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venerdì 1 ottobre 2021

Opel Grandland, la prova: cambia faccia ma è sempre lei


Dopo quattro anni dal debutto sul mercato la Opel Grandland si aggiorna con interventi piuttosto sostanziosi. Il primo è evidente già nel nome che ha perso la X finale, seguendo l'esempio degli altri crossover della gamma di Russelsheim, cioè la Crossland e la Mokka. Con le sorelle più compatte ora ha in comune anche il Vizor, ovvero la nuova calandra orizzontale e scura ispirata a quella della Manta degli anni Settanta. In questo modo lo stile della parte anteriore cambia molto, mentre quello del posteriore è praticamente invariato creando una leggera disomogeneità tra le due zone dell'auto. Nella vista laterale, invece, spiccano le modanature laterali e i codolini sui passaruota nello stesso colore della carrozzeria.Le altre novità della nuova Grandland sono soprattutto tecnologiche, iniziando dall'abitacolo dove la parte superiore della plancia è stata radicalmente modificata nel design. Ora i due display da 12 (strumentazione) e 10 (infotainment) pollici sono riuniti in un'unica grande cornice. Continua su La Stampa

venerdì 13 agosto 2021

La Opel Astra compie 30 anni e rimane la Opel più venduta di sempre


La Opel Astra compie 30 anni. La compatta tedesca, che per la prima volta abbandonava il nome Kadett, fu lanciata nel 1991 con il codice interno "F". Quella della Kadett, peraltro, era una lunga tradizione visto che nel 1936 Opel fu il primo costruttore tedesco a portare sul mercato una compatta accessibile e adatta a ogni famiglia. Poco dopo iniziò la Seconda Guerra Mondiale e il mercato dell'auto di tutta Europa ci mise ben più di qualche anno a riprendersi. Così, lo sviluppo di modelli compatti - un po' più grandi e sfruttabili delle utilitarie - accelerò durante gli anni del “Wirtschaftswunder”, il miracolo economico tedesco, tanto da spingere Opel a costruire nel 1962 un nuovo stabilimento specificamente dedicato alla Kadett a Bochum, in Germania. Qui, nel 1991, iniziò anche la produzione della Astra, che veniva costruita anche ad Anversa (Belgio) e Szentgotthárd (Ungheria). Continua su La Stampa


mercoledì 3 febbraio 2021

Opel Crossland, la prova del restyling 2021


La nuova Opel Crossland è il secondo modello nella gamma del marchio tedesco ad adottare il nuovo frontale con la mascherina chiamata "Vizor", che ha debuttato sulla Opel Mokka. Eche d'ora in poi farà parte del family feeling di tutta la produzione Opel. L'aggiornamento di metà carriera della Crossland arriva a 4 anni esatti dal suo debutto sul mercato e le fa perdere la X dal nome. Una scelta coerente, tanto che più che quest'auto è più vicina al mondo dei monovolume - come la Meriva di cui prese il posto - che a quello dei SUV e dei crossover. Le novità maggiori, in ogni caso, non si vedono dall'esterno, ma si trovano sotto il cofano. Osservando da fuori la nuova MPV compatta Opel è impossibile non notare il nuovo frontale, mentre al posteriore solo gli sguardi più attenti riscontrano la nuova fascia nera inserita tra i due fanali. Un dettaglio estetico, quest'ultimo, che da un paio d'anni va molto di moda nella categoria dei crossover compatti e medi. Continua su Motor1

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mercoledì 6 gennaio 2021

Opel Insignia Sports Tourer, la prova: la station wagon che resiste ai SUV

A tre anni dal lancio la Insignia si aggiorna, con alcuni elementi stilistici rivisitati, nuovi motori e maggiori dotazioni tecnologiche. All'esterno i ritocchi sono concentrati nei gruppi ottici anteriori, che oltre a essere più sottili hanno l'ultima generazione di LED Intellilux, con ben 84 elementi per faro. La visibilità migliora, così come la reattività e la precisione nel non abbagliare le auto che si incontrano, fornendo allo stesso tempo la massima illuminazione. Sotto il cofano del modello precedente si potevano trovare propulsori di tre famiglie diverse, ora invece, tutti appartengono alla stessa. Si va dai Diesel - 1.5 da 122 CV e 2 .0 da 174 CV - al 2 litri benzina da 200 o 230 CV (per le GSi), che peraltro sono i primi motori Opel con la disattivazione dei cilindri. Sono accoppiati a nuove trasmissioni - manuale a 6 rapporti, automatico a 8 o 9 rapporti - ad attrito ridotto, che insieme all'aerodinamica aggiornata con la griglia anteriore attiva e il sottoscocca carenato, permettono di abbassare i consumi. Continua su La Stampa

