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giovedì 30 gennaio 2020

Seat Ateca FR, equilibrio perfetto

La Seat Ateca FR è un crossover piuttosto particolare. Con i suoi 4,36 metri di lunghezza gioca le sue carte in quel segmento C-SUV che è uno dei più vivi del mercato. Insomma, la concorrenza è tanta e le proposte degli altri sono altrettanto valide. Così, per uscire fuori dal coro, la Seat Ateca FR si gioca la carta della sportività, che non è estrema come nel caso della «cugina» Cupra, ma è addomesticata per la guida di tutti i giorni. Anche se la sigla FR sta per Factory Racing, questa è un'auto in cui il dinamismo, il lusso e la tecnologia si incontrano. Esternamente, la nuova versione della Ateca si distingue per la presenza del logo FR, nonché per la i mancorrenti al tetto e le cornici dei finestrini di colore nero. Guardando più da vicino la parte anteriore, spiccano la griglia in nero lucido e i fari fendinebbia a LED, mentre al posteriore sono evidenti i paraurti sportivi in tinta con la carrozzeria e lo spoiler nero. Osservandola di lato, invece, si notano subito i cerchi da 19 pollici, i passaruota e le minigonne in tinta e le modanature in alluminio sulle porte. All'interno, infine, fanno bella mostra di sé i battitacco in alluminio con logo FR, il volante sportivo in pelle, i sedili sportivi in Alcantara - con cuciture rosse a contrasto - e la pedaliera in alluminio. Completano il quadro i dettagli di colore nero, come il cielo e le modanature interne delle porte. Continua su GQ

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mercoledì 22 gennaio 2020

Renault Captur 2020 | Prova su strada in anteprima

Renault Captur 2020: abbiamo provato in anteprima la nuova generazione del crossover francese. All’esame esterni, interni, motori e impressioni di guida. In fondo articolo, il link ai prezzi per il mercato italiano. Rimanere al vertice è probabilmente più difficile che arrivarci, soprattutto se nel frattempo lo scenario cambia e diventa più competitivo. È la storia della Renault Captur, uno dei primi B-SUV ad arrivare sul mercato nel 2013 e sempre ai vertici, soprattutto in Italia, dove globalmente è ancora il più venduto della sua categoria. Così, il compito della seconda generazione è quello di ripetersi, tenendo a bada i concorrenti che qualche anno fa si contavano sulle dita di una mano e oggi sono anche più di venti. Continua su Autoappassionati

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sabato 4 gennaio 2020

Land Rover Discovery Sport, all'avventura con eleganza

La Land Rover Discovery Sport è il modello di ingresso alla gamma del marchio britannico specializzato in fuoristrada. Un mondo fatto di due emisferi principali, quello delle “Land” e quello delle “Range”. Al primo appartengono la protagonista della nostra prova, la Discovery e la Defender, di cui vi abbiamo da poco raccontato la rinascita. Nel secondo si trovano la best-seller Evoque, la Velar e la Range, declinata nella versione Sport e in quella classica. Sono due modi diversi di approcciare l'off-road, uno più pragmatico e uno più lussuoso. E non è sempre una questione di prezzo - la “Disco” Sport costa parte da 39.000 euro - visto che tra i due SUV di accesso ai rispettivi mondi ballano solo 1.000 euro. La Land Rover Discovery Sport, dunque, è l'auto che nel 2015 ha preso il posto della Freelander e che da poco si è rinnovata, con piccoli ritocchi di stile, un nuovo interno più hi-tech e una serie di aggiornamenti tecnologici, senza dimenticare i nuovi motori, tutti 2 litri 4 cilindri turbo. Continua su GQ

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sabato 23 novembre 2019

Ford Mustang Mach-E, il suv elettrico del futuro

Ecco la Ford Mustang Mach-E, ma se pensate che sia una declinazione inedita della immortale coupé americana, vi state sbagliando. Ford ha deciso di usare il nome Mustang per la sua auto elettrica di nuova generazione, che peraltro è anche un suv. Evidentemente gli esperti del marketing hanno giudicato questa associazione redditizia, tanto che pure la sigla Mach-E riprende quella della vecchie versioni speciali Mach I e Mach II ma le rivisita in chiave elettrica. E a Dearborn - storica sede della Ford - ci credono davvero molto tanto che Bill Ford, che oltre ad essere il CEO dell'azienda che porta il suo nome è anche il pronipote del fondatore, ha addirittura scomodato la leggendaria Model T (la prima auto che motorizzò gli Stati Uniti) per creare un parallelismo con la nuova Mustang a emissioni zero. Le sue forme sono pensate per conquistare il cliente contemporaneo, che vuole un suv ma non rinuncia a un certo dinamismo, e la sua tecnologia porta la connettività ai massimi livelli. Continua su GQ

