domenica 9 giugno 2019

Peugeot Pulsion, lo scooter «connesso»

Dalle auto agli scooter. A volte il travaso tecnologico imbocca percorsi poco convenzionali e passa da un settore all'altro con una certa fluidità. Ovviamente, se ne vale la pena. Nel caso del Peugeot Pulsion, la risposta è “sì”, visto che i trasferimenti dalle quattro alle due ruote riguardano gli aspetti meglio riusciti delle auto francesi degli ultimi anni: il design e la gestione originale dell'ergonomia del posto guida. Lo stile è fatto di linee affilate e precise, con i fari full LED - che ricordano «i canini del Leone» inaugurati sulla nuova 508 - sottolineati dalle prese d’aria e dalle maschere nere e cromate. La griglia della presa d’aria a scacchiera, poi, rende a sua volta omaggio al DNA della famiglia Peugeot. Il Pulsion si guida con la patente B, perché il suo motore è di 125 cc, anche se non si direbbe guidandolo tra le strade di Parigi. Lo spunto è sempre vivace e anche nei viali più scorrevoli non ci sono problemi quando la velocità sale, perché la stabilità è ottima, anche se le ruote non sono alte, ma da 14 pollici all'anteriore e da 13 al posteriore. Continua su GQ

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sabato 8 giugno 2019

Husqvarna Svartpilen701 – l’alternativa svedese


I tempi in cui la moto era esclusivamente uno strumento di mobilità per spostarsi da “A” a “B” sono finiti da un tempo. Nessun altro mezzo a motore esprime la personalità del centauro che la cavalca come la motocicletta, che è anche figlia della cultura di una nazione o di un continente. Le due ruote vivono di mode, influenze, corsi e ricorsi storici. Considerando tutto questo è più facile spiegare la nuova Husqvarna Svartpilen 701 che è ispirata dal ritorno in auge delle competizioni flat track, pur avendo una destinazione d’utilizzo squisitamente stradale. Il suo nome vuol dire “freccia nera” ed è una naked moderna e innovativa, del tutto spoglia di eccessi e vuole conquistare una nuova generazione di motociclisti, interessata a un design più semplice, ma senza tempo. Continua su Boggi

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venerdì 7 giugno 2019

Volkswagen ID.3, l'elettrica della rivoluzione si può già ordinare

Il momento è arrivato. La prima Volkswagen della nuova era, quella della rivoluzione elettrica, è pronta ad arrivare sul mercato. Annunciata come prototipo nell'autunno 2016 e facente parte di un imponente piano industriale, la ID. è finalmente pronta e nel frattempo ha guadagnato una nome più articolato. La denominazione ufficiale infatti è ID.3, un numero che indica la possibilità di estendere la gamma sia verso l'alto che verso il basso, come peraltro ampiamente anticipato da tutte le altre concept elettriche viste negli ultimi anni. Ma non è tutto, perché il tre simoboleggia anche l'ingresso del marchio di Wolfsburg nella sua terza fase “storica” dopo la prima del Maggiolino e la seconda della Golf. Siamo andati a vederla a Berlino, nel giorno in cui Volkswagen ha aperto i pre-ordini nei mercati europei. Continua su GQ

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giovedì 6 giugno 2019

Audi R8 review – la supercar di scuola tedesca


“Con il 50% dei componenti condivisi con la R8 LMS GT3 e il 60% con la R8 LMS GT4, nessun’altra vettura di serie è così simile a un’auto da corsa quanto la R8”. Basterebbero queste parole di Oliver Hoffmann, Responsabile dello sviluppo tecnico di Audi Sport GmbH, a descrivere la nuova supercar di Ingolstadt, ennesima evoluzione di un modello nato nel 2007 e diventato, anno dopo anno, una delle icone tedesche della sportività su quattro ruote. La nuova R8 conferma le sue caratteristiche fondanti, come l’eccezionale reattività alle pressioni dell’acceleratore, il sound allo scarico unico e la “fame di giri” del V10 aspirato, sconosciuta ai propulsori turbocompressi. Il 10 cilindri si trova in posizione centrale, alle spalle del pilota ed è disponibile in due livelli di potenza: 570 CV e 560 Nm di coppia oppure 620 CV e 580 Nm. Continua su Boggi


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mercoledì 5 giugno 2019

Nissan GT-R Nismo, dalla pista alla strada

“La versione 2020 della GT-R Nismo è un’auto sportiva estrema, eppure equilibrata. Il piacere di guida è la vera colonna portante di quest'auto che offre prestazioni equiparabili a un’auto da corsa, ma al tempo stesso garantisce il comfort di guida di un’auto stradale” sono le parole con cui i tecnici giapponesi definiscono la loro ultima e più veloce creatura, una supercar che negli anni si è conquistata un posto d'onore nell'Olimpo dei modelli ad alte prestazioni. L'obiettivo progettuale della GT-R è sempre stato quello di mettere a disposizione di tutti i guidatori le tecnologie proprie delle auto da corsa, con un controllo sensibile ma reazioni dinamiche affidabili. Continua su GQ

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martedì 4 giugno 2019

Porsche 911 993, l’auto della rivoluzione di Zuffenhausen

Per tutti gli appassionati dell’universo targato Zuffenhausen, la Porsche 911 993 rimarrà sempre il modello spartiacque tra un prima e un dopo, nella fattispecie a “causa” del raffreddamento ad aria. Come infatti sanno anche le mattonelle di Zuffenhausen, quest’auto ha rappresentato la massima evoluzione di questa soluzione tecnica, prima del passaggio al più adatto, per i tempi, liquido refrigerante. Un cambiamento necessario per motivi legati principalmente alle prestazioni e alle emissioni. Con la sola aria ad abbassare la temperatura della testa, infatti, è impossibile salire oltre una certa potenza specifica e non si riesce a gestire nemmeno la combustione in quel modo fine che le norme antinquinamento hanno iniziato a richiedere a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Insomma, puristi o no, il passaggio aria-liquido “s’aveva da fare” anche sulla iper-tradizionalista Porsche 911 che del resto aveva portato nuovamente alla ribalta uno schema tecnico nato con, a ben guardare, con il Maggiolino Volkswagen ancora prima della Seconda Guerra Mondiale. Continua su Autoappassionati

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lunedì 3 giugno 2019

Hellephant Crate Engine, il motore da 1.000 CV (e 30 mila dollari) che puoi montarti in garage

Spendereste 30.000 euro per avere un motore da 1.000 cavalli? Intanto che ci pensate, sappiate che per quella cifra, che in realtà è in dollari e non in euro, avrete solo il propulsore, senza l’auto intorno. Strano? No, anzi. Negli Stati Uniti quella di vendere i motori “da soli” è una tradizione che viene da lontano ed è molto affine con il mondo delle competizioni. Si chiamano “crate engine” che letteralmente vuol dire “motore in cassa” e sono perfettamente legali, visto che dall’altro lato dell’Atlantico le leggi sono molto più permissive quando si tratta di mettere mano alle automobili. Quindi, se avete una vecchia muscle car o, perché no, anche un pick-up a cui volete aggiungere un po’ di pepe, potete rivolgervi alla Mopar - marchio di componenti e accessori del gruppo Fca - e ordinare il nuovo “Hellephant” 426 Supercharged Crate Hemi Engine. Continua su La Stampa

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