martedì 13 ottobre 2020

Bimota Tesi H2, rinasce la moto sportiva anticonformista per eccellenza


La storia della Bimota Tesi è così lunga e articolata che non basterebbe un libro per esaurirla. Il primissimo progetto nacque nel 1983, proprio come tesi di laurea in ingegneria degli studenti Pierluigi Marconi e Roberto Ugolini. Da lì in poi ne sono state sviluppate tre generazioni e, al loro interno, diverse versioni, di cui molte con motore diverso, come da tradizione della Casa riminese. La Bimota, infatti, è da sempre specializzata nello sviluppare moto all'avanguardia della tecnica, sia come scelte ingegneristiche che di materiali, ma sfruttando i motori di altri costruttori; solitamente dei quattro giapponesi, più BMW e Ducati. Un concetto aziendale molto particolare e del resto, nella sua storia, la Bimota ha vissuto molti alti e bassi. Nel 2019, però, il 49,9% dell'azienda è stata comprata dalla Kawasaki, mentre il restante 50,1% è rimasto nelle mani degli imprenditori svizzeri Marco Chiancianesi e Daniele Longoni che nel 2013 la salvarono dal fallimento. Oggi, invece, parliamo dell'incredibile Tesi H2. Continua su La Stampa

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lunedì 12 ottobre 2020

DS 7 Crossback Louvre, arte in movimento


La DS 7 Crossback Louvre porta l'arte del leggendario museo francese all'interno di una vettura. A bordo della crossover parigina si può vivere un'esperienza artistica immersiva, scoprendo le opere più emblematiche del museo che sono mostrate sul display da 12 pollici del sistema di infotainment. Quando si mette in moto la DS 7 Crossback Louvre si può ascoltare un podcast di quattro minuti per ognuna delle centottantadue opere selezionate dai team del museo del Louvre, per rappresentare l’insieme delle collezioni e dei dipartimenti del museo. La Vittoria di Samotracia, il ritratto della Monna Lisa di Leonardo da Vinci, Le Nozze di Cana del Veronese, l'Incoronazione dell'Imperatore Napoleone I di Jacques-Louis David, la Zattera della Medusa di Théodore Géricault, La Libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix o la statua egiziana dello scriba accovacciato sono tra le opere proposte. Possono essere visualizzate settimanalmente o scoperte tramite un motore di ricerca e la massima raffinatezza consiste nel poter viaggiare con un'opera d’arte - pittura o scultura - visualizzata proprio sullo schermo centrale. Continua su GQ

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domenica 11 ottobre 2020

Aston Martin DBX, la prova - prestazioni ed eleganza in stile british


Di mattina presto l'autobahn che costeggia il circuito nel Nurburgring è deserta. È il momento migliore per provare la velocità massima di un'auto, perché c'è poco traffico e l'aria fresca è carica di ossigeno. Il tachimetro indica 297 km/h e i due turbo soffiano da sotto il cofano come due draghi nelle fiabe medievali. Siamo al volante della Aston Martin DBX e abbiamo già superato la punta massima dichiarata di 5 km/h, anche se ovviamente lo strumento è leggermente ottimista. Ma quello che impressiona di più, non è la velocità - i 550 CV del 4 litri V8 bi-turbo fanno il loro lavoro - ma la facilità con cui la SUV di Gaydon si conduce, anche a un andatura prossima ai 300 orari. Non ci sono dubbi che il comportamento su strada sia nel podio dei pregi di quest'auto. Ma prima di scoprire gli altri due vale la pena di ricordare che la DBX è una delle auto più attese sul mercato e ora finalmente è arrivata. I motivi di questa trepidazione sono molteplici: Aston Martin ha diffuso le prime foto quasi due anni fa, ma nel frattempo, la sua situazione finanziaria è peggiorata e la proprietà ha vissuto diverse vicende. Continua su La Stampa