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venerdì 22 novembre 2019

Aston Martin DBX, nemmeno il più sportivo dei marchi britannici può fare a meno del Suv


È dal 2015 che si parla della DBX, ovvero da quando il primo Suv firmato Aston Martin comparve sotto forma di concept car. Ora quasi cinque anni dopo la crossover di Gaydon è realtà e asserire che se ne sentisse o meno la mancanza è una questione vecchia come il mondo: è più importante il portafoglio o il cuore? Domanda oziosa quando si parla di industria automobilistica e del resto il  mercato dei Suv di lusso è una torta grossa e preziosa di cui tutti vogliono una fetta. Continua su La Stampa

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lunedì 18 novembre 2019

Al Salone di Francoforte è sfilata di SUV ibridi plug-in

Nonostante le defezioni di molti costruttori, il Salone di Francoforte 2019 è comunque colmo di novità e tra queste spiccano i SUV e in particolare quelli ibridi plug-in, che sono presenti in una altissima concentrazione. Molto più alta di quello che abbiamo visto nei Saloni precedenti. Il motivo di questa “esplosione” di powetrain train ibridi plug-in non è certo un mistero ed è legato ai limiti delle emissioni di CO2 che tutti i costruttori che vendono auto in Europa devono rispettare entro il 2020. Sono calcolati su tutta la gamma, che dovrà avere un valore medio di CO2 inferiore ai 95 g/km, pena multe salatissime. E questo genere di ibrido, per la sua stessa natura, viene omologato con valori bassissimi che, tuttavia, per essere replicati nella vita reale necessitano di un utilizzo a batteria sempre carica. Continua su Motor1

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sabato 9 novembre 2019

Al Salone di Francoforte è sfilata di SUV ibridi plug-in

Nonostante le defezioni di molti costruttori, il Salone di Francoforte 2019 è comunque colmo di novità e tra queste spiccano i SUV e in particolare quelli ibridi plug-in, che sono presenti in una altissima concentrazione. Molto più alta di quello che abbiamo visto nei Saloni precedenti. Il motivo di questa “esplosione” di powetrain train ibridi plug-in non è certo un mistero ed è legato ai limiti delle emissioni di CO2 che tutti i costruttori che vendono auto in Europa devono rispettare entro il 2020. Sono calcolati su tutta la gamma, che dovrà avere un valore medio di CO2 inferiore ai 95 g/km, pena multe salatissime. E questo genere di ibrido, per la sua stessa natura, viene omologato con valori bassissimi che, tuttavia, per essere replicati nella vita reale necessitano di un utilizzo a batteria sempre carica. Continua su Motor1

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sabato 2 novembre 2019

La Brabus Classe G ci porta sulla luna

Brabus è semplicemente il tuner più famoso del mondo, mentre la Classe G, bè, non ha praticamente bisogno di presentazioni, essendo una delle fuoristrada più capaci, longeve e dalla storia di successo. Un'auto che negli anni ha saputo mutare la sua immagine da off road dura e pura a modello di tendenza da sfoggiare nei quartieri più prestigiosi delle metropoli di tutto il mondo. Insomma, un suv duro e puro in abito da sera. Brabus, che sin dalla sua fondazione datata 1977 è stata specializzata in Mercedes e ha già reinterpretato la Classe G molte volte. Quella che vediamo in queste foto, però, non è una delle potentissime 800, dove il numero rappresenta i cavalli tirati fuori dal motore, ma è una normale 3 litri 6 cilindri turbodiesel che ha ricevuto le cure del tuner tedesco. Questa versione, in particolare, beneficia anche del pacchetto Adventure che rende il suo aspetto ancora più estremo e minaccioso, stante anche un'altezza da terra del tutto fuori dal comune. Il motore guadagna 40 CV, arrivando al considerevole valore di 326 CV, mentre i newtonmetro di coppia diventano 690. Con questi numeri non c'è da stupirsi se la Brabus D35 Adventure sia in grado di raggiungere i 202 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi, stante un peso di quasi 2,4 tonnellate. Continua su GQ

