giovedì 4 aprile 2019

Bugatti La Voiture Noire, ecco l'auto più cara del mondo

Spendereste più di 10 milioni di euro per una sola auto? Una domanda che può sembrare malposta e che dipende da una serie di fattori, primo su tutti il saldo del conto in banca. Ma anche ammesso di non avere problemi di liquidità, bisogna parlarne. Intanto non si tratta di un'auto d'epoca, ma di un modello nuovo - questo non depone a favore della scelta - però d'altronde si tratta di un esemplare unico, nel senso che chi sborserà (anzi l'ha già sborsata) cotanta cifra avrà davvero la certezza dell'esclusività. L'auto in questione è una Bugatti ed è stata appena presentata al Salone di Ginevra. Si chiama Voiture Noire - letteralmente macchina nera - ed è un omaggio a un'altra auto super esclusiva, la Type 57 SC Atlantic degli anni Trenta prodotta in soli quattro esemplari. Continua su GQ

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mercoledì 3 aprile 2019

Renault Clio Williams, una delle piccole francesi più “arrabbiate”

Facciamo un esercizio insieme. Provate a pensare a quante auto di grande serie che portino il nome di una scuderia di Formula 1 vi vengono in mente. Non vale la Thema 8.32 visto che “Ferrari” non compare nel nome ufficiale e non valgono nemmeno le McLaren. A questo punto l’auto è solo una, è piuttosto piccola e ha turbato i sogni di almeno un paio di generazioni di adolescenti. Si, avete capito bene, si tratta della Renault Clio Williams. Nel 1992 la Régie aveva vinto campionato piloti e costruttori con il “leone” Nigel Mansell, risultato bissato poi nel 1993 con il “professore” Prost, in entrambi i casi fornendo il motore alla Williams. Quale occasione migliore, dunque, per celebrare questo doppio successo? Così la già veloce Clio 1.8 16V è diventata ancora più potente e si è guadagnata di diritto la sua pagina nel grande libro della storia dell’automobile. Con il suo colore blu notte, i cerchi dorati e la scritta Williams – anch’essa dorata – sul portellone posteriore, la Clio era una specie di piccola supercar e in effetti ne sono state prodotte solo 12.000. Continua su Autoappassionati

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martedì 2 aprile 2019

I 10 camper più famosi del cinema

I mezzi a motore hanno sempre rivestito un ruolo importante nel cinema. Pensiamo alle Harley-Davidson di Easy Rider, alla Triumph TT 650 di Steve McQueen ne La grande fuga o alla sua Mustang in Bullitt, per non parlare delle varie DeLorean, Generale Lee, Ford Gran Torino, Herbie, K.I.T.T. oppure la Cadillac station wagon dei Ghostbusters. Ovviamente le auto fanno la parte del leone, ma in molti film anche camper, caravan e motorhome hanno il loro ruolo. Ecco dunque la classica dei 10 camper più famosi del cinema, che abbiamo realizzato con l'aiuto di Yescapa, la piattaforma europea di camper sharing. Continua su GQ

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lunedì 1 aprile 2019

Samsung Galaxy S10, la famiglia dei nuovi smartphone si allarga

Come da tradizione, il mercato degli smartphone inizia a fibrillare a febbraio con il Mobile World Congress di Barcellona, dove quest’anno Samsung ha presentato dal vivo – le prime informazioni erano state già diffuse qualche giorno prima – la nuova famiglia dei suoi top di gamma, ovvero i Galaxy S10. Per la prima volta sono tre dispositivi e non solo più due, visto che la multinazionale coreana ha deciso di offrire anche un modello più compatto ed economico. Ecco dunque i nuovi Galaxy S10, S10 Plus e S10e che sono accomunati dall’inedito display Infnity-O con tecnologia Dynamic AMOLED e definizione HDR10+, ovvero una visualizzazione dei contenuti molto definita e una gamma di colori più ampia. I bordi sono ridotti al minimo e tutti i sensori sono nascosti sotto lo schermo per avere un’esperienza di visualizzazione senza distrazioni. Sparisce il notch, tanto che la fotocamera anteriore si trova in un piccolo foro in alto a destra (doppio foro con il Plus) delineando un design elegante e raffinato. Questo piccolo buco non infastidisce perché quando si usano app a tutto schermo viene “coperto” dal software. Continua su Boggi

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sabato 30 marzo 2019

Mercedes Classe G compie 40 anni, offroad e lusso

La prima volta che qualcuno ha parlato della Mercedes Classe G è stato nel 1969, cioè dieci anni prima del suo debutto internazionale a Tolone, nel febbraio 1979. All'inizio era solo un'idea, con Daimler-Benz e l’austriaca Steyr-Daimler-Puch che inizianorono a discutere di una possibile collaborazione. Nel 1971 fu chiarito l'interno comune di costruire insieme un fuoristrada che coniugasse grand doti off-road con un buon comportamento su strada. L'accordo di base per lo sviluppo congiunto della Classe G fu raggiunto nel 1972 e ad aprile era già pronto il primo modello in legno. L’anno dopo fu testato il primo prototipo adatto alla circolazione, mentre la configurazione definitiva con una silhouette dalle linee essenziali venne firmata dal mitico designer Bruno Sacco. Continua su GQ

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venerdì 29 marzo 2019

Ford Focus ST, prestazioni e versatilità

Nella nomenclatura Ford, la sigla “ST” (Sport Technologies) definisce i modelli sportivi ma non estremi, che invece sono contraddistinti dal badge “RS”. Ciononostante, la nuova Focus ST ha ben 280 CV (420 Nm di coppia), solo settanta in meno della ultima Focus RS, con la quale condivide lo sviluppo da parte del team Ford Performance. Sviluppata sulla piattaforma globale C2 e disponibile con la carrozzeria a cinque porte, ha una messa a punto specifica delle sospensioni, dei freni e della trasmissione, oltre che del motore. Sotto il cofano, infatti, c’è lo stesso 2.3 EcoBoost della Focus RS e della Mustang, anche se in una configurazione meno spinta. Inoltre, c’è l’alternativa del Diesel, un 2 litri da 190 CV e 400 Nm di coppia. Su entrambe le versioni è incluso un differenziale elettronico a slittamento limitato che migliora l’ingresso in curva e la stabilità. Continua su Boggi

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giovedì 28 marzo 2019

Mazda 3, stile inconfondibile e amore per la guida

«Un oggetto di desiderio universale», è questo quello che dovrebbe essere la nuova Mazda 3 secondo i boss della Casa giapponese. Ammesso che un'automobile possa esserlo, di solito questo privilegio è riservato alle supercar e a pochi altri modelli. Questa Mazda, al netto del gusto personale di ognuno, potrebbe diventare uno di quelli. Il suo linguaggio stilistico si stacca nettamente da quello di qualsiasi concorrente con un minimalismo caratterizzato dalla grande cura per il dettaglio. Le proporzioni di questa hatchaback e il trattamento delle superfici sono ricercati e originali, tanto che il risultato che arriva all'occhio cambia a seconda delle angolazioni da cui la si osserva e della luce del momento. Al netto delle considerazioni estetiche soggettive, è impossibile non notarla, così come è impossibile non sorridere una volta seduti al posto guida. Mazda, infatti, seguita a essere uno dei pochi costruttori che mette il guidatore al centro della scena. Continua su GQ

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