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giovedì 10 gennaio 2019

Honda CR-V Hybrid, i segreti del suo nuovo sistema ibrido

Dopo avervi raccontato come va la nuova Honda CR-V Hybrid, è ora di scoprire e comprendere nel dettaglio il funzionamento del suo nuovo sistema ibrido, quello che i giapponesi hanno chiamato i-MMD che sta per Intelligenti Multi Drive Mode. Ma prima di entrare nel dettaglio, facciamo un passo indietro. Da molti anni a questa parte si parla così tanto di trazione ibrida, che forse ci siamo dimenticati il suo scopo primario, o meglio, la sua ragion d'esistere. Partiamo dal presupposto che i motori endotermici sono di base inefficienti.  Il loro rendimento, cioè il rapporto tra l'energia meccanica generata dal motore e l'energia fornita dal combustibile è in media nell'ordine del 25%. In altre parole, sono in grado di tradurre in coppia e potenza solo un quarto del potenziale energetico presente nella benzina e ne diesel. Quasi tutto il resto se ne va in calore, che peraltro va anche smaltito. Inoltre, questa energia viene dispersa tutte le volte che si frena per arrestare l'auto o ridurre la velocità. Continua su Motor1

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martedì 1 gennaio 2019

Honda NSX, la supercar intelligente e raffinata figlia di Senna

Se a metà anni Ottanta avevate il desiderio e le possibilità di comprarvi una vera auto sportiva a due posti secchi, non c’erano tantissime alternative, anzi. La scelta sarebbe stata con tutta probabilità tra la Ferrari 308 GTB e la Porsche 911 Carrera 3.2. Due vetture che erano figlie di una scuola tecnica ormai obsoleta, la prima con ancora il telaio in tubi di acciaio e la seconda con il motore raffreddato ad aria posizionato proprio dove non dovrebbe stare. Così, un bel giorno, qualcuno in Giappone deve aver detto qualcosa del tipo “Scusate, ma facciamola noi una sportiva con tutti i crisimi, no?”. Il costruttore nipponico in quegli anni produceva il suo massimo sforzo in Formula 1 e si apprestava a vincere cinque mondiali di fila come motorista (’86-’91). La Honda NSX, dunque, doveva rappresentarre il massimo travaso tecnologico dalla F1 alla strada. Per giudicare il risultato è sufficiente leggere le parole che Gordon Murray ha pronunciato in un’intervista in cui spiegava la nascita della McLaren F1. Continua su Autoappassionati

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domenica 30 dicembre 2018

Honda CR-V Hybrid, la storia infinita dell'innovazione giapponese

Da qualche anno a questa parte, quando si parla della maggior parte delle auto nuove, c'è molto più da dire sui contenuti tecnologici che su quelli puramente meccanici. La nuova Honda CR-V Hybrid, invece, ribalta completamente questa regola, per via del suo sistema ibrido inedito che ha poco o nulla a che vedere con quelli realizzati finora sia dalla Honda stessa che dai principali promotori dei veicoli ibridi, cioè Toyota. Se pensate che per Honda questo genere di powertrain siano una novità, ricordatevi che la originalissima Insight è arrivata sul mercato nel 2000, cioè tre anni dopo la prima Prius. E' vero che poi negli anni successivi la Casa di Tokyo non ha creduto in questo tipo di soluzione come la sua storica rivale, ma con questa CR-V dimostra di voler tornare a fare sul serio. Continua su Motor1

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lunedì 16 luglio 2018

Honda Super Cub C125, arriva anche in Italia il veicolo a motore più venduto della storia

Di tutti i mezzi che hanno fatto la storia della motorizzazione di massa, dalla Ford T al Volkswagen Maggiolino passando la Fiat 500, ce n’è uno che molto spesso non viene preso in considerazione, ma si tratta a tutti gli effetti del veicolo a motore più venduto del mondo. Stiamo parlando dell’Honda Super Cub, un “moped” nato originariamente nel 1958 - in occasione del 10°anniversario di Honda - con motore 4 tempi 50 cc e venduto quasi in tutto il mondo (160 Paesi) in oltre 100 milioni di esemplari. Continua su La Stampa

