giovedì 18 febbraio 2016

Alpine Vision, Renault torna alle sportive con il marchio divenuto famoso nei rally


Non moriremo “suvvisti”, almeno non tutti e non fin quando anche una casa generalista come la Renault penserà di far resuscitare un marchio squisitamente sportivo come Alpine. Sul mercato europeo, dove i SUV continuano a mangiare quote di mercato  e dove il concetto di “piacere di guida” è sempre più legato alla coppia dei turbodiesel, i francesi tentano un’altra strada.
Intendiamoci, la Alpine Vision che per ora è solo un prototipo – quella definitiva arriverà alla fine dell’anno al Salone di Parigi – sarà solo un piccolo esperimento quanto a numeri di vendita, ma la sua importanza a livello concettuale è ben maggiore. Questa berlinetta due posti, infatti, andrà a inserirsi in un mini-segmento che fino a tre anni fa era costituito solo dalla Lotus Elise.

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mercoledì 17 febbraio 2016

Lotus Elise Cup 250, va a caccia di 4C


A volte i numeri contano e definiscono il valore complessivo di un oggetto. E' il caso della Lotus Elise Cup 250, che con i suoi 3,9 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h si auto-proclama come la Elise stradale più scattante di sempre. Disponibile a partire da aprile 2016 (non negli Stati Uniti dove ha problemi di omologazione) sia con la capote di tela che con quella rigida, la piccola sportiva britannica ha perso 21 kg (931 in totale) e guadagnato 26 CV, rispetto alla attuale Cup 220, arrivando alla soglia dei 246. Per metterla a dieta, i tecnici Lotus hanno limato tutto il possibile, ma 10 kg sono da ascrivere solo alla batteria agli ioni di litio. Poi ci sono i sedili in fibra di carbonio, che ne hanno fatti guadagnare altri 6 e dei cerchi in lega ultra-leggeri in alluminio forgiato, che hanno fatto risparmiare circa 1,5 kg per ruota.

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martedì 16 febbraio 2016

Accessori, il monitoraggio dell'angolo cieco è il più desiderato


Climatizzatore, impianto audio “connesso”, specchietti elettrici... sono alcuni degli accessori a cui probabilmente quasi nessun automobilista è più disposto a rinunciare e di conseguenza si aspetta di trovarli nella propria auto. Ma, dando uno sguardo al futuro, quali sono i gadget di cui non potremmo mai fare a meno sulla nostra vettura di domani? La domanda, oltre che curiosa, è cruciale per l'industria automobilistica e così gli analisti di J.D. Power hanno affrontato la questione in modo serio, preparando il “Tech Choice Study”, ovvero un'indagine sull'auto e la tecnologia. La ricerca è avvenuta negli Stati Uniti, intervistando 5.300 persone dal profilo “sensibile” e bisogna quindi tenere conto le differenze che esistono tra quel mercato e il nostro (una su tutte il prezzo della benzina), ma si possono comunque trarre alcune indicazioni.

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lunedì 15 febbraio 2016

Volvo V90, ritorna la grande tradizione della station wagon alla svedese


Nell’iconografia che rappresenta il mondo dell’automobile la Volvo, ancora prima che per la sicurezza, è stata famosa per le station wagon. Se la Duett degli anni cinquanta e sessanta è nota soprattutto ai lettori dei polizieschi svedesi, la 240 degli anni Settanta era un’auto da hippy chic, quelli che aspiravano a un modello di vita nordico. Ma è stato con le 740 e 760 Polar degli anni ottanta che Volvo è diventata celebre, grazie a grandi, comode e affidabili station wagon che erano amate dagli agenti di commercio e dagli yuppies. La 850 degli anni Novanta, poi, è assurta anche a icona di sportività, con le versioni turbocompresse T5 che aveano prestazioni di livello assoluto. Da ultimo, la saga delle grandi station wagon è finita con la 960 a trazione posteriore, ribattezzata V90 nel 1996 e prodotta fino al 1998.

venerdì 12 febbraio 2016

Seat Ateca, il primo sport utility spagnolo debutta a Ginevra


Il marchio è spagnolo, ma la precisione è tedesca, come del resto hanno sempre dichiarato con orgoglio anche i lavoratori del gruppo Volkswagen. Lo scorso anno, al Salone di Ginevra, Seat aveva annunciato l’arrivo del nuovo suv compatto, dando appuntamento di nuovo in Svizzera per il 2016. La promessa è stata mantenuta, e con un paio di settimane di anticipo rispetto all’apertura della kermesse svizzera, in programma dal 3 al 13 marzo, è stata svelata la Ateca: il primo suv prodotto da Seat (ma costruito in Repubblica Ceca, a Kvasiny, in uno stabilimento Skoda). Si tratta di un’auto fondamentale per le sorti della Casa di Martorell, perché vuole diventare il terzo pilastro della gamma – dopo Ibiza e Leon – ma soprattutto perché il mercato è affamato di questo tipo di auto e la Ateca sembra avere tutte le caratteristiche per non deluderlo. Il nome, nel caso ve lo foste chiesti, riprende quello di un piccolo comune dell’Aragona e la tecnologia è made in Germany.
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giovedì 11 febbraio 2016

Ecco l’auto che si ricarica come un telefonino. La nuova frontiera del noleggio a lungo termine


Se il possesso non fa per voi, così come l’auto di proprietà, da oggi c’è una nuova soluzione che si aggiunge alle tante già disponibili. Si chiama Ricaricar ed è un noleggio a lungo termine “evoluto” o al limite una sorta di car sharing a tempo determinato. Con il secondo, a dire il vero, condivide solo parte del concetto di “pay per use”, che viene realizzato con un schema di ricariche innovativo, che però è anche ciò che lo differenzia dai noleggi a lungo termine classici. Ma siccome un esempio vale più di mille parole, basta fare due conti per capire il reale funzionamento. Innanzitutto il contratto è di 36 mesi e include praticamente tutto, tranne la benzina (che nel car sharing è inclusa); il cliente non si deve preoccupare di nulla se non, appunto, di fare rifornimento. Tutte le incombenze burocratiche e di manutenzione sono a carico di ALD Automotive – la società che ha creato Ricaricar – e al guidatore resta solo da controllare i chilometri che percorre.

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mercoledì 10 febbraio 2016

Il V10 della Viper nasceva da un pick-up


Le auto particolari, strane, a volte anche un po' folli, sono sempre esistite, sin dalla fine dell'Ottocento, quando le prime carrozze perdevano i cavalli (quelli a quattro zampe e con la coda) in favore di motori di ogni tipo. Ogni epoca ha avuto le sue, coerenti con le mode del momento, ma poi ci sono le “perle”, cioè quelle automobili che nascono senza alcun motivo preciso o reale connessione con la realtà, confrontandosi solo con sé stesse e sapendo che saranno poi le altre concorrenti a misurarsi con loro. Una di queste è, senza ombra di dubbio, la Dodge Viper (qui la sua ultima versione), che nella sua versione originale del 1989 era una specie di follia ingegneristica su quattro ruote.

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