sabato 31 agosto 2019

La Fiat 500 elettrica arriverà nel 2020

Sta per arrivare la Fiat 500 elettrica. Gli anniversari hanno sempre il loro fascino e così, in un simbolico ponte tra passato e futuro, FCA ha festeggiato gli ottanta anni dello stabilimento di Mirafiori - un tempo polo di eccellenza della produzione automobilistica mondiale - presentando l'innovativo robot Comau che servirà a produrre la nuova Fiat 500 elettrica. La costruzione della linea dedicata alla citycar a zero emissioni è iniziata proprio in questi giorni. La produzione dei primi esemplari di pre serie è prevista entro la fine dell'anno e la capacità produttiva della linea sarà di 80.000 unità l'anno. La 500 a zero emissioni nascerà su una piattaforma inedita e specifica per le vetture elettriche, che poi sarà usata anche su altri modelli. Non è ancora chiaro, dunque, se questa 500 vivrà di vita propria rispetto a quella tradizionale che tutti conosciamo e che è sul mercato dal 2007, o se l'arrivo della versione «green» sarà l'occasione per rinnovare completamente tutta la gamma. Continua su GQ

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venerdì 30 agosto 2019

BMW Z1, una concept prodotta in serie

Quante auto che abbiano le porte a scomparsa nella carrozzeria vi vengono in mente? E non stiamo parlando di prototipi ma di modelli di serie. A noi solo la BMW Z1, forse la compatta più anticonformista mai costruita in tutta la storia del marchio bavarese, prodotta in poco più di 8.000 unità. Un’auto che nasce alla fine degli anni Ottanta per colmare il vuoto lasciato nel 1959 dalla 507. Z vuol dire Zukunft, cioè futuro, e 1 che si tratta del primo progetto che viene presentato in veste definitiva al Salone di Francoforte nel 1987. La produzione inizia nel giugno 1988 a un ritmo piuttosto blando, dovuto alla complessità tecnica: sei vetture al giorno. Continua su Autoappassionati

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giovedì 29 agosto 2019

Le 5 berline con il motore più folle della storia

Che cosa accade prendendo una berlina di rappresentanza che al massimo tiene un'andatura sostenuta in autostrada e trapiantandole un motore dalle prestazioni completamente diverse rispetto a quelli che è abituata ad ospitare? La risposta ce la danno cinque automobili. Continua su Motor1

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mercoledì 28 agosto 2019

Audi RS2, 25 anni e non sentirli

Audi RS2 compie 25 anni. Nel 1994 le auto sportive erano fatte a forma di auto sportive, ovvero coupé o al massimo spider. Ovviamente c'era qualche eccezione, per esempio le berline ad alte prestazioni come la Lancia Thema Ferrari, la Opel omega Lotus o la BMW M5. Ma nessuno aveva ancora pensato di prendere una station wagon e trasformarla in una specie di supercar. Nessuno fin quando all'Audi hanno deciso di prendere la loro auto più venduta e trasformarla in una supercar. E siccome volevano fare le cose in grande, si sono fatti dare una mano dai «cugini» della Porsche. Questa è la storia della nascita della RS2, la prima Audi di serie che ha fatto sgranare gli occhi a tutti i «petrolhead» del mondo e non solo a loro. Sotto la carrozzeria della onesta 80 Avant, infatti, c'era una meccanica capace di farla andare forte come la 911 dell'epoca e infatti anche il prezzo di listino originale è piuttosto simile. Continua su GQ