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sabato 10 ottobre 2020

Arturo Vidal, il suo SUV fa tremare anche i palazzi


Il SUV di Arturo Vidal è un mezzo molto particolare, cioè una Brabus 800 Widestar che ha un prezzo di partenza di 350.000 euro. Se le sue forme vi ricordano qualche altra auto, non vi state sbagliando, perché sono quelle della Mercedes Classe G. È tutto normale, perché Brabus è l'azienda di tuning più grande al mondo e si dedica in maniera esclusiva alle auto di Stoccarda sin dal giorno della sua fondazione, nel 1977. In tutti questi anni la G è stata reinterpretata molte volte e questa 800 Widestar è una delle più recenti. La ricetta del tuning firmato Brabus è semplice: ottenere le massime performance, abbinate a una dotazione d’eccellenza. Tutto ciò ha costi altissimi, ma il motto dell'azienda tedesca è sempre stato «se devi chiedere quanto costa, vuol dire che non te lo puoi permettere». Evidentemente il nuovo centrocampista dell'Inter non ha di questi problemi. Continua su GQ

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venerdì 9 ottobre 2020

Tesla Model S, arriva la "fantascientifica" versione Plaid da 1.100 CV


Di una versione ad altissime prestazioni della Tesla Model S si parlava da tempo, precisamente da quasi un anno, con vari avvistamenti sul circuito nel Nurburgring dove ne veniva messo a punto il comportamento al limite. Ora la versione definitiva è stata presentata, nel corso del Battery Day che ha avuto luogo due giorni fa. Come era stato inizialmente ipotizzato, questa super Tesla si chiama "Plaid", un nome che arriva dritto dalla passione di Elon Musk per un certo genere di cinema, in particolare per Balle Spaziali del 1987, famoso film parodia della saga di Guerre Stellari. Il plaid è una non meglio precisata scia, che l'astronave dei protagonisti lascia dietro di sé quando viaggia a velocità smodate, con un riferimento ironico alla scia di curvatura dei primi Star Trek. Citazioni a parte, questa Model S ha prestazioni incredibili: 1.100 CV, meno di 2 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 320 km/h di velocità massima e oltre 840 km di autonomia. Continua su La Stampa

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giovedì 8 ottobre 2020

Leo Messi, con il suo SUV non si passa certo inosservati


Il SUV di Leo Messi è uno dei più potenti e prestazionali in circolazione. Si tratta di una Mercedes GLE 63 S AMG, un bestione che misura quasi 5 metri di lunghezza, poco oltre 2 di larghezza e uno stile da SUV-coupé a 4 porte; insomma, non proprio l'auto adatta per passare inosservati. I concorrenti del SUV di Leo Messi non sono molti: si chiamano Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, Aston Martin DBX, Audi RS Q8, Bentley Bentayga, BMW X6 M, Lamborghini Urus, Maserati Levante Trofeo e Porsche Cayenne. Come le sue sfidanti, anche questa Mercedes AMG può contare su una mandria di cavalli scalpitanti, nello specifico 612 erogati dal propulsore 4 litri V8 bi-turbo che dispone di 850 Nm di coppia, grazie anche al boost di un piccolo motore elettrico. Con la trazione integrale permanente, che ha la distribuzione attiva della coppia al retrotreno, attraverso due singole frizioni sui semiassi e il cambio automatico a 8 rapporti, questa GLE scatta da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e poi vola fino a 280 km/h. Davvero niente male considerando che pesa oltre 2,3 tonnellate e in effetti è meglio non parlare dei consumi, che difficilmente superano i 4/5 chilometri con un litro, guidando con attenzione. Continua su GQ

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mercoledì 7 ottobre 2020

Volkswagen Golf eHybrid e GTE, la prova: il doppio carattere dell'ibrido plug-in


La convivenza tra lo sportellino che cela il tappo della benzina e quello che protegge la presa per la ricarica elettrica non è una novità assoluta sulla Golf. Già sulla settima generazione aveva debuttato un powertrain ibrido plug-in, composto da una versione apposita dell'eclettico 1.4 TSI e da un motore elettrico. Continua su La Stampa

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