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domenica 12 dicembre 2021

Con la DesertX Ducati entra nell'enduro specialistico


Sabbia, dune e salti spettacolari, in uno scenario che più chiaro di così non potrebbe essere. Tra tutte le motociclette Ducati non ce n'è mai stata una come la nuova DesertX, che punta dritto agli appassionati dell'enduro, quello vero. E lo fa con una scheda tecnica che non lascia spazio a incertezze. La ruota anteriore misura 21 pollici e la posteriore 18 pollici, formando l'accoppiata da fuoristrada per eccellenza. La linea, invece, è un’interpretazione moderna delle linee delle maxi-enduro degli anni Ottanta ed è stata definita dal Centro Stile Ducati seguendo i criteri di essenzialità e robustezza. Al centro del telaio a traliccio in acciaio si trova il bicilindrico Testastretta 11° da 937 cc raffreddato a liquido e con distribuzione desmodromica, che eroga 110 CV a 9.250 giri e 92 Nm a 6.500 giri. Continua su La Stampa

lunedì 6 dicembre 2021

Ducati Panigale V4, con il model year 2022 aumentano prestazioni e facilità di guida


Dopo aver disertato Eicma Ducati prosegue nel suo programma di presentazioni digitali dei nuovi modelli con la Panigale V4 '22, che rappresenta il maggiore step evolutivo dall'anno del debutto sul mercato. Lo scopo di questo aggiornamento è di portare nella produzione di serie le tecnologie che derivano dalle competizioni, per metterle a disposizione degli appassionati. I miglioramenti riguardano ogni aspetto della moto - aerodinamica, ergonomia, motore, ciclistica ed elettronica - e secondo Ducati il risultato finale è una moto ancora più veloce in pista e allo stesso tempo sempre più intuitiva e meno affaticante, veloce sia nelle mani dei professionisti che in quelle degli amatori. Cronometro alla mano, il vantaggio rispetto alla versione 2021, sul circuito di Vallelunga si misura tra 5 decimi e 1,2 secondi e la forbice è dovuta al livello del pilota. Continua su La Stampa

domenica 24 ottobre 2021

Ducati raccoglie la sfida dell'elettrico, dal 2023 sarà fornitore unico della MotoE

Con una mossa a sorpresa Ducati ha annunciato il suo ingresso nel mondo dell'elettrico e in particolare nella MotoE, di cui sarà fornitore unico a partire dal 2023, prendendo di fatto il posto di Energica. L'azienda modenese ha fornito le motociclette a zero emissioni fin dalla nascita del campionato riservato alle due ruote elettriche, nel 2019. Nel 2022 ci saranno ancora le Energica Ego Corsa - più leggere e personalizzabili rispetto al passato - sulla griglia di partenza e il numero delle gare salirà a quattordici. Tornando alla Ducati e alla sua nuova impresa, l'accordo siglato con Dorna Sports (organizzatore e promotore di MotoGP e Superbike) durerà al 2026 e coprirà quindi quattro edizioni della Coppa del Mondo MotoE. Si tratta di un passo storico per la Casa di Borgo Panigale che entrerà nel mondo dell’elettrico partendo dall’ambito più sportivo, quello della classe elettrica del Campionato del Mondo MotoGP. Continua su La Stampa

mercoledì 6 ottobre 2021

Ducati Multistrada V2, la "entry level" delle tourer resta fedele al desmo


Ducati presenta la Multistrada V2, ovvero un consistente aggiornamento della precedente 950. Come quest'ultima mantiene le due versioni, normale e "S", continuando a puntare sul bicilindrico da 937 cc con distribuzione desmodrodmica (al contrario dell'ammiraglia V4 che vi ha rinunciato). Per Borgo Panigale la Multistrada V2 rappresenta la porta d’accesso alla gamma tourer, grazie anche alla inedita versione da 35 kW per chi ha la patente A2 (che costa 1.000 euro in meno). Così i focus principali del progetto sono stati: ergonomia, riduzione del peso, aggiornamenti al motore e una serie di upgrade elettronici, mentre il design è praticamente invariato. Lo stile è contraddistinto da linee fluide, superfici pulite e dal bilanciamento tra l’importante volume anteriore e la leggerezza del posteriore, con una nuova grafica che riporta il nome della moto su entrambi i lati. Continua su La Stampa