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martedì 27 agosto 2019

Honda e, gli specchietti digitali e l'intelligenza artificiale

Le auto elettriche rappresentano una grande possibilità di innovare, anche oltre gli aspetti legati alla mobilità e alle emissioni. Essendo considerati come “oggetti del futuro”, è lecito che chi li acquista si aspetti qualcosa di particolarmente all'avanguardia anche all'interno dell'abitacolo. Un concetto di cui Tesla è stata maestra e che Honda ha deciso di sviluppare, a modo suo, sulla nuova “e”. Dell'auto in sé vi abbiamo già raccontato e oggi ci soffermiamo sul suo sistema di infotainment. Nel progettarlo, i tecnici della Casa giapponese hanno voluto mantenere una continuità stilistica tra esterni ed interni. Il tema centrale su cui è stato definito l'abitacolo è quello del salotto domestico e da qui sono derivate le scelte delle venature di legno per i pannelli e della texture dei tessuti per i rivestimenti. Continua su Motor1

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lunedì 26 agosto 2019

Benzina e diesel, anche l'Inghilterra li vuole vietare

In Gran Bretagna le auto benzina e diesel hanno gli anni contati, venti per la precisione. Il Governo britannico, infatti, ha deciso di vietarne totalmente la vendita a partire dal 2040. E il divieto riguarda tutte le vetture con il motore a scoppio. L'alternativa a benzina e diesel è dunque passare all'elettrico, una procedura obbligata che si inserisce in una visione più ampia, cioè quella di ridurre entro il 2050 le emissioni inquinanti dell'80% rispetto ai livelli del 1990. Ovviamente non basta fare proclami, ma c'è bisogno di una visione globale che includa anche le infrastrutture e l'approvvigionamento energetico, visto che le auto elettriche hanno bisogno di essere ricaricate e che non si può semplicemente usare una presa domestica. Da qui, per esempio, il provvedimento che rende obbligatorio installare le postazioni di ricarica in tutte le case di nuova costruzione. Continua su GQ

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domenica 25 agosto 2019

BMW M3 E30, l’unica M3 a quattro cilindri della storia

Quando si parla di BMW M3, di solito c’è una sigla magica che mette d’accordo tutti gli appassionati: E30. Questo codice di progetto identifica la prima generazione della berlina a sportiva di Monaco di Baviera e la seconda generazione della Serie 3 “normale”, nata nel 1972. La E30 è rimasta sul mercato per dodici anni, tra il 1982 e il 1994, un caso più unico che raro, mentre la M3 E30 è arrivata nel 1985. E’ cioè la capostipite di tutte le berline sportive di Monaco di Baviera firmate “Motorsport”, una lunga dinastia di modelli che arriva ancora fino ai giorni nostri. Di tutte le sue caratteristiche tecniche che all’epoca la rendevano una vera e propria rarità c’è il motore: a metà anni Ottanta, infatti, per un propulsore benzina intorno ai 2 litri era normale erogare circa 100-120 CV CV. Il 2.3 della M3 E30, invece, disponeva di ben 200 CV a 6.750 giri minuto. Il segreto di questo quattro cilindri in linea era la sua stretta derivazione da quello che equipaggiava le Formula 2 BMW a partire dal 1972. La sua storia è molto affascinante, perché le prime pagine sono state scritte all’inizio degli anni Sessanta. Continua su Autoappassionati

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sabato 24 agosto 2019

Maggiolino addio, dopo 80 anni cala il sipario su un'icona del '900

Nella Volkswagen del futuro non c'è più posto per il Maggiolino. Non quello voluto da Hitler alla fine degli anni Trenta, ma quello rinato nel 1998 in California sulla base della Golf IV e poi aggiornato nel 2011 con uno stile meno tondeggiante e fumettoso. Oggi, nella fabbrica messicana di Puebla, verrà prodotto l'ultimo esemplare del New Beetle che poi finirà direttamente nel Museo di Wolfsburg. Un destino comune a quello del vecchio “Kafer” che era stato prodott nella stessa fabbrica fino al 2003, totalizzando oltre 21,5 milioni di esemplari. Non è un record assoluto in termini di quantità, ma lo è quanto a longevità, visto che la prima Volkswagen - per molti anni il nome della marca e del modello sono coincisi - è l'auto prodotta più a lungo in tutta la storia. Continua su La Stampa