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mercoledì 2 dicembre 2020

Opel Insignia Sports Tourer, la prova: la station wagon che resiste ai SUV


A tre anni dal lancio la Insignia si aggiorna, con alcuni elementi stilistici rivisitati, nuovi motori e maggiori dotazioni tecnologiche. All'esterno i ritocchi sono concentrati nei gruppi ottici anteriori, che oltre a essere più sottili hanno l'ultima generazione di LED Intellilux, con ben 84 elementi per faro. La visibilità migliora, così come la reattività e la precisione nel non abbagliare le auto che si incontrano, fornendo allo stesso tempo la massima illuminazione. Sotto il cofano del modello precedente si potevano trovare propulsori di tre famiglie diverse, ora invece, tutti appartengono alla stessa. Si va dai Diesel - 1.5 da 122 CV e 2 .0 da 174 CV - al 2 litri benzina da 200 o 230 CV (per le GSi), che peraltro sono i primi motori Opel con la disattivazione dei cilindri. Sono accoppiati a nuove trasmissioni - manuale a 6 rapporti, automatico a 8 o 9 rapporti - ad attrito ridotto, che insieme all'aerodinamica aggiornata con la griglia anteriore attiva e il sottoscocca carenato, permettono di abbassare i consumi. Continua su La Stampa

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lunedì 5 ottobre 2020

Opel Omega Lotus, la berlina più eccessiva della storia compie 30 anni


La Opel Omega Lotus è una delle auto più eccessive e stupefacenti mai arrivate sul mercato, figlia di quegli anni Ottanta dove ogni eccesso era consentito. Presentata al Salone di Ginevra del 1989, è andata in vendita un anno dopo, stracciando qualsiasi di record di categoria e fissandosi in maniera indelebile nell'immaginario collettivo. Innanzitutto il nome: in quel periodo la Lotus, così come la Opel, era di proprietà della General Motors ed è a lei che si sono rivolti i tedeschi per creare una versione ultra prestazionale della tranquillissima Omega. Continua su La Stampa

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domenica 2 agosto 2020

Opel Corsa-e, la prova: l'elettrica democratica

La sesta generazione di Opel Corsa è la prima nata partendo da una piattaforma del Gruppo PSA, che sin dall'inizio è stata pensata per creare anche una versione elettrica. La base, infatti, è la stessa che abbiamo già apprezzato sulla e-208 e sulla e-2008. Anche Opel, dunque, punta forte sull'elettrificazione, sia con i modelli ibridi plug-in che con quelli 100% elettrici. Nell'attesa di scoprire e provare la nuova Mokka, che all'inizio sarà solo elettrica e che porterà al debutto il nuovo design di Russelsheim, ci concentriamo sulla Corsa-e. Continua su La Stampa

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sabato 4 luglio 2020

Opel Mokka, un video rivela il nuovo frontale con il "Vizor"

Continua il percorso a tappe con cui Opel ha deciso di svelare la prossima generazione della Mokka. Una presentazione diluita nel tempo che trova giustificazione nel fatto che la nuova B-Suv sia uno dei modelli più importanti per la Casa tedesca. Le ultime notizie trapelano da un video, dove per qualche istante l'auto si vede quasi nella sua interezza, confermando sia le proporzioni più raccolte sia l'inedito frontale e anche svelando per la prima volta le luci posteriori che riprendono il motivo a lama di quelle anteriori. Continua su La Stampa


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domenica 22 marzo 2020

Opel Manta, la coupé per famiglie compie 50 anni

Osservare oggi la storia della Opel Manta vuol dire fare un salto indietro nel tempo e non solo per i 50 anni che sono passati dal suo debutto sul mercato. La sportiva tedesca appartiene proprio a un'altra epoca. Un mondo in cui un'auto stava sul mercato, solo con lievi aggiornamenti, per quasi venti anni. Uno scenario in cui esistevano le coupé "popolari", che popolavano i desideri degli stessi trentenni che oggi comprano un crossover. Continua su La Stampa