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giovedì 24 ottobre 2019

Mercedes GLE Coupé, a Francoforte arriva la nuova

Con quasi cinque metri di lunghezza, poco oltre due di larghezza e lo stile da SUV-coupé a 4 porte, la Mercedes GLE Coupé non passa di certo inosservata al Salone di Franoforte. Nata nel 2015 per scontarsi nella parte più alta del settore premium con la BMW X6, la GLE Coupé si rinnova profondamente. Si aggiornano stile e contenuti sulla nuova piattaforma SUV della Casa, seguendo la stessa ricetta della GLE normale, che dopo 11 anni di onorata carriera (prima del restyling del 2015 si chiamava ML) ha visto, nel corso dello scorso anno, la sua seconda generazione. Continua su Motor1

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domenica 13 ottobre 2019

Militem hero, non chiamatela Renegade

Finora Militem, il piccolo brand italiano specializzato in SUV esclusivi e realizzati in piccola serie, si era dedicato a prodotti di nicchia, come la Militem JIII che abbiamo provato qualche tempo fa e che è basata sulla penultima generazione della Wrangler. Con la Hero, invece, Militem debutta in un settore più popolare, reinterpretando con il proprio gusto la Jeep Renegade. Un gusto definito come “american tech-italian made”, una filosofia che parte dai prodotti dei marchi Jeep e RAM e li rende più lussuosi e adatti a un contesto urbano. Il cliente è al centro dello sviluppo, visto che può scegliere tra una gamma completa con diversi allestimenti e molteplici possibilità di colori e finiture, utilizzando materiali pregiati, con il tocco e l’artigianalità tipici della manifattura d’eccellenza italiana. Così la nuova Militem Hero si presenta esternamente nelle vesti di “muscle car”, più alto da terra e con interventi estetici che riguardano tutto il frontale e i passaruota, per dare la sensazione di un’auto più grande, più grintosa e di forte impatto visivo. Di conseguenza, sotto la carrozzeria, sono state necessarie importanti modifiche alle sospensioni. Continua su GQ

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sabato 28 settembre 2019

Audi Q8, la prova del SUV coupé extra-large

L'Audi Q8 è nata per mettere insieme l’eleganza di una coupé a cinque porte e la versatilità di un grande SUV. Ecco la nostra prova. I suoi punti di forza sono quelli che ci si aspetta da un'auto di questa categoria con i Quattro anelli sul cofano: un abitacolo generosamente dimensionato, tanta tecnologia a bordo, prestazioni e sistemi di assistenza alla guida di alto livello. Inoltre, grazie all'altezza da terra fino a 25,4 centimetri, agli sbalzi ridotti e alla trazione integrale l'Audi Q8 se la cava anche dove l’asfalto finisce. Gli ammortizzatori regolabili sono di serie. A richiesta sono disponibili due plus tecnici di pregio come le sospensioni pneumatiche a con taratura dell’assetto variabile e le quattro ruote sterzanti. Due componenti che fanno la differenza nella guida di un SUV che è lungo 4,99 metri, largo 2 e alto 1,7, per quanto risulti più compatto della mastodontica Q7. Questo grazie all'andamento del tetto è in stile coupé, complici le portiere prive di cornici e lo spoiler aerodinamico al tetto. Abbiamo provato l'unica versione spinta dal 3.0 TDI da 286 CV e 600 Nm con tecnologia mild-hybrid, abbinato al cambio automatico a 8 rapporti. Continua su GQ

