Visualizzazione post con etichetta Renault. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Renault. Mostra tutti i post

mercoledì 27 febbraio 2019

Renault Clio, lo stile che ti seduce

Con qualche settimana di anticipo rispetto al Salone di Ginevra, dove debutterà ufficialmente, Renault ha diffuso le prime immagini e informazioni sulla quinta generazione della Clio. È il modello che meglio rappresenta il marchio francese e il più venduto di tutta la sua storia, con oltre 15 milioni di unità dal 1990 a oggi. Dal 2013 è la piccola più venduta in Europa e da quando è uscita, nel 2012, fino allo scorso anno i suoi numeri sono cresciuti costantemente. Inoltre, è stata spesso la seconda vettura in assoluto preferita dagli Europei. Risultati di primissimo piano che la nuova generazione è chiamata almeno a confermare, come spiega Laurens van den Acker, responsabile del design Renault e inventore dello stile «latino» che proprio a partire dal 2012 ha fatto la fortuna della Clio precedente. Continua su GQ

Follow me on instagram

sabato 26 gennaio 2019

Renault Megane R.S., la prova di GQ

Per capire al 100% la Megane RS bisogna fare un passo indietro di qualche anno, precisamente al 1998 quando sul mercato arrivava una strana versione della Clio, colorata con una elegante livrea blu scura, dotata di cerchi in lega dorati e di una scritta sul baule posteriore che non lasciava spazio a dubbi. Con il suo 2 litri da 147 CV e un peso piuma inferiore alla tonnellata la Clio Williams era una piccola «bomba» che non ci mise molto a scalare le classifiche dei sogni degli appassionati. Da quella piccola auto nacque poi una lunga stirpe di modelli RS, dapprima su base Clio e poi nel 2003 anche sulla Megane di seconda generazione. Una sigla che significa Renault Sport e dietro cui si cela il lavoro dei tecnici di Dieppe, ovvero la sede della Alpine, storico marchio dei rally francese da poco ritornato a ruggire con la A110 (di cui vi abbiamo già raccontato). La Megane RS che invece proviamo oggi condivide il motore e il cambio con la berlinetta a due posti secchi. Continua su GQ

Follow me on instagram

domenica 6 gennaio 2019

Renault 5 Maxi Turbo, il sogno proibito dei mitici anni ’80

Per chi ama il rock Woodstock rappresenta il non plus ultra in termini di evento musicale. Per chi invece ama le auto, non c’è niente di meglio del Gruppo B. Una delle categorie sportive dalla vita più breve della storia, ma sicuramente la più affascinante per le automobili che è stata in grado di generare. Di tutte le vetture del Gruppo B, la Renault 5 Maxi Turbo non è certo la più intrigante, superata da mostri sacri come le varie Delta S4, 037, Porsche 959, Ferrari 288 GTO e via dicendo, ma c’è sempre un ma… Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram

mercoledì 19 dicembre 2018

Renault Twingo GPL | Prova su strada in anteprima

Uno dei principali punti deboli comuni a qualsiasi auto alimentata a GPL di solito si trova sotto il cofano e non riguarda qualche componente secondario, bensì il motore. Generalmente l’unità a benzina scelta per la conversione è più vecchia di almeno 10 anni rispetto alle altre presenti in gamma, con il risultato che le prestazioni ne risentono, sotto ogni punto di vista. I motivi di questo gap più o meno sono sempre gli stessi e si possono ascrivere tutti alla voce “costi”.  Per questo bisogna apprezzare lo sforzo di una Casa come Renault che ha deciso di convertire al GPL la versione da 90 CV del suo tre cilindri turbo portando così sul mercato la Renault Twingo GPL. Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram

martedì 11 dicembre 2018

Renault Espace 2018, la prova di GQ

Espace, cioè spazio. Un concetto che diventa il nome scelto dalla Renault per commercializzare la prima auto “monovolume” della storia. Siamo nel 1984 e non si era mai vista una cosa del genere. Una vettura capace di ospitare sette passeggeri in una lunghezza di soli 4,25 metri. Un’idea che avrebbe fatto scuola e che sarebbe stata di ispirazione per quasi tutti gli altri marchi presenti sul mercato. Renault non ha mai smesso di credere nell’Espace ed è rimasta una delle poche Case auto a investire ancora nel segmento delle grandi monovolume a 7 posti. Quella che abbiamo provato è la quarta generazione dell’icona francese, che ha recuperato lo spirito del modello originale soprattutto a livello stilistico, con un equilibrio nelle proporzioni davvero interessante. I suoi punti di forza sono quelli che non hanno mai smesso di caratterizzarla durante tutta la sua carriera: luminosità, modularità e grande comfort a bordo, senza dimenticare lo spazio, appunto. Continua su GQ

