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venerdì 26 novembre 2021

Eicma 2021: MV Agusta presenta il Lucky Explorer Project ispirato alla mitica Cagiva Elefant


A Eicma 2021 MV Agusta ha presentato il Lucky Explorer Project, che già dal nome rievoca il leggendari scenari della Parigi-Dakar degli anni Ottanta e delle vittorie della Cagiva Elefant, due volte prima sul traguardo del Lago Rosa di Dakar. È un'iniziativa che vuole riunire gli appassionati di rally e di off-road intorno all'eredità storica della Casa di Schiranna, partendo da due nuove motociclette adventure, che si chiamano 5.5 e 9.5. Due moto che rappresentano l’interpretazione contemporanea del mito delle grandi corse nel deserto, che a partire dalla metà degli anni Ottanta hanno segnato l’immaginario dello sport motociclistico. La 9.5 ha una attitudine rivolta chiaramente al fuoristrada, grazie a precise scelte di ciclistica, a partire dall’accoppiate dei diametri ruota: 21” per la ruota anteriore e 18” per quella posteriore, e all’interasse di 1.580 mm. Se la Elefant originale utilizzava il bicilindrico Ducati - all'epoca di proprietà della Cagiva - questa nuova 9.5 ha il tre cilindri in linea MV Agusta con una cilindrata effettiva di 930,63 cc ma senza modificare gli ingombri del motore 800 attualmente in produzione. Continua su La Stampa

sabato 9 ottobre 2021

MV Agusta Nürburgring, solo 150 esemplari con cerchi in carbonio e kit racing


Se nel mondo delle quattro ruote il circuito del Nürburgring rappresenta una specie di Olimpo delle prestazioni, che sia gli appassionati che le Case auto possono provare a scalare, in quello delle due ruote la sua fama è meno assoluta, già solo per la sua conformazione poco adatta (oltre che piuttosto pericolosa) per le motociclette. Ciononostante rimane uno dei tracciati più famosi del mondo e MV Agusta ha scelto di omaggiarlo con una nuova versione della Brutale che ne riprende il nome. Se state già pensando a un eventuale record rimarrete delusi, perché le regole che governano il motociclismo sono diverse da quelle dell'automobilismo e non è costume tentare sfide ufficiali contro il cronometro, men che mai all'Inferno Verde. La MV Agusta Nürburgring, dunque, è legata solo platonicamente alla pista tedesca e del resto la stessa Casa italiana parla di un “graffio della passione che spazza via la logica”. Continua su La Stampa

martedì 15 dicembre 2020

MV Agusta compie 75 anni e festeggia con una moto super esclusiva


MV Agusta festeggia i suoi 75 anni di storia e lo fa con una versione speciale (a tiratura limitata) della Superveloce che si chiama proprio «75 anniversario». È stata messa in vendita online a mezzanotte di domenica scorsa, al prezzo di 25.000 euro e nello stesso numero di esemplari del suo nome ed è andata esaurita in pochi secondi. Appassionati e collezionisti hanno preso d’assalto il sito per prenotare l’intera produzione quasi istantaneamente. La MV Agusta Superveloce 75 anniversario monta lo stesso 3 cilindri in linea della Superveloce 800, che ha una potenza di 147 cv a 13.000 giri per una velocità di punta di oltre 240 km/h. In questa edizione celebrativa e i dettagli sono ancora più curati, con la livrea ispirata al tricolore, i cerchi Inmotion nero e oro e la selleria in Alcantara rossa. A queste finiture si accompagna un certificato di autenticità e un kit specifico, composto da: scarico Arrow a tre vie aperto (non omologato per l'uso stradale), centralina con mappa dedicata, targhetta numerata in alluminio su piastra di sterzo, copricodino monoposto e telo coprimoto dedicato. I fortunati che se la sono portata a casa, avranno un pezzo di storia dell'azienda di Cascina Costa 5, che è stata capace di conquistare 37 titoli mondiali nel motociclismo. Continua su GQ

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mercoledì 27 maggio 2020

MV Agusta Rush 1000, l’importante è esagerare

Nel panorama del motociclismo mondiale, nessun brand osa tanto a livello di design come la MV Agusta e la Rush 1000 ne è il perfetto esempio. Presentata durante lo scorso Eicma, è andata in produzione in questi giorni. Ne verranno costruite solo 300 al prezzo di 34.000 euro. Una cifra che nelle due ruote è solitamente riservata alle race-replica o ai mastodontici e superaccessoriati modelli da turismo. Nel caso della Rush, invece, si pagano le soluzioni tecnologiche di altissimo livello. Continua su La Stampa

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lunedì 8 luglio 2019

MV Agusta Superveloce, supersportiva dal fascino retrò: nel 2020 arriva la “Serie Oro”

Quando era stata presentata al pubblica, durante lo scorso Salone della Moto di Milano, aveva lasciato tutti a bocca aperta. La MV Agusta Superveloce è stata indubbiamente una delle regine dell’Eicma, anche se si trattava solamente di un prototipo. Ma ora, dopo aver raccolto il premio come miglior “concept bike” al prestigioso Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, è pronta a entrare in produzione. Inizialmente verranno costruiti solo trecento esemplari, dedicati a collezionisti e appassionati del marchio di Schiranna. Si chiameranno “Serie Oro”, come da tradizione MV e difficilmente costeranno meno di 25.000 euro, anzi probabilmente potranno anche gravitare intorno ai 30.000 euro. Continua La Stampa

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mercoledì 13 febbraio 2019

Xerjoff Group è sponsor del MV Agusta Forward Racing Team in Moto2

Una pausa di 42 anni, iniziata nel 1977 e conclusa ufficialmente oggi. E' passato tanto tempo dal ritiro dal Motomondiale della MV Agusta e dalla stagione di successi iniziata negli anni Sessanta con Mike Hailwood e conclusa da Giacomo Agostini negli anni Settanta. Nel 2019 l'avventura ricomincia in Moto2 con un team che vede Xerjoff Group come sponsor ufficiale di MV Agusta Forward Racing Team. Così il marchio italiano più vincente di ogni epoca nel Motomondiale torna in pista, dal prossimo 10 marzo in Qatar. Continua su La Stampa

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sabato 10 novembre 2018

Aprilia RS 660 e MV Agusta Superveloce, le concept che fanno sognare a Eicma 2018

C’era una volta la “sportiva all'italiana” un concetto di motocicletta che era un ottimo esempio dell'arte di fare di necessità virtù. Verso la fine degli Anni 70, infatti, i costruttori giapponesi iniziarono a rivoluzionare il mercato, con le loro pluricilindriche dai tanti cavalli. In Italia nessuno (o quasi) aveva la tecnologia per sviluppare motori a quattro cilindri, le cui potenze erano peraltro difficili da gestire con le sospensioni, i freni e gli pneumatici dell'epoca. Quindi le nostre storiche case motociclistiche preferirono concentrarsi su altro, rivestendo i vari bicilindrici con telai correttamente dimensionati, sospensioni più raffinate e freni che frenavano anziché rallentare. Nacque così il concetto di sportiva all'italiana, ovvero una moto non potentissima ma molto bella da guidare e in grado di dare filo da torcere alle nuove maxi made in Japan. Continua su La Stampa

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