lunedì 2 luglio 2018

Fiat Uno Turbo i.e., l’auto che ha inventato gli anni Ottanta

Anni Ottanta e turbo sono parole così connesse tra loro che potrebbero quasi essere sinonimi. L’evoluzione tecnologica, del resto, è strana: a volte resta ferma per secoli, altre fa passi avanti incredibili in pochi anni. Così c’è stato un periodo iniziato più o meno con l’arrivo sul mercato della prima Porsche 911 Turbo (1974) e durato almeno venti anni, fino all’uscita di produzione della Lancia Delta Integrale, in cui era quasi impossibile pensare di progettare un’auto sportiva senza ficcarle una bella turbina nel cofano. E le dimensioni non contavano. Così dopo soli due anni dall’uscita della Uno, la Fiat decide di mettere in vendita la variante “cattiva”. È il 1985 e con l’arrivo della Fiat Uno Turbo i.e. la storia sta per cambiare. La piccola torinese pesa solo 845 e per il motore sono state fatte le cose in grande. Gli ingegneri piemontesi non si limitano a prendere un monoblocco esistente e ad adattarlo per la sovralimentazione, ma ne disegnano uno inedito. La base di partenza è il 4 cilindri 1.116 cc della Ritmo 65, ma la corsa viene allungata utilizzando le misure del 1.498 cc montato sulla Ritmo 105TC. Continua su Autoappassionati

sabato 30 giugno 2018

Mazda MX-5 Pollini Heritage, la passione per l’esclusività

Che cosa hanno in comune un brand automobilistico come Mazda e una Maison di moda come Pollini? La passione per la qualità, per il design e l’eleganza, ma anche per la cura dei dettagli. Un filo conduttore che unisce prodotti diversi per forma ma molto simili per spirito e che si trasforma in un’interpretazione unica ed esclusiva dell’icona Mazda per eccellenza: la MX-5. La spider giapponese rappresenta un caso unico nella storia dell’auto, essendo stata venduta in oltre un milione di esemplari nei quasi trenta anni di produzione in cui si sono succedute quattro generazioni. Ora l’ultima serie speciale di Casa Mazda, la MX-5 Limited Edition in partnership con Pollini Heritage, è stata presentata al pubblico ieri sera, in occasione della MilanoFashion Week, in un luogo davvero esclusivo, la boutique Pollini in via della Spiga a Milano. Questa edizione limitata è disponibile in soli tre esemplari e tre diversi colori di carrozzeria con accessori esclusivi e un kit di borsoni e sneaker firmati Pollini Heritage. Continua su GQ.it

venerdì 29 giugno 2018

Qooder ha quattro ruote, ma piega come una moto

Auto, scooter o mezzi pubblici? Chi si muove quotidianamente in città si trova sempre di fronte a questo dilemma. A volte le soluzioni sono obbligate, altre volte la soluzione perfetta viene scartata per paura dei rischi. Parliamo ovviamente dei mezzi a due ruote, impareggiabili per sfidare il traffico e facili da parcheggiare, ma anche molto meno stabili di quelli a quattro ruote. Il nuovo Qooder, prodotto dalla Quadro Vehicles, supera brillantemente questa dicotomia, riunendo il meglio dei due mondi. È stato presentato a marzo al Salone di Ginevra e rappresenta la migliore evoluzione del concetto di scooter a quattro ruote.Qooder unisce la sicurezza delle automobili con l’agilità degli scooter, ed è pronto a debuttare sul mercato anche attraverso una innovativa formula di e-commerce, che prevede la consegna a domicilio del mezzo, già targato e pronto all’uso, da parte di uno specialista. Continua su GQ.it

giovedì 28 giugno 2018

3.000 Vespa hanno “invaso” Belfast per il raduno annuale

E’ uno dei veicoli made in Italy più famosi nel mondo e non ha quattro ruote, bensì due. Stiamo parlando della Vespa che dal 1946 è diventata una vera e propria icona globale, riuscendo a creare intorno a sé un universo di appassionati. I primi Vespa Club, infatti, si costituirono appena dopo l’inizio delle vendite dello scooter inventato dalla Piaggio. Oggi i Vespa Club nazionali sono diventanti cinquatatre, in rappresentanza di altrettanti Paesi e sono tutti associati al Vespa World Club. A questi si aggiungono altre centinaia di Vespa Club locali ufficialmente censiti, per oltre 120.000 soci iscritti in tutto il mondo. Ogni anno i più appassionati si raduno per dare vita ai Vespa World Days e ieri si è chiusa a Belfast l’edizione 2018. Continua su GQ

