sabato 30 gennaio 2016

Con Focus RS Ford riscrive le regole delle compatte sportive


 VALENCIA - L'ultima Ford sportiva a trazione integrale appartiene agli anni Novanta, quando la Escort RS aveva raccolto il testimone dalla Sierra Cosworth, entrando per sempre nell'immaginario legato ai rally. Per la nuova Focus RS, invece, non è previsto un impegno nel WRC, dove è già impegnata la Fiesta, e non ha nemmeno il motore longitudinale come le illustri antenate. Ciononostante, Ford è riuscita a creare una compatta sportiva che si pone come nuovo riferimento del segmento. Sotto il cofano c'è lo stesso 2.3 4 cilindri turbo della Mustang, cresciuto a 350 CV e 440 Nm di coppia - 266 km/h la velocità massima e 4,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h - che sono distribuiti da un sistema 4WD unico nel suo genere e gestiti da un cambio manuale a 6 marce. Il prezzo è di 39.500 euro e nella fase di lancio, già iniziata, include il Performance Pack, che vale 2.750 euro e include i sedili Recaro, i cerchi da 19 pollici, le pinze dei freni colorate e l'infotainment SYNC 2. "Quest'auto è una pietra miliare del nuovo corso di Ford in Europa - ha spiegato Domenico Chianese, Presidente e ad di Ford Italia, durante la presentazione stampa internazionale a Valencia - perché rappresenta due dei quattro pilastri che lo definiscono: le prestazioni e la trazione integrale".

continua su ANSA Motori

giovedì 28 gennaio 2016

Opel GT Concept, piccola sportiva vera: due posti secchi e trazione posteriore


La Opel è nota per fare auto più intelligenti che emozionanti, se si esclude qualche modello OPC (Opel Performance Center, cioè la divisone sportiva). Per questo l’arrivo della Opel GT Concept desta molto interesse, sebbene, come specifica il nome, sia solo un prototipo, che debutterà al Salone di Ginevra di inizio marzo. Si tratta di una piccola sportiva a due posti secchi, con una massa complessiva contenuta nei 1.000 chili, la trazione posteriore e il motore anteriore centrale – la stessa configurazione delle Ferrari e delle Maserati – che è il 1.0 3 cilindri turbo, elaborato fino alla soglia dei 145 CV. Insomma, molto più Mazda MX-5 (chiusa però) che Tigra, anche se probabilmente in Opel farebbero qualsiasi cosa per bissare un successo fatto di oltre 250.000 esemplari (venduti tra il 1994 e il 2001) della sportivetta su base Corsa.

continua su Il Fatto Quotidiano

mercoledì 27 gennaio 2016

Suzuki, ora la gamma dei cambi automatici è completa


TORINO - La tradizione Suzuki nei cambi automatici è iniziata nel 1988 con la generazione originale della Vitara, una delle prime SUV ad arrivare sul mercato. Oggi, la Casa giapponese può vantare un'offerta nelle trasmissioni automatiche che si estende su tutta la gamma, facendone uno dei pochi marchi a poter offrire una versione senza frizione per ognuna auto venduta. Dalla Vitara alla Celerio, passando per la Swift, la S-Cross e l'inossidabile Jimny, ogni vettura ha una soluzione tecnica diversa. Ma che sia a doppia frizione, a variazione continua o con convertitore di coppia, tutte le Suzuki con cambio automatico hanno un efficienza paragonabile a quelle con cambio manuale e un prezzo di acquisto solo leggermente superiore. Questa abbondanza si spiega con le stesse radici territoriali del marchio, visto che in Giappone il cambio automatico è una consuetudine per nove automobilisti su dieci; nel Sol Levante, infatti, la trasmissione manuale è considerata un optional, anche piuttosto esotico, ed esistono addirittura due patenti differenti: una permette di guidare tutte le auto, un'altra solo le automatiche. In Italia, invece, sono solo il 15% dei guidatori a rinunciare alla frizione, soprattutto per una cultura automobilistica legata ancora a vecchi schemi, cioè quelli dei costi superiori, tanto di acquisto quanto di manutenzione e dei consumi sfavorevoli. Così la crescita di Suzuki, che ha chiuso il 2015 con una quota sul mercato italiano dell'1,19% e ambisce,nel 2015 a raggiungere l'1,4% superando la soglia delle 20.000 auto, passa anche dall'ampliamento della gamma delle trasmissioni.