Follow me on instagram

sabato 1 dicembre 2018

Renault Clio V6, la piccola belva che non voleva andare dritta

C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui le Case automobilistiche spendevano in progetti folli. Non così spesso e non sempre, ma qualche volta sì. E questo era sufficiente a creare delle automobili spettacolari, a volte prive di senso, ma talmente azzardate da fare innamorare tutti gli appassionati al primo sguardo. In effetti, non bisogna essere del tutto sani di mente per prendere un’utilitaria del segmento B e ficcarci un V6 dietro i sedili posteriori, soprattutto se non c’è nemmeno la scusa di creare una versione da gara. Bene, avrete già capito che stiamo parlando della Renault Clio V6 e, ovviamente, della sua antenata Renault 5 Turbo. Continua su Autoappassionati

Follow me on instagram

martedì 16 ottobre 2018

Le batterie delle auto elettriche possono avere una “seconda vita”: l'esempio di due progetti Renault

Che cosa succede alle batterie al litio una volta che l'automobile elettrica su cui erano installate viene rottamata? Il fine ciclo di vita degli accumulatori è un problema che chi sviluppa automobili deve affrontare. La soluzione è il riciclo: le batterie possono avere una seconda vita in applicazioni meno “esigenti" dal punto di vista energetico rispetto all'utilizzo automobilistico. Una batteria che il giorno del ritiro dal concessionario ha un'efficienza del 100%, può fare il suo lavoro tra quattro ruote finché questo valore non scende sotto il 70%, dopodiché deve andare in “pensione”. Una pensione che si traduce in un utilizzo statico, dove la richiesta di energia e la temperatura di esercizio sono costanti e non sottoposte ai picchi richiesti da un’automobile. Continua su La Stampa

Follow me on instagram

venerdì 12 ottobre 2018

Renault Captur Tokyo Edition by Garage Italia, l’auto che compri su Instagram

Renault ha firmato una partnership con l’hub creativo Garage Italia, da cui è nata una nuova serie limitata ispirata al Giappone, la Captur Tokyo Edition che sarà disponibile in soli 100 esemplari reinterpretano la tradizione nipponica in chiave moderna. Una delle sue caratteristiche principali è la modalità di vendita, perché è la prima auto prenotabile attraverso Instagram e Facebook. La Captur è stata lanciata nel 2013 e di anno in anno segna nuovi record di vendite, risultando il SUV compatto più venduto in Italia, grazie soprattutto al suo design, alla sua versatilità e alle possibilità di personalizzazione. Queste ultime sono evidenti nelle Zip Collection, cioè i rivestimenti dei sedili facilmente sfoderabili e sostituibili che consentono di abbinare il look interno dell’auto in base al proprio proprio gusto, grazie alla scelta di colori, trame e tessuti a disposizione. Continua su GQ

Follow me on instagram

mercoledì 20 giugno 2018

Guida all’acquisto Renault Zoe: prezzi, versioni…

Guida all’acquisto della Zoe, l’auto elettrica più rappresentativa della gamma Renault (guarda il nostro mini-test). Al modello attuale, che è nato nel 2012, si è arrivati dopo ben tre concept car, datate 2005, 2009 e 2010. La prima aveva ancora un motore a scoppio, ma la seconda era già figlia della strategia elettrica deliberata dalla Casa francese nel 2008. Evoluta costantemente, la Zoe è da tre anni consecutivi l’auto elettrica più venduta in Europa e tuttora la terza più venduta in Italia, dopo la Smart e la Nissan Leaf. Finora è stata prodotta in oltre 100.000 unità. Ha una gamma piuttosto articolata, composta da tre motori e due allestimenti, con la possibilità di scegliere se noleggiare la batteria oppure acquistarla. I prezzi di listino partono da 25.800 euro, a cui bisogna aggiungerne 8 mila se si vuole comprare la batteria, altrimenti i canoni vanno dai 69 euro ai 119 euro al mese. La forbice è dovuta al chilometraggio considerato, da un minimo di 7.500 chilometri annui fino all’opzione illimitata. Se la batteria viene noleggiata, la sua efficienza è garantita almeno fino al 75% per tutta la durata del noleggio, mentre se viene acquistata la garanzia è di 5 anni o 100.000 km. Al momento non ci sono particolari offerte sulla Zoe. Continua su Vaielettrico