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giovedì 15 agosto 2019

Audi Q3 Sportback, il SUV diventa coupé

A volte basta una parola, una sfumatura, per cambiare le cose. Come nel caso dell'Audi Q3, che diventa Sportback e guadagna una nuova carrozzeria in stile SUV-coupé a 4 porte. Con questo nuovo modello la Casa di Ingolstadt aggiunge un altro tassello alla sua gamma di crossover, che è sempre più ampia e variegata. Osservandola spicca l’ampia griglia nera del single frame ottagonale, dall’andamento tridimensionale, le prese d’aria trapezoidali e il grande paraurti anteriore con i blade orizzontali.. Complessivamente la Q3 Sportback sembra sensibilmente più lunga della Q3, ma in realtà lo è solo di 13 mm. È il tetto, più basso di quasi tre centimetri, a renderla più atletica e a conferirle un’impronta a terra più generosa. La nuova Audi Q3 Sportback misura 4,50 metri in lunghezza, 1,84 in larghezza e 1,56 in altezza, con un passo di 2,68 metri. Il divanetto posteriore a tre posti può essere regolato in longitudine di 13 cm. Gli schienali, frazionabili in tre parti nel rapporto 40:20:40, sono inclinabili in sette posizioni e abbattendoli il volume del bagagliaio sale da 530 a 1.400 litri. Continua su GQ

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lunedì 29 luglio 2019

Skoda Karoq, understatement di alta qualità

Di tutti i brand del Gruppo Volskwagen, Skoda è probabilmente quello che riserva le migliori sorprese. Non ha pretese di essere premium, ma la sua tecnologia è di prima qualità, non ha volontà di apparire, ma il design è sobrio ed elegante. Insomma, non ci sono velleità stile «vorrei ma non posso», perché in realtà Skoda può fare quello che vuole, in particolare con la Karoq. È il più compatto dei SUV in gamma - in attesa della più piccola Kamiq - ed è parente molto stretto della Seat Ateca e della Volkswagen T-Roc. Ma pur condividendo la meccanica e buona parte delle componenti con queste due, ha un carattere molto netto e ben definito. Se la spagnola ha una personalità più sportiva e la tedesca punta su uno stile hi-tech, la crossover boema è sicuramente quella più intelligente e pragmatica. E sono considerazioni che vanno oltre il prezzo, visto che il listino delle tre è praticamente allineato. Continua su GQ

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domenica 14 luglio 2019

Lamborghini LM002, la storia del SUV infuriato

A inizio anni Ottanta il concetto di SUV ancora non esisteva. C'erano le auto normali, divise in berline di diverse taglie e tipologie, quelle sportive e quelle per il fuoristrada. Mezzi duri e puri, con pochi fronzoli, ma molto efficaci. Ovviamente c'erano anche le supercar, come la Lamborghini Countach, anche se rispetto ai docili missili di oggi erano quasi dei mostri imbizzarriti da domare. Proprio da Sant'Agata Bolognese arriva la storia della Lamborghini LM002, una delle auto più folli mai esistite. Tuttavia non c'è troppo da stupirsi, perché la “Lambo” degli anni Settanta era un'azienda in difficoltà, da poco abbandonata dal fondatore Ferruccio e finita in mano a una proprietà svizzera. Non si sa bene perché, ma i dirigenti dell'epoca tentarono di partecipare a un bando di gara indetto dall'esercito americano, che portò alla nascita della Cheetah. L'avventura non andò a buon fine perché il bando fu vinto dall'Humvee, ovvero l'antenata dell'Hummer, ma da quel progetto scaturirono prima la LM-001 e poi la LM-002, che in passato abbiamo anche avuto l'onore di guidare. Continua su Motor1

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sabato 22 giugno 2019

Jeep Compass Trailhawk, il fuoristrada è casa sua

La Compass è una delle auto attualmente più importanti per il mercato europeo di FCA, visto che presidia un segmento dove, fino a prima di lei, il gruppo italo-americano era completamente assente, cioè quello dei SUV compatti, con una lunghezza minore di quattro metri e mezzo. Insieme ai SUV più piccoli - come la Renegade, per rimanere in casa - questo è il genere di auto che cresce di più nelle preferenze degli europei e anche degli italiani. È un mercato fondamentale, con una crescita a due cifre, che per il 99% è fatto di vetture che non vedranno mai il fuoristrada, al massimo qualche strada bianca per raggiungere un agriturismo o una spruzzata di neve in inverno. E infatti le due ruote motrici sono preponderanti, ma ogni regola ha la sua eccezione e così la Compass Trailhawk si rivolge a tutti quelli che vogliono sì un crossover, ma hanno anche intenzione o bisogno di usarlo per fare del fuoristrada di media difficoltà. Continua su Motor1