continua su ANSA Motori

martedì 26 gennaio 2016

Il 2015 anno record negli Stati Uniti, non solo per vendite ma anche per richiami


Il 2015 è stata un’ottima annata per l’industria dell’auto negli Stati Uniti. Le vendite sono tornate sui livelli pre-crisi e con 17,47 milioni di veicoli immatricolati tra auto e light-truck, anzi è stato stabilito il record assoluto, superando i 17,35 milioni toccati nel 2000. Ma l’anno che si è appena concluso ha avuto anche un altro record, quello dei richiami. Nel 2015, infatti, le Case automobilistiche hanno attivato 868 campagne di richiamo negli Usa, per un totale di 51,26 milioni di veicoli coinvolti, tra cui figurano le tante General Motors col blocchetto di accensione difettoso e gli airbag Takata. Il totale ha superato quello del 2014, quando i veicoli richiamati erano stati 50,99 milioni. I numeri ufficiali sono quelli della National Highway Safety Transportation Administration, cioè l’ente federale che si occupa della sicurezza stradale; in Europa non esiste un organo comunitario equivalente, anche la commissione europea raccoglie sul suo sito tutti i richiami per i prodotti industriali: nel 2015, sono 240 le campagne nazionali di richiamo elencate nella sezione “Motor vehicles”.

continua su Il Fatto Quotidiano

lunedì 25 gennaio 2016

Nuova smart fortwo cabrio, per i “guerrieri urbani”


Ci siamo. A poco più di un anno di distanza dal debutto della terza generazione della smart fortwo coupé, è arrivato il momento della cabrio, una variante di carrozzeria che ha accompagnato la due posti tedesca sin dal su debutto alla fine degli anni Novanta. Oggi come allora, la versione scoperta rappresenta il top di gamma della citycar per eccellenza, che è anche la cabriolet più piccola sul mercato e una vera best-seller delle classifiche di vendita di tutta Europa. Abbiamo parlato della sua storia, passata, presente e futura con Eugenio Blasetti, cioè il Responsabile Marketing Prodotto Mercedes-Benz Cars di Mercedes Italia. Ma prima di entrare nel merito, ricordiamo che la nuova smart cabrio sarà venduta inizialmente solo con il cambio automatico doppia frizione a 6 marce e con un listino prezzi che partirà da 17.640 euro. La versione manuale, invece, arriverà alla fine dell'anno e costerà circa 1.100 euro di meno. Entrambe le trasmissioni, infine, sono disponibili sia con il 3 cilindri aspirato che su quello turbo.

OmniAuto.it: Quanto incide la versione cabrio sulle vendite di tutte le smart?
Eugenio Blasetti: Ogni dieci smart vendute una è una cabrio e questa è la situazione in Italia. La media europea, invece, è un po' più alta e arriva circa al 15%, ma si sa che da noi, nonostante il sole e il clima mite, gli estimatori delle auto scoperte sono sempre pochi.

continua su Omniauto

Mercedes Classe G, la nuova è nascosta in un veicolo “tattico”


Nella sua lunghissima carriera, iniziata nel 1979 e mai interrotta, la Mercedes Classe G si è sempre evoluta tecnicamente pur rimanendo uguale a sé stessa, in particolar modo nello stile. Le sue forme squadrate, infatti, sono diventate una vera icona tanto che la “Geländewagen” (fuoristrada, in tedesco) è diventata anche un'auto ambita dai VIP di tutto mondo, inclusi sportivi e star della musica americane che ne amano il carattere eccessivo, in particolar modo delle versioni AMG. Quella che vediamo in queste foto spia, però, è una versione inedita e come è stampigliato chiaramente sulla scocca si tratta di un Light Armoured Patrol Vehicle, cioè di un veicolo con armamento leggero per l'impiego in condizioni estreme e militari. La Classe G, nella sua lunga storia, è stata spesso utilizzata (e lo è tutt'ora) da alcuni eserciti, ma sempre come derivazione della versione civile.