mercoledì 23 maggio 2018

Renault Captur, arrivano le nuove versioni Sport Edition e Sport Edition²

La piccola crossover francese, regina del mercato dal 2015, si aggiorna per rimanere sulla breccia dell’onda e lo fa con due nuove versioni ereditate dalla più grande Kadjar. Ecco le novità della Renault Captur in questo 2018. E’ tempo di cambiamenti in casa Renault. Dopo aver battuto ogni record commerciale negli ultimi due anni diventando il marchio straniero più venduto in Italia, grazie soprattutto ai risultati della Clio e della Captur, la Casa francese ha deciso di rinnovare parte della sua gamma, per dare nuova linfa alle vendite. Continua su Autoappassionati

venerdì 11 dicembre 2015

Renault a COP21, sviluppo elettrico dipende dai Governi


PARIGI - "Lo sviluppo della mobilità elettrica non passa solo dalla creazione di nuovi modelli, ma da quanto i governi vogliono sostenerla" è questo l'aspetto che Eric Feunteun, Responsabile Veicoli Elettrici Renault, ritiene più importante rispetto al futuro della mobilità elettrica di cui ha parlato durante una tavola rotonda con la stampa internazionale, in occasione della COP21, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si sta svolgendo a Parigi. L'Alleanza Renault-Nissan finora ha investito più di 4 miliardi di dollari nella produzione di sei veicoli elettrici (quattro Renault e due Nissan), vendendone circa 280.000; la priorità dell'Allenza per il futuro è quella di espandersi fuori dall'Europa.

- IL RUOLO DEI GOVERNI - "In Europa abbiamo nazioni, come la Norvegia, dove una nuova auto su due è elettrica e altre dove il mercato è così piccolo che quasi non esiste - ha spiegato Feunteun - ma la mobilità elettrica va considerata come un ecosistema, che necessita di sei fattori per crescere, tutti di uguale importanza: le automobili, le stazioni di ricarica privata, le stazioni di ricarica pubblica, gli incentivi, le agevolazioni su parcheggio e circolazione, il buon esempio delle istituzioni e delle grandi aziende". Secondo Feunteun, infatti, in Italia il mercato elettrico non decolla perché, non viene spinto sufficientemente dal Governo. - AUTONOMIA E STAZIONI DI RICARICA - "Il tema dell'autonomia è fondamentale per la mobilità elettrica - ha aggiunto, Philippe Schulz Responsabile Strategia e Sviluppo Veicoli Elettrici Renault, durante la stessa tavola rotonda - ci sono due modi per aumentarla, avere batterie con più capacità, che arriveranno entro il 2020 con prestazioni doppie rispetto a quelle attuali, oppure una rete di ricarica più capillare".

continua su ANSA Motori

lunedì 5 ottobre 2015

Icct, Renault Twingo auto più 'veritiera' nei consumi


Sono le auto più leggere e tecnicamente con i motori più semplici quelle che in Europa registrano una minore differenza tra i consumi reali su strada e quelli omologati in laboratorio. Lo rileva una ricerca dell'International Council of Clean Transportation (Icct) che, analizzando alcuni dei modelli più venduti in Europa nel 2014, consegna la palma d'oro dei consumi più 'veritieri' alla Renault Twingo che, tra percorrenze reali e omologate, limita la 'forbice' al 10% contro una media del 37% del resto del campione. L'analisi dell'Icct fa riferimento ai dati riportati dal forum specializzato tedesco Spritmonitor.de, che monitora i consumi e le percorrenze di 122.000 automobili in Germania (rappresentative del 90% dei modelli circolanti nel paese), ed ritenuto dall'ente americano affidabile per l'ampiezza e la precisione dei rilevamenti. Nella ricerca il podio dei modelli più virtuosi, che vede in testa la Renault Twingo, è completato dalla Toyota Auris, con una differenza tra consumi omologati e consumi reali del 18% e dalla Peugeot 208 che ha una forbice del 28%. Le Mercedes Classe A, Classe C e Classe E, invece, presentano le differenze più ampie, con scarti che arrivano al 52%. L'ente americano, passa poi analizzare altri marchi. In casa Bmw, per esempio, se per la Serie 1 lo scarto medio tra consumi reali e omologati si ferma al 33%, nel caso dell'ammiraglia Serie 5 si sale al 49%, per la maggiore diffusione del cambio automatico e per la massa complessiva più alta. Una situazione analoga si ritrova nelle Peugeot, con la 308 che ha una forbice del 48%, mentre la più piccola e leggera 208 si ferma al 28%.

continua su ANSA Motori

martedì 9 giugno 2015

Renault Clio 220 Trophy, quali sono le concorrenti?