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venerdì 23 agosto 2019

Mercedes Classe B Sport Extra, la realtà aumentata è di serie

L'ampia gamma della Mercedes Classe B si arricchisce di una nuova serie speciale. Si chiama Sport Extra ed è pensata per aumentare i contenuti della versione Sport Plus, portando a bordo le funzionalità di infotainment più richieste dai clienti italiani: doppio display da 10,25 pollici e navigazione con realtà aumentata sono infatti di serie, estendendo le funzionalità del sistema di infotainment MBUX. Questo è tutto quello che compone il Tech Pack, a cui si aggiunge il Mirror Pack. Questo include retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, dispositivo antiabbagliamento automatico progressivo e l’Active Parking Assist con con Parktronic, il sistema di assistenza al parcheggio attivo che individua lo spazio giusto per il parcheggio e assiste il guidatore nelle manovre in entrata, in uscita e nelle operazioni di sterzata e in accelerazione. Continua su Motor1

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giovedì 22 agosto 2019

Kawasaki, le moto di Maverick in «Top Gun»

Top Gun significa (anche) Kawasaki. Per tutti quelli che hanno nel cuore il film originale, il trailer di Top Gun: Maverick è stato una specie di colpo al cuore. Quasi 34 anni dopo l'uscita della prima pellicola, Tom Cruise tornerà nelle sale cinematografiche per interpretare il Capitano Pete Mitchell. L'uscita nei cinema italiani è prevista per il 26 giugno 2020, una data da segnare. Per gli appassionati di moto, poi, rivedere la leggendaria Kawasaki GPZ 900 R è stato un secondo colpo al cuore, perché gli aerei da caccia sono belli, ma è difficile immedesimarsi in un pilota di F-16. Molto più facile, invece, immaginarsi alla guida di una delle motociclette più importanti della sua epoca o, ancora meglio, della nuova Kawasaki Ninja H2, che Maverick guida nel trailer del nuovo top gun. Continua su GQ

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mercoledì 21 agosto 2019

Opel Calibra, la “coupé per tutti” compie 30 anni

C'erano una volta, tanto tempo fa, le coupé per tutti. Auto sportive derivate da modelli di massa, con prestazioni brillanti, linee che facevano sognare e costi di gestione più che ragionevoli. C'erano una volta perché oggi sono quasi sparite, cancellate dai gusti degli automobilisti europei che ogni giorno di più rispondono a una sola parola d'ordine: Suv. È di qualche settimana fa la notizia che Audi non svilupperà la quarta generazione della TT, accelerando ancora di più il processo di estinzione di una nicchia di mercato che è già con un piede nella fossa. Ai nostalgici non rimane che consolarsi con i ricordi e magari tenere d'occhio il mercato dell'usato in cerca di qualche regina degli anni Novanta, come per esempio la Opel Calibra, che proprio in questi giorni compie trenta anni. Continua su La Stampa

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martedì 20 agosto 2019

Con le Abarth 124 Spider al Rally Roma Capitale 2019

Splende il sole su Castel Sant’Angelo e la colonnina di mercurio del termometro segna 31°. Sono le 18 di un sabato pomeriggio estivo e Roma è come al solito invasa dai turisti. Il panorama sulle sponde del Tevere, però, è leggermente diverso dal solito, così come il suono che non è quello del traffico convulso della Capitale ma arriva dagli scarichi racing delle auto da rally. Il motivo di questo diverso “sound” è la parata inaugurale del Rally di Roma Capitale 2019, quinta prova del Campionato Europeo Rally (ERC) e del Campionato Italiano Rally (CIR) e quarto appuntamento dell’Abarth Rally Cup, il campionato monomarca riservato alle Abarth. Una gara che ha già visto le Abarth 124 affermarsi e dimostrare la propria competitività nel 2017 e nel 2018, giocando un ruolo da protaginista nella Coppa FIA R-GT. Continua su Autoappassionati