continua su Omniauto





venerdì 22 gennaio 2016

Trasformare l’auto in elettrica? Ora è più facile e arriveranno nuovi kit retrofit


Avete una vecchia (e inquinante) auto che non può praticamente più circolare, ma non volete buttarla via? L’impianto a Gpl potrebbe essere una soluzione, ma perché non spingersi oltre e trasformarla in elettrica? Semplice, perché non si può, o meglio non si poteva fino allo scorso 11 gennaio, giorno in cui nella Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto 219 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inerente alla “riqualificazione elettrica” dei veicoli. Tradotto dal burocratese, vuol dire che ora esistono regole certe per eseguire e omologare un intervento tecnico che può dare una seconda giovinezza a qualsiasi automobile. Così, anziché comprare un’auto elettrica nuova, si può far eseguire un “trapianto” sulla propria, cambiando il motore termico con uno elettrico, il serbatoio della benzina o del gasolio con un pacco batterie, il condizionatore a gas con uno a pompa di calore e via dicendo. I vantaggi potrebbero essere molteplici, a patto che il costo sia ragionevole: finora è sempre stata proprio la seconda condizione a mancare.

continua su Il Fatto Quotidiano

giovedì 21 gennaio 2016

Alfa Romeo 4C, quella americana diventa più “di classe”



Per Alfa Romeo il 2016 sarà l'anno del lancio commerciale della Giulia e dell'inizio di una nuova era con il ritorno alla trazione posteriore. Ma l'attenzione rimarrà alta anche sui prodotti che già sono in gamma, in particolare sulla 4C, sia berlinetta che Spider. Oggi sono state diramate le specifiche ufficiali per la gamma “export” 2016, in particolare per quella riservata gli Stati Uniti, in cui è stato sviluppato il concetto della personalizzazione. Su un'auto così estrema la fibra di carbonio è d'obbligo e la 4C, che la utilizza per la monoscocca a cui viene ancorato tutto il resto, ha deciso di metterla ancora più in evidenza sia con un nuovo cofano posteriore per la Spider, che con un nuovo Carbon Fiber Trim Package che è disponibile su entrambe le versioni e comprende varie parti degli interni realizzate in composito, a partire da tutto il cruscotto.

continua su Omniauto

martedì 19 gennaio 2016

Hyundai Ioniq, l’anti Prius coreana: ibrida e col cambio che piace agli europei


Una sola macchina ma tre motori diversi e tutti con almeno un’unità elettrica. È la Hyundai Ioniq, ovvero la trasposizione in fatti della volontà della Casa coreana di diventare il numero due del mercato globale delle “green car” entro il 2020. Un obiettivo ambizioso ma anche condito da un sano realismo, visto che al numero uno c’è l’inventore stesso delle auto ibride (nel 1997 nasceva la prima Prius), cioè Toyota. Così alla Ioniq seguiranno almeno altri 20 modelli ad alto tasso di eco-sostenibilità e probabilmente con motorizzazioni diverse, vista la strada imboccata con la Ioniq. Questa, infatti, si può scegliere in versione ibrida, ibrida plug-in o solo elettrica. La Hyundai inizia dalla Hybrid, la prima ad arrivare sul mercato. È spinta da un 4 cilindri 1.6 a iniezione diretta di benzina da 105 CV, accoppiato a un motore elettrico sincrono con magnete permanente da 43,5 CV, per un output totale di 141 CV e 265 Nm di coppia.