Renault ha ufficializzato l'arrivo della versione più sportiva della Clio RS, cioè la 220 Trophy. Ci vogliono non meno di 25.900 euro per portarsi a casa la piccola francese nella sua incarnazione più specialistica. Di lei già sappiamo tutto: ha un motore più performante (+20 CV, +20 Nm), un cambio automatico più veloce (-30% nei tempi di cambiata) e un assetto più affilato (nuove molle e sterzo più diretto del 10%). Del resto, meritarsi la sigla Trophy non è da tutti, sebbene manchi la classica ciliegina sulla torta, cioè il differenziale autobloccante meccanico, un plus che alcune sue concorrenti - Peugeot 208 Gti 30th Anniversary e Opel Corsa OPC su tutte - offrono. A questo proposito, è interessante fare una panoramica sulle rivali della Clio più estrema, visto che la nicchia “racing” del segmento B è quella dove c'è maggiore competizione.

continua su Omniauto

venerdì 24 aprile 2015

Renault Zoe, più autonomia e prezzo scontato. Sperando di vendere meglio


Abbassare il prezzo e aumentare l’autonomia. È questa la ricetta di Renault per dare una scossa alle vendite della Zoe, la piccola 100% elettrica che nelle previsioni iniziali avrebbe dovuto essere venduta in 150.000 unità all’anno ma che nella dura realtà solo lo scorso anno ha superato le 10.000. Prima dell’inizio dell’estate arriverà la versione aggiornata e i chilometri massimi percorribili con un pieno di corrente saliranno da 199 a 240, grazie a un nuovo motore elettrico più leggero ed efficiente, mentre il listino scenderà a meno dei 21.850 euro (affitto delle batterie escluse) che oggi occorrono per portarsene a casa una. Azzardiamo una previsione, il nuovo cartellino del prezzo reciterà 19.990 euro, una mossa che potrebbe abbassare la soglia psicologica dei potenziali acquirenti. Sarà sufficiente a cambiare il destino della Zoe? Difficile dirlo, soprattutto in tutti quei Paesi che non seguono il buon esempio della Francia, dove ci sono circa 6.000 euro di incentivi che abbassano drasticamente il prezzo. Come ha detto Carlos Ghosn a Ginevra ad Automotive News Europe, l’ansia da autonomia è il problema principale da risolvere e finché l’Europa non sarà cosparsa da una rete di stazioni di ricarica, almeno paragonabili a quella per il rifornimento dei carburanti fossili, sarà difficile vedere un cambio di passo.

continua su il Fatto Quotidiano

lunedì 30 luglio 2012

Quale futuro per l'auto in Europa?