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giovedì 3 maggio 2018

Honda Monkey, rinasce la piccola moto-giocattolo degli Anni 70

Probabilmente ne avrete vista una attaccata dietro un camper oppure in giro per qualche porticciolo turistico, a meno che non abbiate visitato un parco divertimenti giapponese negli Anni 60. Sì, perché la Honda Monkey era stata sviluppata in origine come moto giocattolo da 49 cc per un parco divertimenti di Tokyo (Tama Tech), ma diventò talmente popolare che ne fu realizzata una versione da strada, esportata inizialmente in America e in Europa nel 1963. Il primo modello aveva il serbatoio cromato, il manubrio pieghevole e le ruote da 5 pollici senza sospensioni. Il design originalissimo, le dimensioni ridotte e il peso ultra leggero, permettevano davvero a chiunque di guidarla facilmente per le strade delle città. Continua su La Stampa

mercoledì 28 ottobre 2015

Honda Africa Twin 1.000, la “regina del deserto” ritorna dopo dodici anni


I fan più fedeli la chiamano la “regina del deserto” e chi ne possiede una la custodisce gelosamente. È la Honda XRV 750, meglio nota come Africa Twin, un nome che rimanda direttamente alle quattro Parigi-Dakar vinte consecutivamente tra il 1986 e il 1989, che l’hanno resa un mito. Twin, invece, si riferisce al suo motore, un bicilindrico a V di 60° da 60 CV che muove con molta agilità i circa 200 kg di massa a vuoto. Una moto rimasta in produzione dal 1988 al 2003, prima di lasciare “orfani” una vasta schiera di motociclisti stregati da caratteristiche come versatilità, affidabilità, capacità di carico, facilità, comfort e piacere di guida. Ma ora, quella che per tanti era la “moto perfetta” è ritornata, mantenendo il nome e salendo di cilindrata fino a un litro, senza tuttavia rinnegare il mix di caratteristiche tecniche che l’hanno resa famosa. Infatti, i cavalli del bicilindrico (parallelo, stavolta) sono aumentati solo fino a 95 – niente in confronto a certe potenze da superbike della concorrenza – ma il peso è rimasto nell’intorno dei 200 kg (208 nella versione base).

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giovedì 1 ottobre 2015

Honda FCV, dopo la Toyota Mirai, ecco la seconda auto a idrogeno di serie


Al prossimo Salone di Tokyo, che aprirà il 29 ottobre, la Honda presenterà la FCV, cioè la nuova generazione della sua auto a idrogeno, pensata per la prima volta per la produzione in serie. La Casa giapponese ha anche specificato che questo non è il nome definitivo, che sarà svelato al Salone, ma solo una sigla (Fuel Cell Vehicle) che la identifica provvisoriamente. Ma, nome a parte, la notizia è che la Toyota Mirai non sarà più sola nel neonato mercato delle auto a idrogeno di serie. Fare un confronto diretto tra le due è impossibile, visto che della FCV per ora si conoscono solamente l’autonomia, che secondo Honda raggiungerà i 700 km, l’abitabilità per cinque persone e la sua capacità di funzionare da “generatore mobile di energia elettrica”, per immettere energia nella rete in caso di emergenza.

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lunedì 14 settembre 2015

Salone di Francoforte 2015, Honda Project 2&4 MotoGP, un po’ auto, un po’ moto


Non è la MotoGP di Marc Marquez e Daniel Pedrosa ma il propulsore che la muove è parente stretto di quello della Honda campione del mondo. Si chiama Project 2&4 e molto probabilmente sarebbero curiosi di farci un giro pure gli acerrimi rivali Rossi e Lorenzo, sempre che la Yamaha gli dia il permesso. Questo strano ibrido tra un’auto da corsa, una moto e grosso go-kart è un prototipo in esemplare unico, frutto di un concorso – Global Design Project – promosso dalla Honda stessa per stimolare tutti i suoi centri stile in giro per il mondo. Il compito era partire da un “foglio di carta bianca” per definire le linee guida delle Honda di domani. È ancora presto per sapere se il team moto di Asaka e quello auto di Wako, vincitori del progetto, hanno davvero tracciato il futuro del marchio, ma intanto la loro Honda Project 2&4 debutterà al Salone di Francoforte, mostrando il carattere estremamente versatile dell’azienda dell’Ala dorata.

