiuso un bilancio in attivo, con 721 milioni di dollari di utile.

Questo grazie al mezzo milione scarso di auto vendute, che hanno portato il margine operativo lordo al 18,4%, un valore che per la maggior parte delle Case auto è solo un sogno. Numeri che spiegano meglio l'incredibile capitalizzazione Tesla, che da qualche mese si è stabilizzata a 800 miliardi di dollari. Ovviamente per Elon Musk non è abbastanza. «Stiamo aumentando la nostra capacità produttiva il più rapidamente possibile. Nei prossimi anni prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle vendite. In alcuni anni, come nel 2021, questo dato potrebbe anche salire», ha detto Musk durante la presentazione dei risultati economici. Tornando alle Model S e Model X, la vecchia plancia di derivazione Mercedes è stata sostituita da un nuovo cruscotto con forme orizzontali su cui galleggia il display dell'infotainment orizzontale da 17 pollici, come sulla Model 3. Continua su GQ

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mercoledì 10 febbraio 2021

Tesla chiude il primo anno in utile e rinnova la Model S e la Model X


Dopo 17 anni di operazioni, Tesla ha chiuso il suo primo bilancio in positivo, nonostante la pandemia da Covid-19, totalizzando 721 milioni di dollari di utile. Le vendite hanno sfiorato il mezzo milione e il margine operativo lordo è schizzato al 18,4%, un valore che per la quasi totalità delle aziende automotive è solo un miraggio. Inoltre, Tesla ha guadagnato 1,6 miliardi di dollari vendendo crediti per la compensazione delle emissioni di CO2 alle altre auto. Tutti questi numeri spiegano anche l'incredibile capitalizzazione del brand californiano, che ormai è stabile a 800 miliardi di dollari. Quanto al futuro, Musk ha detto "Stiamo aumentando la nostra capacità produttiva il più rapidamente possibile. Guardando ai prossimi anni, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle consegne dei veicoli. In alcuni anni, come nel 2021, questo dato potrebbe anche salire". Continua su La Stampa

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sabato 19 dicembre 2020

La Tesla Model X è la più spettacolare (e costosa) tra le sue simili


La Tesla Model X è probabilmente il modello che nella gamma dell'azienda fondata da Elon Musk fornisce il maggiore effetto «wow». Non è quello più popolare, cioè la Model 3 (che abbiamo provato qui) e nemmeno quello più iconico, ovvero la Model S (che abbiamo provato qui), ma è sicuramente quello più premium, sia come dimensioni che come costi. In Italia si parte da poco meno di 90.000 euro con la versione Long Range Plus e si arriva facilmente verso i 120.000 con la Performance che è quella che abbiamo provato noi. Con questi prezzi non si ha diritto all'ecobonus, mentre gli americani sono più fortunati perché il nuovo presidente eletto Joe Biden dovrebbe ripristinare il tax credit di 7.500 dollari. Continua su GQ

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venerdì 11 dicembre 2020

Elon Musk vuole vendere tutto per colonizzare Marte


Elon Musk ha deciso di vendere tutto. Obiettivo: avere ancora più risorse a disposizione per inseguire il sogno di fondare una nuova civiltà su Marte. Ne ha parlato durante un'intervista rilasciata alla testata tedesca Die Welt. «Penso che sia importante che l'umanità evolva in una civiltà spaziale, in una specie multiplanetaria. Ci vorranno enormi risorse per costruire una città su Marte e voglio essere in grado di contribuire il più possibile», ha esordito Elon Musk, per poi entrare nello specifico. «Ho venduto la mia residenza principale a Los Angeles qualche mese fa, e adesso stiamo vendendo le mie altre case; non avrò quasi nessuna proprietà di grande valore oltre alle azioni delle società. Ho bisogno di una casa solo per i miei figli, e posso comunque affittarne una». Continua su GQ

