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venerdì 28 gennaio 2022

Quando la Mercedes provò a fare il Maggiolino


La Mercedes provò a fare il Maggiolino in un'epoca ormai lontana, quando il mondo era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Stiamo parlando degli anni Venti, dell'Europa in cui si affacciavano i totalitarismi e in cui l'esigenza di una mobilità - a quell'epoca si diceva motorizzazione - popolare di massa, diventava sempre più pressante. Non è certo un mistero che proprio il Maggiolino Volkswagen sia nato per il volere di Adolf Hitler. Ad ogni modo, alla fine degli anni Venti, in corrispondenza con la grande crisi economica del 1929, Mercedes iniziò a progettare un'auto molto più piccola di quelle che vendeva solitamente e nel 1934 entrò in produzione la 130, con l'architettura a motore posteriore tipica della prima metà del secolo scorso. Questa 130 diede il là a una serie di auto compatte che arrivò fino alla 170H; una gamma che nel tempo è stata abbastanza dimenticata, ma che è comunque legata in qualche modo proprio all'auto del popolo tedesca per eccellenza. Come quest'ultima, infatti, anche la Mercedes 130 era in qualche modo ispirata alla Tatra V570, progettata e costruita in Repubblica Ceca, che era ricca di innovazioni tecniche. Così, quando la Mercedes provò a fare il Maggiolino, nacque la 130: aveva la carrozzeria a due porte nelle classiche forme di berlina a due volumi, ma poi arrivò anche la berlina trasformabile, la cabriolet e l'immancabile versione militare. Continua su GQ

mercoledì 8 dicembre 2021

Project Maybach, l'ultima opera di Virgil Abloh


La Project Maybach sarebbe dovuta essere la protagonista di un evento esclusivo lo scorso 1 dicembre, per celebrare il centenario del debutto della prima Maybach W 3. È una show car nata dal genio creativo di Virgil Abloh e dalla matita di Gorden Wagener, numero uno del design Mercedes. Evento che è stato cancellato perché Abloh ha perduto la sua lunga battaglia contro un angiosarcoma solo tre giorni prima. Seguendo le volontà della famiglia dello stilista Mercedes-Benz ha aperto le porte del Rubell Museum di Miami per mostrare al pubblico la Project Maybach, riservando anche un accesso esclusivo agli studenti delle scuole di design locali. Un piccolo contributo alla grande eredità e alla visione dell'eclettico artista dell'Illinois. Continua su La Stampa

domenica 21 novembre 2021

Mercedes CLS, la prova - con il restyling arriva il turbodiesel super-efficiente


Nella storia dell'automobile non sono moltissimi i modelli che hanno portato novità radicali in termini di design, in particolare se si parla di proporzioni e volumi. La Mercedes CLS è uno di questi, visto che nel 2004 ha inventato il concetto di berlina-coupé, poi seguito e ripreso dai concorrenti canonici ma anche da alcuni brand generalisti che lo hanno proposto pure su auto dalle dimensioni più contenute. Lo ha fatto in un segmento tradizionalmente molto conservatore, quello delle grandi berline, dove la stessa Casa di Stoccarda primeggia da decenni con un'istituzione come la Classe E. La prima CLS era nata proprio per portare una ventata di aria fresca in questo settore così ingessato, andando a trovare clienti più giovani e dinamici, in un'epoca in cui Mercedes non presidiava ancora i segmenti inferiori come fa oggi. Per diverso tempo, infatti, la priorità della Stella era stata abbassare l'età media degli acquirenti, giacché il mix tra prezzi alti e prodotti elitari, aveva portato il tasso di capelli bianchi sui sedili a livelli preoccupanti per il futuro del business, inteso come ricambio generazionale. Continua su La Stampa