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lunedì 19 agosto 2019

Da ZF arriva l'airbag laterale esterno pre-crash

Generalmente si è portati a pensare che gli incidenti frontali siano quelli più gravi, ma non bisogna dimenticare che le collisioni con impatto laterale sono comunque molto pericolose e che provocano circa un terzo di tutti i decessi che ogni anno avvengono sulle strade. Per questo ZF ha sviluppato un nuovo prototipo di sistema di sicurezza pre-crash: un airbag laterale esterno che entra in azione alcuni millisecondi prima di una collisione. In questo modo fornisce una zona di deformazione laterale aggiuntiva, che può aiutare a salvare le vite e a ridurre la gravità delle lesioni dei passeggeri fino al 40%. Continua su Motor1

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domenica 18 agosto 2019

La Chevrolet Corvette diventa una supercar

«Per quanto la Chevrolet Corvette a motore anteriore fosse un'auto fantastica era arrivata al limite del suo sviluppo. Per poter competere con le supercar europee l'unica strada era spostare il motore dietro». Con queste parole il Presidente di General Motors Mark Reuss ha spiegato benissimo come mai la nuova Chevrolet Corvette - l'ottava generazione di un'auto nata nel 1953 - ha scelto una soluzione tecnica molto cara alle sportive europee e praticamente sconosciuta a quelle americane. Ma probabilmente, più che le prestazioni pure, questa scelta è un fatto di marketing. Del resto la «vecchia» Corvette C7 a motore anteriore aveva anche vinto la sua categoria della 24 Ore di Le Mans nel 2015, quindi così male non doveva essere. No, l'aver trasformato la Corvette in una supercar vuol dire aver lasciato un segmento di mercato tradizionalmente appannaggio di brand come Aston Martin, Bentley, Jaguar, Maserati, Mercedes e Porsche, per lanciare la sfida al gotha delle supercar mondiali: Ferrari, Lamborghini, Koenigsegg, McLaren, Pagani ecc.ecc. Continua su GQ

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sabato 17 agosto 2019

Campagna “Vacanze sicure”, metà degli automobilisti viaggia con le gomme sgonfie

Ogni anno va sempre peggio. Si potrebbero riassumere così i risultati della campagna effettuata dalla Polizia Stradale e promossa da Assogomma e Federpneus. Anche nel 2019 i 10.500 controlli effettuati a primavera, a ridosso delle partenze estive su tutto il territorio nazionale, hanno trovato uno scenario desolante. Nelle sette regioni - Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta - in cui gli agenti hanno operato, si sono trovati davanti ad automobili sempre più vecchie e manutenute con minor cura. In particolare è impressionante il dato sulla pressione delle gomme, che è risultata inferiore a quanto prescritto dal libretto di circolazione su oltre il 50% delle auto controllate, alcune delle quali circolavano con pressioni molto pericolose. Continua su La Stampa


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venerdì 16 agosto 2019

Toyota Prius, l'ibrida con i super pannelli solari

I pannelli solari sulla carrozzeria delle auto non sono una novità assoluta, visto che già nel 2012 Toyota li offriva come optional sul tetto della Prius ibrida plug-in. Allora però, si trattava di un dispositivo in grado di caricare la batteria solo a vettura ferma, alimentando a malapena il climatizzatore, e le cose non sono cambiate di molto sul modello attuale che continua ad avere questa opzione. Oggi, invece, Toyota ha annunciato l'inizio della sperimentazione su strade pubbliche di una nuova generazione di pannelli solari sviluppati in collaborazione con Nedo (azienda di settore) e Sharp. In questo caso i pannelli hanno un'efficienza del 34% e coprono praticamente tutte le parti orizzontali della carrozzeria, a eccezione del parabrezza; quindi cofano, tetto e vetro posteriore. Continua su Motor1