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martedì 27 ottobre 2020

La Tesla che si guida (quasi) da sola


Il Tesla Autopilot diventa Full-Self Driving, ovvero permette per la prima volta all'auto di guidare da sola senza alcun intervento del guidatore. È un passo importante per il brand elettrico californiano, ma non è tutto oro quel che luccica. Intanto questo nuovo aggiornamento del sistema di guida semi-autonoma delle Tesla è ancora sperimentale, nel senso che inizialmente verrà attivato un una ristretta cerchia di vetture. Sono gli Early Access, ovvero un gruppo selezionato di clienti che ha prestato il suo consenso per partecipare a questo programma, facendo quasi da collaudatori. Secondo quanto dichiarato da Tesla, il guidatore dovrà solo impostare la metà sul navigatore e l'elettronica si occuperà del resto; l'intervento umano non è richiesto, ma bisogna rimanere sempre attenti e pronti a intervenire in caso di pericolo. In altre parole, le mani devono rimanere sul volante. Lo stesso Elon Musk, in uno dei suoi tanti tweet, ha dichiarato che «il sistema FSD sarà estremamente lento e cauto, come deve essere». In ogni caso, non sono ancora state ufficializzate tutte le specifiche del sistema. Quello che sappiamo è che gli strumenti esterni - telecamere, radar, lidar e sensori a ultrasuoni - dovrebbero essere in grado di vedere l'ambiente esterno in 4D e non più in 2D. Questo dovrebbe consentire di rendere più efficienti ed estese le funzioni Traffic Light e Stop Sign Control, con cui il Tesla Autopilot può gestire le fermate a uno stop, a un semaforo oppure la svolta negli incroci, in maniera semi automatizzata. Continua su GQ

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venerdì 9 ottobre 2020

Tesla Model S, arriva la "fantascientifica" versione Plaid da 1.100 CV


Di una versione ad altissime prestazioni della Tesla Model S si parlava da tempo, precisamente da quasi un anno, con vari avvistamenti sul circuito nel Nurburgring dove ne veniva messo a punto il comportamento al limite. Ora la versione definitiva è stata presentata, nel corso del Battery Day che ha avuto luogo due giorni fa. Come era stato inizialmente ipotizzato, questa super Tesla si chiama "Plaid", un nome che arriva dritto dalla passione di Elon Musk per un certo genere di cinema, in particolare per Balle Spaziali del 1987, famoso film parodia della saga di Guerre Stellari. Il plaid è una non meglio precisata scia, che l'astronave dei protagonisti lascia dietro di sé quando viaggia a velocità smodate, con un riferimento ironico alla scia di curvatura dei primi Star Trek. Citazioni a parte, questa Model S ha prestazioni incredibili: 1.100 CV, meno di 2 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 320 km/h di velocità massima e oltre 840 km di autonomia. Continua su La Stampa

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venerdì 28 agosto 2020

Tesla, 9 cose che (forse) non sapete

Le auto elettriche californiane Tesla stanno diventando sempre più popolari anche in Italia, tanto che nel 2019 ne sono state vendute quasi 2.500 in totale. La maggior parte, circa 2.000, erano Model 3 e non c'è da stupirsi, visto che per dimensioni e prezzo è questa la Tesla più adatta al mercato italiano. Se volete sapere come va, potete leggere qui la nostra prova, mentre se vi interessa la più grande Model S, abbiamo provato anche quella e potete leggerla qui. Continua su GQ

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giovedì 23 gennaio 2020

Nuova Tesla Model S, accelerazione e prezzo

La Tesla Model S è senza dubbio l'auto che ha reso famoso il marchio di Palo Alto, il primo a credere nella mobilità elettrica e a ripensare il concetto di automobile in modo così radicale. Dopo aver provato la Model 3, stavolta tocca alla Model S, una limousine lunga quasi 5 metri e larga quasi 2, che è stata recentemente aggiornata, per l'ennesima volta. Dal 2012 a oggi, infatti, stante un design rimasto pressoché invariato, la Tesla Model S è cambiata nel 70% dei componenti, a testimonianza di un costante lavoro di sviluppo. La Long Range della nostra prova è uno dei due modelli disponibili e ha un prezzo di partenza di 88.900 euro. Continua su GQ

