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lunedì 15 novembre 2021

La BMW R 18 diventa una "balena" nell'interpretazione di Shinya Kimura


Quando BMW ha deciso di rientrare nel mondo custom con la R 18, ha deciso di farlo dalla porta principale. Per cui, dopo aver creato un motore monumentale, una moto dallo stile inconfondibile, presto declinata in diverse varianti, ha anche fatto il suo ingresso nell'universo dei customizzatori. Quei personaggi un po' artigiani e un po' artisti che con il loro tocco unico sono in grado di modificare le sembianze e il carattere di una motocicletta, rendendola un'opera unica. Così, dopo aver lasciato la R 18 nelle mani di Roland Sands e Dirk Oehlerking, la Casa bavarese ha ripetuto la stessa operazione anche con il giapponese Shinya Kimura. Kimura è il padre della cosiddetta moto "Zero Style" e ha iniziato la sua carriera come customizer in Giappone a inizio anni Novanta, raggiungendo poi la fama internazionale creando la sua Harley-Davidson personalizzata "Samurai Chopper”. Continua su La Stampa

mercoledì 23 settembre 2020

BMW R 18 Blechmann, ecco la special "post-atomica"


Dopo la R 18 Dragster arriva un'altra special BMW basata sulla nuovissima cruiser R 18. Si chiama Blechmann ed è l'ultima creazione dell'omonimo customizer austriaco, all'anagrafe Bernhard Naumann, che  usa una tecnica molto originale, senza disegnare in anticipo su carta o altri supporti "Inizio a lavorare direttamente sulla moto, utilizzando utilizzando il materiale finale, così riesco sempre a tenere d'occhio le proporzioni mentre preparo ciò che è richiesto dal progetto" spiega Naumann. Per la R 18, però, ha dovuto fare una piccola eccezione, in particolare per poter valutare correttamente le proporzioni del cupolino. La parte posteriore, invece, utilizza la struttura originale, con il telaietto posteriore portante che sostiene il parafango e la sella. Continua su La Stampa

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venerdì 14 agosto 2020

BMW R 18 Dragster, dalla California arriva una "custom bike" esagerata

Entrare nel mondo custom ed essere credibili non è una cosa da poco. A Monaco di Baviera lo sanno e quindi, oltre a creare da zero una motocicletta come la R 18 Cruiser, hanno iniziato anche a esplorare il mondo dei designer indipendenti, che sono una parte imprescindibile di questo particolare universo. Così, dall'opera di Roland Sands è nata la la R 18 Dragster, un esemplare unico costruito intorno all'imponente big boxer. Come spiega istantaneamente il nome, questa BMW è stata creata pensando alle gare di accelerazione, che negli Stati Uniti sono popolari dai tempi in cui è stato inventato il motore a scoppio. Sands, che è nato e cresciuto a Long Beach e che ha una carriera di pilota alle spalle - nel 1998 ha vinto il titolo americano delle 250 GP - prima di diventare un customizer di fama mondiale, ha instillato nella R 18 Dragster tutto lo stile della California. Continua su La Stampa

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domenica 27 gennaio 2019

Unique Custom Cycles, la special che viene dal freddo

Nonostante la Svezia non abbia il clima esattamente più adatto alla vita su due ruote, il panorama motociclistico è molto florido e variegato. C'è una certa influenza della cultura americana, che si traduce in Harley-Davidson, ma non mancano le special come quella realizzata dall'atelier Unique Custom Cycles di Ronna Norén. UCM si è costruito una reputazione con i chopper ma questo non vuol dire che non sia in grado di esplorare anche altri stili, come dimostra questa cafè racer costruita sulla base di una BMW R1200R del 2015. Continua su GQ

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mercoledì 23 gennaio 2019

WSM SBK, due incredibili moto “su misura” su base Ducati

Uno dei lati positivi derivanti dall'avere un’ampia capacità di spesa è quello di poter fare richieste fuori dal comune. Per esempio telefonare a Walt Siegl Motorcycles e chiedergli una motocicletta su misura, anzi due. È uno dei fuoriclasse mondiali in tema di moto, un artista capace di creare esemplari unici di altissima qualità e dal design unico, spesso con un certo gusto retrò. Di origine austriaca ma ormai residente a New York, Siegl ha creato la WSM SBK, ovvero una moto prettamente sportiva costruita sulla base meccanica della Ducati 1098 R. Continua su La Stampa

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mercoledì 14 novembre 2018

Indian FTR1200 Street Tracker, carattere americano e gusto europeo

Quando si parla di motociclette americane di solito l'equazione dominante dà come risultato inequivocabile l'Harley-Davidson. Ma il costruttore di Milwuakee, pur essendo il più famoso marchio di due ruote a stelle e strisce, non è certo l'unico. E nemmeno il più antico a guardare bene. Questo record spetta alla Indian che in effetti è stata fondata nel 1901 Springfield, nel Massachusetts, mentre la Harley è nata due anni dopo nella cittadina del Wisconsin. Entrambe le Case hanno attraversato un periodo di crisi, ma se la seconda ne è uscita bene dopo i travagliati anni Settanta, la prima ha chiuso i battenti nel 1953, provata dagli impegni bellici, per poi attraversare varie vicende proprietarie e produttive fino all'acquisto da parte di Polaris nel 2011. L'azienda famosa per le motoslitte ha dato nuova linfa vitale alla Indian, che da qualche anno produce moto coerenti con la propria storia e piuttosto apprezzate sul mercato. Continua su La Stampa

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