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lunedì 27 maggio 2019

Gli pneumatici giusti per il tuo SUV

Non è certo un mistero che negli ultimi anni i SUV abbiano scalato le preferenze degli automobilisti europei e pure di quelli italiani. Inoltre, questi mezzi hanno sempre meno in comune con i fuoristrada e sono sempre più orientati alle prestazioni. Nei segmenti superiori, in particolare, ci sono molti modelli di impostazione chiaramente sportiva, con potenze solitamente appannaggio di granturismo e supercar. Continua su GQ

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venerdì 24 maggio 2019

Lorenzo De Luca, il talento italiano dell'equitazione

A volte il talento emerge naturalmente, senza bisogno di avere insegnanti. Come nel caso di Lorenzo De Luca, che oltre a essere primo aviere dell’Aeronautica Militare è un cavaliere di successo in ambito internazionale. Dal 2016 a oggi ha vinto il Gran Premio di Shanghai, di Dublino, di Wellington e di Knokke, di Parigi e la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena. Nel 2017 è stato il primo italiano a raggiungere il secondo posto nella computer list mondiale, mentre nel 2018 ha vinto il prestigioso Gran Premio Roma e ottenuto il settimo posto nei campionati mondiali a Tryon in America. Uno sportivo di questa caratura è un perfetto Ambassador per Land Rover, un brand con cui condivide gli stessi valori come l'amore per l'avventura e il massimo impegno nel raggiungimento degli obiettivi. Continua su GQ

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venerdì 17 maggio 2019

Mazda CX-5 Signature, lusso senza eccessi


Quello dei crossover medi è uno dei segmenti più affollati del mercato e differenziarsi non è semplice. La ricetta di Mazda per l'originalità è fatta di design e qualità, ma anche di un approccio tecnico innovativo. La CX-5 è una vera best seller, tanto che nel 2018 in Europa ha rappresentato oltre un terzo di tutte le vendite del marchio. È un modello che avuto successo sin dal suo debutto del 2012 e che con la seconda generazione uscita nel 2017 ha spostato ancora più in alto l'asticella. Con il model year 2019, poi, è stata ulteriormente aggiornata e sono arrivati due allestimenti inediti: Executive e Signature. Continua su GQ

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mercoledì 24 aprile 2019

Range Rover Evoque, la prova - È sempre la più “cool”

La Range Rover Evoque è una di quelle auto che fanno sognare. Ma non tanto i potenziali clienti quanto piuttosto i manager, quelli che a fine anno sommano cifre e spostano virgole sperando che i conti tornino. Ecco, per persone abituate a lavorare sui punti percentuali, la Evoque è una specie di unicorno, visto che negli ultimi otto anni ha contribuito da sola ad aumentare le vendite di tutta la gamma Land Rover di oltre il 50%. Dal 2011 a oggi ne sono state costruite oltre 800.000. Un successo senza precedenti, fonte di linfa vitale per il marchio britannico che ha a partire dalla Evoque ha anche ridefinito il suo stile. Con queste premesse non c'è bisogno di spiegare quanto sia fondamentale la nuova generazione di una vettura che deve, almeno, confermare il successo della sua antesignana. Così a Gaydon sono andati sul sicuro, applicando il concetto di “squadra che vince non si cambia”. Continua su La Stampa

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sabato 13 aprile 2019

Skoda Kamiq, «calza a pennello»

Continua il feeling tra la Repubblica Ceca e il popolo Inuit, visto che dopo Kodiaq e Karok Skoda ha scelto un'altra parola cara al popolo che vive tra Canada del Nord e Groenlandia per definire il suo terzo SUV, peraltro il più piccolo della gamma. Kamiq indica qualcosa che «calza a pennello», in questo caso con il mercato che è affamato di SUV compatti. La Kamiq è «cugina» della Seat Arona e della Volkswagen T-Cross, ma rispetto a queste due è un po' più lunga e raggiunge i 4,24 metri puntando di più sulla volumetria interna e sulla praticità (il bagagliaio è da 400 litri), rispetto alle dimensioni compatte. Secondo i dirigenti del brand boemo, quest'auto porterà nuovi clienti, automobilisti che finora non hanno mai preso in considerazione una Skoda e lo farà proprio grazie al suo posizionamento. Più specificamente, la Kamiq si rivolge a un target piuttosto giovane che ha uno stile di vita moderno e orientato all'avventura. Continua su GQ

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