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giovedì 15 agosto 2019

Audi Q3 Sportback, il SUV diventa coupé

A volte basta una parola, una sfumatura, per cambiare le cose. Come nel caso dell'Audi Q3, che diventa Sportback e guadagna una nuova carrozzeria in stile SUV-coupé a 4 porte. Con questo nuovo modello la Casa di Ingolstadt aggiunge un altro tassello alla sua gamma di crossover, che è sempre più ampia e variegata. Osservandola spicca l’ampia griglia nera del single frame ottagonale, dall’andamento tridimensionale, le prese d’aria trapezoidali e il grande paraurti anteriore con i blade orizzontali.. Complessivamente la Q3 Sportback sembra sensibilmente più lunga della Q3, ma in realtà lo è solo di 13 mm. È il tetto, più basso di quasi tre centimetri, a renderla più atletica e a conferirle un’impronta a terra più generosa. La nuova Audi Q3 Sportback misura 4,50 metri in lunghezza, 1,84 in larghezza e 1,56 in altezza, con un passo di 2,68 metri. Il divanetto posteriore a tre posti può essere regolato in longitudine di 13 cm. Gli schienali, frazionabili in tre parti nel rapporto 40:20:40, sono inclinabili in sette posizioni e abbattendoli il volume del bagagliaio sale da 530 a 1.400 litri. Continua su GQ

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mercoledì 14 agosto 2019

Dacia sempre più su, è l'ottavo brand nel mercato italiano

Il successo italiano di Dacia non si ferma, trainato dalle vendite del suo best-seller, ovvero la Dacia Duster, che anche a giugno 2019 si conferma il secondo SUV compatto più venduto in Italia, dopo la Jeep Renegade, ed è al sesto posto tra le auto più vendute. Anche la Sandero è stabilmente nella top ten del mercato italiano e a giugno si è piazzata all'ottavo posto. Grazie a questi ottimi risultati Dacia ha registrato una crescita del 40,4% con una quota di mercato che si attesta al 4,3%, la più alta raggiunta dal debutto del brand in Italia, nel 2006. Di conseguenza, la posizione nelle classifica generale dei marchi più venduti sul mercato italiano sale dalla numero 11 alla numero 8. Continua su Motor1

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martedì 13 agosto 2019

Le 5 Renault Turbo più cattive di sempre

Dici Renault Turbo e pensi alla Formula 1. Quaranta anni fa un motore turbo vinceva per la prima volta un Gran Premio di Formula 1: era il 1° luglio 1979 e sul circuito francese di Digione Jean-Pierre Jabouille passava sotto la bandiera a scacchi prima di tutti con la sua RS 10. René Arnoux, al volante della vettura gemella, si piazzava terzo, dopo quello che viene considerato il duello più epico della Formula 1, con un certo Gilles Villeneuve (Ferrari 312T). Da quel giorno tutto è cambiato e i motori turbo hanno iniziato a farsi strada sia nel mondo del motorsport che in quello delle auto di serie e Renault è stato uno dei marchi a crederci di più, anche se per i primi venti anni sono stati utilizzati solo per aumentare la potenza. Oggi, invece, la sovralimentazione è un must anche su propulsori più piccoli e cittadini, perché nel frattempo la tecnologia si è evoluta e ha permesso di aumentare l'efficienza. E pensare che all'inizio il turbocompressore era una tecnologia riservata ai mezzi pesanti. Vediamo dunque, quali sono le cinque Renault Turbo più significative della storia. Continua su GQ