La crisi che attanaglia l'Europa è dura e inflessibile come non si vedeva da parecchio tempo. I disoccupati e le tasse aumentano, i consumi e gli stipendi diminuiscono. A farne le spese sono praticamente tutti i settori, ma uno in modo particolare, sia per il grande numero di occupati che coinvolge, che per il valore immaginifico che ha nella nostra cultura. Il mercato dell'auto è in crisi nera, tutta l'Europa è coinvolta. Anche se il dato globale non è così allarmante grazie alla Germania che tira ancora, le situazioni dei singoli Paesi sono davvero critiche. In Italia, per esempio, a fine 2012 si arriverà, forse, a 1.400.000 auto immatricolate. Vi sembrano tante? Solo cinque anni fa, a causa del doping degli incentivi statali, se ne vendevano 2.400.000. Ho scritto "a causa" e non "grazie" proprio per entrare nel cuore del problema: la cronica sovracapacità delle fabbriche sparse in tutta Europa e dei vari trucchi con i quali è stata tenuta nascosta per tanto, troppo tempo.
Negli ultimi 30 anni abbiamo convissuto, e anche sposato, l'idea che fosse giusto e necessario cambiare auto ogni pochi anni, spinti dal fascino dell'effimero (l'efficienza energetica di un'auto moderna è di poco migliore  di quella dei modelli anni 60) progresso tecnologico o costretti dalle norme antinquinamento che si inasprivano ogni due anni. Ma la verità è che un'auto può durare una vita, come si può vedere nei Paesi poco sviluppati o in posti come Cuba, dove l'embargo ha obbligato a conservare in vita le vetture degli anni 50. La situazione attuale ci dice che il mercato Europeo è saturo e che molte case automobilistiche rischiano il collasso. Non è un mistero che General Motors stia pensando di sopprimere il marchio Opel e che Ford valuti se abbandonare l'Europa. Per non parlare del futuro dei marchi francesi che sono appesi a un filo, anzi a un cordone ombelicale che li lega al mercato domestico, visto che fuori dalla Francia non brillano particolarmente e nel resto del mondo sono praticamente assenti.
Tolto il Gruppo Volkswagen, che prosegue nel cammino verso la vetta del mercato mondiale, resta il nostro Gruppo Fiat, che resiste grazie alla leadership in un mercato importante come quello brasiliano ma soprattutto grazie all'ossigeno che arriva dall'altra sponda dell'Atlantico. Gli Stati Uniti appaiono come l'unico salvagente per FGA, sempre che si riescano a esportare auto di indubbia qualità. E l'Europa che fine farà? Difficile dirlo, ma le abitudini d'acquisto sono destinate a cambiare per sempre. 

Seguimi su Facebook e Twitter

mercoledì 4 luglio 2012

Renault Clio 4, francese un po' tedesca

Anche se il frontale aggressivo le conferisce una certa personalità, osservando più attentamente le linee della Renault Clio 4 nel loro complesso, non si può fare a meno di notare un drastico cambio di rotta nel design. La personalità sbarazzina, immediatamente riconoscibile come francese, lascia il posto a una solidità d'insieme decisamente tedesca. Al di la che la nuova Renault Clio 4 piaccia o meno, la svolta è innegabile. Le reali motivazione le conoscono solo i pezzi grossi della casa francese, ma qualche ipotesi possiamo farla ugualmente. Se è vero che l'attuale punto di riferimento di categoria è la Polo e che l'ultima auto di grande successo europeo è stata la Fiesta, sembra plausibile il voler dare alla nuova Clio un aspetto più solido, più adulto, anche perché in tempi di crisi investire soldi su un'auto nuova è una faccenda tremendamente seria.
Ultima nota sulla linea: osservate bene il posteriore, non vi ricorda molto la Seat Ibiza?

Per chiudere, un'altra brutta notizia per tutto gli appassionati di auto sportive e di bella guida. La versione RS di questa nuova Clio 4 sarà solo a 5 porte e perderà il 2 litri aspirato da 200 CV per fare posto all'ennesimo 1,6 litri turbo. BRUUUM!!!


L'autocritico è anche su Facebook e Twitter 




domenica 4 dicembre 2011

Speciale Motor Show 2011: Renault Twingo RS



Nello stand Renault della kermesse bolognese fa bella mostra di sé la rinnovata Twingo RS. La piccola francese che consente l'accesso alla gamma Renault Sport cambia solo nell'estetica. Il propulsore è sempre l'aspirato da 1.6 litri e 133CV, abbinato a un cambio a 5 marce. A dir la verità il nuovo design risulta un po' pasticciato, colmo di elementi poco concordi tra loro. Sembra quasi che i nuovi stilemi del marchio, che vedremo presto sui prossimi modelli, siano stati aggiunti in maniera forzata ad una linea che risultava simpatica e gradevole. D'accordo che il family feeling è importante, ma il design complessivo non dovrebbe rimetterci.    Al Motor Show di Bologna c'è anche una versione aggiornata in alcuni dettagli della Laguna Coupè, che è anche disponibile nell'area prova con un percorso appositamente studiato per saggiare le qualità delle quattro ruote sterzanti. In effetti la presenza del marchio Renault nelle aree prova è di tutto rispetto; è infatti disponibile parte della gamma elettrica, Twizy, Fluence Z.E. e Kangoo Z.E., e la gamma RS al completo (ad eccezione della Twingo) per le prove dinamiche della frenata di emergenza e del controllo del sovrasterzo. BRUUUM!!!