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sabato 22 gennaio 2022

Volkswagen accelera sulla strategia di ricarica con Plug & Charge


L'impegno di Volkswagen nell'elettrificazione dei trasporti non si ferma ai veicoli, con una gamma in continua crescita, ma si estende anche all'infrastruttura di ricarica, che è fondamentale per lo sviluppo della mobilità elettrica. Per questo il servizio We Charge continuerà a essere sviluppato, per diventare più rapido, conveniente e sostenibile ed integrare nuove soluzioni sia per la ricarica domestica che quella pubblica, sia per essere compatibile con le nuove funzioni della gamma ID., inclusa la ricarica bidirezionale. Inoltre, dal 2022 la rete Ionity verrà aggiornata con il sistema Plug & Charge “Il miglioramento dell’infrastruttura di ricarica è fondamentale per accelerare l’adozione della mobilità elettrica. Ricaricare deve diventare più semplice e più integrato nelle attività quotidiane”, spiega Silke Bagschik, CMO ID. Digital e Responsabile Marketing e Vendite della Gamma Elettrica Volkswagen. Continua su La Stampa

martedì 9 novembre 2021

Volvo Recharge, ecco la prima stazione di ricarica ultra-fast di Milano


La prima stazione di ricarica ultra-fast nell'area metropolitana di Milano è firmata Volvo ed è stata realizzata da Coima, la società di investimenti immobiliare che ha gestito la riqualificazione del quartiere Porta Nuova. È proprio qui che si trova la stazione Volvo Recharge, a due passi dal Volvo Studio - dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione - e dalla sede di Coima, nell'area dei grattacieli più moderni del Capoluogo lombardo. La nuova colonnina Delta UFC200, dove si possono ricaricare contemporaneamente due vetture a una potenza massima di 150 kW è già attiva, sebbene in una prima fase di test che durerà fino alla fine del mese, poi entrerà a pieno regime e si potrà usare attraverso tutti i maggiori servizi e le app di ricarica. L'energia erogata permette di recuperare 100 km di autonomia in 10 minuti (con una elettrica di ultima generazione) ed è prodotta dalle centrali idroelettriche di Dolomiti Energia ed è quindi rinnovabile e sostenibile. In questa prima fase si può ricaricare solo con un account Plugsurfing o Duferco. Continua su La Stampa

lunedì 27 gennaio 2020

Quanto costa ricaricare un'auto elettrica

Quanto costa ricaricare un'auto elettrica? Le auto elettriche, si sa, hanno bisogno dei rifornimenti proprio come quelle tradizionali. Solo che in questo caso non ci sono carburanti in gioco, ma un trasferimento di energia che deve riempire le batterie. Se oggi siamo abituati a fare il pieno ovunque e in pochi minuti, ricaricare un'automobile elettrica richiede un approccio diverso: bisogna tenere conto del luogo, del tempo e del tipo di infrastruttura a disposizione, soprattutto rispetto alla capacità di trasmissione elettricità che si misura in kWh. Da quest'ultima dipende la durata della procedura di ricarica. Le modalità di ricarica di una vettura a zero emissioni sono sostanzialmente due: pubblica e privata. Nel primo caso le colonnine possono avere diversi livelli di potenza, a seconda che forniscano corrente alternata o continua. Le prime sono quelle più datate e riescono a trasferire circa 11 kWh, mentre le seconde sono più evolute e arrivano anche fino a 350 kWh, ma 50 kWh sono già un buon valore e consentono di riempire all'80% gli accumulatori di un'auto media in circa mezz'ora. Continua su GQ

Follow me on instagram -- Alessandro Vai

mercoledì 8 maggio 2019

Auto elettriche, ecco perché la ricarica pubblica costa il doppio di quella domestica

Nelle scorse settimane Audi ha presentato i piani tariffari per ricaricare la nuova e-tron in una serie di strutture pubbliche convenzionate. Prima di entrare nel dettaglio delle cifre viene subito spontaneo domandarsi, se a parte il prezzo di acquisto e le abitudini quotidiane, circolare con un'auto elettrica sia conveniente dal punto di vista del costo chilometrico. La risposta non è univoca e dipende sostanzialmente da quanto si paga l'energia, perché tra 0,20 euro al kWh, che è il prezzo medio della corrente domestica e 0,55 euro al kWh, che è quello medio delle colonnine “fast charge” c'è una bella differenza. Ma andiamo con ordine. Audi ha definito un contratto che permette di accedere a più di 90.000 stazioni sparse in sedici Paesi europei. I piani tariffari sono due, uno pensato per un utilizzo prevalentemente urbano, l'altro cucito su misura per chi fa viaggi più lunghi. Continua su La Stampa