continua su Il Fatto Quotidiano

lunedì 18 gennaio 2016

Ferrari, il tetto alla produzione potrebbe salire a 9.000 auto


“Produrremo sempre un'auto in meno di quanto ci richiede il mercato e finché seguiremo questa regola le cose andranno bene” così diceva Enzo Ferrari già alla fine degli anni Quaranta, quando aveva appena fondato la sua fabbrica di automobili a Maranello. Il Drake non aveva certo frequentato qualche corso di marketing ma il suo fiuto di grande uomo di industria gli faceva avere già ben chiaro il concetto di esclusività. Se una cosa è alla portata di tutti, del resto, è molto facile che il desiderio di averla cali. Così la Ferrari ha sempre prodotto poche migliaia di auto all'anno e il limite attuale è fissato a 7.000 unità annue – per quanto teoriche, visto che nel 2014 sono stata 7.200 e nel 2015 7.700 - un livello che Sergio Marchionne sta considerando di aumentare.

continua su Omniauto

venerdì 15 gennaio 2016

Volkswagen, la California boccia il richiamo per i diesel: è “inadeguato”


All’indomani dell’apertura del Salone di Detroit, dove il gruppo Volkswagen mostra il meglio della sua tecnologia ibrida e a idrogeno, è arrivata una doccia fredda per quanto riguarda i diesel e in particolare i 2.0 TDI dotati del tristemente noto “defeat device”, il dispositivo che ne varia le emissioni in sede di omologazione. Il California Air Resources Board (Carb) ha infatti respinto il piano di richiamo presentato da Volkswagen North America, inerente alle auto vendute in California dal 2009 al 2015. La decisione negativa riguarda solo il turbodiesel 2 litri, mentre per il 3.0 TDI montato sui modelli Audi e Porsche bisogna attendere il 2 febbraio. “Questa proposta rappresenta un passo avanti – si legge nel comunicato stampa diramato ieri dal Carb – ma non è ancora la soluzione definitiva”. L’ente californiano ha anche confermato la prosecuzione delle indagine e delle valutazioni tecniche, svolte insieme alla Enviromental Protection Agency (Epa) per far rientrare tutte le auto interessate nei livelli di emissioni previsti dalla legge. A questo punto diventa cruciale l’incontro che Matthias Müller avrà oggi con i membri del Congresso e della stessa Epa, dove il numero uno del gruppo Volkswagen dovrà dire che cosa intende fare con le 480.000 auto americane dotate del dispositivo truffaldino.

continua su Il Fatto Quotidiano

giovedì 14 gennaio 2016

Guida in inverno, le cinque cose da non fare

Con l'arrivo del nuovo anno e la fine delle festività anche l'inverno si è ricordato di esistere e il meteo è cambiato di conseguenza. Dopo aver assistito a un inizio di stagione con temperature decisamente sopra la media, la situazione è cambiata e la colonnina di mercurio è iniziata a scendere a livelli più consoni per questo periodo. L'inverno, quindi, è arrivato a tutti gli effetti ed è sicuramente la stagione a cui gli automobilisti debbono prepararsi meglio, a partire dal classico cambio degli pneumatici estivi-invernali, di cui vi abbiamo già detto tutto quello che c'è da sapere nella nostra guida. Abbiamo parlato anche dell'uso delle catene da neve e di come si guida in condizioni di bassa aderenza, ma ora è il momento di fare un piccolo ripasso generale o, per meglio dire, di tenere a mente quali sono le cose assolutamente da non fare di inverno, come un piccolo vademecum all'incontrario. Ecco, quindi, i cinque comportamenti sbagliati da non avere nella stagione invernale.

continua su Omniauto

mercoledì 13 gennaio 2016

Salone di Detroit 2016 – Audi h-tron quattro concept, la via dell’idrogeno


Uno dei modi più sicuri per far dimenticare all’opinione pubblica un fatto che non sia di suo gradimento, è quello di spostare l’attenzione su qualcos’altro. Ovviamente non è solo per questo che Audi ha portato al Salone di Detroit la h-tron quattro concept, ovvero un prototipo con propulsione a fuel cell alimentate a idrogeno, ma sicuramente il forte impegno della Casa di Ingolstadt sulle trazioni alternative fa bene a tutto il gruppo Volkswagen. I “quattro anelli”, in ogni caso, non hanno sofferto particolarmente il “dieselgate”, visto che il 2015 si è chiuso con il record di 202.000 unità vendute negli Stati Uniti. La percezione del marchio Audi negli Usa, infatti, è nettamente migliore di quello delle “auto del popolo” e anche per questo si può permettere di mostrare concept ancora molto distanti dalla produzione di serie, al contrario di Volkswagen che con la Tiguan GTE ha servito l’antipasto della vettura che arriverà il prossimo anno.