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lunedì 12 agosto 2019

Diesel “puliti”, abbiamo provato il sistema Bosch che abbatte gli NOx

È passato poco più di un anno da quando abbiamo raccontato del diesel "pulito" messo a punto da Bosch. Un motore in grado di emettere solo 13 g/km di ossidi di azoto NOx durante la guida reale su strada, un valore ben inferiore a quello richiesto anche dalle norme che entreranno in vigore nel 2020. Il risultato, aveva spiegato all’epoca il colosso tedesco, è stato ottenuto senza particolari rivoluzioni, ma utilizzando al meglio i componenti già presenti sul mercato, con un software molto più evoluto. Oggi, torniamo sull'argomento poiché abbiamo potuto provare, in normalissimi percorsi aperti al traffico, due auto di serie che adottano questa tecnologia. E lo abbiamo fatto portandoci dietro (debitamente segnalata) la stessa apparecchiatura - Portable Emission Measuring Systems - con cui i laboratori autorizzati eseguono le prove del ciclo di omologazione Wltp, in particolare la parte legata all'Rde, ovvero le Real Driving Emission. Continua su La Stampa

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domenica 11 agosto 2019

Renault Megane R.S. Trophy-R, l'anteriore più veloce al “Ring”

Ancora una volta il Nurburgring è un banco di prova per misurare le performance di un'auto stradale e ancora una volta è una Renault a prendersi il record per le trazioni anteriori. La protagonista è la nuova Renault Megane R.S. Trophy-R che è anche il modello di serie più veloce mai prodotto dalla Casa francese. Sotto il cofano c'è lo stesso 1.8 TCe da 300 CV e 400 Nm della Trophy e della Alpine A110S - anche se qui si “ferma” a 292 CV - che puà vantare ben 167 CV/litro ed è abbinato al cambio manuale a 6 marce che lavora insieme a un differenziale autobloccante Torsen. Non è quindi con la potenza che i tecnici della Renault Sport hanno cercato di incrementare le prestazioni, ma lo hanno fatto ponendo l'attenzione su altre tre macro aree. La prima riguarda la massa complessiva che è scesa di 130 kg rispetto alla Trophy. Continua su Motor1

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sabato 10 agosto 2019

Jaguar XE SV Project 8, la berlina più veloce del mondo

A volte non ci sono avversari da battere, se non te stesso. È il caso della Jaguar XE SV Project 8, una berlina molto speciale, che già due anni fa aveva stabilito il record sul giro nella sua categoria al leggendario circuito del Nurburgring, fermando i cronometri a poco più di 7 minuti e 20 secondi. È un tempo incredibile, che solo supercar estreme sono in grado di abbassare. Ma la Jaguar ci è riuscita. Grazie al costante lavoro di affinamento del reparto Jaguar Special Vehicle Operations, ha dimostrato nuovamente le sue impressionanti prestazioni stabilendo il nuovo record all'Inferno Verde per una vettura di serie quattro porte, fermando la lancetta a 7 minuti e 18,361 secondi, un valore di 7 secondi più basso rispetto a qualsiasi altra concorrente. Rispetto alla vettura del record precedente, questo esemplare montava il Track Pack, che prevede anche l'eliminazione dei sedili posteriori per guadagnare peso. Continua su GQ

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venerdì 9 agosto 2019

Ducati Panigale V4 25 Anniversario 916, in memoria dell’icona di Borgo Panigale

A volte basta un solo prodotto, in questo caso una motocicletta, a cambiare le regole del gioco. Il suo nome è Ducati 916 e a venticinque anni di distanza dal suo arrivo sul mercato ha una linea ancora attualissima, oltre ad essere l'icona per antonomasia del brand di Borgo Panigale. Fin dalla sua prima apparizione, la 916 ha fatto innamorare gli appassionati per il suo design innovativo che l'ha resa unica, diversa da qualsiasi altra moto sportiva in commercio all’epoca. Considerate anche le versioni successive - 996 e 998 - rimaste rimaste in produzione fino al 2004 è stata prodotta in oltre 45.000 unità, un numero incredibile per un costruttore che produce circa 55.000 moto ogni anno. Ma la 916 non ha avuto solo grande successo commerciale,  è anche stata vincente in superbike, dove si è imposta fin dalla gara di esordio e negli anni successivi ha vinto 120 gare, 8 titoli Costruttori e 6 titoli piloti di cui 4 con l’inglese Carl Fogarty. Continua su La Stampa