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domenica 21 aprile 2019

Auto elettrica: come, dove e quando si ricarica

Sicuramente vi sarà già capitato di sentire (o meglio non sentire) passare un'auto elettrica e di esservi stupiti della sua silenziosità. Magari avrete anche pensato «ecco, questo è il futuro!». Certamente la mobilità a zero emissioni ha svariati pregi, ma in pochi si preoccupano dei lati pratici. Banalmente, come funziona la ricarica elettrica e che cosa bisogna fare quando gli accumulatori stanno andando giù? Bé, intanto è bene non arrivare mai sotto il 15/20% del totale dell'energia disponibile, per non trovarsi in difficoltà nel caso che la colonnina prescelta sia occupata o momentaneamente non funzionante. Questo perché i punti di ricarica pubblici per ora non hanno nemmeno lontanamente la stessa diffusione dei distributori di carburante. Pensate che in Italia ce ne sono ancora meno di 3.000. Ma una volta arrivati alla stazione di ricarica, che cosa bisogna fare? Continua su GQ

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sabato 16 febbraio 2019

Enel X Ionity, attivata la prima colonnina da 350 kW in Italia. Ma le auto non sono così “rapide”

Enel X ha attivato la prima stazione di ricarica rapida italiana della rete Ionity. Si trova in Toscana, precisamente in provincia di Arezzo, al Valdichiana Outlet Village. E' il primo dei venti siti di ricarica che verranno installati in Italia, grazie alla joint-venture che vede coinvolti anche BMW, Daimler, e il gruppo Volkswagen. La particolarità di questo network di stazioni “fast charge” è la potenza di 350 kW, che attualmente è sovradimensionata rispetto a qualsiasi auto in produzione. Per scambiare elettricità a cotanta velocità, infatti, le batterie devono essere in grado di riceverla e attualmente anche i modelli migliori si fermano a 150 kW. La prima auto in grado di sfruttare al 100% le possibilità delle colonnine Ionity sarà la Porsche Taycan, il cui debutto commerciale è atteso per la fine dell'anno. Continua su La Stampa

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lunedì 18 giugno 2018

Motus-E, l'associazione per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia

L'auto elettrica non si vende da sola, nel senso che attualmente ha ancora troppi difetti perché venga presa in considerazione anche solo da una piccola parte del mercato di massa. Il delta di prezzo rispetto ai modelli con motori tradizionali è solo uno dei motivi che ne limitano la diffusione, gli altri sono da ricercare nella carenza di infrastrutture e nella sostanziale assenza di vantaggi fiscali o di circolazione, per non parlare della totale mancanza di qualsivoglia incentivo. Proprio per fare “sistema” e aiutare il settore della mobilità elettrica a decollare è nata Motus-E, un'associazione senza scopo di lucro fondata da ALD Automotive Italia, Enel X, ABB, Volkswagen Group Italia, Allianz, Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) e Politecnico di Milano. L'intento è quello di favorire il cambiamento (motus) attraverso una forte sinergia tra operatori del settore, mondo accademico, filiera industriale, consumatori e movimenti di opinione, in un contesto in cui le tecnologie e la trasformazione digitale hanno un ruolo abilitante per l’intero comparto. Continua su Motor1

martedì 17 aprile 2018

Quante colonnine di ricarica ci sono oggi a Roma?

In questi giorni Roma e i romani si stanno confrontando con la Formula E. Un evento inedito per la Capitale che finora sta avendo una ottima accoglienza e che culminerà domani con la gara tra le strade dell’Eur, ma che porterà anche una serie di vantaggi collaterali alla città eterna. Il principale sarà l’installazione di settecento colonnine di ricarica “quasi rapida” con potenza massima di 40 kW entro il 2020, in un’area che andrà dalle Mura Aureliane fino al Grande Raccordo Anulare, seguendo il piano della mobilità elettrica che la giunta capitolina ha votato nello scorso mese di ottobre. Il piano regola e disciplina l’installazione delle colonnine di ricarica, senza aver bisogno di un unico bando di gara, ma utilizzando una procedura di lottizzazione. Continua su Vaielettrico