mercoledì 27 giugno 2018

Sedric, un giro sulla Volkswagen elettrica senza volante

Quando al Salone di Ginevra dello scorso anno Volkswagen ha presentato la Sedric e i servizi per cui era stata progettata, il pensiero comune degli addetti ai lavori è stato più o meno “Molto interessante ma non la vedremo per strada prima di dieci anni”. E' un giudizio piuttosto ricorrente quando si parla di prototipi con in questo caso “l'aggravante” dell'ecosistema che la Sedric avrebbe dovuto creare per poi esserne protagonista. Oggi, a poco più di un anno di distanza da quel giorno, la Sedric è su strada anche se per ora è quella privata e ultra-controllata del centro prove del Gruppo Volkswagen di Ehra-Lessien. I tecnici tedeschi hanno organizzato una dimostrazione per trasformare una visione in una sensazione reale, per quanto filtrata dai confortevoli confini di un centro ricerca. Per cui eccomi qua, poco lontano dal quartier generale di Wolfsburg, pronto a salire per la prima volta nella mia vita su un veicolo senza posto guida e senza volante, dove l'abitacolo è costituito da uno spazioso salotto e le forme sono molto più simili a quelle dei film di fantascienza che a quelle di una Golf o di una Passat. Continua su Motor1

martedì 26 giugno 2018

Future Center, qui nascono le Volkswagen del Futuro

Per avere una visione innovativa e flessibile del futuro non basta riempirsi la bocca di parole complicate o dichiarare obiettivi irrealizzabili. Guardare al futuro vuol dire immaginare nuove soluzioni, sperimentare tecnologie ancora allo stato embrionale o provare nuove applicazioni di quelle esistenti, ma vuol dire anche definire approcci originali alla soluzione dei problemi. I tre Future Center che il Gruppo Volkswagen ha aperto in altrettanti continenti si occupano esattamente di questo. Sono tre centri di ricerca focalizzati sui temi che caratterizzeranno e influenzeranno la mobilità nei prossimi anni e si trovano a Potsdam (Germania), Belmont (California, USA) e Pechino (Cina). Località scelte per le loro posizioni strategiche, da dove poter comprendere le diverse esigenze di ogni area geografica e riuscire ad attrarre i migliori talenti in circolazione. Ovviamente in California la Silicon Valley ha una certa influenza e i progetti si concentrano sull'esperienza digitale dell'utente, sui software UX e su soluzioni di mobilità accessibili. In Europa il focus è sullo sviluppo di prototipi a guida autonoma come SEDRIC – di cui vi racconteremo a breve - e sul design globale dei veicoli. Le attività del Future Center di Pechino, invece, si indirizzano verso la progettazione di concept specifiche per la Cina e i mercati asiatici. Continua su Motor1

lunedì 25 giugno 2018

Volkswagen, il design dell'auto elettrica come sfida per il futuro

“Il design sarà uno degli elementi fondamentali nel determinare quali brand sopravviveranno in futuro e quali no. Il mondo sta cambiando a una velocità mai vista prima d'ora e così anche il concetto di mobilità che si baserà su aspettative, parametri e possibilità differenti”. Sono le parole con cui Michael Mauer, il numero uno del Design di tutto il Gruppo Volkswagen che abbiamo incontrato al Future Center Europe di Potsdam, spiega perché per ogni marchio sarà sempre più difficile differenziarsi dagli altri. Per farlo sarà necessario cambiare i propri valori di riferimento: finora nell'industria automobilistica il tema più importante era legato all'ottimizzazione delle procedure e delle tecnologie ma nel prossimo futuro l'innovazione andrà oltre la tecnologia così come la conosciamo oggi. Per un'azienda come il Gruppo Volkswagen, proprietaria di molti marchi diversissimi tra loro, l'attenzione verso il futuro è altrettanto importante di quella al presente. Può sembrare strano, ma mentre una parte del Gruppo è impegnata nelle complesse omologazioni per il ciclo WLTP ce n'è un'altra che si relaziona con quello che succederà nei prossimi due lustri. Continua su Motor1