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mercoledì 21 agosto 2019

Opel Calibra, la “coupé per tutti” compie 30 anni

C'erano una volta, tanto tempo fa, le coupé per tutti. Auto sportive derivate da modelli di massa, con prestazioni brillanti, linee che facevano sognare e costi di gestione più che ragionevoli. C'erano una volta perché oggi sono quasi sparite, cancellate dai gusti degli automobilisti europei che ogni giorno di più rispondono a una sola parola d'ordine: Suv. È di qualche settimana fa la notizia che Audi non svilupperà la quarta generazione della TT, accelerando ancora di più il processo di estinzione di una nicchia di mercato che è già con un piede nella fossa. Ai nostalgici non rimane che consolarsi con i ricordi e magari tenere d'occhio il mercato dell'usato in cerca di qualche regina degli anni Novanta, come per esempio la Opel Calibra, che proprio in questi giorni compie trenta anni. Continua su La Stampa

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lunedì 22 luglio 2019

Opel, 120 anni di Made in Germany

Non sono molte le Case automobilistiche che possono affermare di essere nate nell'Ottocento e Opel è una di queste, anche se per poco. Il brand del Fulmine, infatti, è stato fondato nel 1899, ma solo quattro anni dopo la morte di Adam Opel, fondatore della società, Sophie Opel decide di ascoltare il consiglio dei figli Carl, Wilhelm e Friedrich avviando la produzione di automobili. Tutto inizia in un garage di Rüsselsheim am Main con 65 Opel Patentmotorwagen “System Lutzmann” fatte a mano, già con una particolare attenzione per l'efficienza, tanto che nel 1924 Opel è il primo costruttore tedesco a introdurre la catena di montaggio. Continua su Motor1

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martedì 12 marzo 2019

Opel Insignia GSI, granturismo silenzioso

Forse la siglia GSi non dirà molto a chi ha meno di trent'anni, ma a chi ha una certa dimestichezza con le auto anni Ottanta non possono che accendersi almeno un paio di lampadine. Negli ultimi tempi Opel ha recuperato questa sigla e l'ha usata per definire le versioni più sportive della Corsa e della Insignia, entrambe orfane delle declinazioni super prestazionali firmate OPC - Opel Performance Center - una divisione che è stata messa in stand-by dopo l'ingresso della Casa tedesca nel Gruppo PSA. Politiche industriali a parte, non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione di provare la Insignia GSi, un allestimento che corrisponde anche al top di gamma di quella che a tutti gli effetti è l'ammiraglia di Russelsheim. Per gli amanti dei numeri, diciamo subito che sotto il cofano c'è un due litri turbodiesel bi-turbo capace di erogare 210 CV e 480 Nm di coppia, spostando la Insignia piuttosto rapidamente, da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi e poi fino a 233 km/h. Continua su GQ

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giovedì 22 marzo 2018

Opel Grandland X Ultimate Prova su strada in anteprima

Ogni Casa automobilistica, generalista o premium che sia, ha sempre un occhio di riguardo per quei clienti che quando prendono in considerazione un modello vogliono il massimo in termini di allestimento e di equipaggiamento. Questa particolare attenzione è motivata dal fatto che un prezzo di listino più alto, anche se l’auto è conseguentemente dotata di accessori più costosi, genera una marginalità maggiore e non bisogna mai dimenticarsi che per le Case i profitti sono al primo posto. Poi c’è anche il discorso legato all’immagine e alla percezione positiva del marchio che un’auto colma di gadget e di rifiniture pregiate genera sia nel cliente che la compra che in tutti quelli che ci salgono o la vedono in giro. Opel ovviamente non fa eccezione e questa Grandland X in allestimento Ultimate ne è la dimostrazione. Continua su Autoappassionati