continua su Il Fatto Quotidiano

martedì 12 gennaio 2016

Sfida a Detroit: Mercedes Classe E vs Volvo S90


Mercedes Classe E e Volvo S90, lo scontro al vertice del segmento delle ammiraglie si consuma al Salone di Detroit, dove entrambe le grandi berline vengono presentate al pubblico in anteprima mondiale. Tutte e due sfiorano i cinque metri (4,92 la tedesca e 4,96 la svedese), hanno motori prevalentemente a 4 cilindri in linea e, soprattutto, sono in grado di guidare da sole in alcune condizioni ben definite. Se fosse un duello potremmo parlare di una favorita, la Mercedes, e di una sfidante, la Volvo, che attualmente possono anche non curarsi delle altre sfidanti (Audi, BMW e Jaguar), che sono indietro di una generazione. La sfida è senza esclusione di colpi: la Classe E attacca con un Cx record di soli 0,23 e la S90 risponde con un comunque ottimo 0,28; la tedesca rilancia con il cambio automatico a 9 marce di serie su tutta la gamma e la svedese tiene botta con 8 rapporti.

continua su Omniauto

lunedì 11 gennaio 2016

Ces Las Vegas – Guida autonoma: l’America non avrà una legge federale, ma la tecnologia avanza


Al Consumer Electronic Show di Las Vegas, la maggiore fiera dell’elettronica degli Stati Uniti, non si parla solo di tecnologia ma anche di legislazione e guida autonoma. L’intervento del Segretario dei Trasporti Anthony Foxx è stato molto chiaro: negli Stati Uniti non ci sono piani per creare una legge unitaria che disciplini l’attività delle auto senza conducente, ma ogni singolo stato sarà libero di dotarsi della propria. “Il Governo federale può fare molto, creando delle linee guida a cui gli Stati possano ispirarsi e prima o poi lo farà, ma non è questo il momento”, ha detto Foxx, aggiungendo che “adesso è prioritario creare una procedura per valutare le nuove tecnologie e la loro sicurezza”.

continua su Il Fatto Quotidiano

venerdì 8 gennaio 2016

Volkswagen Golf, l'ottava è in arrivo


Il 2016 è appena iniziato e la Golf compie il suo quarantaduesimo anno di età, visto che alla prima generazione, che ha debuttato nel 1974, ne sono seguite altre sei; quella attuale, infatti, la cui commercializzazione è iniziata a fine 2012 è la settima generazione. Una storia lunga e di successo, destinata a proseguire con l'ottava generazione, attesa nel corso nel 2017. Se la tempistica sarà confermata si tratterà di un anticipo rispetto ai canonici 6 anni di vita di un modello ma è anche vero che finora non si è visto il tradizionale restyling di metà ciclo. La motivazione di questa sostituzione prematura è da ricercare nel salto tecnologico che hanno fatto le concorrenti degli ultimi anni. Nel segmento C la lotta è più dura che mai e nemmeno la Golf può permettersi di abbassare la guardia. Ecco, quindi, il rendering esclusivo del suo aspetto, creato secondo le informazioni in nostro possesso.

continua su http://www.omniauto.it/magazine/35593/nuova-volkswagen-golf-rendering