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martedì 7 gennaio 2020

Tesla Model 3, la prova - L’alternativa del futuro

Per diversi anni le Tesla sono state oggetti misteriosi. Automobili di lusso, piuttosto esotiche e diverse da tutte le altre, non solo per il fatto di avere il motore elettrico, ma anche per caratteristiche come il software che si aggiorna da solo via etere oppure l'Autopilot. Tutto questo finché non è arrivata la Model 3, che già dalle intenzioni doveva essere la prima Tesla "per tutti", con un prezzo di partenza di circa 35.000 dollari. Mostrata per la prima volta al pubblico del marzo 2016, ha avuto una gestazione piuttosto complessa a livello produttivo, ma ormai da oltre un anno le linee della fabbrica di Fremont (California) viaggiano a pieno regime e ne sfornano 6.000 alla settimana. Da qualche mese la Model 3 è finalmente disponibile anche in Italia. La versione che la divisione italiana del brand californiano ci ha messo a disposizione è una Dual Motor Performance, ovvero il top di gamma, da 70 mila euro di listino. Continua su La Stampa

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lunedì 25 novembre 2019

Tesla Cybertruck, il pick-up elettrico ispirato a Blade Runner

Che un pick-up o light truck fosse nei piani di Elon Musk, si sapeva da tempo. Quello che invece non si sapeva era che con questo veicolo Musk avrebbe scelto di parlare a un pubblico nuovo, a quella parte di America che non vive nelle grandi città e parcheggia la propria Model S davanti ai ristoranti alla moda o nei sotterranei di un grattacielo. No, il Tesla Cybertruck si rivolge all'altra America, quella che vive nei ranch e ne i territori sconfinati, che ha bisogno di spazio di carico e gira sempre con il fucile appoggiato sul sedile, perché non si sa mai. Continua su La Stampa

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domenica 30 giugno 2019

Tesla entra nel cuore di Roma con un “temporay store” in via del Tritone


Tesla sbarca nella Capitale, anche se non con un punto vendita permanente ma con un “Temporary Store” che per tre mesi occuperà una piccola porzione del piano terra della Rinascente di Via del Tritone, proprio accanto a Via Veneto, un tempo teatro della vita notturna più chic della Capitale. Quella dello spazio a tempo determinato - nel caso specifico tre mesi, fino alla fine di agosto - è una formula già sperimentata in passato e cara a Tesla, che non si affida a concessionarie ma vende le proprie auto direttamente. In Italia, la Casa fondata da Elon Musk è presente anche a Milano e a Padova, oltre che a Bologna con un altra formula temporanea. Poi ci sono i due centri di assistenza ufficiali, uno a Peschiera Borromeo e l'altro a Padova. L'estate 2019, in ogni caso, sarà caratterizzata dalla presenza delle auto californiane anche in una serie di eventi giustapposti in alcuni angoli strategici della Città Eterna. Continua su La Stampa
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mercoledì 15 maggio 2019

Ora la Tesla sorpassa da sola (ma non devi staccare le mani dal volante)

Che in Tesla abbiano sempre avuto un approccio forte rispetto alla guida autonoma non è un mistero, tanto che l'Autopilot è spesso finito al centro di polemiche riguardanti la sicurezza, visto l'uso un po' troppo «spensierato» che ne hanno fatto molti automobilisti. Perché il nome scelto è sì forte dal punto di vista del marketing, ma può anche trasformarsi in un'arma a doppio taglio ingannando l'automobilista. Per questo la Casa californiana specifica sempre che le mani del guidatore non devono mai staccarsi dal volante. Ad ogni modo, alla fine del 2018 è stata presentata la versione 9.0 del software, che come funzioni più evolute era in grado di gestire l'entrata e l'uscita dalle rampe autostradali, ma anche il cambio di corsia e i sorpassi, questi ultimi previa autorizzazione del guidatore. Continua su GQ

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