sabato 16 ottobre 2021

Mercedes-Benz e Virgil Abloh disegnano la Maybach del futuro


Mercedes-Benz e Virgil Abloh tornano a collaborare dopo il progetto dello scorso anno, che ha avuto come protagonista la Classe G, leggendaria fuoristrada della casa tedesca. La nuova collaborazione prende il nome di Project Maybach e coinvolgerà l'omonimo marchio di lusso tedesco, definendo nuovi standard nella creatività collaborativa e nel connubio tra i settori automotive, moda e design. L'eclettico artista, architetto, direttore creativo e stilista lavorerà insieme al responsabile del design Mercedes Gorden Wagener, alla realizzazione di una show car elettrica che sarà svelata il 1° dicembre 2021 nella cornice della fiera Art Basel Miami Beach. Questa concept car avrà la peculiarità di essere completamente svincolata da progetti esistenti o da specifiche di produzione. Il suo design, dunque, sarà frutto solamente della creatività. Il Project Maybach firmato Mercedes-Benz e Virgil Abloh coincide con il centenario del debutto della prima Maybach W 3, con la quale Karl Maybach e suo padre Wilhelm ambivano a presentare il best of the best, facendo di Mercedes-Maybach uno dei marchi automobilistici più straordinari ed esclusivi di sempre. Continua su GQ

sabato 4 settembre 2021

Mercedes Classe S W140, l'ultima ammiraglia della “vecchia scuola” compie 30 anni


La Mercedes Classe S W140, ovvero la terza generazione dell'ammiraglia di Stoccarda, compie 30 anni ed è la perfetta esemplificazione di quanto il mondo dell'auto sia cambiato lungo queste tre decadi. Già la gestazione del suo sviluppo tecnico è la cifra di un'epoca che non c'è più: quella dell'attenzione per la qualità e per l'ingegneria ad ogni costo. Il progetto W140, infatti, fu deliberato del 1982 per essere pronto nel 1989, ma durante questo periodo subì diverse modifiche e ritardi a causa della concorrenza. La BMW prima - con la Serie 7 del 1987 - e la Lexus dopo - con la LS400 del 1989 - misero in discussione la primazia Mercedes nel segmento delle limousine. Un affronto che non poteva essere tollerato dai vertici tedeschi e che causò aggiustamenti (con conseguenti ritardi) in corso d'opera e alla fine anche il posto di lavoro al capo-progetto Wolfgang Peter. Sembra che i costi di sviluppo avessero superato il milione di marchi. Continua su La Stampa

venerdì 16 luglio 2021

Mercedes Classe C, la prova - stile classico, tecnologia da avanguardia


Nella storia ultracentenaria della Mercedes-Benz la Classe C è probabilmente il modello più importante. I numeri non mentono e la Casa tedesca ha festeggiato da poco i 50 milioni di auto prodotte; di queste, ben 10,5 milioni sono rappresentate dalla somma delle quattro generazioni di "C" - quella che proviamo qui è la quinta - a cui va aggiunta la storica 190 nata nel 1982 dalla matita dell'italiano Bruno Sacco. Era la prima volta che la Stella finiva sul cofano di una berlina così compatta - non a caso subito soprannominata "baby benz" - inaugurando una tendenza che non si sarebbe arrestata fino ai giorni nostri. In questi quarant'anni, infatti, Mercedes ha allargato il suo raggio d'azione, fino ai segmenti più bassi, dapprima con la Classe A e poi con la Smart. Nonostante l'ampliamento della gamma, la Classe C - ormai cresciuta fino a 4,75 metri di lunghezza - rimane uno dei pilastri del "made in Germany" anche se questa definizione non è più del tutto esatta. La Classe C, infatti, viene prodotta in tre continenti diversi, per la precisione a Brema, a Beijing e a East London in Sud Africa, dove vengono assemblate le vetture destinate agli Stati Uniti. Ma se in Nord America forse nessuno ha mai visto una "C" Diesel, in Europa questo motore rimane ancora fondamentale nei gusti degli automobilisti. Così a Stoccarda hanno rinnovato l'offerta di propulsori a gasolio con una inedita famiglia di quattro cilindri, tutti elettrificati a diversi livelli. Si va dai mild hybrid ai plug-in hybrid - i secondi saranno disponibili nei prossimi mesi - seguendo la regola non scritta che vede tutti i costruttori tedeschi refrattari al full hybrid. C'è anche un MHEV a benzina che però sembra destinato a pesare solo per una piccolissima percentuale delle vendite. La parte del leone la faranno le 220d e 300d, sigle ormai scollegate dalla cilindrata, a cui corrispondono 200 e 265 CV di potenza (440 e 550 Nm di coppia), a cui si sommano altri 20 CV e 180 Nm di boost forniti dall'alternatore-generatore che sfrutta un impianto elettrico a 48 Volt. Continua su La Stampa