martedì 15 marzo 2016

Opel Astra Sports Tourer, lo spazio sposa la tecnologia


PORTO - Quando un modello è stato appena insignito del premio Auto dell'anno e vanta una tradizione di successo commerciale, le aspettative sono molto alte. Nel caso della Opel Astra Sports Tourer, però, non c'è rischio di rimanere delusi, giacché la base di partenza della berlina a cinque porte è già molto buona. Già disponibile in concessionaria, la station wagon di Russelsheim ha un prezzo di listino che parte da 18.600 euro; le motorizzazioni previste sono otto, quattro a benzina e altrettante diesel. Le prime spaziano dal 1.4 aspirato da 100 CV al 1.6 Turbo da 200 CV, passando per i 105 CV del 1.0 3 cilindri Turbo e per i 150 CV del 1.4 Turbo, mentre le seconde sono accumunate dalla cilindrata di 1.6 litri. Il 4 cilindri a gasolio 'made in Torino' è declinato su quattro livelli di potenza - 95, 110, 136 e 160 CV - con l'ultimo che la ottiene grazie a una doppia turbina sequenziale. In questo modo la coppia di 350 Nm è disponibile su un arco di giri molto ampio, da 1.500 fino a 3.500 giri e i consumi risultano del 20% migliori rispetto al vecchio 2.0 CDTi di cui, di fatto, ha preso il posto. Ed è proprio il nuovo Bi-Turbo il protagonista della prova stampa internazionale che Opel ha organizzato in Portogallo, nell'entroterra adiacente a Porto. Sulle tortuose strade portoghesi la station wagon tedesca ha mostrato tutte le sue qualità stradali, con una spinta sempre pronta e talmente corposa da permettere di usare una marcia in più del solito, anche in salita, una qualità che i viaggiatori apprezzeranno molto.

giovedì 3 marzo 2016

Opel Ampera-e, l’auto elettrica “democratica”


Le operazioni di re-badge non sempre hanno successo, ma prendere una Chevrolet Bolt e trasformarla in una Opel era un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela scappare. Cambiare stemma a un’auto per venderla con una marca diversa, infatti, ha più senso se la vettura di partenza non è mai stata vista nel mercato di destinazione. Così, nell’ambito della galassia General Motors, la prima auto elettrica “popolare” pensata per il mercato interno degli Stati Uniti ha ricevuto il logo Opel sul muso ed è diventata Ampera-e, per sbarcare in quell’Europa dove la lotta alle emissioni di CO2 ha bisogno degli “zero” delle auto a batteria. Il nome Ampera-e è tutto un programma, perché riprende quello della elettrica range-extender Ampera (il motore termico serve solo per caricare la batteria che alimenta quello elettrico) che è stata Auto dell’anno nel 2012, senza però poi avere particolare fortuna commerciale. 

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venerdì 5 febbraio 2016

Opel Mokka X, al Salone di Ginevra arriva il restyling di mezza vita


La Opel Mokka è una di quelle auto che ogni Casa automobilistica vorrebbe avere, perché capace di fare buoni numeri di mercato anche in un periodo di crisi. La piccola Suv, infatti, ha “tirato la carretta” nel 2012 e nel 2013, cioè i due anni peggiori della storia moderna della Casa di Rüsselsheim, che poi ha iniziato a riprendersi dal 2014 con l’arrivo di nuovi modelli come la Adam, la Karl, la Corsa e infine la nuova Astra. A quattro anni dal debutto e dopo oltre 500.000 esemplari venduti, però, anche la Mokka ha bisogno di una rinfrescata e il prossimo Salone di Ginevra sarà l’occasione per dargliela, a partire dal nome. La Mokka, infatti, diventerà “X”, inaugurando una nuova nomenclatura che contraddistinguerà tutti i Suv Opel. Lo stile è diventato più elegante e più adulto, ricevendo alcuni stilemi della nuova Astra, dalla quale ci sarà anche un grande travaso tecnologico. Il sistema di infotainment Intellilink, i display touch da 7 o 8 pollici, i servizi connessi di assistenza OnStar e l’Opel Eye (con tutti i suoi dispositivi di assistenza alla guida) saranno le novità principali.
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giovedì 28 gennaio 2016

Opel GT Concept, piccola sportiva vera: due posti secchi e trazione posteriore


La Opel è nota per fare auto più intelligenti che emozionanti, se si esclude qualche modello OPC (Opel Performance Center, cioè la divisone sportiva). Per questo l’arrivo della Opel GT Concept desta molto interesse, sebbene, come specifica il nome, sia solo un prototipo, che debutterà al Salone di Ginevra di inizio marzo. Si tratta di una piccola sportiva a due posti secchi, con una massa complessiva contenuta nei 1.000 chili, la trazione posteriore e il motore anteriore centrale – la stessa configurazione delle Ferrari e delle Maserati – che è il 1.0 3 cilindri turbo, elaborato fino alla soglia dei 145 CV. Insomma, molto più Mazda MX-5 (chiusa però) che Tigra, anche se probabilmente in Opel farebbero qualsiasi cosa per bissare un successo fatto di oltre 250.000 esemplari (venduti tra il 1994 e il 2001) della sportivetta su base Corsa.