giovedì 7 gennaio 2016

Audi, tre miliardi di investimenti nel 2016. Confermata la piccola Suv Q2


Se qualcuno dovrà stringere la cinghia all’interno del gruppo Volkswagen, questo non sarà il marchio Audi, che invece anche nel 2016 investirà ben 3 miliardi di euro. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Rupert Stadler durante la conferenza stampa di fine anno, confermando anche l’arrivo della inedita Suv compatta Q2 (nella foto, la concept Crosslane Coupé, Salone di Parigi 2012) e della nuova generazione della Q5. Del resto, di tutti i marchi del gruppo di Wolfsburg, escludendo la “gallina dalle uova d’oro” Porsche, Audi è quello che se la passa meglio, che fa da traino alle vendite e che è stato solo sfiorato dal “dieselegate”. Il taglio agli investimenti complessivi del Gruppo, da 13 a 12 miliardi, non lo riguarderà, perché per rimanere all’avanguardia della tecnica non ci si può mai fermare. Certamente anche i Quattro Anelli avranno bisogno di una bella lucidata, sotto forma di ottimizzazione di processi produttivi e dei costi, ma non subiranno alcuna ripercussione, anzi. Sarà proprio la sede centrale di Ingolstadt, insieme allo stabilimento di Neckarsulm, a catalizzare la metà dell’investimento complessivo.

continua su Il Fatto Quotidiano

martedì 5 gennaio 2016

CES 2016, le auto rubano la scena a tutto il resto


L'edizione 2016 del Consumer Electronic Show di Las Vegas, che si terrà dal 6 al 9 gennaio, sarà ricordata come la prima in cui le case auto la faranno da padrone, invadendo i padiglioni con i loro prototipi a guida autonoma. Se fino al 2011 la presenza dell'industria automotive al CES era stata poco più che marginale, quest'anno le driverless car rischiano di offuscare tutto il resto. Ma non è tutto, perché nella capitale mondiale del gioco d'azzardo inizierà anche una grandissima scommessa, quella della nuovo marchio Faraday Future, di cui si conosce la provenienza cinese e poco altro, ma i cui proclami sono chiarissimi: essere la Tesla del futuro. Per riuscirci parte dal quartier generale di Los Angeles con 500 dipendenti e da un incentivo di 335 milioni di dollari ricevuto dallo Stato del Nevada per costruire una fabbrica da un miliardo di euro.
continua su Omniauto

lunedì 4 gennaio 2016

BMW X2, ecco come sarà il SUV sportivo compatto


Che piaccia o meno, in un giorno lontano, ma non troppo, quasi tutte le auto si potranno definire come SUV o crossover. Le sensazioni positive date dalla “guida alta” sono sempre più ricercate e chi le prova non torna più indietro. Così, non c'è da sorprendersi se uno dei marchi che ha meglio interpretato il concetto di SUV premium, BMW nella fattispecie, continui a “battere il ferro” che è sempre più caldo. Giochi di parole a parte, nel 2017, alle varie X1, X3, X4, X5 e X6, si aggiungerà anche la X2 che sarà il secondo SUV sviluppato sulla piattaforma a trazione anteriore-integrale UKL. La nomenclatura, in questo caso, non tradisce e il fatto che nella sigla ci sia un numero pari e non dispari indica la maggiore dinamicità di quest'auto rispetto al modello da cui deriva.

continua su Omniauto

venerdì 1 gennaio 2016

Volkswagen Maggiolino, 70 anni fa iniziava la produzione dell’auto più longeva di sempre


In questi giorni ricorre il settantesimo anniversario dall’inizio della produzione del Volkswagen Maggiolino, o meglio della sua prima versione commerciale denominata Typ 1. L’auto, in verità, era già pronta nel 1939, anno in cui fu mostrata al Salone di Berlino, ma poi scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e tutte le industrie tedesche subirono la conversione bellica; nacquero così le varie Kubelwagen, Schwimmwagen e Kommandeurwagen, cioè i veicoli militari in uso all’esercito nazista, basati sulla meccanica del futuro Beetle. La prima era la risposta tedesca alla Jeep Wyllis, la seconda un mezzo anfibio e la terza (rarissima), un Maggiolino con trazione integrale, differenziali bloccabili e ridotte. Ma la storia di quella che all’inizio si chiamava KdF-Wagen, acronimo di Kraft durch Freude-Wagen, cioè ‘auto della Forza attraverso la Gioia’, nome derivato da quello dell’ente ricreativo dello stato nazista, è ancora più complessa. In pochi sanno che la definizione “Der Kafer” – il Maggiolino – comparve solo nel 1967 in un depliant; fino ad allora l’auto era semplicemente la “Volkswagen”, cioè l’auto del popolo.

continua su  Il Fatto Quotidiano