sabato 15 maggio 2021

La Mercedes 300 CE-24 Cabriolet festeggia 30 anni di comfort a cielo aperto


La Mercedes 300 CE-24 Cabriolet della serie 124 - precisamente la A124, mentre la berlina da cui deriva si chiama W124 - compie 30 anni, visto che fu presentata al Salone di Francoforte nel 1991, ben sette anni dopo la versione a tre volumi. Il suo arrivo sul mercato colmò un vuoto creatosi nel 1971, quando uscirono di produzione le W111/W112 che univano i quattro posti alla guida a cielo aperto. Nel 1993 il nome della 300 CE-24 Cabriolet cambiò in Classe E Cabriolet, seguendo la nuova nomenclatura della Casa di Stoccarda, inaugurata pochi mesi prima con la Classe C. Il progetto fu sviluppato insieme a Porsche, con cui Mercedes aveva già collaborato per la 500 E che erogava ben 326 CV ed era l'antenata delle AMG odierne. Tornando alla cabriolet, tecnicamente derivava dalla versione coupé, dalla quale differiva per circa mille componenti, modificati per soddisfare i severi requisiti in termini di sicurezza passiva e comfort nonostante l'assenza del tetto. La differenza di peso tra le due era di circa 230 kg, a svantaggio della versione aperta, che infatti a parità di motore perdeva un secondo nello scatto da 0 a 100 km/h. Furono rinforzati i montanti A e B, insieme ai longheroni laterali del telaio e furono aggiunti svariati altri rinforzi nei punti chiave. Per ridurre le vibrazioni furono installati quattro elementi a molla in altrettanti punti chiave della carrozzeria: sulla cupola del montante della sospensione anteriore sinistra, nel telaio del tetto e nei pozzetti del bagagliaio posteriore. Dietro i sedili posteriori fu installato un roll bar innovativo (anche brevettato) a funzionamento lineare; in caso di ribaltamento due piastre metalliche integrate agli appoggiatesta posteriori si sollevano automaticamente in 0,3 secondi. Continua su La Stampa

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venerdì 18 dicembre 2020

La Mercedes-AMG GT Black Series si prende il record del Nurburgring


Il Nürburgring ha una nuova regina, tra le auto di serie, che si chiama Mercedes-AMG GT Black Series. La versione più estrema della coupé di Stoccarda, guidata dal pilota GT3 Maro Engel, ha battuto il record precedente che era della Lamborghini Aventador SVJ, la quale a sua volta lo aveva strappato alla Porsche 911 GT2 RS. Venendo ai numeri e precisano che il tempo è stato misurato ufficialmente e autenticato da un notaio, la Black Series ha percorso il 20,6 chilometri (senza il rettilineo nella sezione T13) in 6:43,616 mentre il percorso totale di 20,832 chilometri (con il rettilineo della sezione T13) in 6:48,047 min. La supercar emiliana, dunque, è stata battuta di circa un secondo. Vale anche la pena di precisare, che da questa classifica sono escluse le auto modificate dai preparatori, come la 911 GT2 RS preparata dal team Manthey-Racing, che è stata cronometrata due anni fa in 6:40,300. Continua su La Stampa

