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martedì 29 dicembre 2020

Move 2025, il piano di ALD per la mobilità del prossimo futuro


ALD ha presentato il nuovo piano strategico quinquennale «Move 2025», che definisce i concetti di base intorno a cui svilupperà il proprio business nel prossimo futuro. ALD, che è controllata dalla banca di investimenti francese Société Générale, opera in 46 Paesi con una base di clienti composta da grandi aziende, piccole e medie imprese, professionisti e clienti privati. I punti cardinali di Move 2025 sono stati esposti durante il Capital Markets Day, evento dedicato ad analisti finanziari e investitori «Con questo nuovo piano strategico, ALD si posiziona al cuore del mondo della mobilità in continua evoluzione e sta rafforzando il suo margine competitivo per diventare un fornitore di mobilità totalmente integrata, sostenibile e il leader del settore» ha dichiarato Tim Albertsen, Amministratore Delegato di ALD. Continua su La Stampa

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domenica 7 giugno 2020

Fase 3, le regole per i viaggi in auto: alcuni sedili vanno lasciati vuoti

L'autocertificazione per gli spostamenti è ormai un ricordo. Dal 3 giugno per spostarsi tra una regione e l'altra non serve più e inoltre i confini nazionali sono stati riaperti, pur con alcuni distinguo. Ufficialmente siamo ancora in Fase 2, ma questi cambiamenti - indicati nel DPCM del 17 maggio scorso - ci portano di fatto all'inizio della Fase 3. Questo, però, non vuol dire che siamo rientrati in possesso di tutte le libertà che avevamo prima nei viaggi in macchina. In molti casi, infatti, i cinque posti non possono essere ancora utilizzati. Vediamo come e perché. Il principio di base è sempre quello del distanziamento sociale, che però non si applica quando le persone vivono sotto lo stesso tetto. Quindi i famigliari conviventi possono occupare tutti i sedili di cui è dotata un'auto. Continua su La Stampa

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domenica 24 maggio 2020

Tech e Auto Monopattini elettrici, ecco le regole definitive per circolare

I monopattini elettrici (anche segway, hoverboard, monowheel) hanno finalmente delle regole definitive, sia per quanto riguarda l'omologazione che per la circolazione. Questo, dopo che negli scorsi mesi la situazione è cambiata non una, ma due volte. In linea generale sono stati equiparati alle biciclette, ma questo non vuol dire che si può fare tutto quello che si vuole, visto che ci sono anche delle sanzioni in caso di uso scorretto. Ma andiamo con ordine. Le nuove regole sono state ufficializzate nella circolare esplicativa del Servizio della Polizia Stradale del 9 marzo 2020. Ci troviamo sempre all'interno della sperimentazione definita dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, che ha convertito con modificazioni il decreto-legge cosiddetto «decreto milleproroghe», ma i termini sono stati prolungati fino al 27 luglio 2022. Quindi, per almeno un paio d'anni, le regole dovrebbero rimanere queste. Continua su GQ

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venerdì 22 maggio 2020

La mobilità del futuro secondo Bosch

La mobilità del futuro, secondo Bosch, è una sfida tutta da affrontare. Secondo il Forum Internazionale dei Trasporti, la circolazione delle persone aumenterà di circa il 50% a livello globale, considerando il periodo tra il 2015 e il 2030. Entro il 2050 poi, oltre 6 miliardi di persone vivranno nelle megalopoli e il traffico, è destinato a triplicarsi. A questo va aggiunto l'aumento delle consegne dovute al commercio online che alimenterà ulteriormente la congestione nei centri delle città. In altre parole, più traffico e maggiore densità della popolazione comporteranno un peggioramento della qualità dell'aria. E proprio l'attenzione all'inquinamento è una priorità di Bosch, che ogni anno investe circa 400 milioni di euro nella mobilità a zero emissioni. «Il percorso che porterà a una mobilità priva di emissioni deve essere neutrale dal punto di vista tecnologico. È l’unico modo per rendere la mobilità sostenibile e accessibile al grande pubblico», è il pensiero di Volkmar Denner, CEO di Bosch. La mobilità del futuro secondo Bosch, dunque, è fatta da un mix di tecnologie: nel 2030, tre quarti dei nuovi veicoli saranno ancora dotati di motore tradizionale, alcuni supportati dal sistema a 48 volt o un ibrido plug-in. Continua su GQ