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mercoledì 16 dicembre 2015

Emissioni CO2, normativa incagliata a Bruxelles. Intanto Opel annuncia che comunicherà consumi reali da metà 2016


Una delle conseguenze del “dieselgate” Volkswagen che non riguarda strettamente il Gruppo tedesco è quella di aver posto sotto i riflettori la differenza tra i consumi dichiarati e quelli reali che si ottengono nella guida di tutti i giorni. Il problema è noto da tempo agli addetti ai lavori, mentre gli automobilisti lo scoprono solo dopo aver comprato l’auto, rendendosi conto che ai trenta chilometri con un litro promessi ne corrispondono sì e no la metà. Il colpevole si chiama Nedc – New European Driving Cycle – cioè il sistema di omologazione attuale che è stato aggiornato l’ultima volta nel 1997 e che, per il tipo di sforzo a cui sottopone le auto sul banco a rulli, non ha praticamente nessuna attinenza con la realtà. La soluzione c’è, si chiama Wltp – Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures – e se ne sta discutendo dal 2007. Ora, però, grazie (o per colpa) di Volkswagen è venuto il momento di fare sul serio.

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venerdì 4 dicembre 2015

Nuova Opel Astra, sicurezza e tecnologia sono le sue armi


Su tutti gli spot che passano in televisione quasi la metà riguardano le auto e, bisogna dirlo, raramente ce n'è qualcuno che rimane in mente. I temi su cui si fa leva sono più o meno sempre gli stessi e alla fine si cerca di attrarre il cliente con il prezzo finale. Per la nuova Opel Astra, invece, è stata scelta una formula un po' diversa, quella di puntare sui contenuti e in particolare sull'equipaggiamento di sicurezza, che per un'auto della sua categoria è ragguardevole. Ovviamente non tutto è di serie, ma la composizione degli allestimenti e i prezzi degli optional rendono la scelta di questi equipaggiamenti alla portata di molti. Infatti, è anche per questo motivo che l'Astra ha ottenuto cinque stelle nel crash test Euro NCAP (qui tutti i dettagli su com'è andata anche alle altre), che ha ritenuto plausibile il fatto che la maggior parte delle auto vendute avranno questi dispositivi a bordo.

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martedì 6 ottobre 2015

Nuova Opel Astra, l'alta tecnologia incontra l'efficienza


BRATISLAVA - I fari Intellilux a matrice di LED, il sistema di connettività OnStar e quattro nuovi motori tra cui spicca il 1.6 CDTI turbodiesel. Sono queste le tre innovazioni principali della nuova Opel Astra, che debutterà sul mercato italiano a metà novembre ma è già ordinabile con un listino che parte da 17.600 euro. E' l'undicesima generazione di compatta Opel, considerando anche le Kadett (la prima nacque nel 1936) e rispetto alla precedente è una vettura completamente nuova, che ha fatto un salto generazionale in ogni aspetto ''In Italia circa il 55% delle Astra sarà scelto da clienti privati - ha commentato Roberto Matteucci, ad di General Motors Italia, durante la presentazione stampa a Bratislava - mentre il resto andrà alle flotte. Ci aspettiamo, inoltre, che il diesel rappresenterà circa i tre quarti delle scelte''. L'Astra, come da tradizione, sarà anche station wagon ''L'Astra Sports Tourer arriverà invece a marzo - ha aggiunto Matteucci - con un delta di prezzo rispetto alla berlina di 1.000 euro''. Il progetto della nuova Opel Astra è iniziato a Russelsheim cinque anni fa e agli ingegneri è stato richiesto di partire da un foglio bianco, tenendo a mente il 'comandamento' della massima efficienza sotto ogni aspetto. Per questo è stata progettata una nuova piattaforma, che insieme alla scocca ridisegnata - pesa 280 kg anziché 357 kg - e a componenti come i telaietti ausiliari e le sospensioni (-50 kg), ha portato a un calo complessivo della massa compreso tra 120 e 200 kg a seconda delle versioni. Allo stesso tempo la lunghezza è diminuita di 5 cm e l'altezza di 2,6 cm, ma lo spazio interno è aumentato: +3,5 cm per le gambe dei passeggeri posteriori.

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