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giovedì 8 agosto 2019

Mercedes Classe B e Tesla Model 3 tra le più stellate nei Crash test

Arriva una pioggia di stelle nei Crash Test Euro NCAP di luglio, che vedono coinvolte sei nuove auto. La stella di questa tornata di prove è senza dubbio la Model 3 che oltre ad avere meritato le cinque stelle ha stabilito un record di categoria. Le altre valutate con il massimo dei voti sono la Skoda Scala, la nuova Mercedes Classe B e la Mercedes GLE. La nuova Kia Ceed e la DS 3 Crossback, invece, hanno ottenuto quattro stelle, che diventano cinque con l'aggiunta del Safety Pack. Un risultato che dimostra ancora una volta quanto siano importanti i sistemi di assistenza alla guida. Continua su Motor1

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mercoledì 7 agosto 2019

Honda SH300i, la prova su strada - Il primo della classe

Se nelle moto la sigla “CB” è immediatamente associata a Honda, negli scooter accade lo stesso con “SH”. Nata nel 1984 con il “cinquantino”, questa famiglia di mezzi a due ruote specializzati nella mobilità urbana ha saputo evolversi nel tempo andando incontro ai gusti del mercato. Il modello 300 che ha debuttato nel 2007 è una delle migliori soluzioni per chi si muove quotidianamente in città ma deve anche affrontare tangenziali o trasferimenti autostradali. Ce ne siamo convinti dopo un paio di settimane di uso intensivo nel traffico di Roma - senza farci mancare vari chilometri sul Grande Raccordo Anulare - dove l'SH 300 si è dimostrato praticamente perfetto. Continua su La Stampa

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martedì 6 agosto 2019

Bentley, una Continental GT super esclusiva

Che cosa hanno in comune due Bentley progettate e prodotte a circa novanta anni di distanza? Ovviamente nulla, se non (forse) lo spirito. Ma trattandosi di Bentley, appunto, uno dei brand con più fascino e storia al mondo, anche un esercizio di correlazione altrimenti piuttosto rischioso può essere tollerato. E dunque lo charme di una serie speciale che si ricollega al passato può essere così forte da rendere interessante una citazione storica. Nel dettaglio parliamo della Continental GT Number 1 Edition by Mulliner, una serie limitata di cui verranno prodotti solo cento esemplari. La musa ispiratrice è la Bentley No. 1 Blower del 1929, ovvero una versione particolare della 4½ Litre, che riuscì a registrare il record sul giro sulla pista di Brooklands nel 1932 con Tim Birkin. Continua su GQ

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lunedì 5 agosto 2019

Traction Avant, 2CV e CX. La storia Citroën attraverso tre modelli

L'abitacolo è stretto, non ci sono cinture di sicurezza, il parabrezza è così vicino che si potrebbe toccare con il naso. Il volante, poi, è gigantesco, pur avendo una corona molto sottile. Chiave di avviamento in "on", motore già caldo e un colpo di levetta per accenderlo. Qualche sbuffo, un rumore sinistro, una piccola incertezza e poi finalmente il 4 cilindri Citroën prende vita. La Traction Avant è pronta a partire. Il modello che stiamo guidando è una 11 BL del 1956, praticamente una delle ultime versioni prodotte di un'auto che ha debuttato sul mercato nel 1934. È una delle vetture storiche che Citroën ha radunato alle porte di Parigi per festeggiare il centenario. Un secolo fa, infatti, un certo André Citroën presentava la prima automobile che portava il suo nome. Il marchio omonimo era già stato fondato qualche mese prima, ma il 4 giugno del 1919 fu esattamente il giorno in cui molti parigini riempirono la salle d’exposition Alda, che si trovava agli Champs Élysées, per osservare la Type A. Continua su La Stampa

