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sabato 6 marzo 2021

Primi segnali di Stellantis: Lancia è in cerca di rilancio e SRT viene riassorbita nel Gruppo


Il primo piano industriale e di prodotto di Stellantis è atteso entro l'estate, ma intanto qualcosa inizia a muoversi nella gestione dei quattordici (quindici contando anche Vauxhall) brand del Gruppo figlio della fusione tra FCA e PSA. La sponda americana ha comunicato da poco la chiusura della divisione SRT - Street & Racing Technology - dedicata alle versioni ad alte prestazioni del brand Dodge, che peraltro ha un portafoglio prodotti piuttosto obsoleto. Noti soprattutto tra gli appassionati, i modelli SRT hanno sdoganato potenze stratosferiche sotto il cofano di modelli tutto sommato popolari, come la Challenger Demon da 840 CV (unica vettura di serie al mondo in grado di alzare le ruote anteriori in partenza) o la Charger Redeye da 797 CV. D'ora in avanti, invece, gli specialisti della SRT proseguiranno il loro lavoro all'interno di una struttura più ampia e in sinergia con tutti gli altri marchi. Continua su La Stampa

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martedì 10 aprile 2012

SRT Viper, welcome back!

Nel 1992, quando uscì la prima Viper, avevo otto anni. Nonostante la tenera età ero già malato di automobili e cercavo di farmi una cultura leggendo il più possibile. La vidi la prima volta in un librone che pubblicava Quattroruote, "Tutte le auto del mondo" si chiamava, e iniziai a interrogarmi su quella strana auto che sembrava uscita da un fumetto della Marvel. La linea era bellissima, così lontana dai canoni delle sportive europee eppure così aggressiva; mi piacque sin dal primo istante. Poi lessi la scheda tecnica e lo sbigottimento fu totale. Dieci cilindri, ma soprattutto 8 litri di cilindrata, non pensavo nemmeno che potessero esistere su un'auto.
La Viper è stata fuori dagli schemi sin dalla sua nascita. Del resto quale altra auto sportiva può vantare un motore derivato da...un camion? Il V10 appartiene infatti alla famiglia LA dei motori Chrysler dell'epoca e deriva strettamente dal Magnum 5.9 V8. Quando gli ingegneri della Lamborghini, allora controllata da Chrysler, si videro recapitare un motore completamente in ghisa da 360kg, probabilmente pensarono a uno scherzo. Invece dovevano riuscire a trasformarlo in un motore sportivo. Basamento e testa divennero subito in alluminio, mentre la distribuzione rimase a 2 valvole per cilindro, poiché in Chrysler erano dubbiosi sul potenziale di vendita dell'auto e non volevano spendere troppo. Il risultato furono 400CV a 4600rpm e 630Nm a 3600rpm. Aveva rapporti del cambio lunghissimi, ma grazie al peso contenuto entro i 1500kg le prestazioni erano ottime. La Viper si è evoluta costantemente, senza stravolgimenti, fino ai giorni nostri, costruita in ben 25.000 esemplari. Anche se nel 2008 alla Chrysler pensavano di disfarsene, dopo la fusione con Fiat cambiarono idea...Negli ultimi tre anni infatti è stata progettata una Viper tutta nuova, stavolta con l'aiuto dei tecnici di Maranello. Il risultato è degno di nota.
La nuova SRT Viper mantiene la massa entro i 1500kg, il motore ha guadagnato cavalli (649), perso peso (230kg) e gira fino a 6200rpm, mentre il telaio è più rigido del 50%. L'allestimento interno e le finiture hanno fatto un clamoroso salto di qualità, ora la Viper è all'altezza delle concorrenti europee. Il cambio manuale è l'unico baluardo della guida "vecchio stile" perché anche qui sono comparsi gli immancabili sistemi elettronici di aiuto e assistenza alla guida. Che cosa altro non è cambiato? La linea! Sempre mozzafiato...BRUUUM!!!










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