domenica 23 giugno 2019

BMW Serie 1, salto generazionale

BMW ha diffuso le prime informazioni e immagini della nuova generazione della Serie 1. Quella a trazione anteriore che era ormai attesa da tempo. Un cambiamento radicale che lascerà con l'amaro in bocca qualche appassionato, ma renderà molto più dolci i conti della casa bavarese, nel nome della razionalizzazione e della semplificazione produttiva. Ragioni razionali e inattacabili che però eliminano l'unica compatta a trazione posteriore che c'era sul mercato e che si distingueva da tutte le altre. La nuova Serie 1 è molto più canonica, anche nelle proporzioni che perdono il cofano lungo e diventano molto più compatte. Globalmente è abbastanza simile alla X2, da cui si differenzia per una serie di dettagli. Stile a parte, le novità più grosse sono sotto la carrozzeria, a partire dalla piattaforma che è la stessa della Active Tourer, della X1 e della X2: il motore è trasversale, la trazione anteriore o integrale. Continua su GQ

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sabato 22 giugno 2019

Jeep Compass Trailhawk, il fuoristrada è casa sua

La Compass è una delle auto attualmente più importanti per il mercato europeo di FCA, visto che presidia un segmento dove, fino a prima di lei, il gruppo italo-americano era completamente assente, cioè quello dei SUV compatti, con una lunghezza minore di quattro metri e mezzo. Insieme ai SUV più piccoli - come la Renegade, per rimanere in casa - questo è il genere di auto che cresce di più nelle preferenze degli europei e anche degli italiani. È un mercato fondamentale, con una crescita a due cifre, che per il 99% è fatto di vetture che non vedranno mai il fuoristrada, al massimo qualche strada bianca per raggiungere un agriturismo o una spruzzata di neve in inverno. E infatti le due ruote motrici sono preponderanti, ma ogni regola ha la sua eccezione e così la Compass Trailhawk si rivolge a tutti quelli che vogliono sì un crossover, ma hanno anche intenzione o bisogno di usarlo per fare del fuoristrada di media difficoltà. Continua su Motor1

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venerdì 21 giugno 2019

Skoda Citigoe iV, la prima elettrica è una citycar

Arriva sul mercato Skoda Citigoe iV. Che il Gruppo Volkswagen abbia un piano vasto e ambizioso riguardo alla mobilità elettrica non è certo una novità. Già da tempo, infatti, sono stati annunciati 70 modelli elettrici entro il 2025, considerando tutti i brand del Gruppo tedesco. Solo Skoda investirà due miliardi di euro nei prossimi cinque anni, si tratta del programma di investimenti più grande nella storia dell’azienda. Così, dopo la Volkswagen ID.3 svelata qualche settimana fa, è il turno della Citigoe iV che oltre a essere la prima auto a zero emissioni prodotta da Skoda, porta anche al debutto la sigla iV che distinguerà tutti i modelli elettrificati - quindi anche ibridi o ibridi plug-in - del marchio boemo ma anche i servizi dell'eco-sistema che nascerà intorno a loro. La Citigoe iV è pensata prettamente per l'uso cittadino, vista la sua lunghezza di 3,6 metri e il bagagliaio da 250 litri. Continua su GQ

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giovedì 20 giugno 2019

Per Bosch “l’Internet of things” è la chiave della mobilità del futuro

Sistemi di assistenza alla guida sempre più evoluti e una connettività tagliata su misura per le necessità degli utenti: sono due dei tre pilastri su cui si svilupperà la mobilità dei prossimi anni. Il terzo è l'elettrificazione, ma per una volta non è questo l'argomento in primo piano. Sotto i riflettori del Bosch Connected World, evento andato in scena a Berlino il 15 e il 16 maggio e aperto anche al pubblico, c’era l’Internet of Things, cioè quell'universo connesso di cui fanno parte non solo i dispositivi elettronici e i mezzi di trasporto, ma anche gli oggetti di uso comune. Un esempio perfetto è la soluzione integrata di ricarica e navigazione Convenience Charging di Bosch pensata per chi utilizza veicoli elettrici: sfruttando previsioni realistiche sull'utilizzo delle colonnine, pianifica il percorso determinando le soste in relazione all'autonomia residua. Continua su La Stampa

