venerdì 15 giugno 2018
BMW 9cento, ecco la “adventure sport” del prossimo futuro
Negli ultimi anni il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este è diventato sempre di più un'occasione per mostrare prototipi o modelli di serie, in particolar modo per quanto riguarda il gruppo BMW che è sponsor principale dell'evento. Quest'anno, auto storiche a parte, i riflettori erano tutti puntati sulla Rolls-Royce Cullinan, ovvero il primo Suv nella storia del blasonato marchio britannico. I più attenti, però, non si saranno lasciati sfuggire la BMW 9cento, concept di una motocicletta assolutamente inedito e assai innovativo. I bavaresi la inseriscono nella categoria “adventure sport” e ne parlano come un possibile modello del futuro ma la verità è che questa moto è molto più vicina alla produzione di quanto non sembri. La base tecnica, infatti, è quella con motore bicilindrico parallelo da 800 cc e 90 CV delle “piccole” BMW e il resto della ciclistica è piuttosto tradizionale, con la forcella rovesciata e il forcellone posteriore. Continua su La Stampa
giovedì 14 giugno 2018
Harley-Davidson Blue Edition, la moto più costosa del mondo
Perché spendere più di un milione di euro per un’auto se si può fare altrettanto per una moto? Bündnerbike è un concessionario e tuner svizzero specializzato in Harley-Davidson che ha chiesto il supporto del gioielliere Bucherer per realizzare la Harley-Davidson Softail Slim S Blue Edition. Il valore è di 1,88 milioni di franchi svizzeri, più o meno 1,6 milioni di euro. Le ragioni di questa quotazione vanno ricercate nell’esclusività del trattamento ricevuto: è tempestata di diamanti e altre pietre preziose, placcata in argento e oro a seconda dei pezzi. Ma non è tutto, perché all’interno della motocicletta sono state ricavate due casseforti: nella prima c’è spazio per un anello, un solitario con un diamante da 5,4 carati, nella seconda per un cronografo Bucherer Patravi TravelTec II ovviamente ispirato al mondo delle moto. Continua su GQ
mercoledì 13 giugno 2018
Mole Costruzione Artigianale 001, l’Alfa 4C al testosterone
Nata nel 2013 per guidare il rilancio del marchio Alfa Romeo, la 4C non avrà un’erede, come ha dichiarato Sergio Marchionne alla presentazione del nuovo piano industriale di FCA. Un vero peccato per un’auto che è subito entrata nel cuore degli appassionati. Alcuni si potranno consolare osservando l’ultima opera delle Officine Umberto Palermo denominata Mole Costruzione Artigianale 001, ovvero una 4C completamente ridisegnata che però non è stata toccata nella meccanica. Già dal nome si capisce la volontà di rendere omaggio a Torino, dove peraltro debutterà all’interno del Salone Parco Valentino. Dopodiché verrà realizzata in piccola serie in maniera del tutto artigianale, inaugurando un inedito intento commerciale, cioè quello di realizzare delle fuoriserie partendo da prestigiosi modelli italiani fuori produzione, dandogli una seconda vita con una carrozzeria e degli interni che ne esaltino la nobiltà della meccanica. Continua su GQ
martedì 12 giugno 2018
Lancia Delta, la storia di un mito – Seconda Parte
Nel maggio del 1986 la Delta ha già sette anni e nessuno avrebbe da ridire se venisse sostituita da un modello inedito, magari anche con un altro nome. L’arrivo della prima HF 4WD, tuttavia, spariglia completamente le carte in tavola. È un’auto che praticamente non ha concorrenti. Abbina il comfort e la qualità di una vettura da famiglia con le prestazioni di una vera sportiva, con il plus della trazione integrale permanente. Il differenziale anteriore è libero, quello centrale è di tipo epicicloidale e lavora insieme a un giunto viscoso Ferguson ripartendo la coppia motrice al 56% sull’asse anteriore e al 44% sull’asse posteriore, quello posteriore è di tipo Torsen e ha una percentuale di bloccaggio massima del 70%. Un sistema che permette di utilizzare sempre al meglio ognuno dei 165 CV e dei 29 kgm di coppia del 2 litri 4 cilindri turbo. Continua su Autoappassionati