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domenica 6 dicembre 2020

Mercedes GLA 45 S 4Matic+ AMG, la prova - una supercar in incognito


Negli ultimi anni Mercedes ha avuto il merito di riportare l'attenzione sui motori ad alte prestazioni. In un'epoca in cui i temi principali sono l'abbattimento delle emissioni, la mobilità elettrica e connessa, e la guida autonoma, a Stoccarda hanno ricordato a tutto il mondo automobilistico che i cavalli possono scalpitare ancora e in modo più selvaggio che mai. Così, chi pensa che la Formula 1 attuale sia staccata dalla realtà e che le sue tecnologie non abbiano nulla a che vedere con le auto di serie, dovrebbe affondare il pedale del gas collegato al 2 litri benzina, ovviamente turbo, sviluppato da Mercedes-AMG, ovvero il reparto sportivo della Stella che ha sede ad Affartelbach. La spinta poderosa dei suoi 421 CV e 550 Nm, gli farebbero sorgere più di un dubbio. Sono cifre che su queste cilindrate solitamente appartengono all'universo del tuning, dove le remore circa l'affidabilità e il rispetto delle omologazioni sono priorità (per così dire) secondarie. Continua su La Stampa

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lunedì 19 ottobre 2020

Mercedes EQS, cioè la nuova Classe S 100% elettrica


Si legge EQS ma si può definire anche come la prima Classe S elettrica. La prima ammiraglia Mercedes a zero emissioni arriverà nel 2021, sfruttando una nuova piattaforma modulare che potrà essere modificata tanto nella larghezza quanto nel passo, per ospitare più o meno moduli di batterie al litio e regolando l'autonomia in base alle caratteristiche del modello. Una base su cui la Casa di Stoccarda realizzerà anche altri modelli di grandi dimensioni, con particolare attenzione ai SUV. La EQS, infatti, avrà una variante a ruote alte, allo stesso modo della EQE, che sarà la declinazione 100% elettrica della Classe E. Così, se la nuova generazione della Classe S termica è pronta per arrivare sul mercato, la EQS si farà attendere ancora qualche mese, ma poi si presenterà forte di un'autonomia di 700 km. Continua su La Stampa

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martedì 15 settembre 2020

Michael Jordan, la sua Mercedes è in vendita


La Mercedes di Michael Jordan è in vendita, attualmente è all'asta su ebay attraverso il Beverly Hills Car Club e le offerte hanno superato i 200.000 dollari. Si tratta di una S 600 Coupé del 1995 che però è stata immatricolata nel 1996, per la precisione il 23 gennaio. Un modello molto particolare, una delle auto più lussuose e tecnologiche della sua epoca, nonché potente, visto che sotto il lungo cofano anteriore c'è un motore 6 litri V12 da 408 CV. Inoltre, la Mercedes di Michael Jordan è stata personalizzata con un kit Lorinser, uno storico tuner tedesco specializzato sulle auto di Stoccarda. Continua su GQ

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venerdì 15 maggio 2020

La storia del nome Mercedes

La storia del nome Mercedes è una delle più particolari di tutto l'universo automotive e si intreccia indissolubilmente con quella del marchio tedesco. Questa ultima è ancora più complessa, lunga e sfaccettata. Si perde alla fine dell'Ottocento quando Gottlieb Daimler e il suo geniale collaboratore Wilhelm Maybach diedero vita alla Daimler-Motoren-Gesellschaft. Se il cognome del primo dei due ingegneri tedeschi vi rammenta qualcosa, è corretto, perché è in effetti il nome del Gruppo di cui fa parte ancora oggi il marchio Mercedes. Ad ogni modo, per giungere alla denominazione e alla società odierna, è necessario ripartire dagli eventi del 1926, con la fusione tra la suddetta Daimler e la Benz & Cie, due aziende pionieristiche dell'allora neonato mondo dell'auto che erano entrate entrambe in crisi a causa della Grande Guerra. Ma a noi interessa la storia del nome Mercedes e della sua scelta, che è molto più romantica ed è datata 2 aprile 1900. Intanto il nome Mercedes deriva dallo spagnolo e significa pietà. In quegli anni si chiamava così Mercédès Jellinek, figlia di quell'Emil Jellinek che pilotava le auto Daimler nelle corse dell'epoca anni e aveva anche iniziato a venderle con successo in Costa Azzurra, a Nizza. Continua su GQ

