martedì 11 dicembre 2018

Renault Espace 2018, la prova di GQ

Espace, cioè spazio. Un concetto che diventa il nome scelto dalla Renault per commercializzare la prima auto “monovolume” della storia. Siamo nel 1984 e non si era mai vista una cosa del genere. Una vettura capace di ospitare sette passeggeri in una lunghezza di soli 4,25 metri. Un’idea che avrebbe fatto scuola e che sarebbe stata di ispirazione per quasi tutti gli altri marchi presenti sul mercato. Renault non ha mai smesso di credere nell’Espace ed è rimasta una delle poche Case auto a investire ancora nel segmento delle grandi monovolume a 7 posti. Quella che abbiamo provato è la quarta generazione dell’icona francese, che ha recuperato lo spirito del modello originale soprattutto a livello stilistico, con un equilibrio nelle proporzioni davvero interessante. I suoi punti di forza sono quelli che non hanno mai smesso di caratterizzarla durante tutta la sua carriera: luminosità, modularità e grande comfort a bordo, senza dimenticare lo spazio, appunto. Continua su GQ

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lunedì 10 dicembre 2018

Promozioni auto dicembre 2018, le migliori offerte


Come ogni mese tutte le case automobilistiche definiscono diverse promozioni per i loro modelli più diffusi o per altri che hanno bisogno di una “spinta”. Tra tutte le offerte del mese di dicembre abbiamo selezionato le dieci più convenienti. Continua su GQ

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BMW Z3 M Coupé, la bavarese imbizzarrita

Se per voi guidare un’auto sportiva è come montare un toro imbizzarrito, stile rodeo texano, nel vostro garage dovrebbe esserci assolutamente una BMW Z3 M coupé. Non ce ne sono tantissime in giro, perché è stata prodotta solo per quattro anni (1998-2002) e i proprietari tendono a tenersela stretta, visto che è una delle poche automobili di carattere prodotte negli ultimi venti anni. La Z3 M Coupé è un’auto piccola, lunga poco più di quattro metri e nemmeno troppo larga (174 cm). Si potrebbe perfino usare come citycar se non fosse che l’altezza di 1,26 metri richiede movimenti molto elastici per scendere e risalire dall’abitacolo. Continua su Autoappassionati

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domenica 9 dicembre 2018

Dal T2 Elektro Transporter del 1972 alla ID. del 2019, l’evoluzione delle Volkswagen elettriche


Tra circa un anno inizierà la svolta epocale del gruppo Volkswagen e in particolare del marchio di Wolfsburg che porterà sul mercato la sua prima auto elettrica progettata in quanto tale e non come versione derivata di un modello tradizionale. Addio alla e-Golf, dunque, e un benvenuto alla ID. che nei piani dei tedeschi dovrebbe costare non più di 23-24 mila euro nella versione base con 330 km (realistici) di autonomia. Una vera rivoluzione, figlia di un grande impegno profuso negli ultimi anni ma anche di un percorso che viene da molto lontano. Era il 1972 quando il T2 Elektro Transporter arrivò sul mercato, con il suo motore elettrico da 22 CV, 850 kg di batterie al piombo, 80 km di autonomia e 2,2 tonnellate di peso. In sette anni ne sono stati venduti circa 120. Il destino della prima Golf elettrica del 1976, invece, fu più sfortunato perché non arrivò mai alla produzione. Continua su La Stampa

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sabato 8 dicembre 2018

Lamborghini SC 18 Alston, esclusiva ed estrema

In campo automobilistico si definisce “one-off” un modello realizzato in un unico esemplare, partendo da una base tecnica già nota e rielaborandola secondo i desideri del cliente di turno. Ovviamente è un’operazione piuttosto costosa, ma l’esclusività è garantita, anche perché il concetto stesso di one-off non prevede la realizzazione nemmeno di un secondo esemplare. Così, nella cornice perfetta delle Lamborghini World Finals di Vallelunga – il weeekend di gara in cui si chiudono tutti i monomarca Lambo del mondo – la Casa di Sant’Agata Bolognese ha presentato la SC18 Alston. È la prima vettura realizzata direttamente dalla Squadra Corse dopo un progetto sviluppato congiuntamente con il Centro Stile Lamborghini e con il cliente, che ha voluto perfino battezzare l’auto con il nome del figlio, Alston appunto. Nonostante il suo aspetto estremo, questa berlinetta è omologata per circolare su strada, anche se è messa a punto per un utilizzo prevalentemente pistaiolo. Continua su GQ

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venerdì 7 dicembre 2018

Jaguar, la F-Type si dà ai rally

Solitamente Jaguar non è uno di quei marchi che si associano immediatamente al rally. Tuttavia, nella storia della Casa di Coventry, le corse su strada e terra sono ben presenti, già dai tempi della leggendaria XK 120 che, registrata con il nome di “NUB 120”, portò a termine tre Alpine Rally consecutivi senza incorrere in un solo punto di penalità, vincendo poi il RAC e il Tulip – rispettivamente i rally nazionali inglese e tedesco – con al volante Ian Appleyard. Così, nell’ambito delle celebrazioni per i 70 anni delle sue auto sportive, la cui storia iniziò nel 1948 proprio con il lancio della XK120, Jaguar ha realizzato due F-Type Convertibili da rally che riprendono alcuni tratti stilistici della F-Type Chequered Flag Limited Edition. Sotto il cofano c’è il 4 cilindri 2 litri turbobenzina da 300 CV. Con la supervisione dei reparti Design e Engineering, entrambe le vetture sono state costruite secondo le specifiche tecniche della FIA. Continua su GQ

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giovedì 6 dicembre 2018

Toyota presenta la Prius AWD-i, ibrida e a trazione integrale

In un mondo alla rovescia fatto di Suv a due ruote motrici e berline premium a trazione integrale, non c'è da stupirsi se anche il costruttore specialista dell'ibrido voglia assecondare i desideri irrazionali degli automobilisti. Ecco dunque, per la prima volta in assoluto, la Toyota Prius “all wheel drive” che debutta in queste ore al Salone di Los Angeles e arriverà sul mercato europeo nel corso del 2019, dopo la premiere prevista per il 18 gennaio al Salone di Bruxelles. Il sistema di questa Prius AWD-i è una versione “light” di quello montato per la prima volta sulla RAV4 ibrida nel 2016 e confermato sulla versione attuale. La differenza principale è nella cilindrata del motore, che scende da 2,5 a 1,8 litri e di riflesso nella potenza, che passa da 222 a 122 CV, come sulle Prius a trazione anteriore. Ovviamente anche le batterie sono diverse, ma non se ne conoscono ancora le specifiche. Continua su La Stampa

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