lunedì 11 giugno 2018
Che Golf compro? Elettrica, metano, benzina…Il confronto
La Volkswagen Golf non ha bisogno di troppe presentazioni. Dal 1976 è stata venduta in oltre 40 milioni di esemplari, lungo otto generazioni, ed è il riferimento indiscusso tra le berline del cosiddetto segmento C. La sua gamma è talmente ampia che va dagli 85 CV del piccolo 1.0 3 cilindri ai 310 della versione R a trazione integrale. Ma la Golf è stata anche la prima auto, ed è tutt’ora l’unica, a essere disponibile con una incredibile varietà di motorizzazioni: diesel, benzina, bifuel a metano, ibrida plug-in ed elettrica. A noi interessa in particolare quest’ultima, che è proposta in un unico allestimento, piuttosto completo. E ha un prezzo di listino di 39.600 euro. Prezzo che viene scontato di ben 7.141 euro grazie all’offerta della rete Volkswagen e che può anche essere spalmato con un finanziamento in 35 rate dal 299 euro al mese. In questo caso è inclusa anche l’estensione di garanzia di 2 anni e 45.000 km, che si aggiungono ai due anni previsti per legge. Quanto alla batteria, la garanzia ne assicura l’efficienza almeno al 70% per 8 anni o 160.000 chilometri. Continua su Vaielettrico
sabato 9 giugno 2018
Lancia Delta, la storia di un mito – Prima parte
Chi nel settembre 1979 si è trovato al Salone di Francoforte davanti allo stand Lancia ad ammirare la neonata Delta, sicuramente non ha immaginato che quel giorno iniziava uno dei capitoli importanti della storia dell’auto. Ma andiamo con ordine. Verso la metà degli anni Settanta la Casa Torinese – ormai da alcuni anni all’interno del Gruppo Fiat – mette in cantiere la nuova “piccola di casa” che avrebbe affiancato la Beta raccogliendo allo stesso tempo l’eredità della Fulvia. La meccanica è moderna, dunque tutt’avanti come quella della Ritmo, i motori sfruttano le sinergie del Gruppo e il design è firmato da Giorgetto Giugiaro. La Delta è subito un successo e vince l’Auto dell’Anno nel 1980, rimanendo a tutt’oggi l’unica Lancia ad avere ricevuto questo premio. La gamma iniziale è piuttosto semplice, con il 1.3 e il 1.5 a benzina da 78 e 85 CV. I rally sono ancora lontani ma i prodromi ci sono già. Continua su Autoappassionati
venerdì 8 giugno 2018
VW e Porsche, vendite e produzione in parte sospese. Ecco perché
Due giorni fa vi abbiamo dato la notizia del blocco alle vendite Porsche per la maggior parte dei modelli causato dai ritardi nell'omologazione dei modelli secondo le nuove procedure di test WLTP. A Zuffenhausen non sono gli unici ad avere questo problema. Rimanendo all'interno del Gruppo tedesco, ieri Volkswagen ha comunicato la necessità di fermare alcune linee produttive finché i relativi modelli non saranno omologati WLTP. Dal 1 settembre 2018, infatti, non sarà più possibile vendere auto che non rispettino le nuove procedure. Ma il Gruppo Volkswagen non è l'unico ad avere questi problemi, anche BMW ha sospeso la vendita di alcuni modelli, tra cui la Serie 7, la M3 e le X5 e X6 a benzina. Allo stesso modo Mercedes potrebbe rinunciare ai motori diesel di origine Renault sulle CLA e GLA. Viene da chiedersi cosa stia succedendo e perché, per esempio, la Opel abbia già provveduto a ri-omologare tutta la gamma. La risposta è semplice, nella sua complessità: è un problema quantitativo. Quanti più modelli, combinazioni motore-cambio e optional si hanno in gamma, tanti più test bisogna fare. Continua su Motor1
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