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martedì 31 marzo 2020

Mercedes C111-II, la concept-laboratorio compie mezzo secolo

Alla fine degli anni Sessanta la sperimentazione tecnologica aveva regole diverse rispetto a oggi e il mondo dell'auto non faceva eccezione. La responsabilità dei computer era minima e il ruolo dei componentisti molto ridotto rispetto a quello che hanno oggi. Molte omologazioni erano di là da venire, così come i requisiti di sicurezza. Così, le Case auto che potevano permetterselo facevano ricerca seguendo la loro vocazione e secondo le proprie possibilità. Continua su La Stampa

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venerdì 15 novembre 2019

Mercedes GLC 300 e 4MATIC, l'ibrido plug-in di terza generazione

Mercedes prosegue nel percorso di elettrificazione della sua gamma, che arriverà ad avere dieci modelli ibridi plug-in entro la fine del 2019, presentando la nuova GLC 300 e 4MATIC, che porta anche al debutto a Francoforte la terza generazione di powertrain ibrido di Stoccarda, in questo caso specifico in configurazione ibrida plug-in. Il motore 2 litri turbo benzina da 211 CV e 350 Nm di coppia è supportato da un'unità elettrica da 90 kW e 400 Nm. Insieme configurano una potenza di sistema di 320 CV e una coppia di 700 Nm, sufficienti per accelerare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi - grazie anche alla trazione integrale - e superare i 230 km/h. In modalità full electric, invece, si arriva a 130 km/h e l'autonomia è di circa 40 km - l'omologazione WLTP è ancora in corso - grazie a una batteria da 13,5 kWh. A livello di consumi ed emissioni siamo a 2,5-2,2 l/100 km e 57-51 g/km di CO2, ovviamente misurati con il plus della batteria piena. Continua su Motor1

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giovedì 24 ottobre 2019

Mercedes GLE Coupé, a Francoforte arriva la nuova

Con quasi cinque metri di lunghezza, poco oltre due di larghezza e lo stile da SUV-coupé a 4 porte, la Mercedes GLE Coupé non passa di certo inosservata al Salone di Franoforte. Nata nel 2015 per scontarsi nella parte più alta del settore premium con la BMW X6, la GLE Coupé si rinnova profondamente. Si aggiornano stile e contenuti sulla nuova piattaforma SUV della Casa, seguendo la stessa ricetta della GLE normale, che dopo 11 anni di onorata carriera (prima del restyling del 2015 si chiamava ML) ha visto, nel corso dello scorso anno, la sua seconda generazione. Continua su Motor1

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venerdì 23 agosto 2019

Mercedes Classe B Sport Extra, la realtà aumentata è di serie

L'ampia gamma della Mercedes Classe B si arricchisce di una nuova serie speciale. Si chiama Sport Extra ed è pensata per aumentare i contenuti della versione Sport Plus, portando a bordo le funzionalità di infotainment più richieste dai clienti italiani: doppio display da 10,25 pollici e navigazione con realtà aumentata sono infatti di serie, estendendo le funzionalità del sistema di infotainment MBUX. Questo è tutto quello che compone il Tech Pack, a cui si aggiunge il Mirror Pack. Questo include retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, dispositivo antiabbagliamento automatico progressivo e l’Active Parking Assist con con Parktronic, il sistema di assistenza al parcheggio attivo che individua lo spazio giusto per il parcheggio e assiste il guidatore nelle manovre in entrata, in uscita e nelle operazioni di sterzata e in accelerazione. Continua su Motor1