mercoledì 11 agosto 2021

Ducati 860 E-Concept, da Italdesign arriva un omaggio agli anni Settanta


Quale sarà il futuro delle motociclette elettriche? Riusciranno a conquistare gli appassionati nonostante i limiti dovuti al peso e all'autonomia? Per ora non sono molti i prodotti che permettono di rispondere a questa domanda, anche perché i numeri delle vendite sono assai ridotti. Ma in futuro il panorama potrebbe cambiare e allora vale la pena esplorare alcuni scenari di design, soprattutto se a farlo è uno studio storico come Italdesign. L'occasione è un anniversario e precisamente quello della Ducati 860 GT degli anni Settanta. Una di quelle “sportive all'italiana” entrata nella storiografia delle due ruote che all'epoca era stata disegnata da Giorgetto Giugiaro intorno al bicilindrico a L che proprio in quel periodo iniziava un percorso di successi lungo oltre quaranta anni. Continua su La Stampa

lunedì 5 luglio 2021

Ducati DRE Adventure, l'accademia dell'off-road: i corsi di guida per chi ama il fuoristrada


La Ducati DRE è l'accademia della passione Ducati, un format di corsi di guida dedicati alle due ruote e organizzati con le motociclette di Borgo Panigale. È un'offerta formativa che si dipana su diverse tipologie di percorsi - dalla strada, al fuoristrada, alla pista - e per motociclisti di diverso livello, dai principianti ai professionisti. Tutto questo organizzato in quattro diverse experience: rookie, road, adventure e racetrack. La Ducati DRE è nata nel 2003 e in questi diciotto anni di attività ha già visto partecipare 15.000 centauri provenienti da tutto il mondo. Noi abbiamo deciso di partecipare alla adventure academy, salendo in sella alla nuova Multistrada V4; è un corso ideato per gli appassionati dell'avventura che desiderano imparare tutti i segreti della guida on e off-road. Si svolge in due giorni tra le spettacolari colline toscane, all'interno del Castello di Nipozzano dei Marchesi de Frescobaldi, che con le sue strade bianche, le pendenze, i boschi e i grandi prati è una località perfetta per sia per eseguire esercizi che per fare del vero enduro. Padrone di casa è il leggendario Beppe Gualini, che nel suo lunghissimo curriculum annovera la partecipazione a ben dieci Parigi-Dakar degli anni Ottanta, quelle dove non c'era nessun tipo di elettronica ad assistere i piloti. È grazie a Beppe e al suo formidabile team di istruttori che l'impossibile diventa possibile. Infatti, per un motociclista abituato all’aderenza della strada anche solo percorrere una strada bianca e sentire il manubrio che si sposta a ogni sassolino vuol dire terrore puro. Contnua su GQ

mercoledì 27 gennaio 2021

Ducati Multistrada V4, la prova: alla ricerca della perfezione


Prima della nuova Ducati Multistrada non era mai esistita una maxi-enduro stradale con un motore V4. In questa categoria è il bicilindrico la soluzione più comune, o al massimo il tre cilindri. Qualcuno ci prova anche con il quattro in linea, ma con risultati altalenanti. A Borgo Panigale, invece, hanno deciso di proseguire sulla strada imboccata in MotoGP e percorsa con la Superbike. Ma se il V4 della Panigale è un propulsore esplosivo ed estremo, quello della Multistrada è un mix impareggiabile di fluidità e forza, una vera rarità. Dopo averla provata sul Passo della Raticosa, peraltro con un asfalto piuttosto freddo, siamo sicuri che diventerà una riferimento per quanto è bella da guidare. L'aspetto che colpisce più di ogni altro è la facilità con cui si va forte, senza alcuno sforzo e in grande sicurezza. Per trovare i meriti di questa dinamica sopraffina bisogna ripartire dal motore. Continua su La Stampa

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mercoledì 16 dicembre 2020

Ducati Monster, ecco la terza generazione col bicilindico da 937 cc


Ducati presenta la nuova Monster, una motocicletta che ha segnato la storia di Borgo Panigale grazie agli oltre 350.000 esemplari prodotti, che ne fanno la Ducati più venduta di sempre. Nonostante dal 1993 a oggi si siano succedute decine di versioni, con cilindrate e motori differenti, i cambiamenti importanti a livello tecnico e stilistico sono avvenuti una volta sola, nel 2007. Questa, dunque, può essere identificata come terza generazione di Monster. La ricetta è quella di sempre: un motore sportivo, ma perfetto per l’uso stradale, abbinato a un telaio di derivazione Superbike. Sono gli stessi concetti della prima Monster 900, reinterpretati e attualizzati. Il risultato è una moto dalla ciclistica evoluta, che vuole essere facile ed efficace, capace di instaurare subito un feeling perfetto fin dalle prime curve. La posizione di guida è meno caricata sui polsi, il motore offre un ottimo bilanciamento tra potenza, coppia e facilità di gestione. Continua su La Stampa

