giovedì 22 marzo 2018

Opel Grandland X Ultimate Prova su strada in anteprima

Ogni Casa automobilistica, generalista o premium che sia, ha sempre un occhio di riguardo per quei clienti che quando prendono in considerazione un modello vogliono il massimo in termini di allestimento e di equipaggiamento. Questa particolare attenzione è motivata dal fatto che un prezzo di listino più alto, anche se l’auto è conseguentemente dotata di accessori più costosi, genera una marginalità maggiore e non bisogna mai dimenticarsi che per le Case i profitti sono al primo posto. Poi c’è anche il discorso legato all’immagine e alla percezione positiva del marchio che un’auto colma di gadget e di rifiniture pregiate genera sia nel cliente che la compra che in tutti quelli che ci salgono o la vedono in giro. Opel ovviamente non fa eccezione e questa Grandland X in allestimento Ultimate ne è la dimostrazione. Continua su Autoappassionati

mercoledì 21 marzo 2018

Le pagelle a 7 veicoli commerciali elettrici

I veicoli commerciali elettrici sono ormai una realtà e sono perfetti per chi deve lavorare nei centri storici o nelle ZTL delle grandi città, ma anche per chi vuole fare una scelta eco-sostenibile a favore dell’immagine della propria azienda. Anche se il listino non è così ampio da arrivare a dieci modelli, ce n’è più o meno per tutti i gusti, dal piccolissimo Piaggio Porter al grande Iveco Daily. Ecco tutti i veicoli commerciali elettrici che offre il mercato. Continua su Vaielettrico

martedì 20 marzo 2018

Buon compleanno Tesla: dieci anni dalla prima Roadster

È proprio vero che noi esseri umani tendiamo ad avere la memoria piuttosto corta. Guardare una Tesla che passa per strada non è una novità, anzi ormai fa talmente parte dello scenario a cui siamo abituati che è difficile ricordarsi che il marchio fondato da Elon Musk abbia solo dieci anni. Li ha compiuti proprio ieri, certificando il suo status di Casa automobilistica non giovane ma giovanissima. Il 18 marzo del 2008, infatti, a Fremont in California veniva prodotta la prima Tesla Roadster, ovvero una Lotus Elise svuotata di tutta la meccanica del “millennio precedente” e sapientemente rimpolpata con batterie e motore elettrico. Di per sé non sarebbe stata un’auto rivoluzionaria, almeno non più di una Panda Elettra, se non fosse stato per quel piccolo particolare delle prestazioni. Continua su La Stampa

lunedì 19 marzo 2018

La trazione integrale serve davvero?

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato la nostra prova sulla neve della Citroen C3 Aircross, una SUV compatta assolutamente stradale che grazie ai pneumatici da neve e al Grip Control è riuscita a cavarsela egregiamente in una serie di frangenti che rappresentano praticamente il 99% di situazioni in cui può trovarsi un'automobilista, a meno che non abiti in un rifugio sulle piste da sci. La piccola crossover francese si è comportata così bene perché l'elettronica è riuscita a gestire nel migliore dei modi l'aderenza meccanicagenerata dagli pneumatici, alzando bandiera bianca solo in salita e in presenza di ghiaccio, dove sarebbero servite delle vere gomme termiche. Con queste premesse viene da chiedersi a che cosa serva avere la trazione integrale e chi ne abbia davvero bisogno. La risposta è che tante persone che hanno le quattro ruote motrici nelle loro auto potrebbero farne tranquillamente a meno. Ma cerchiamo di capire perché. Continua su Omniauto

venerdì 16 marzo 2018

Audi Italdesign Pop.Up Next, per battere il traffico la soluzione è volare

Da Ginevra a Ginevra, un anno dopo. È questa la storia del veicolo volante Pop.Up, nel frattempo diventato Pop.Up Next. Sviluppato dall’Italdesign con l’aiuto dell’Audi e dell’Airbus, è un sistema modulare, completamente elettrico, a zero emissioni studiato per affrontare le congestioni del traffico nelle grandi aree urbane... sfruttando lo spazio aereo. Il Pop.Up Next vuole unire la flessibilità di un’utilitaria a due posti con la libertà di un mezzo volante con decollo e atterraggio verticale collegando il settore automobilistico e quello aerospaziale. L’idea è quella di avere un’unica capsula che possa agganciarsi e sganciarsi tanto da un modulo volante a rotore quanto da una “base” con ruote e motore elettrico. Continua su La Stampa

giovedì 15 marzo 2018

Il meglio del tuning mondiale al Salone di Ginevra

Anche se al Salone di Ginevra sono le Case auto a fare la parte del leone, sarebbe un peccato non dedicare un po' di tempo alle proposte dei tuner, che rappresentano quanto di più costoso, potente, lussuoso ed eccessivo possa concepire la mente umana in fatto di automobili. E non stiamo parlando di piccole aziende che “taroccano” le auto, ma di vere e proprie “factory” che intervengono così radicalmente da poter cambiare il nome ai modelli di partenza. In questo contesto, la ABT che è da sempre specializzata nel tuning delle Audi opera in maniera piuttosto lieve, se così si può dire. A Ginevra ha portato la RS4-R (qui sotto) e la RS5-R. Su entrambe le auto il 2.9 V6 è stato preparato per erogare 80 CV e 90 Nm in più, arrivando al totale di 530 CV e 690 Nm. Insomma, giusto un po' di pepe in più. Continua su La Stampa

mercoledì 14 marzo 2018

Guida a Ginevra 2018: è l’elettrico a…far rumore

Mai come quest’anno il Salone di Ginevra è stato caratterizzato dalla presenza di auto elettriche. L’edizione numero 88 di quella che rimane la più importante fiera mondiale dedicata all’automobile vede il debutto della Jaguar I-Pace (prima vettura elettrica di Coventry), ma è anche colma di concept car a zero emissioni firmate dalle principali Case automobilistiche. Tra queste, molto ammirato, il secondo prototipo  elettrico di Porsche, a conferma di quanto a Zuffenhausen hanno preso sul serio la sfida alla Tesla. E poi Ginevra mette in mostra progetti molto originali sviluppati da aziende più piccole. Per la prima volta, dunque, le auto elettriche hanno fatto più “rumore” delle supercar e dei modelli tradizionali, premium o generalisti, destinati a essere venduti in centinaia di migliaia di unità. E infine una chicca: in anteprima europea si può ammirare il Tesla Model 3, esposto non dalla Casa di Elon Musk, ma da Caresoft, un’azienda di software che l’ha acquistato e ‘brandizzato’. Continua su Vaielettrico