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sabato 30 marzo 2019

Mercedes Classe G compie 40 anni, offroad e lusso

La prima volta che qualcuno ha parlato della Mercedes Classe G è stato nel 1969, cioè dieci anni prima del suo debutto internazionale a Tolone, nel febbraio 1979. All'inizio era solo un'idea, con Daimler-Benz e l’austriaca Steyr-Daimler-Puch che inizianorono a discutere di una possibile collaborazione. Nel 1971 fu chiarito l'interno comune di costruire insieme un fuoristrada che coniugasse grand doti off-road con un buon comportamento su strada. L'accordo di base per lo sviluppo congiunto della Classe G fu raggiunto nel 1972 e ad aprile era già pronto il primo modello in legno. L’anno dopo fu testato il primo prototipo adatto alla circolazione, mentre la configurazione definitiva con una silhouette dalle linee essenziali venne firmata dal mitico designer Bruno Sacco. Continua su GQ

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domenica 3 marzo 2019

Mercedes Classe B 200 | Prova su strada in anteprima

Un anno fa, proprio in questi giorni, avevamo provato la vecchia Classe B nella sua versione finale. Si trattava di un allestimento piuttosto ricco proposto a un prezzo allettante, pensato proprio per accompagnare l’auto verso la fine della sua carriera, spingendo sul rapporto qualità prezzo. Questo perché la Classe A di nuova generazione era già uscita ed era palese che la B basata sulla stessa piattaforma sarebbe arrivata di lì a breve. Quindi eccoci, qua, al volante della terza serie di Mercedes Classe B, un’auto che ha la Stella sul cofano dal 2004 e che da quell’anno ha conquistato più di un milione di clienti nel mondo, di cui un 15% abbondante in Italia. Per anni è stata l’unica proposta nel segmento delle monovolume premium e ora si rinnova completamente migliorando tutti gli aspetti, dalla guida, al comfort a bordo, alla tecnologia. Siamo venuti a Roma per una breve presa di contatto lungo un percorso urbano nel traffico della Capitale. Continua su Autoappassionati

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lunedì 19 febbraio 2018

Mercedes G 63 AMG, 585 CV di pura follia tedesca

Partiamo dal presupposto che ogni auto che voglia definirsi sportiva non dovrebbe essere più alta di un metro e venti, al massimo un metro e trenta. Come una Porsche 911 per intenderci. Beh, forse possiamo arrivare a un metro e cinquanta perché tenere fuori un oggetto come la Focus RS sarebbe un peccato mortale. In ogni caso, un metro e mezzo è davvero il massimo, dopodiché entriamo nel territorio dei fuoristrada e dei veicoli commerciali. Tuttavia, ogni regola ha le sue eccezioni e la nuovissima Mercedes G 63 AMG con il suo bel metro e novantatré ne è l’esempio perfetto. C’è qualcosa di perverso, dal punto di vista ingegneristico, nel voler infilare sotto il cofano di un’auto che è nata espressamente per resistere e avanzare nel fuoristrada più puro il motore di una supercar. Continua su Autoappassionati

venerdì 16 febbraio 2018

Mercedes Classe B Tech, la prova su strada

La Classe B la conosciamo bene, è uno dei pilastri della gamma a trazione anteriore di Mercedes, seconda per popolarità solo alla Classe A, con cui condivide gran parte della meccanica. Presentata nel 2005 e rinnovata radicalmente nel 2011 – in concomitanza con il cambio di piattaforma che la Casa di Stoccarda ha operato per tutte le compatte – è giunta ora verso la fine del suo ciclo di vita e verosimilmente nei prossimi mesi vedremo il debutto della terza generazione che arriverà poi sul mercato nel corso del 2019. Così, per aumentare l’appeal di un modello non più giovanissimo e stretto nella morsa di crossover di ogni tipo, Mercedes ha deciso di lanciare tre nuove versioni della Classe B definite come serie speciale “Tech”. L’idea è quella di rendere l’allestimento più ricco, in particolar modo di contenuti tecnologici, rendendo allo stesso tempo il prezzo più invitante. Continua su Autoappassionati