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lunedì 23 novembre 2020

Ducati Multistrada V4, la rivoluzione parte dal motore


La quarta generazione della Multistrada è una rivoluzione per il mondo Ducati ed è evidente già dal nome, che riceve la sigla V4. Il cuore della nuova maxi-enduro stradale di Borgo Panigale, infatti, rinuncia per la prima volta alla distribuzione desmodromica - marchio di fabbrica Ducati - in favore della più semplice a molle. Questo per allungare gli intervalli di manutenzione come mai capitato su una moto di serie: il cambio dell’olio è previsto ogni 15.000 km, mentre il controllo e l’eventuale regolazione del gioco valvole è richiesto ogni 60.000 km. Prima di scoprire il nuovo propulsore, vale la pena ricordare che dal 2003 a oggi sono state prodotte oltre 110.000 Multistrada; quella originale era una moto sportiva, principalmente indicata per un utilizzo stradale, mentre quella del 2010 è stata la prima moto al mondo dotata dei Riding Mode, mentre nel 2015 è arrivato il V2 con doppio variatore di fase. Continua su La Stampa

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giovedì 13 febbraio 2020

Ducati Superleggera V4, 500 moto da 100.000 euro

Solo 500 esemplari per gli appassionati più fedeli (e ricchi) di tutto il mondo. È questa la tiratura prevista per la Superleggera V4, che Ducati stessa definisce come la motocicletta di serie più potente e tecnologicamente più avanzata mai prodotta. Partendo dalla base tecnica della Panigale V4, gli ingegneri emiliani hanno usato i componenti e i materiali più raffinati. Continua su La Stampa

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mercoledì 5 febbraio 2020

Ducati Panigale V4, il model year 2020 diventa più facile da portare al limite

Quando una motocicletta supera i 200 CV di potenza e pesa meno di 200 kg, portarla al limite non è alla portata di ogni motociclista. Numeri del genere possono mettere in difficoltà anche gli amatori avvezzi ai circuiti e, dunque, per un brand specialistico come Ducati, la parola d'ordine è “facilità”. Ovviamente questo concetto va relativizzato rispetto alla Panigale V4, il mezzo con cui la Casa emiliana corre in Superbike e che ha un motore derivato da quello delle MotoGP. La sfruttabilità, dunque, va intesa su una moto spinta da un V4 da 1,1 litri, con albero motore controrotante e ordine degli scoppi “Twin Pulse”, capace di erogare una potenza di 214 CV a 13.000 giri e una coppia di 12,6 kgm a 10.000 giri. Tanto per rimanere in tema di numeri, parliamo di una motocicletta che raggiunge i 250 km/h in terza e che poi ha ancora tre marce da inserire. Continua su La Stampa

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venerdì 9 agosto 2019

Ducati Panigale V4 25 Anniversario 916, in memoria dell’icona di Borgo Panigale

A volte basta un solo prodotto, in questo caso una motocicletta, a cambiare le regole del gioco. Il suo nome è Ducati 916 e a venticinque anni di distanza dal suo arrivo sul mercato ha una linea ancora attualissima, oltre ad essere l'icona per antonomasia del brand di Borgo Panigale. Fin dalla sua prima apparizione, la 916 ha fatto innamorare gli appassionati per il suo design innovativo che l'ha resa unica, diversa da qualsiasi altra moto sportiva in commercio all’epoca. Considerate anche le versioni successive - 996 e 998 - rimaste rimaste in produzione fino al 2004 è stata prodotta in oltre 45.000 unità, un numero incredibile per un costruttore che produce circa 55.000 moto ogni anno. Ma la 916 non ha avuto solo grande successo commerciale,  è anche stata vincente in superbike, dove si è imposta fin dalla gara di esordio e negli anni successivi ha vinto 120 gare, 8 titoli Costruttori e 6 titoli piloti di cui 4 con l’inglese Carl Fogarty. Continua su La Stampa