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mercoledì 19 giugno 2019

McLaren GT, classe e comfort oltre i 300 km/h

Quando si parla di supercar a motore centrale le sfumature sono sempre molto sottili e la gamma McLaren non fa eccezione. Leggerezza, prestazioni estreme e design affilato. Sono queste le caratteristiche fondanti delle berlinette «Made in Woking» che trovano la loro ultima applicazione nella nuova McLaren GT. Nelle intenzioni della casa britannica, questa è la vettura più confortevole in produzione, adatta anche ai viaggi e alle lunghe distanze, ma ovviamente sempre a suo agio tra i cordoli di qualunque circuito. È stata sviluppata partendo dalla Speedtail, con particolare attenzione alla scelta dei materiali, al comfort e alla capacità di carico. A questo proposito, ci sono ben 570 litri disponibili dalla somma del vano anteriore e di quello posteriore, cui si accede tramite il portellone realizzato interamente in vetro (volendo anche a comando elettrico). Gli sportivi, inoltre, apprezzeranno la possibilità di trasportare gli sci oppure la sacca da golf. Continua su GQ

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martedì 18 giugno 2019

Smart Final Collector’s Edition, un’edizione speciale per gli ultimi 21 esemplari a benzina

Per chi ancora non lo sapesse, la Smart come la conosciamo oggi è destinata a sparire. Entro il 2020, infatti, le piccole auto tedesche abbandoneranno per sempre il motore a combustione interna, convertendosi interamente alla propulsione elettrica. Sebbene i numeri in gioco non siano giganteschi, si tratta di una svolta epocale e, per certi versi, di una scommessa cui solo il tempo potrà svelare i risultati. Per di più, dal 2022 la Smart sarà prodotta in Cina da una joint-venture fra Daimler e Geely. Nel frattempo, Daimler ha deciso celebrare la “pensione” della Smart a benzina con un'ultima serie speciale che sarà prodotta in soli 21 esemplari destinati ai veri appassionati del marchio. E' stata disegnata da Konstantin Grcic, un artista poliedrico le cui opere sono esposte anche al MoMA di New York, e iene presentata questo weekend a all'Autodromo di Modena durante i Motor1Days. Il prezzo di 51.578 euro è abbastanza alto, ma giustificato dalle pochissime unità che verranno prodotte. Continua su La Stampa

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lunedì 17 giugno 2019

24 Ore di Le Mans, la gara più bella e dura del mondo


Le Mans è una cittadina francese come molte altre. Se non fosse per quel piccolo particolare che la rende uno dei luoghi più famosi del mondo: la 24 Ore di Le Mans. Una gara che si disputa una volta all'anno e che dal 1923 a oggi si è svolta quasi senza soluzione di continuità. Quella che prenderà via il 15 giugno alle ore 15, per finire domenica 16 giugno alla stessa ora, è l'edizione numero 87 che quest'anno segna il record per il numero di vetture in pista, ben 62 e per i piloti ammessi, che sono 186. Per chi fosse interessato, si vede su Eurosport. È una corsa ricca di storia, che richiama quasi 300 mila spettatori, che non si può paragonare a nessun'altra nel mondo e ha caratteristiche assai peculiari. Sui 13,7 chilometri del circuito semipermanente de La Sarthe - caratterizzato da frenate impegnative, soprattutto in prossimità delle due chicane che dividono il lungo rettilineo (3 km) di Mulsanne - convivono auto appartenenti a due grandi categorie, i prototipi (LMP1 e LMP2) e le GT che hanno livelli prestazionali così diversi tra loro che una delle maggiori difficoltà che i piloti devono gestire sono i sorpassi ai colleghi più lenti e più veloci. Continua su GQ

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