lunedì 5 marzo 2018

Salone di Ginevra 2018, le 5 novità auto più attese

Gli anni passano, i Saloni cambiano ma Ginevra resta. Il prossimo martedì 6 marzo, con la prima giornata dedicata alla stampa e agli operatori, inizierà l’edizione numero ottantotto del Salone di Ginevra che negli anni non ha mai perduto il suo ruolo di appuntamento più importante dell’anno. Qui nessuna Casa automobilistica si sogna di mancare (DS, Infiniti e Opel a parte), come magari fa da altre parti e camminando tra gli stand si possono capire i trend del prossimo futuro dell’industria automotive. Nei padiglioni del Palaexpo svizzero ci saranno ben 89 anteprime mondiali ma come accade ogni anno saranno solo pochi modelli a catturare l’attenzione. Ecco dunque le cinque novità più attese del Salone di Ginevra. Contnua su GQ

domenica 4 marzo 2018

Le 10 auto più vendute della storia

Vi siete mai chiesti quale sia l’auto più venduta del mondo? Non è facile rispondere a questa domanda: bisogna considerare un’auto che non sia mai cambiata, salvo magari lievi aggiornamenti, oppure si possono conteggiare anche quei modelli che sono stati prodotti per decenni con lo stesso nome, ma che ogni sei, sette o otto anni sono stati sostituiti da una generazione differente? Se la risposta giusta è la prima, allora non c’è nemmeno partita e il Volkswagen Maggiolino primeggia senza ombra di dubbio, con i suoi 21 milioni di esemplari prodotti in una storia iniziata nel 1938 e finita nel 2003. Se invece valgono anche le seconde, ecco la classifica delle dieci auto più vendute della storia. Continua su GQ

venerdì 2 marzo 2018

Yamaha MT-07, prova della naked tuttofare

Con 120.440 unità vendute dal 2014 a oggi, la MT-07 è una delle motociclette di maggiore successo nella storia della Yamaha. Un successo che riguarda anche la trasversalità del pubblico da cui viene acquistata, che ha un’età compresa tra i 20 e i 60 anni. Degli acquirenti, poi, quasi un quinto sono donne e un terzo scelgono una Yamaha per la prima volta. Si capisce dunque l’importanza di un prodotto come questo, anche perché due proprietari su tre la usano come mezzo quotidiano di spostamento. In poche parole, è una moto adatta ai principianti ma divertente anche per i piloti esperti e nel rinnovarla Yamaha ha cercato di affinarne le qualità senza stravolgere il progetto originale e lasciando invariato il prezzo che è di 6.790 euro. Continua su GQ

giovedì 1 marzo 2018

Porsche 911 GT3 RS, prestazioni senza filtri

Quando si parla di Porsche 911 le sigle che seguono i tre numeri magici sono assai importanti. In oltre cinquanta anni di storia – la prima 911 è del 1963 – ce ne sono state davvero tante, ma ce ne sono due che più di ogni altre fanno battere il cuore degli appassionati: “GT3” e “RS”. La prima identifica una categoria di omologazione sportiva internazionale e la seconda sta per “rennsport”, che in tedesco vuol dire semplicemente corsa. Quando si trovano insieme dopo il nome 911 vuol dire che l’auto in questione è il non plus ultra delle prestazioni con il motore aspirato, giacché esiste anche la GT2 RS che è tutta un’altra storia. È una tradizione iniziata nel 1973 con la leggendaria Carrera RS e rinnovata nel 1999 con la 996 GT3, seguita nel 2003 dalla GT3 RS. La tradizione, infatti, vuole che questo modello sia il canto del cigno di ogni serie della 911 e non è un mistero che l’attuale 991.2 sia al termine del suo ciclo di vita. Continua su GQ

mercoledì 28 febbraio 2018

Battuta all'asta a Londra una Triumph speciale appartenuta a Brad Pitt

Che gli attori americani siano molto spesso appassionati e grandi collezionisti di auto, talvolta anche piloti come Paul Newman, Steve McQueen o più di recente Patrick Dempsey, non è certo una novità. E' molto più raro, invece, che amino le motociclette che del resto negli Stati Uniti sono considerati come un prodotto di nicchia. A parte Keanu Reevs che ha addirittura fondato un proprio marchio di motociclette, George Clooney che ama le Harley-Davidson e Ewan McGregor che è un testimonial ufficiale della Moto Guzzi, non ci sono molti altri protagonisti del jet set di Hollywood che si associano facilmente alle due ruote. Da oggi, tuttavia, in questo ristretto club entra anche Brad Pitt, sulla cui passione motociclistica non possiamo sbilanciarci troppo ma che fino a poco tempo fa è stato proprietario di una Triumph molto particolare. Continua su La Stampa

martedì 27 febbraio 2018

Halo e la “Grande Bruttezza” delle nuove Formula 1

Se gli americani di Liberty Media intendono affossare completamente l’appeal che la Formula 1 ha avuto per tanti anni sugli appassionati, sono sicuramente sulla strada giusta. Se invece l’aver acquistato il business della F1 da Bernie Ecclestone prevedeva anche qualche forma di guadagno, allora qualcosa non va. Lasciamo stare la polemica sulla scomparsa delle ombrelline dalla griglia di partenza, in nome di non meglio precisati valori e di un supposto rispetto delle norme sociali di oggi. Che poi non sono proprio gli americani quelli che hanno inventato le ragazze pon pon o cheerleader, che dir si voglia? Lasciamo stare anche la nuova gestione dei diritti televisivi che ha estromesso del tutto la televisione pubblica in favore di TV8, che comunque trasmetterà solo quattro gare in diretta in chiaro (Monza, USA, Messico e Abu Dhabi). Lasciamo stare pure il complesso e difficilmente comprensibile regolamento tecnico, che ha portato alla progettazione di monoposto che hanno lo stesso sound dell’aspirapolvere di casa. Continua su Autoappassionati

lunedì 26 febbraio 2018

Volkswagen Corrado, per quelli a cui la Golf non bastava

 A metà Anni 80 l’economia europea cresceva senza sosta, il debito pubblico era un problema di poco conto e la crisi era ancora lontana. Anche le case automobilistiche andavano a gonfie vele e potevano ancora permettersi di progettare e costruire auto per il piacere di farlo, o magari solo per pochi clienti, senza dover fare i conti con una spada di Damocle chiamata profittabilità. È stata questa economia ancora florida a rendere possibile la creazione di automobili come la Volkswagen Corrado, che è stata prodotta dal 1988 al 1995 e ha avuto l'ottima compagnia di modelli come la Fiat Coupé e la Opel Calibra, tanto per citare un paio di sportive vendute da marchi generalisti che rappresentavano i sogni possibili dei ragazzi degli Anni 90. Auto che oggi non esistono praticamente più (ed è un peccato). Continua su La Stampa