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venerdì 14 dicembre 2018

Ducati Diavel 1260, la “power cruiser” emiliana

Quando nel 2010 Ducati annunciò l’arrivo di una moto cosiddetta “cruiser”, furono in molti a rimanere perplessi e, anche dopo averla vista e avere scoperto che si trattava di una “power cruiser”, qualcuno ha continuato a storcere il naso. Ovviamente non si può piacere a tutti e la Diavel ha saputo comunque ritagliarsi un suo pubblico e avere il suo ruolo sul mercato, completando una gamma che fino a quel momento era composto quasi solo da motociclette sportive. Quella presentata allo scorso Eicma è una Diavel tutta nuova, con un design più aggressivo, prestazioni più elevate, una guida più divertente ma anche più comfort per pilota e passeggero. Parte del merito di questi miglioramenti va al nuovo motore Testastretta DVT 1262, che eroga 159 CV a 9.500 giri e 129 Nm a 7.500 giri, con una curva di coppia piatta sin dai regimi medio-bassi, grazie anche la variatore di fare sia sul lato di aspirazione che di scarico. Continua su GQ

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sabato 17 novembre 2018

Ducati Multistrada 1260, l’aggiornamento 2019 lo rende più tecnologico

Nata nel 2003 tra lo stupore generale di tutto il popolo motociclistico, la Multistrada è ormai uno dei pilastri della gamma Ducati. Quella in vendita attualmente è la terza generazione che è stata totalmente rinnovata nel 2015 e che ora, con il model year 2019, introduce una serie di affinamenti in varie aree, a cominciare dal motore. Quando si parla di una Ducati è impossibile non soffermarsi sul bicilindrico a L, che qui ha raggiunto la cilindrata di 1.262 cc e ottenuto l'omologazione Euro 4. Rispetto alla versione precedente, ha una curva di erogazione più corposa già ai bassi e ai medi regimi, grazie anche a una nuova regolazione del sistema di alzata variabile delle valvole Dvt. L’85% della coppia massima è infatti disponibile da 3.500 giri con un innalzamento della curva del 17% a 5.500 giri; il valore di picco di 128 Nm viene ottenuto a 7.500 giri mentre la potenza massima di 158,3 CV arriva 2.000 giri dopo. Continua su La Stampa

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giovedì 8 novembre 2018

Eicma 2018, Ducati Panigale V4 R e le altre novità

Come da tradizione Ducati ha anticipato l’apertura dell’Eicma di un paio di giorni, presentando tutte le sue novità durante una serata dedicata ed esclusiva chiamata Ducati World Première. Si è tenuta al Teatro Linear Ciak nella parte finale della convention che ha riunito a Milano i concessionari ufficiali, circa mille persone in rappresentanza dei 734 dealer presenti in 91 paesi. Claudio Domenicali, numero uno della Casa di Borgo Panigale, ha tolto personalmente il velo alle nuove arrivate della gamma 2019, tra cui c’era l’attesissima Panigale V4 R, cioè la motocicletta che ha il compito di riportare il marchio emiliano alla vittoria nel campionato Superbike. Ad aprire la passerella sono state le novità presentate in anticipo rispetto al Salone di Milano: la rinnovata gamma Scrambler, con quattro nuove proposte che vanno dalla versione Icon alle più specifiche e peculiari Café Racer, Full Throttle e Desert Sled e la Multistrada 1260 Enduro. Continua su GQ

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sabato 29 settembre 2018

Ducati Scrambler Icon, più bella e più sicura

A quattro anni dal lancio, forte di un successo fatto di oltre 55.000 unità vendute, Ducati rinnova la Scrambler e in particolare la versione Icon. La gamma Scrambler rappresenta la porta d’accesso alle motociclette di Borgo Panigale, un ruolo che qualche anno fa apparteneva alla Monster che dal 2014 ha “passato le consegne” a una moto più adatta all esigenze del mercato attuale. L’aggiornamento è incentrato sul miglioramento del comfort e della sicurezza, senza tralasciare una rinfrescata al lato estetico. La ricetta è semplice e si basa sulla essenza più pura del concetto del motociclismo: due ruote, un manubrio largo, un motore semplice e tanto divertimento. Dal lato tecnico spicca l’adozione nuovo ABS Cornering Bosch che aumenta di molto la sicurezza attiva in frenata, perché interviene anche a moto piegata, laddove gli ABS tradizionali non sono in grado di dare il loro apporto. Continua su GQ

