lunedì 26 marzo 2018

Ford Mustang Shelby GT500: verso i 700 CV e oltre

Nel cuore di ogni appassionato c’è un posto speciale per la Ford Mustang (è in arrivo il nuovo modello), inventrice e praticamente unica esponente della categoria delle pony car (da non confondere assolutamente con le muscle car). Che siate amanti delle supercar emiliane o preferiate le iper tecnologiche sportive giapponesi non importa, una piccola parte del vostro cuore batterà sempre per una Mustang. Ognuno ha le sue versioni preferite anche se è facile lasciarsi sedurre dai modelli cinematografici, come l’arcinota Eleanor di Fuori in 60 secondi (una Shelby GT500 del 1968) o la rediviva Shelby GT350 guidata da Steve McQueen in Bullitt, senza dimenticare ovviamente i modelli moderni. Ecco, a proposito di sigle, nella tradizionale nomenclatura della Ford Mustang i numeri sono molto importanti. Continua su Autoappassionati

sabato 24 marzo 2018

New Beetle, addio! (1998-2018)

Nel futuro di Volkswagen, che proprio oggi ha dichiarato di voler offrire la gamma di veicoli elettrici più grande al mondo, non c’è posto per il Maggiolino. Lo ha detto chiaro e tondo al Salone di Ginevra ai colleghi britannici di Autocar Frank Welsch che è il numero uno del reparto ricerca e sviluppo della Volkswagen. “Due generazioni possono bastare – ha detto Welsch riferendosi al remake del 1998 e al suo aggiornamento del 2011 – non possiamo mica fare un New New New Beetle, non avrebbe senso”. Volkswagen dunque fermerà le linee di Puebla, in Messico, dove oggi si produce il Maggiolino, che poi sono le stesse dove venne prodotto fino al 2003 il modello originale. Continua su GQ

venerdì 23 marzo 2018

C'è anche una moto nella storia della Lamborghini

Ogni casa automobilistica, nella sua storia, ha avuto momenti bui fatti di difficoltà finanziarie, di incertezze progettuali o anche di improbabili collaborazioni. La Lamborghini non fa eccezione anche se è difficile pensarlo osservando lo stato attuale dell'azienda di Sant’Agata Bolognese. Da quando è entrata a far parte del gruppo Volkswagen (nel 1998) ha costantemente aumentato le vendite e i profitti, senza dimenticare che sta per lanciare sul mercato il super-Suv Urus con cui si aprirà un nuovo capitolo nella storia della “Lambo”. Tornando al passato, invece, bisogna ricordare che da quando il fondatore Ferruccio vendette l’azienda (tra il 1972 e il 1973) fino all'acquisto da parte del Gruppo tedesco, la Lamborghini ha avuto altri quattro proprietari, tra cui anche la Chrysler. Continua su La Stampa

giovedì 22 marzo 2018

Opel Grandland X Ultimate Prova su strada in anteprima

Ogni Casa automobilistica, generalista o premium che sia, ha sempre un occhio di riguardo per quei clienti che quando prendono in considerazione un modello vogliono il massimo in termini di allestimento e di equipaggiamento. Questa particolare attenzione è motivata dal fatto che un prezzo di listino più alto, anche se l’auto è conseguentemente dotata di accessori più costosi, genera una marginalità maggiore e non bisogna mai dimenticarsi che per le Case i profitti sono al primo posto. Poi c’è anche il discorso legato all’immagine e alla percezione positiva del marchio che un’auto colma di gadget e di rifiniture pregiate genera sia nel cliente che la compra che in tutti quelli che ci salgono o la vedono in giro. Opel ovviamente non fa eccezione e questa Grandland X in allestimento Ultimate ne è la dimostrazione. Continua su Autoappassionati

mercoledì 21 marzo 2018

Le pagelle a 7 veicoli commerciali elettrici

I veicoli commerciali elettrici sono ormai una realtà e sono perfetti per chi deve lavorare nei centri storici o nelle ZTL delle grandi città, ma anche per chi vuole fare una scelta eco-sostenibile a favore dell’immagine della propria azienda. Anche se il listino non è così ampio da arrivare a dieci modelli, ce n’è più o meno per tutti i gusti, dal piccolissimo Piaggio Porter al grande Iveco Daily. Ecco tutti i veicoli commerciali elettrici che offre il mercato. Continua su Vaielettrico

martedì 20 marzo 2018

Buon compleanno Tesla: dieci anni dalla prima Roadster

È proprio vero che noi esseri umani tendiamo ad avere la memoria piuttosto corta. Guardare una Tesla che passa per strada non è una novità, anzi ormai fa talmente parte dello scenario a cui siamo abituati che è difficile ricordarsi che il marchio fondato da Elon Musk abbia solo dieci anni. Li ha compiuti proprio ieri, certificando il suo status di Casa automobilistica non giovane ma giovanissima. Il 18 marzo del 2008, infatti, a Fremont in California veniva prodotta la prima Tesla Roadster, ovvero una Lotus Elise svuotata di tutta la meccanica del “millennio precedente” e sapientemente rimpolpata con batterie e motore elettrico. Di per sé non sarebbe stata un’auto rivoluzionaria, almeno non più di una Panda Elettra, se non fosse stato per quel piccolo particolare delle prestazioni. Continua su La Stampa

lunedì 19 marzo 2018

La trazione integrale serve davvero?

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato la nostra prova sulla neve della Citroen C3 Aircross, una SUV compatta assolutamente stradale che grazie ai pneumatici da neve e al Grip Control è riuscita a cavarsela egregiamente in una serie di frangenti che rappresentano praticamente il 99% di situazioni in cui può trovarsi un'automobilista, a meno che non abiti in un rifugio sulle piste da sci. La piccola crossover francese si è comportata così bene perché l'elettronica è riuscita a gestire nel migliore dei modi l'aderenza meccanicagenerata dagli pneumatici, alzando bandiera bianca solo in salita e in presenza di ghiaccio, dove sarebbero servite delle vere gomme termiche. Con queste premesse viene da chiedersi a che cosa serva avere la trazione integrale e chi ne abbia davvero bisogno. La risposta è che tante persone che hanno le quattro ruote motrici nelle loro auto potrebbero farne tranquillamente a meno. Ma cerchiamo di capire perché. Continua su Omniauto