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domenica 4 agosto 2019

Maserati Indy, 50 anni di classe italiana

Il 1° luglio di cinquanta anni fa la prima Maserati Indy lasciava la storica sede di via Ciro Menotti 322 a Modena per essere consegnata in Svizzera. Destinata a un ricco imprenditore elvetico, aveva la carrozzeria in colore «oro metallizzato» e gli interni in pelle marrone. La Indy era stata presentata nel 1968 al Salone di Torino per andare ad ampliare una gamma composta da: Ghibli, Mexico, Mistral, Quattroporte e Sebring. Un'offerta piuttosto ricca se si pensa che la Casa modenese produceva circa 700 vetture all'anno. La Indy - il cui nome ricorda le vittorie alla 500 Miglia di Indianapolis del 1939 e del 1940 - nacque per far fronte alle richieste da parte dei clienti che erano alla ricerca di una vettura comoda, abitabile e dalle caratteristiche sportive. Il design venne affidato alla Carrozzeria Vignale con l’obiettivo di sviluppare un coupé a quattro posti comodi in grado di garantire comfort, alte prestazioni e design innovativo.

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sabato 3 agosto 2019

Fiat 500 Dolcevita, 62 anni di passione

Ogni anno il 4 luglio Fiat festeggia l'anniversario della 500. Nel 2019 la citycar torinese compie 62 anni e li celebra con una nuova serie speciale chiamata Fiat 500 Dolcevita. Già dal nome si capisce l'intento di richiamare i valori di uno stile di vita nato proprio in quegli anni e che coinvolgeva la moda, il design e l'arte ma anche l'estetica del vivere quotidiano, il gusto, la fantasia e il «saper vivere». Così la nuova 500 Dolcevita è pensata a un cliente raffinato alla ricerca di esclusività ed eleganza. E come si addice a una diva dell'epoca, la nuova vettura è «vestita» esclusivamente di una candida livrea Bianco Gelato, impreziosita dalla linea di bellezza rosso/bianco/rosso che avvolge l'intera silhouette. Poi c'è il logo «Dolcevita» cromato in corsivo, un dettaglio di stile che spicca sul posteriore, che si sposa perfettamente con la modanatura cromata sul cofano, le calotte degli specchietti cromate e le fasce laterali con targhetta 500. Continua su GQ

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venerdì 2 agosto 2019

Nuova BMW Serie 1, i prezzi partono da 28.100 euro

Nei giorni scorsi BMW ha avviato la produzione della terza generazione della Serie 1, la prima a trazione anteriore che condivide la piattaforma con la Active Tourer e con la Mini. La compatta bavarese andrà a scontrarsi direttamente con la nuova Mercedes Classe A, in attesa che Audi ricomponga il tritico di hatchback premium con la nuova A3. In questo particolare sotto-segmento la sfida si gioca certamente sui contenuti e sullo stile, ma in parte anche sul prezzo, benché sia sensibilmente più alto di quello delle concorrenti generaliste. I prezzi di listino, al netto di eventuali sconti, partono da poco meno di 30.000 euro. Continua su Motor1

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giovedì 1 agosto 2019

Popmove, ora anche in Italia si può offrire la propria auto in car sharing


Se si escludono alcuni casi specifici relativi a mezzi di servizio, la maggior parte delle auto assolvono principalmente alla funzione di arredo urbano. La mobilità è solo un passatempo secondario che le occupa per pochi minuti o al massimo un paio d'ore al giorno. È lo storico paradosso dell'auto di proprietà su cui si investono molti soldi per poi lasciarla quasi sempre ferma. Un paradosso che riguarda molti altri beni, certo, ma almeno un frigorifero non si spegne mai e un paio di sci costa solo qualche centinaio di euro. Una cifra che coincide con l'ordine di grandezza di una rata per una vettura acquistata con il noleggio a lungo termine; una formula che risulta conveniente per alcune categorie di persone ma che ora può diventare ancora più interessante e per un pubblico più ampio, grazie a Popmove. Continua su La Stampa

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