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mercoledì 22 luglio 2015

Honda Jazz, spazio da limousine in meno di 4 metri


FRANCOFORTE - Un rapporto tra dimensioni esterne e spazio interno ai vertici della categoria, un equipaggiamento di sicurezza completo e tanta qualità giapponese, anche dal punto di vista meccanico. Sono queste le caratteristiche peculiari della Honda Jazz che a Francoforte, all'interno del centro Honda Academy, è stata presentata alla stampa internazionale. E' la terza generazione di un modello che ha debuttato nel 2001 e che finora è stato venduto in tutto il mondo 5,5 milioni di esemplari, di cui 3,5 milioni relativi alla versione commercializzata nel 2008. La nuova Jazz, invece, si calerà sul campo di battaglia del mercato europeo (e italiano) nel prossimo mese di settembre, con un prezzo di attacco di 14.600 euro, un solo motore, due trasmissioni e tre allestimenti. La metafora bellica spiega bene quanto sia combattuto il segmento B, quello delle piccole intorno ai quattro metri, di cui la Honda fa pienamente parte. Per affrontarlo, la Casa giapponese punta su un'auto ricca di qualità tangibile, ma anche di quella 'percepita', tanto cara ai costruttori premium; nella nuova Jazz si percepisce fin dal primo sguardo e si capisce lo sforzo profuso non solo nella progettazione ma anche nella realizzazione. L'auto, infatti, viene prodotta nello stabilimento di Yorii, che è stato creato nel 2013 proprio per questo scopo.

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martedì 31 gennaio 2012

Le pubblicità del Super Bowl 2012!

Il Super Bowl è l'evento sportivo più seguito negli Stati Uniti. Tutti gli anni una intera nazione si ferma per qualche ora per assistere alla finale che assegna il titolo della NFL (National Football League). Considerando che l'evento tiene attaccati alla TV circa 100 milioni di americani, non stupisce il fatto che gli spazi pubblicitari siano venduti a peso d'oro. Le case automobilistiche, sempre protagoniste nel mondo dell'advertising, ogni anno fanno a gara nel realizzare lo spot più originale e coinvolgente. Qui potete vedere il più famoso tra quelli della scorsa edizione, mentre di seguito ho selezionato alcuni spot tra quelli già svelati. Buona visione!

Audi
Cadillac

Honda

Hyundai

Suzuki

Toyota

Quello della Hyundai è favoloso! Voi quale preferite? BRUUUM!!!

mercoledì 11 gennaio 2012

Honda NSX, capitolo secondo...

I remake sono sempre un bel rischio in tutti i campi e quello automobilistico non fa eccezione. A volte è difficile utilizzare nomi famosi, anche se sono entrati nella vita comune delle persone (citofonare a Volkswagen e chiedere del New Beetle...). Figurarsi quanto può essere rischioso riesumare un nome degli anni 90. Ma non per Honda, non se il nome in questione è composto da tre letterine magiche: NSX. Certo, per ora è solo un concept che si può ammirare staticamente al Salone di Detroit, ma i giapponesi giurano che nel 2015 la faranno. La nuova NSX potrebbe far compiere alla categoria delle supercar un salto in avanti di parecchi anni, così come la vecchia. Correva l'anno 1991, la Honda stupiva tutto il mondo presentando una sportiva dai contenuti tecnologici senza eguali e con una guida precisa e sensibile. L'auto vantava una serie di primati, come la costruzione quasi interamente in alluminio, il motore con bielle in titanio capace di raggiungere 8.000rpm, il primo servosterzo elettrico della storia, ma quello che faceva realmente la differenza era la messa a punto curata da un certo Ayrton Senna. Honda aveva sviluppato la NSX per battere tutti i competitor dell'epoca, come la Ferrari 348, e ci riuscì in pieno. 
La nuova NSX ha obiettivi diversi; Honda vuole legare la sua immagine con quella dell'eco-sostenibilità e ha dichiarato che nel prossimo futuro almeno la metà della sua gamma sarà formata da auto ibride. Allo stesso tempo, però, Honda significa anche auto ad alte prestazioni apprezzate in tutto il mondo (infatti da quando non ne fa più le vendite globali sono crollate). I dirigenti del colosso giapponese lo sanno bene e vogliono tornare in prima linea coniugando le due cose. La NSX Concept è figlia di questa rinnovata filosofia. Mantiene alcuni tratti caratteristici della progenitrice, come il motore V6 V-Tec (dato per 310CV) in posizione centrale e la leggerezza, alzando allo stesso tempo la posta in gioco con un inedito sistema di trazione ibrida, denominato Sport Hybrid SH-AWD (Super Handling All Wheel Drive). Tre motori elettrici integrano quello termico. Due, da 35CV cadauno,  si occupano delle ruote anteriori, creando così una trazione integrale senza albero di trasmissione, sfruttando anche la frenata rigenerativa e garantendo un effetto torque vectoring. Il terzo, da 40CV, è integrato nel cambio doppia frizione; accumula energia e la restituisce quando necessario. Il sistema sembra molto interessante, bisognerà vedere se sarà valido nell'applicazione pratica e soprattutto quanto influirà sul peso complessivo e sulla guidabilità dell'auto. Ma i giapponesi hanno altri tre anni per rendere reale questa nuova NSX e sono sicuro che non ci deluderanno. BRUUUM!!!