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giovedì 1 agosto 2019

Popmove, ora anche in Italia si può offrire la propria auto in car sharing


Se si escludono alcuni casi specifici relativi a mezzi di servizio, la maggior parte delle auto assolvono principalmente alla funzione di arredo urbano. La mobilità è solo un passatempo secondario che le occupa per pochi minuti o al massimo un paio d'ore al giorno. È lo storico paradosso dell'auto di proprietà su cui si investono molti soldi per poi lasciarla quasi sempre ferma. Un paradosso che riguarda molti altri beni, certo, ma almeno un frigorifero non si spegne mai e un paio di sci costa solo qualche centinaio di euro. Una cifra che coincide con l'ordine di grandezza di una rata per una vettura acquistata con il noleggio a lungo termine; una formula che risulta conveniente per alcune categorie di persone ma che ora può diventare ancora più interessante e per un pubblico più ampio, grazie a Popmove. Continua su La Stampa

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giovedì 20 giugno 2019

Per Bosch “l’Internet of things” è la chiave della mobilità del futuro

Sistemi di assistenza alla guida sempre più evoluti e una connettività tagliata su misura per le necessità degli utenti: sono due dei tre pilastri su cui si svilupperà la mobilità dei prossimi anni. Il terzo è l'elettrificazione, ma per una volta non è questo l'argomento in primo piano. Sotto i riflettori del Bosch Connected World, evento andato in scena a Berlino il 15 e il 16 maggio e aperto anche al pubblico, c’era l’Internet of Things, cioè quell'universo connesso di cui fanno parte non solo i dispositivi elettronici e i mezzi di trasporto, ma anche gli oggetti di uso comune. Un esempio perfetto è la soluzione integrata di ricarica e navigazione Convenience Charging di Bosch pensata per chi utilizza veicoli elettrici: sfruttando previsioni realistiche sull'utilizzo delle colonnine, pianifica il percorso determinando le soste in relazione all'autonomia residua. Continua su La Stampa

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venerdì 11 gennaio 2019

Bosch, ecco lo shuttle del futuro

Un design leggero e minimalista, un guscio esterno futuristico fatto di display e vetro, infine interni spaziosi. Non stiamo parlando di un edificio all'avanguardia, ma di una tipologia di veicoli completamente inedita, che rappresentano la nuova frontiera della mobilità. Shuttle 100% elettrici senza guidatore che percorrono i centri delle città in modo silenzioso e perfettamente connessi con l’ambiente. Tra non molto tempo li vedremo nei centri urbani, utilizzati sia per il trasporto di merci sia per il trasporto persone. Bosch ha immaginato così il proprio veicolo autonomo ed elettrico, che racchiude in sé tutti i componenti e i sistemi che la multinazionale tedesca può fornire per questo genere di mezzi. Ovviamente tutto questo non sarà realizzabile senza i servizi di mobilità che Bosch offrirà nel prossimo futuro riunendoli in un ecosistema intelligente e perfettamente connesso. Questo comprenderà piattaforme di prenotazione, condivisione e networking, servizi di parcheggio e carica, oltre a software per la gestione e manutenzione dei veicoli. Continua su GQ

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giovedì 11 ottobre 2018

Consegne a domicilio in città, la rivoluzione di Bosch

Quanto è bello fare acquisti online, da qualsiasi luogo e trovando praticamente qualunque cosa, ricevendo il pacco a casa il giorno dopo o addirittura il giorno stesso? La risposta è ovvia, ma non bisogna dimenticare che c’è un sistema assai complesso di logistica che rende possibile tutto questo. E infatti le nostre città sono intasate di furgoni e furgoncini che sfrecciano a destra e a sinistra e non sanno mai dove fermarsi. Dunque il ricorso alla sosta in doppia fila è sistematico, con conseguenze sul traffico sulla rumorosità e sulle emissioni. E non sono solo i servizi di consegna ad essere interessati, ma anche i commercianti e le piccole aziende che effettuano consegne ai clienti per mezzo dei furgoni. Una soluzione a questa situazione caotica potrebbe essere quella sviluppata da Bosch, cioè il nuovo sistema di propulsione elettrica per veicoli commerciali leggeri che vedremo applicato da alcune aziende già il prossimo anno. Continua su GQ


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giovedì 7 giugno 2018

Milano è la capitale europea del car sharing

Milano è la capitale europea del car sharing, confermando un trend nazionale che vede l'Italia come la nazione europea che preferisce i servizi dell'auto condivisa, seguita dalla Germania. Dei circa 4,5 milioni di utenti europei di car sharing ben 1,3 milioni si trovano in Italia, con un dato in crescita del 21% rispetto al 2016. Ancora più interessante è il numero degli utenti attivi, che è quello che conta davvero e che nel 2017 è arrivato a 820.000 utenti con una crescita del 38%. Questo è quanto emerso durante la conferenza “Rapporto sulla sharing mobility” organizzata dall'ANIASA – Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici – proprio a Milano che è la locomotiva europea del car sharing. Nel capoluogo lombardo ci sono ben 640.000 utenti che nello scorso anno hanno effettuato 3.830.000 noleggi utilizzando 3.100 automobili. Continua su Motor1