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mercoledì 26 settembre 2018

Ducati Panigale V4, le prestazioni prima di tutto

Qualche volta è necessario cambiare, magari invertendo la rotta rispetto alla propria storia e andando oltre dogmi che sembrano incrollabili. Succede nella vita e pure nell’industria dei motori, che abbiano intorno due o quattro ruote. Provate a chiedere alla Porsche che ancora riceve lamentele dagli appassionati per aver abbandonato il raffreddamento ad aria sulla 911, oppure alla Harley-Davidson che a un certo punto ha dovuto per forza ridurre le famose quanto fastidiose “good vibrations”. Dopodiché salite su una Ducati Panigale V4 e chiedetevi come mai a Borgo Panigale abbiano abbandonato uno dei principali marchi di fabbrica delle proprie moto, per passare a una soluzione utilizzata a fasi alterne da più o meno tutti i costruttori. Continua su Boggi

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venerdì 13 aprile 2018

Ducati Monster, una parata da record per festeggiare i 25 anni

Nel 1992 la Ducati si apprestava a vivere la più grande rivoluzione della sua storia, quella che l’avrebbe fatta uscire dalla nicchia delle moto squisitamente sportive. Al Salone di Colonia viene presentata la Ducati Monster, anzi il Monster, sotto forma di prototipo ma già praticamente pronto per la produzione che inizia a marzo dell’anno dopo. Il suo nome, che sembra derivare dall’affermazione di un anziano meccanico alla vista di uno dei prototipi, spiega anche la sua genesi: quella di un Frankenstein figlio del genio italico (lo stile però è firmato dall’argentino Miguel Galluzzi) e dell’arte di arrangiarsi. Dal punto di vista tecnico, infatti, il Monster era l’unione di due motociclette, la parte anteriore della SS 900 e la posteriore della 851, mentre lo stile era talmente essenziale che solo la sella, il serbatoio e il fanale anteriore furono creati ex-novo. Continua su La Stampa

martedì 14 febbraio 2012

Ducati in vendita? Cretinate a raffica...

La notizia rimbalza da ieri in tutta la rete. La Ducati Motor Holding SpA, controllata dal fondo di investimenti Investindustrial è in cerca di un partner industriale. Lo ha dichiarato Andrea Bonomi, che di Investindustrial è il Presidente. La Ducati è una azienda sana che genera profitti, ma per crescere ulteriormente ha bisogno di investire e Bonomi vuole trovare questo partner nel giro di un anno. 
Il messaggio è chiaro, per cui non capisco come mai già tutti parlino di vendita, gridando allo scandalo e sparando ipotesi fantasiose manco fossimo al bar sport di domenica mattina. Ovviamente nella corsa alla panzana i soliti brand tedeschi sono presenti in prima linea. Citare Mercedes viene facile, vista la partnership strettamente commerciale che già intercorre tra AMG e Ducati. Come potrebbe la Casa di Stoccarda interagire con quella di Borgo Panigale? Mettendo la Stella sul cupolino della 1199 Panigale? O forse dipingendo le moto di argento?
Ma no!Che sciocco che sono! Mercedes spenderebbe un miliardo di euro per togliersi lo sfizio di dare fastidio a BMW Motorrad!Ecco una spiegazione intelligente e plausibile...Eh si che a Stoccarda sono bravi a stringere accordi...citofonare a Chrysler o Swatch per conferma. 
A proposito di BMW, che ha subito smentito qualsiasi tipo di interessamento, c'è già chi si rammarica per la mancata nascita di "un supergruppo europeo per le moto di grossa cilindrata". BMW e Ducati insieme quindi, come no! Chiunque abbia un minimo di cultura motociclistica sa che un bmwuista e un ducatista sono due entità lontanissime tra loro. Non ci vuole un esperto di marketing per capire che una tale unione sarebbe un doppio suicidio.
Poi naturalmente sono stati chiamati in causa i soliti gruppi indiani (Mahindra) e cinesi, che per questo genere di argomenti sono come il grigio, stanno bene con tutto. 
É stata anche ventilata l'ipotesi di una quotazione alla borsa di Honk Kong, ma la panzana più bella è, manco a dirlo, l'interessamento del Gruppo Volkswagen. Quelli di Wolfsburg vengono ormai chiamati costantemente in causa. Quando c'è qualcosa da vendere, o qualcosa che va male (ogni riferimento ad Alfa Romeo è puramente voluto!), eccoli fare capolino.
Per quanto ne so io le trattative di questo calibro vengono condotte nella massima segretezza e se ne viene a sapere qualcosa solo quando i giochi sono praticamente conclusi, quindi mi astengo dal partecipare al "chi la spara più grossa" e vi lascio invece con un bel video!BRUUUM!!!


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